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Salute

Covid-19 – In arrivo il vaccino Novavax: ecco perché è diverso

Giuliana Raffaelli

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Primo vaccino a base di proteine ricombinanti

Si chiama Nuvaxovid (nome tecnico NVX-CoV2373). È il primo vaccino a base proteica dell’azienda biotech statunitense Novavax. È attualmente in fase di valutazione da parte dell’Ema (l’agenzia europea del farmaco) per ottenere l’autorizzazione a essere commercializzato e diffuso anche in Europa. Diciamo “anche” perché questo nuovo vaccino viene già somministrato in Indonesia (primo Paese al mondo ad averlo autorizzato) e nelle Filippine. Il The Guardian (famoso quotidiano britannico) ha annunciato, il 24 novembre scorso, che il Regno Unito ne ha già ordinate 60 milioni di dosi.

Ora tocca all’Europa. L’Ema potrebbe dare l’autorizzazione entro fine anno. L’Agenzia ha dichiarato in una nota che “La valutazione procederà in tempi accelerati e un parere sull’autorizzazione all’immissione in commercio potrebbe essere rilasciato entro poche settimane se i dati presentati sono sufficientemente solidi e completi per dimostrare l’efficacia, la sicurezza e la qualità del vaccino. … Un lasso di tempo così breve è possibile solo perché è già stata esaminata una parte sostanziale dei dati”.

Il comitato per i medicinali a uso umano Chmp dell’Ema ha valutato i dati provenienti da studi di laboratorio (non clinici), le informazioni sulla qualità del vaccino e sul modo in cui verrà prodotto. Ha inoltre messo sotto esame i dati su sicurezza, immunogenicità ed efficacia contro la Covid-19 negli adulti (quindi da studi clinici). Parallelamente, il comitato per la sicurezza Prac dello stesso ente ha completato la valutazione preliminare del piano di gestione del rischio proposto dall’azienda, che delinea le misure per identificare, caratterizzare e ridurre al minimo i rischi del farmaco.

Se il vaccino verrà valutato positivamente l’Italia avrà a disposizione una nuova arma per combattere il SARS-CoV-2. E non solo. Sarebbe anche il primo siero anti-Covid a rientrare nei veri e propri vaccini a base proteica, una tipologia già ampiamente usata contro altri tipi di patologie (come epatite, meningite e pertosse). E su quest’ultimo punto  molti giornali si stanno sbizzarrendo con titoli ironici nei confronti dei no-vax. “Pronto il via libera a Novavax. Bio e senza effetti collaterali crolla l’ultima scusa No Vax” (Il giornale.it).“VACCINO NOVAVAX/ L’alternativa per quei no vax che temono il siero genetico di Pfizer e Moderna” (Il sussidiario.net). “Vaccini proteici, Novavax convincerà i No Vax?” (Startmag.it).

Ironia a parte, cerchiamo di capire come mai questo vaccino è diverso dagli altri.

Il vaccino della Novavax, a differenza di quelli a mRNA (Pfizer/BioNTech e Moderna) e a vettore virale (AstraZeneca e Johnson&Johnson), ha alle spalle una lunga storia di studi e decenni di test su sicurezza ed efficacia. La tecnologia sulla quale si fonda è usata da 30 anni anche sui neonati.

Come funziona. Il Nuvaxoid istruisce il sistema immunitario del ricevente a difendersi da un’eventuale infezione da SARS-CoV-2, allo stesso modo degli altri vaccini già usati. Ma si tratta di un vaccino a “proteine ricombinanti”, cioè proteine tali da assemblarsi per formare particelle simil-virali che inducono il sistema immunitario a produrre anticorpi.

Sergio Abrignani, membro del Comitato Tecnico Scientifico e professore ordinario di Patologia generale all’Università Statale di Milano, ha spiegato molto bene il meccanismo di funzionamento al Corriere.it. Abrignani ha detto che questo vaccino “introduce nell’organismo la proteina Spike messa a punto in laboratorio e mixata con un adiuvante a base di saponina che serve per stimolare il sistema immunitario innato. Quest’ultimo aiuta a sua volta l’innesco della «risposta adattativa», ovvero i linfociti T e B, e di conseguenza la produzione di anticorpi diretti contro il coronavirus. È una tecnica utilizzata da più di trent’anni: ha permesso di produrre vaccini oggi usati anche per proteggere i neonati, senza il rischio di effetti collaterali di rilievo: sono quelli contro l’epatite B, il meningococco B, l’herpes zoster e il papilloma virus. Può rappresentare un’arma importante verso indecisi e timorosi”.

