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Cultura

Caltagirone, “Diario di bordo. Cronaca di una pandemia”. 43 ARTISTI, un catalogo e una mostra al MACC Museo di Arte Contemporanea

Redazione

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Sabato 16 luglio, Caltagirone diventa la capitale siciliana dell’arte contemporanea.

 

Per il terzo anno consecutivo, più di 50 artisti siciliani si ritroveranno insieme nella città della ceramica, patrimonio dell’Unesco, precisamente nel Salone di Rappresentanza del Municipio di Caltagirone dove, alle ore 17, ci sarà la presentazione dell’atteso catalogo dal titolo “Diario di bordo. Cronaca di una pandemia” (edito da New l’ink), realizzato grazie al generoso contributo degli artisti e degli amici di “Scalamatrice33”, oltre che di Banca Agricola Popolare di RagusaUnipol assicurazioni e Confesercenti. L’interessante catalogo raccoglie sia le immagini inserite nel catalogo ed esposte nella mostra e sia i testi critici posti a loro corredo. Oltre ad alcuni artisti che hanno partecipato all’evento, sabato 16 luglio interverranno : Fabio Roccuzzo (sindaco di Caltagirone), Claudio Lo Monaco (assessore comunale alla Cultura), Salvatore Schembari (gallerista ed editore), Giuseppe Cona (ispiratore e anima di “Scalamatrice33”), Rocco Giudice (autore dei testi introduttivi e delle schede critiche dedicate alle opere) e Luca Scandura (Calusca) editore del catalogo e artista.

Successivamente, alle ore 18.30, in via Luigi Sturzo, nel centro storico della città, presso le sale del Museo di Arte Contemporanea di Caltagirone – MACC, si terrà la vernice della mostra che riporta lo stesso titolo del catalogo, “Diario di bordo. Cronaca di una pandemia”.

La mostra è nata dalla circostanza epocale della pandemia, nei giorni del lockdown più rigido che hanno costretto tutti a chiudersi in casa, in una sorta di serrata collettiva dalla vita di relazione, costituendo un fatto inedito nella storia della civiltà, non solo occidentale. Raccontare e testimoniare il modo in cui è stata vissuta tale situazione, senza precedenti, è stato l’impegno assunto dai tantissimi artisti che hanno aderito all’iniziativa, rispondendo alla lettera-invito che hanno ricevuto nel 2020 da “Scalamatrice33”. E’ stato così che sabato 16 luglio si ritroveranno ancora una volta pittori e scultori siciliani (e non) di differente estrazione generazionale oltre che stilistica, in occasione di un evento da non perdere, aperto a tutta la cittadinanza, ma soprattutto agli amanti e agli appassionati dell’Arte.

Alla mostra – visitabile al MACC di Caltagirone, dal 17 luglio al 30 settembre 2022, da martedì a sabato, dalle ore 9.30 alle ore 13.30 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00) – saranno esposte le opere di ben 43 artisti siciliani (e non) : Turi Aquino, Riccardo Badalà, Salvo Barone, Giovanni Blanco, Maria Buemi, Giuseppe Calderone, Calusca, Giulio Catelli, Ezio Cicciarella, Anna Maria D’Amico, Salvatore Difranco, Alessandro Finocchiaro, Rosario Genovese, Sebastiano Grasso, Santina Grimaldi, Emanuele Guzzardi, Corrado Iozzia, Giovanni La Cognata, Salvatore Lanzafame, Ligama, Carmelo Minardi, Dario Naní, Stefania Orrù, Alfio Pappalardo, Maurizio Pometti, Maurizio Pierfranceschi, Cetty Previtera, Santo Previtera, Marco Privitera, Giuseppe Puglisi, Lucia Ragusa, Filippa Santangelo, Salvatore Santoddí, Federico Severino, Paolo Strano, Angelo Sturiale, Samantha Torrisi, Francesco Trovato, Alice Valenti, Angela Vinci, Salvatore Zimone, Salvo Catania Zingali, Piero Zuccaro. 

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Cultura

Palermo, «Chiudi gli occhi»: dalle parole del poeta romantico Nâzım Hikmet, la mostra di Lauriola, da Artètika

Marilu Giacalone

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Si inaugura, mercoledì 7 giugno, la mostra di stampo ecologista che analizza il rapporto uomo – natura, in un momento di disastri naturali, epidemie e alluvioni
«Anima mia, chiudi gli occhi piano piano e come s’affonda nell’acqua, immergiti nel sonno, nuda e vestita di bianco». Questi i primi versi della poesia “Chiudi gli occhi”, del più importante poeta turco del Novecento, il rivoluzionario romantico Nâzım Hikmet, che dà il nome all’ultima mostra della pittrice romana Giusy Lauriola in cui l’artista analizza il rapporto uomo – natura in un momento di disastri naturali, epidemie e alluvioni. Sarà inaugurata mercoledì 7 giugno, alle ore 19,00 alla galleria d’arte Artétika di via Giorgio Castriota, 15 a Palermo e sarà visitabile fino al 21 giugno. Ingresso libero dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

La gallerista Esmeralda Magistrelli: “Celebriamo l’arte al femminile”

Al vernissage della mostra “Chiudi gli occhi”, di mercoledì 7 giugno, alle ore 19,00, l’artista Giusy Lauriola e la curatrice, Federica Di Stefano, racconteranno le dieci grandi opere che la compongono, tra cui un trittico e due dittici. «Portiamo in piccolo, negli spazi della galleria Artètika di Palermo, la stessa mostra già esposta, con grande successo, all’Aranciera di San Sisto a Roma – spiega Esmeralda Magistrelli, testa e anima di Artètika -. Siamo entusiaste di proseguire l’attività culturale della nostra galleria con una grande professionista e di continuare ad esporre l’arte al femminile. In questa occasione l’artista è donna, la curatrice è donna e la gallerista è donna. Meglio di così!».

