Salute
Carole Bouquet e la sanità a Pantelleria: i chiarimenti del Sindaco Fabrizio D’Ancona

In questi giorni è scoppiato un finimondo mediatico a seguito di articoli giornalistici che riportavano alcune presunte affermazione della famosa attrice e modella francese Carole Bouquet. Il contenuto, ripreso da più testate, descriveva quanto accaduto una settimana fa al nostro concittadino Enio Koshi (vd articoli di: La Sicilia, TP24, Il Corriere, FQ ).
Leggendo quanto scritto all’interno dei vari articoli, mi trovo di fronte a qualcosa di diverso rispetto a quanto avevo ascoltato presso la sede comunale, quindi, al fine di contribuire, almeno spero, a restituire un quadro di maggiore serenità rispetto a quanto accaduto, ci terrei a segnalare quanto appreso.
Al nostro incontro, improntato alla massima cordialità, oltre alla Bouquet erano presenti l’amica giornalista Myrta Merlino, il vicesindaco, il capogruppo di maggioranza e altre due persone, tra cui anche il ragazzo che era in auto con Enio la sera dell’incidente.
In tale occasione ci veniva relazionato quanto si era verificato, senza mai scendere in accuse specifiche nei confronti di alcuno dei soggetti partecipanti, direttamente e/o indirettamente, all’evento.
Dalle affermazioni appariva una presunta superficialità nella gestione del caso da parte del nostro nosocomio, con una potenziale seria compromissione delle condizioni dell’occhio sinistro di Enio ed emergeva una comprensibile preoccupazione per quanto accaduto, chiaramente ancora da approfondire.
Non sono stati esibiti referti, non sono stati fatti nomi (nessuno li conosceva), si auspicava, da parte di tutti, la necessità di sensibilizzare i vertici dell’ASP e della sanità regionale per ottenere un miglioramento sensibile dei livelli qualitativi di assistenza in loco, garantendo altresì il servizio di elisoccorso h24 in pianta stabile su Pantelleria.
Il tema della sanità a Pantelleria presenta, infatti, indubbie problematiche che meritano attenzione e che devono essere affrontate, ai vari livelli, nell’ottica di una soluzione a breve termine, per garantire a concittadini e ospiti un’assistenza sanitaria rispondente alle diverse esigenze.
Prima di concludere vorrei soffermarmi brevemente a rassicurare quanti, per fortuna pochi, hanno approfittato di questo triste episodio per lanciare ogni tipo di accusa o fornire soluzioni improbabili, precisando non solo che nessuno dei presenti aveva in animo di trarre vantaggio dallo spiacevole accadimento, ma anche e soprattutto che la motivazione del loro intervento presso l’amministrazione comunale era finalizzata a sostenere l’isola e la cittadinanza in una delle sue principali criticità, quella sanitaria.
In conclusione, auspico che anche ASP, attraverso una propria verifica interna, possa fare luce sull’accaduto, al fine di verificare eventuali superficialità e adottare opportuni provvedimenti.
Salute
Sanità, Giuliano (UGL): “OSS, figura confinata in un angolo. Non esistono lavoratori di serie B, la politica deve intervenire”

“E’ passato del tempo da quando, era il 2021, la senatrice Paola Boldrini cercò attraverso un DDL di far ottenere agli OSS quei diritti e quella dignità ancora oggi negati. Non essendo schiavi di alcun pregiudizio politico salutammo con soddisfazione quello che immaginavamo potesse essere l’inizio di un cammino che portasse alla luce, garantendo definizione e valorizzazione del ruolo che prevedesse anche una formazione continua e di alta qualità, una figura essenziale ed insostituibile della piramide della sanità italiana. Tante buone intenzioni, si parlava anche della possibilità di dichiarare usurante la professione, a cui però non è stato dato alcun riscontro. Così che ad oggi la figura dell’operatore sociosanitario rimane confinata in un angolo, quasi dimenticata, senza ottenere i riconoscimenti, giuridici e materiali, che sarebbero dovuti. Anzi con la creazione della figura dell’assistente infermiere, su cui confermiamo la nostra assoluta contrarietà, si è data una violenta spallata a quella crescita professionale che da tempo viene giustamente reclamata dalla categoria. Così, oggi, gli emolumenti degli OSS continuano a non garantire loro una vita dignitosa a fronte di carichi di lavoro spesso insostenibili cui si sommano da tempo aggressioni fisiche e verbali che sono tra le cause scatenanti dei sempre maggiori casi di burn-out. Discutere di un futuro migliore della sanità italiana rimane una missione impossibile se si continueranno ad avere lavoratori di serie B, messi al margine del sistema. Per questo chiediamo alla politica di intervenire per riprendere il filo di quanto la senatrice Boldrini aveva pensato. Per garantire agli oss di uscire dal limbo reclamando quella dignità che meritano” dichiara in una nota Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute.
Salute
Pantelleria e Egadi nella telemedicina dell’ASP di Trapani con Tunisia, progetto da 900mila euro