In altre parole, a differenza dei sieri sperimentali utilizzati fino a ora, si tratta di un vero e proprio vaccino. Un vaccino che, seppur di nuova generazione, è stato già ampiamente utilizzato nella pratica clinica per curare molte malattie. E, altro fattore alquanto importante, sembra avere comprovate evidenze di sicurezza ed efficacia.

La fase 3 di sperimentazione contro il SARS-CoV-2 pare sia stata, inoltre, molto promettente.

Se autorizzato sarà somministrato in due dosi a distanza di 21 giorni l’una dall’altra e potrà essere conservato alla temperatura dei normali frigoriferi, rendendo molto più semplice e sicura la distribuzione.

(Credit immagine: Jaap Arriens/NurPhoto/AFP-Novavax)

Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

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Lampedusa, inaugurato servizio di odontoiatria sociale. L’annuncio del Sindaco Mannino

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Inaugurato a Lampedusa il nuovo servizio dedicato all’odontoiatria sociale. Le prestazioni, riservate in modo particolare alle persone vulnerabili, sono affidate a personale specializzato e garantiscono, tra le altre, la fornitura di apparecchiature e delle protesi odontoiatriche, la prima visita odontoiatrica, quindi l’eventuale percorso terapeutico necessario.
Il servizio è attivo presso il poliambulatorio dell’isola ed è stato lanciato dall’INMP, l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà, in collaborazione con il Comune di Lampedusa e Linosa nell’ambito di una serie di iniziative che promuovono l’equità nella salute.
È il primo risultato operativo del nuovo accordo di collaborazione, che parte proprio da Lampedusa, siglato tra INMP e ASP di Palermo per la realizzazione di interventi sanitari e socio-sanitari di medicina sociale in ambito odontoiatrico, oculistico e di salute mentale ha detto il sindaco delle Pelagie.

Ieri il taglio del nastro assieme al Commissario straordinario della ASP di Palermo Daniela Faraoni e del Direttore Generale dell’INMP Cristiano Camponi e il sindaco di Lampedusa e Linosa

Filippo Mannino

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Salute

Trapani, in aumento ostetrici nei consultori della provincia

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E’ previsto un aumento del personale di assistenza alla natalità. Lo annuncia il Commissario Straordinario dell’ASP di Trapani, avv. Ferdinando Croce.

L’implementazione del percorso nascita aziendale è stato il tema dell’incontro tra il Commissario straordinario dell’ASP Trapani Ferdinando Croce e gli ostetrici dei #Consultori familiari, presenti il direttore dell’UOC Assistenza materno-infantile territoriale, Natalino Ferrara, e il dirigente ostetrico dell’UOS Professioni sanitarie, infermieristiche e #ostetriche, Francesco Blunda.
“Abbiamo condiviso la proposta fattaci – ha detto Croce – e raddoppieremo la presenza degli ostetrici nei consultori aziendali dei centri urbani della provincia con popolazione superiore ai 40 mila abitanti, così che possano meglio seguire, sempre gratuitamente, le #gravidanze fisiologiche e quelle a basso rischio. Questo eleverà la qualità dell’assistenza pre-parto e anche quella post-nascita che offriamo alle gestanti. Un sostegno concreto – ha concluso il Commissario – alla natalità e alla genitorialità consapevole”.
Passeranno quindi da 1 a 2 gli ostetrici in servizio nei consultori di #Trapani, #Alcamo, #Marsala, #Mazara del Vallo, #Castelvetrano ed #Erice Casasanta.

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Ambiente

Pantelleria, tutti i divieti della stagione balneare 2024. Dove non possiamo fare il bagno

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Il Sindaco di Pantelleria ha emesso, in data odierna, 30 aprile 2024, ordinanza N. 49 relativa alla stagione balneare 2024, con cui stabilisce i divieti di balneazione nelle varie cale dell’isola per i motivi meglio specificati negli screen riportati di seguito

Di seguito il documento scaricabile: 

documento – ordinanza sindacale n. 49 del 30.04.2024

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