Lo stile e il messaggio ecologista di Giusy Lauriola

La serie di opere della pittrice romana Giusy Lauriola, Chiudi gli Occhi, racconta un dualismo tra elementi della natura e oggetti legati alla sfera della quotidianità, rimandando ad una fruizione dell’ambiente consapevole. «Il titolo della mostra – spiega l’artista – vuole invitare a chiudere gli occhi con cui normalmente vediamo il mondo per aprirli ad una visione diversa. La relazione tra essere umano e natura, in un periodo in cui l’ambiente è infestato da epidemie, alluvioni e altri disastri, ha bisogno di un cambio di rotta. Nella natura, rappresentata da foglie, fiori e arbusti – prosegue -, fanno capolino sedie, poltrone e arredamenti che evocano la presenza dell’uomo che, se decide di entrare in relazione, deve rispettare i ritmi della natura. Il tutto con colori forti come inno alla gioia e alla vita».

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Spettacolo

Aprilia – Pantelleria, grande successo per Il ritorno de Le Cossyriane

Giovanni Di Micco

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E’ stato un vero successo lo spettacolo “Il ritorno de Le Cossyriane tra donne e madonne”.
Realizzato nel cortile de La Cooperativa La Corsira di Borgo Le Ferriere, per gentile concessione del suo presidente Franco Ferreri, il pomeriggio di intrattenimento ha visto tornare insieme il gruppo di donne che negli anni ha realizzato spesso piccole rappresentazioni.
Dopo il successo ottenuto in un  breve sipario presso il teatro Europa di Aprilia, in occasione del Gemellaggio Aprilia-Pantelleria, lo scorso giugno, il gruppo, distanziatosi per i motivi sanitari da covid,  si è ritrovato più energico e motivato che mai, mettendo in scena due piccoli momenti “teatrali” alternati a poesie e battute, il tutto rigorosamente in pantesco anche da parte della conduttrice-regista Marina Cozzo.
L’evento è dedicato alla Madonna della Margana, che si celebra proprio stasera con processione, fiaccolata e messa, sempre presso La Coop. La Corsyra, organizzato dalla comunità pantesca dell’Agro Pontino.
Il pubblico era costituito da apriliani, da panteschi residenti in zona e da panteschi arrivati dall’isola appositamente.

Così le performance, ideate da Caterina D’Aietti e rielaborate con il contributo di tutti, hanno visto due cast:
Pranzo di Natale, Teresa D’Aietti, Enza D’Aietti, Annamaria Ferrandes, Salvino Maggiore e Caterina D’Aietti, in un finale inatteso. Esilarante, riportando la tipicità di certi contesti, Pranzo di Natale ha trascinato il pubblico in una dimensione tanto famigliare per i panteschi, quanto curiosa.
Tutti bravissimi interpreti, ciascuno con la sua caratteristica che rendeva i personaggi reali e la mini-commedia molto divertente.

Ne La prova del cuoco pantesca hanno eccelso le capacità trasformistiche delle protagonistiche, Angelina Valenza Anna Magrin e Angela Belvisi, spalleggiate da Sandra Milo che si è lanciata in un tango con il M° Roberto Sperati.
Anche qui l’attenzione è stata portata sul dialetto e sul cibo pantesco, con cura e passione.
Nei ringraziamenti finali, Le Cossyriane hanno fatto menzione ad Annamaria Ferrandes, per le acconciature di tutto il cast complessivo, Francesco Brignone per la partecipazione al trucco.

Giovanni Di Micco

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Personaggi

Tony Sperandeo nel corto di Stefania Rossella

Marilu Giacalone

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Si intitola “La Fune” il prossimo cortometraggio scritto e diretto dalla regista Stefania Rossella Grassi. Sempre un tema sociale.

Dopo il buon esordio alla regia con Preludio, diretto con il collega Tommaso Scutari, la Grassi dirige il grande Attore Siciliano, Tony Sperandeo, che ha recitato per: Giuseppe Tornatore, Vittorio Taviani, Pasquale Squitieri, Michael Cimino,Marco Risi, Roberto Benigni, Marco Tullio Giordano, e molti altri grandi Registi. Proprio con il film di Giordano, I Cento Passi, Sperandeo vinse il David di Donatello. Oggi è candidato ai Nastri D’argento quale miglior attore non protagonista della fortunata serie di Ficarra e Picone, “Incastrati”. Ed è stata proprio una telefonata tra Stefania Rossella Grassi e Salvatore Ficarra, ad ispirare alla Regista la scrittura di un sceneggiatura molto originale.
Il primo ciak è previsto per la seconda settimana di Luglio nella bellissima Regione Campania. Il cortometraggio sarà prodotto dalla The Dizy Productions srl della produttrice ed attrice Melina Arena, in coproduzione con Daniele Gramiccia, Stefania Rossella Grassi ed Enzo Morzillo.
Sul set insieme a Sperandeo ci saranno attori di risalto del nostro panorama cinematografico e televisivo quali: Gianni Ferreri, Lorenzo Fantastichini, Costantino Comito, Martina Marotta e Melina Arena.

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