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Attualità

Concorso per ufficiali della Riserva Selezionata dell’Arma dei Carabinieri. Al via l’arruolamento

Redazione

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CONCORSO PER UFFICIALI DELLA

RISERVA SELEZIONATA DELL’ARMA CARABINIERI

Sono iniziate le procedure per la selezione e l’arruolamento degli Ufficiali della Riserva Selezionata dell’Arma dei Carabinieri. Gli aspiranti potranno presentare la domanda attraverso il portale www.carabinieri.it nell’area concorsi, seguendo l’apposito iter. Decidere di entrare nell’Arma e di indossare l’uniforme significa aderire ad un complesso di valori quali onore, lealtà e spirito di sacrificio, con la consapevolezza di entrare a far parte di una grande famiglia fondata su una tradizione di vicinanza al cittadino per la legalità e di difesa dei più deboli.

Gli Ufficiali saranno selezionati da un bacino di professionisti provenienti dalla vita civile, in possesso di spiccate professionalità, in grado di prestare un’opera proficua nelle Forze Armate. Il personale individuato verrà affiancato al personale in servizio permanente, per determinati periodi di tempo, per esigenze correlate ad attività addestrative, operative e logistiche delle Forze Armate, sia sul territorio nazionale sia all’estero. Tra le novità più importanti di quest’anno vi è la riduzione del limite d’età che passa dai 27 ai 25 anni.

La domanda di partecipazione va inoltrata esclusivamente online tramite il sito www.carabinieri.it entro il 18 settembre 2022.

Attualità

Codici: dalla Cassazione una sentenza che apre uno spiraglio per i padri separati

Direttore

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I giudici hanno stabilito che l’assegno di mantenimento deve essere ridotto se il reddito diminuisce

 

L’associazione Codici accoglie con soddisfazione la recente sentenza della Cassazione che stabilisce un principio fondamentale: l’assegno di mantenimento per i figli deve essere proporzionato alle reali capacità economiche di entrambi i genitori e non può rappresentare una condanna alla povertà per chi lo versa.

 

“La decisione dei giudici, che ha dato ragione a un padre costretto a versare 600 euro mensili su uno stipendio di 1.400 euro, rappresenta finalmente il riconoscimento di un principio di equità che la nostra associazione sostiene da anni – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –. Come evidenziato nella sentenza, l’assegno di mantenimento non è immutabile e non è nemmeno una punizione nei confronti del genitore che è andato via di casa, ma deve essere giusto, sostenibile e sempre proporzionato”.

 

Secondo la sentenza della Cassazione, se il padre non riesce a mantenere i figli perché il suo stipendio è troppo basso rispetto all’assegno mensile che deve corrispondere, l’assegno di mantenimento va ridotto. Soprattutto se il reddito del genitore è cambiato nel corso degli anni.

 

“È una svolta storica nella giurisprudenza italiana – afferma Giacomelli –. Troppo spesso abbiamo assistito a situazioni paradossali in cui padri separati si trovavano in condizioni di indigenza, impossibilitati a garantire una vita dignitosa a sé stessi e, di conseguenza, compromettendo anche la qualità del tempo trascorso con i propri figli. I giudici hanno stabilito finalmente un principio logico. Ogni genitore deve mantenere i figli in base alle proprie entrate. L’assegno, che troppo spesso si rivela insostenibile, deve essere determinato considerando le esigenze del figlio, il tenore di vita che aveva prima della separazione, il tempo che passa con ciascun genitore e la valenza economica dei compiti domestici e di cura assunti da ciascun genitore. Naturalmente la speranza è che questo non sia un caso isolato. Auspichiamo che questa sentenza diventi effettivamente giurisprudenza consolidata e che tutti i tribunali italiani applichino questi principi di equità e proporzionalità. È fondamentale che si superi definitivamente la logica punitiva che ha caratterizzato troppo spesso le decisioni in materia di separazioni”.

 

L’associazione Codici è impegnata da anni in un’attività di assistenza dedicata ai padri separati in difficoltà attraverso la campagna “Voglio papà”. È possibile segnalare il proprio caso e richiedere aiuto telefonando al numero 065571996, inviando un messaggio WhatsApp al numero 3757793480 o scrivendo un’e-mail all’indirizzo di posta elettronica segreteria.sportello@codici.org.

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Attualità

Insediamento del Generale di Brigata Del Monaco alla guida del Comando Legione Carabinieri “Sicilia”

Redazione

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NSC: “Il suo primo pensiero è stato rivolto al Brigadiere Legrottaglie”

“Auguriamo un proficuo lavoro al Generale di Brigata Ubaldo Del Monaco, nella certezza che, come ha già fatto in Puglia, collaborerà fattivamente con le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari per rendere migliore la vita professionale dei quasi novemila uomini presenti nell’isola alle sue dipendenze”: ad affermarlo sono i segretari nazionali del Nuovo Sindacato Carabinieri Toni Megna e Igor Tullio e il segretario generale regionale della sigla in Sicilia Giuseppe Fragano, commentando il cambio di vertice al Comando Legione Carabinieri “Sicilia”.

I tre segretari hanno partecipato alla cerimonia di insediamento del nuovo Comandante, tenutasi nella mattina di sabato 12 luglio alla Caserma “Carlo Alberto Dalla Chiesa”, alla presenza del Generale di Corpo d’Armata Giovanni Truglio.  

