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Meteo

Caldo, sabato allerta rossa per 2 province: Ecco quali

Direttore

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Presidenza della Regione
Rischio da ondate di calore, nei prossimi giorni, sul territorio siciliano a seguito di un ulteriore importante afflusso di aria calda. In particolare per sabato 15 luglio, il sistema nazionale sulla previsione delle ondate di calore, curato del ministero della Salute, ha stabilito il massimo livello di rischio “3” (rosso) per le città di Catania e Messina, con una temperatura massima percepita di circa 38 gradi alle ore 14. Per la stessa giornata, il sistema previsionale indica un “Livello 2” (arancione) per la città di Palermo. 

«I Comuni, le strutture socio-sanitarie, il volontariato di protezione civile, i Corpi dei vigili del fuoco e della Forestale regionale e tutti gli altri soggetti competenti – evidenzia il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – attivino i piani e le procedure di emergenza, aumentino i presidi sul territorio sia per l´assistenza alla popolazione esposta alle ondate di calore sia per la prevenzione e il contrasto agli incendi».

«Il notevole aumento delle temperature previsto in Sicilia – aggiunge il dirigente generale del dipartimento della Protezione civile della Presidenza della Regione Siciliana Salvo Cocina – espone i soggetti più fragili, bambini e anziani, a rischi per la salute. È buona norma limitare l’esposizione al sole e alle alte temperature, facilitare il raffreddamento del corpo ed evitare la disidratazione».

Si prevede che le condizioni di pericolo per la salute, soprattutto per i soggetti fragili bambini e anziani, si protrarranno per alcuni giorni.

«Si raccomanda – conclude il capo della protezione civile –  di uscire di casa solo nelle ore meno calde delle giornate, di evitare l’attività fisica intensa all’aria aperta durante gli orari più caldi e di indossare un abbigliamento leggero e comodo, oltre a bere frequentemente».

Maggiori informazioni sui comportamenti da adottare si possono apprendere consultando l’opuscolo ‘Proteggiamoci dal caldo. 10 semplici regole per un’estate in sicurezza’ consultabile on-line nel sito del Ministero della Salute 

In copertina immagine di repertorio: sole a Pantelleria

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Ambiente

Agricoltura, dal governo regionale ok a dichiarazione stato di calamità

Redazione

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 Presidenza della Regione
Via libera dal governo Schifani alla dichiarazione dello stato di calamità per i danni causati alle produzioni agricole in Sicilia dalle ondate di calore e dagli incendi nel mese di luglio e dalla siccità nei mesi di settembre e ottobre di quest’anno.  

 «Il governo regionale – spiega l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino – è vicino agli agricoltori siciliani che hanno subito ingenti danni a causa delle anomale ondate di caldo e degli incendi, prima, e dalla siccità persistente, poi. La risposta tempestiva che abbiamo messo in campo dimostra l’attenzione dell’esecutivo siciliano nei confronti delle emergenze che colpiscono i nostri territori e il ruolo centrale che il comparto agricolo riveste per lo sviluppo della Sicilia». 

Le ondate di calore hanno determinato cali produttivi, per cascola e per rallentamento della crescita ed ingrossamento di frutta ed ortaggi. I frutti maggiormente esposti hanno subito i “colpi di sole” con conseguente danno commerciale. I cali produttivi non hanno risparmiato nemmeno il comparto zootecnico e apistico. Nelle aziende danneggiate da incendi, avvenuti per lo più in corrispondenza delle ondate di calore di fine luglio ed anche nel mese di settembre in corrispondenza di giornate calde e ventose, i danni hanno interessato oltre che le produzioni anche le strutture aziendali. Una situazione aggravata dalla siccità che ha caratterizzato i mesi di settembre e ottobre. Diversi i comparti danneggiati: vitivinicolo, agrumicolo, frutticolo, olivicolo, orticolo, foraggero e zootecnico.  

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Cronaca

Meteo – Pantelleria in balia del vento: fino a 40 nodi – La grafica

Direttore

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FORTE VENTO IN PROVINCIA DI TRAPANI, PIÙ DI 40 INTERVENTI DEI VIGILI DEL FUOCO DA STANOTTE

Alberi, rami, insegne pubblicitarie, grondaie, antenne e pali caduti o pericolanti, dalle 1.30 di oggi tutte le squadre dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Trapani sono al lavoro per i danni causati dalle forti raffiche di vento che si sono abbattute in tutta la provincia, isola di Pantelleria inclusa: numerose le richieste di intervento giunte alla sala operativa del Comando anche per aperture di porte e persiane pericolanti.
Non si segnalano danni alle persone.

Sulla nostra isola si sono registrati fino a 40 nodi di maestrale

In copertina immagine di Mario Squitieri

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Ambiente

Siccità in Sicilia, Coldiretti: SOS mucche senza fieno

Marilu Giacalone

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“La mancanza di pioggia lunga 6 mesi sta provocando problemi anche per la semina”di Filomena Fotia da Meteoweb.eu
 

 
 
“La pioggia è attesa in Sicilia colpita da una grave emergenza siccità con i campi arsi dove non cresce l’erba necessaria a sfamare gli animali e le stalle a rischio crack per l’aumento dei costi di produzione per salvare mandrie e greggi“: è l’allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti del clima anomalo con l’allerta gialla per il maltempo in 11 regioni. “Soprattutto nelle aree interne della Sicilia – aggiunge Coldiretti – gli allevatori hanno già finito le scorte di fieno prodotto in percentuale bassissima a causa degli acquazzoni di maggio per cui si è arrivati ad una speculazione con cifre esorbitanti. Una rotoballa di fieno media costa anche 60 euro contro i 35 euro dell’anno scorso mentre il prezzo di quella più grande arriva a 130 euro. A fronte di questo aumento si registra paradossalmente una diminuzione del prezzo del latte e della carne – prosegue Coldiretti – che sta mettendo in ginocchio il comparto“.

  
 
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“La mancanza di pioggia lunga 6 mesi sta provocando problemi – aggiunge Coldiretti – anche per la semina, con i terreni induriti dalla siccità e difficili da lavorare. Da qui la necessità di misure immediate per sostenere allevatori e agricoltori“.

“La situazione della Sicilia è emblematica in un 2023 che si classifica fino ad ora in Italia al secondo posto tra gli anni più caldi dal 1800 con una temperatura superiore di 1,05 gradi la media storica da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800“, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nei primi dieci mesi “dove però l’anomalia climatica è stata accompagnata da una media di quasi 10 eventi estremi al giorno per il maltempo lungo la Penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento che hanno provocato vittime e danni” secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).

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