L’UE finanzia un progetto di telemedicina dell’Asp Trapani con la #Tunisia. E’ stato infatti approvato dal Dipartimento regionale della Programmazione il progetto di cooperazione, con capofila l’ASP Trapani, nell’ambito del Programma “Interreg VI-A Next Italia Tunisia 2021-2027” per iniziative di Telemedicina, denominato “TÉLÉ-MÉD-ISOLÉS – Services innovants de télémédecine a impact euroméditerranéen pour les sujets en conditions d’isolement”.
Il progetto, in partenariato con enti e istituzioni italiane e tunisine, prevede azioni di cooperazione transfrontaliera per promuovere la parità di accesso all’assistenza sanitaria e la resilienza dei sistemi sanitari. Mira a fornire servizi innovativi di telemedicina “di prossimità”, a impatto #euromediterraneo, a favore di un target di beneficiari, comprensivo di soggetti in condizione di “isolamento” sia per lontananza, sia per status sociale, migliorando significativamente la gestione delle malattie croniche e promuovendo la prevenzione in Sicilia e Tunisia, sfruttando le tecnologie di telemedicina per superare le barriere geografiche e socioeconomiche all’accesso alle cure, e riducendo gli spostamenti per raggiungere i luoghi di cura.
Il contributo comunitario per la realizzazione del progetto è pari a 907 mila euro, per un biennio di attività.
Sei i partner: tre italiani, ASP Trapani (capofila), Università degli Studi di Messina – Dipartimento di Giurisprudenza e Consorzio Sisifo, e tre tunisini, DACIMA Consulting, Association pour l’Education sanitarie en Médicine d’urgence e ABSHORE Tunisie. La convenzione tra gli enti partner sarà siglata il prossimo 5 maggio.
I partner tunisini individueranno di contro le località del territorio caratterizzate da difficoltà di accesso in cui implementare il progetto, aventi come target di riferimento i pazienti affetti da malattie croniche, con particolare riferimento al #diabete mellito. Il diabete comporta anche costi molto elevati: il 6,7% dell’intera spesa sanitaria nazionale, pubblica e privata è assorbita dalla popolazione diabetica
Salute
Prevenzione neonatale, presentato in ARS disegno di legge per diagnosi su immunodeficienze primitive

E’ stato presentato disegno di legge a firma di Giuseppe Pace, capogruppo di Democrazia Cristiana presso l’ARS, su “Disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle immunodeficienze primitive”.
Lo scopo di tale atto è quello di inserire nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) lo screening neonatale obbligatorio per la diagnosi precoce delle immunodeficienze primitive.
Tali malattie sarebbero tanto rare quanto gravissime con possibili conseguenze fatali. La diagnosi precoce potrebbe evitare tutto ciò.
In buona sostanza diagnosticare un sistema immunitario carente può rappresentare un salvavita per il neonato.
Il disegno di legge farebbe realizzare un Centro di coordinamento per gli screening neonatali dedicato alle immunodeficienze primitive, presso i presìdi ospedalieri dotati di Unità Operativa di Oncoematologia pediatrica.
In questo modo anche lo stile di vita del neonato migliorerebbe, evitandone la migrazione sanitaria, per viaggi della speranza.
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Sandro
17:29 - Agosto 14, 2024 at 17:29
Comunque sia a Panelleria l’assistenza medica per i turisti è insufficiente, con i numeri e i costi dell’isola un presidio medico estivo per le persone ospiti sarebbe il minimo.
Sono stato in vacanza sull’isola per anni ma quando ho avuto necessità è stato difficile farsi assistere sia dal PS che dalla introvabile guardia medica.