Sociale
Caltanissetta, Presentazione del progetto, selezionato e sostenuto da Fondazione con il Sud, “Case in Rete!” promosso dalla coop. soc. Etnos
Ruvolo”: Così gli anziani non saranno mai soli, la persona al centro e protagonista delle
nostre progettualità”
Sperimentare nuove tecnologie per migliorare il benessere e le condizioni di vita degli
over 65 anni con patologie croniche e degenerative, promuovendo l’innovazione delle
attività di cura e assistenza socio-sanitaria.
Questo l’obiettivo del progetto Case in Rete!, soggetto promotore la coop. soc. Etnos di
Caltanissetta, selezionato e sostenuto dalla Fondazione con il Sud attraverso il bando
“Welfare e Tecnologie”.
Martedì, 10 ottobre, la presentazione all’Asp2 Caltanissetta alle ore 10, nei locali della
direzione strategica siti in via Cusmano. Saranno presenti, oltre al presidente della coop.
soc. Etnos Fabio Ruvolo, il commissario straordinario Alessandro Caltagirone, il direttore
sanitario Luciano Fiorella, il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, il presidente del
comitato di Caltanissetta della Croce rossa italiana Nicolò Piave, il presidente della Auser
Salvatore Pelonero e Roberto Manenti della Ct consulting.
Vista l’importanza e la rilevanza del progetto parteciperà alla mattinata dedicata a Case in
Rete! anche il presidente della Fondazione con il Sud, Stefano Consiglio.
Il progetto che sarà avviato a Caltanissetta sperimenterà una soluzione tecnologica basata
sull’integrazione tra televisione e telefono, che permetterà di usufruire di interventi di
teleassistenza a casa e si basa sull’integrazione tra soluzioni tecnologiche di facile utilizzo
e l’intervento di operatori a domicilio, riuscendo così a garantire la sicurezza, il benessere
e la socialità delle persone con problemi di salute o limitata autonomia personale,
favorendone la permanenza nelle proprie abitazioni, sostenendo le famiglie e i caregiver
nella loro opera di cura e assistenza, contribuendo all’ottimizzazione dei processi e alla
riduzione della spesa pubblica nel settore dell’assistenza socio-sanitaria.
Lavoro
Pantelleria – 1° maggio, Sindaco D’Ancona “lavoro come fondamento della società”
L’Amministrazione Comunale rivolge un pensiero a tutti i lavoratori in occasione della festa del 1° Maggio
Il 1° maggio rappresenta un momento di rilevanza nel panorama civile, dedicato alla riflessione sui diritti e sulle conquiste dei lavoratori in tutto il mondo. È un’occasione per riconoscere il valore del lavoro dignitoso e per ribadire l’impegno verso la tutela dei diritti dei lavoratori, la promozione della giustizia sociale e la costruzione di comunità inclusive.
Il Sindaco Fabrizio D’Ancona dichiara: “Il Comune di Pantelleria si impegna costantemente a promuovere un ambiente lavorativo equo e a sostegno delle pari opportunità, in linea con i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione e dalle leggi nazionali e internazionali. In questa giornata, invitiamo la cittadinanza a riflettere sull’importanza del lavoro come fondamento della nostra società e a rinnovare l’impegno verso la creazione di condizioni lavorative dignitose per tutti i cittadini di Pantelleria.”
Cultura
Marsala, messa in Lingua dei Segni al Santuario Santo Padre delle Perriere
AL SANTUARIO SANTO PADRE PERRIERE DI MARSALA MESSA IN LIS Continuerà per tutto il periodo estivo il servizio LIS (Lingua dei segni italiana) nella santa messa che viene celebrata nel fine settimana presso il Santuario Santo Padre delle Perriere di Marsala. Il servizio, per consentire ai sordi di seguire la santa messa, è attivo da 4 anni e la celebrazione eucaristica viene segnata da Salvatore Samannà, socio dell’associazione nazionale “Animu”. Per il periodo estivo, ma già a partire da ora, la santa messa in LIS viene celebrata o sabato alle ore 19,30 oppure la domenica, allo stesso orario. Al Santuario da quando il servizio di interpretariato LIS è attivo si sono avvicinate alcune famiglie di sordi della provincia che seguono con regolarità le celebrazioni eucaristiche. In Diocesi, prima della pandemia Covid, è stato anche organizzato un corso di nozioni basi della LIS per operatori pastorali, condotto sempre da Salvatore Samannà.
Sociale
Gemellaggio diocesi Mazara-Tunisi. Vescovo Giurdanella ai fedeli “Sostenetelo”
GEMELLAGGIO DIOCESI MAZARA-TUNISI, VESCOVO AI FEDELI: «SOSTENETELO»
Ventisei anni di gemellaggio tra la Chiesa di Mazara del Vallo e quella di Tunisia, «un cammino di amicizia, di conoscenza, di solidarietà e di scambio fraterno che ha dato già qualche buon frutto nella condivisione della nostra comune fede in Cristo Gesù», dice il Vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Angelo Giurdanella. Quella tra le due Chiese è stata una relazione non episodica, ma perseverante e nel segno della reciprocità. Su invito della Conferenza Episcopale Italiana, anche le Caritas diocesane siciliane hanno avviato un percorso di accompagnamento e di scambio con Caritas Tunisi, segno tangibile di una carità che unisce e genera comunione. Per dare un rinnovato rilancio al gemellaggio tra le Chiese di Mazara del Vallo e Tunisi il Vescovo ha istituito un Ufficio ad hoc guidato da don Francesco Fiorino. Ma il Vescovo ha proposto anche alcuni percorsi operativi. Come, ad esempio, la colletta per sostenere alcune opere-segno con la Chiesa in Tunisia che quest’anno si farà il 19 maggio (Pentecoste). La raccolta di quest’anno servirà per la Scuola di Menzel Bourguiba, guidata dalle Figlie di Maria Ausiliatrice e l’attività di doposcuola con i bambini bisognosi del quartiere La Goulette (denominato “Piccola Sicilia”) coordinata dalle Suore di Madre Teresa di Calcutta. Dal 1° all’8 giugno prossimi si terrà la visita d’amicizia in Tunisia, con partenza da Mazara del Vallo. Ma il Vescovo suggerisce anche di accogliere gruppi ecclesiali e associazioni tunisine nella nostra Diocesi, per favorire una maggiore conoscenza e per avviare nuovi percorsi culturali e solidali. Tra le proposte c’è anche quella di celebrare la preghiera per la Chiesa sorella di Tunisi ogni martedì del mese e avviare un gruppo di “sostenitori del gemellaggio” che si impegnino, con la preghiera e con una donazione mensile di 10 euro, per una costante collaborazione con la Chiesa in Tunisia. «Sono tutti passi in cui al centro c’è la relazione, la sinodalità: importante allora è l’ascolto che diventa reciproca conoscenza; un ‘dare’ ma anche un ‘ricevere’, soprattutto nella condivisione della fede; un camminare insieme per comprendere come “il Signore ci conduce” e cosa ci chiede in questo cambio d’epoca», ha detto ancora il Vescovo.
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