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Cultura

“Cucurummà” il libro di Lucia boldi su Pantelleria primo al Premio “Terra d’Agavi” di Gela

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Cucurummà primo classificato alla XVI edizione del Premio letterario internazionale “Terra d’Agavi” organizzato dal Rotary Club di Gela

La premiazione si è tenuta al club Nautico di Gela alle 19,30 di sabato 22 giugno.
Hanno consegnato il premio il dottor Silvio Scichilone, presidente del Rotary Club di Gela e la scrittrice Tea Ranno, presidente delle commissioni giudicatrici, che ha scritto di sua mano la motivazione del premio: “Con una lingua limpida, non banale, vivacizzata dal dialetto, che rende più autentici i personaggi, Lucia Boldi ci porta dentro una storia di emancipazione e riscatto attraverso lo studio, la valorizzazione della terra, la forza di donne capaci di affrontare le difficoltà del quotidiano, ma anche di lasciarsi sedurre da quel gran mistero che è l’amore.

Seguendo le vicende di Elena, Teodolinda e Leontina, attraversiamo lutti, disagi economici, ma anche l’improvviso divampare della passione, un ardore che ci trasporta in una terra favolosa -Djerba, in Africa – capace di regalarci il sogno prima di riportarci alla realtà, al rigore di famiglie che devono restare, comunque, unite. Ruolo di primaria importanza è attribuito a Pantelleria – l’isola in cui si svolge buona parte della vicenda – al suo mare, i venti, lo zibibbo, i cibi che fanno bene anche all’anima, come il cucurummà.
È, questo romanzo, un invito a mettersi in gioco, azzardare, perseverare, ricominciare quando tutto sembra finito, sapendo comunque di non essere soli.”

Abbiamo chiesto all’autrice il segreto del successo di “Cucurummà”

“Credo – spiega la Boldi –  che ciò che affascini maggiormente sia l’atmosfera pantesca, il vento che quasi si sente soffiare tra le pagine, le tradizioni e la cucina dell’isola, i personaggi ispirati a reali persone di Pantelleria, l’anguilla cieca nelle cisterne, che per chiunque non è mai stato in questo “piccolo scoglio nero” suscita una curiosità incredibile. E poi ci sono le vicende di Leontina, i lutti, le sofferenze e le insofferenze di un matrimonio infelice, una storia d’amore appassionata, il sogno di un amore quasi perfetto, una nuova rinascita. Un sogno comune per molte donne, che permette un’identificazione empatica con la protagonista. Non ultima una scrittura semplice, da “esordiente” , ma limpida e scorrevole

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Spettacolo

Trapani, MEMA – Mediterranean Music Association si prepara per una prima mondiale

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Trapani, 26 ottobre 2024 – Domenica 27 ottobre, alle ore 18.30, presso la Chiesa di Sant’Alberto, a Trapani, nell’ambito della sua 72ª Stagione Concertistica, MEMA in collaborazione con Trapani Classica presenta il terzo e penultimo concerto del ciclo dedicato, in prima esecuzione mondiale, alle Sinfonie di Franz Schubert trascritte per pianoforte da Jan Brandts Buys e revisionate dal Maestro Gianluca Di Donato.
Il protagonista della serata sarà proprio il Maestro Di Donato, figura di spicco nel panorama musicale internazionale e riconosciuto come uno dei più autorevoli interpreti italiani di Schubert. Il suo legame con il compositore austriaco è testimoniato da un primato significativo: è stato infatti il primo pianista italiano ad aver eseguito dal vivo l’intero corpus pianistico schubertiano.

Formatosi alla scuola del leggendario Aldo Ciccolini, Di Donato ha costruito una carriera brillante che lo ha portato a esibirsi nelle più prestigiose sale da concerto europee. La sua profonda conoscenza del repertorio schubertiano e la sua esperienza interpretativa rendono questo evento particolarmente prezioso per gli amanti della musica classica.

Gli appassionati potranno assistere a questa performance acquistando i biglietti online sul sito www.memassociation.org oppure direttamente al botteghino un’ora prima del concerto. I prezzi sono stati pensati per garantire un’ampia accessibilità: il biglietto intero costa €10,00, mentre è disponibile un ridotto a € 7,00 per studenti fino a 24 anni.

Questo eccezionale appuntamento musicale si inserisce nella prima parte della 72ª stagione concertistica di MEMA, confermando la varietà, la qualità e l’innovatività della sua programmazione, stagione realizzata con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Siciliana – Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, in collaborazione con l’Associazione Trapani Classica, il Museo di Arte Contemporanea – Centro Culturale Oratorio San Rocco, il Goethe Institut, l’Istituto di Cultura Italo Tedesco – Sezione di Trapani, il Libero Consorzio Comunale di Trapani. 