“Nel suo discorso d’esordio – commentano – il primo pensiero del Generale Ubaldo Del Monaco è stato rivolto al Brigadiere Carlo Legrottaglie, deceduto il 12 giugno scorso durante un conflitto a fuoco nelle campagne del Brindisino, in Puglia, regione da cui proviene il Comandante”.

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Attualità

FISA  – SIPEM SoS in alleanza strategica per il soccorso e il supporto psicologico nel salvamento in mare

Redazione

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La sicurezza in mare e la gestione delle emergenze richiedono non solo competenze tecniche di salvataggio, ma anche una solida preparazione psicologica. È con questa consapevolezza che la Federazione Italiana Salvamento Acquatico (Fisa) e la Società Italiana Psicologia dell’Emergenza Social Support (SIPEM SoS Federazione) hanno ufficialmente siglato un protocollo d’intesa, formalizzando una collaborazione che in realtà dura da anni e che ha già dato frutti significativi.

Questa partnership strategica mira a integrare e rafforzare la formazione degli operatori del soccorso, con un focus particolare sugli assistenti bagnanti e sul personale della Protezione Civile. L’obiettivo primario di FISA è unificare le procedure di soccorso e salvataggio, garantendo interventi più efficaci e coordinati per fare questo è fondamentale la preparazione psicologica del soccorritore.

L’elemento distintivo di questa intesa risiede nell’enfasi sulla formazione psicologica dei soccorritori sotto ogni aspetto. Un intervento di salvataggio, sia in mare che in contesti di protezione civile, è spesso caratterizzato da situazioni di stress elevato, carichi emotivi intensi e decisioni rapide da prendere. In questi momenti, la stabilità psicologica dell’operatore è tanto fondamentale quanto le sue capacità tecniche.

Grazie a questo accordo, i maestri, gli istruttori e gli allenatori della Fisa uniti agli  psicologi sipem potranno unire le loro competenze sviluppando e studiando percorsi formativi destinati ai soccorritori. I programmi specifici li renderanno più capaci di affrontare:

●    La gestione dello stress e dell’ansia prima, durante e dopo un’emergenza.

●    Il riconoscimento e la gestione delle proprie emozioni e di quelle delle persone soccorse. Le dinamiche psicologiche legate al trauma, sia per le vittime che per gli stessi soccorritori.

●    Strategie di debriefing e supporto post-intervento, essenziali per elaborare esperienze critiche e prevenire il burnout.

Questa preparazione non è solo reattiva, ma anche proattiva. Aiuta a costruire un carattere resiliente nel soccorritore, fornendogli gli strumenti per mantenere lucidità e professionalità anche nelle condizioni più avverse. Significa formare individui non solo capaci di agire, ma anche di comprendere e gestire l’impatto psicologico delle emergenze su se stessi e sugli altri.

Per gli psicologi, lavorare assieme a soccorritori formati sui temi di ansia e stress, con competenze emotive rafforzate e capaci di interfacciarsi con le figure psico-sociali significa poter intervenire in maniera mirata e concreta a supporto del soccorritore stesso nel momento in cui affronta una situazione particolarmente delicata.
Un vocabolario emotivo ampio e diversificato, fiducia reciproca costruita nel tempo, superamento dei pregiudizi rispetto alla salute mentale sono tutti elementi che in caso di necessità rendono più efficaci i protocolli di supporto psicologico.

La Soddisfazione dei Protagonisti

La firma di questo protocollo è accolta con grande soddisfazione dai vertici delle due Federazioni. La dott.ssa Sara Cicchella, presidentessa SIPEM SoS Federazione, e il presidente della FISA Raffaele Perrotta si dichiarano entrambi compiaciuti di questo traguardo. “Da anni lavoriamo per creare un soccorritore che sia polivalente, ma soprattutto strutturato anche a livello mentale,” afferma Raffaele Perrotta, sottolineando l’importanza di fornire agli operatori tutti gli strumenti per un’autodifesa psicologica di fronte agli interventi più complessi.

Anche Iole Egadi responsabile nazionale del settore Protezione Civile della Fisa, che si è incontrata a Roma con la stessa Sara Cicchella, esprime piena soddisfazione per l’accordo. La sua visione di un soccorritore completo e preparato a 360 gradi trova finalmente piena attuazione in questa collaborazione.

Un Futuro di Interventi Più Efficaci e Umani

L’unione delle forze tra FISA e SIPEM SoS rappresenta un passo avanti cruciale per il sistema del soccorso italiano. Non si tratta solo di elevare le tecniche di salvataggio, ma di elevare la qualità complessiva dell’intervento, rendendolo più completo, consapevole e umano. I soccorritori, siano essi assistenti bagnanti che vegliano sulle nostre coste o volontari della Protezione Civile che intervengono in scenari di calamità, saranno dotati di un bagaglio di competenze che va oltre il gesto tecnico, abbracciando la dimensione psicologica che è intrinsecamente legata a ogni atto di salvataggio.

Questa sinergia contribuirà a formare una nuova generazione di soccorritori, più preparati, più resilienti e, in ultima analisi, più efficaci nel proteggere e salvare vite.

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