Per informazioni o prenotazioni è possibile contattare il numero WhatsApp +39 376 1380272. Si ricorda gentilmente che, per garantire la migliore esperienza d’ascolto a tutti i presenti, non sarà consentito l’accesso in sala a concerto iniziato.

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Cultura

Palermo, 8 novembre presso Istituto Corradini: incontro sul giudice ragazzino Rosario Livatino ucciso da mafia

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Incontro su Rosario Livatino: venerdì 8 novembre all’Istituto Marcellino Corradini con il giornalista Davide Romano

 

Venerdì 8 novembre, dalle ore 8 alle 13, l’Istituto Marcellino Corradini di Palermo ospiterà un incontro dedicato alla figura del giudice Rosario Livatino, assassinato dalla mafia il 21 settembre 1990 ad Agrigento. La giornata vedrà protagonista il giornalista e scrittore Davide Romano, fondatore della Compagnia del Vangelo e impegnato da anni nel dialogo interreligioso e nella promozione dei valori di giustizia e legalità.

Il programma dell’incontro prevede la proiezione di un film che ripercorre la vita e il sacrificio del giudice Livatino, beatificato dalla Chiesa cattolica il 9 maggio 2021 come “martire della giustizia e della fede”. Livatino, soprannominato il giudice ragazzino per la sua giovane età, era noto per il suo profondo senso di responsabilità e per la sua fede cristiana, che guidava il suo operato anche nei momenti più difficili della sua carriera giudiziaria. Durante il dibattito che seguirà la proiezione, Davide Romano dialogherà con gli alunni su come Livatino rappresenti un modello di giustizia vissuta con umiltà e coraggio.

“Rosario Livatino non è solo un simbolo della lotta alla mafia, ma un esempio di come la giustizia possa essere vissuta con fede e integrità,” ha dichiarato Davide Romano. “Il sacrificio di Livatino è un monito per tutti noi, soprattutto per i giovani, che hanno il compito di costruire una società più giusta. La sua vita ci insegna che la legalità non è un concetto astratto, ma una scelta quotidiana che richiede coraggio.”

Suor Anna Oliveri, direttrice dell’Istituto Marcellino Corradini, ha sottolineato l’importanza dell’evento: “Abbiamo voluto fortemente questo incontro perché crediamo che la figura di Livatino sia fondamentale per trasmettere ai ragazzi i valori della giustizia e del coraggio civile. L’impegno della nostra scuola è educare non solo alla conoscenza, ma anche alla responsabilità morale.”

Questo incontro fa parte di un ciclo di iniziative dell’Istituto Marcellino Corradini volte a sensibilizzare gli studenti su tematiche di forte impatto sociale, offrendo loro l’occasione di confrontarsi con personalità di spicco, veri e propri “supereroi” dei nostri tempi, con l’obiettivo di promuovere una cultura basata sulla legalità e la solidarietà.

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Cultura

Ragusa, Massimo Giannini parlerà di Autonomia Differenziata alla Scuola Beni Comuni

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Massimo Giannini a Ragusa

inaugura nuovo ciclo di incontri tematici per l’anno 2024-‘25

 

Il prossimo 9 novembre alle ore 17, presso la sede del Centro Studi Feliciano Rossitto di Ragusa, sarà avviato il nuovo ciclo – per la nuova stagione – con la presenza di Massimo Giannini, editorialista de “La Repubblica” e scrittore.
Parlerà di Autonomia differenziata colloquiando con il magistrato, Bruno Giordano, e il giornalista, capo redattore de “La Repubblica” di Palermo, Marco Patucchi.

Per l’occasione, l’evento sarà aperto al pubblico, non solo ai soci, che potrà conoscere, in anteprima, l’articolato e nutrito programma che la Scuola dei Beni Comuni intende realizzare in questo nuovo anno.
Verranno, inoltre, fornite tutte le informazioni per aderire alla stessa, in qualità di soci, e assicurarsi la possibilità di sentire dalla viva voce degli autorevoli ospiti, trattazioni di elevato interesse collettivo.

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Fervono i preparativi per il secondo anno formativo della Scuola dei Beni Comuni, non solo comunità fortemente coesa e in formazione permanente, ma anche crogiuolo di pensieri che si intersecano e che coinvolgono persone con il costante e quotidiano desiderio di costruire spazi di dialogo e di libertà, fondati, appunto, sui Beni Comuni.

Anche per l’anno 2024-‘25, la Scuola dei Beni Comuni si propone di promuovere un percorso collettivo di formazione costante, con il supporto di autorevoli docenti. Dopo la pausa estiva, riprende la programmazione degli incontri che hanno portato a Ragusa diverse personalità del mondo culturale, politico, sociale, toccando tematiche di ampio spettro, spesso anticipatarie di temi scottanti.

 

Giuseppe Nativo

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