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Trasporti

Autostrade Sempre più Care: la Classifica delle Prime Dieci

Matteo Ferrandes

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Con lo scoppio del conflitto Russo-Ucraino e l’inizio della crisi energetica, i cittadini hanno dovuto far fronte al forte aumento del tasso di inflazione che colpisce il costo della vita in Italia. I prezzi sono infatti aumentati in molti settori, quali ad esempio quello energetico, alimentare, turistico e del carburante.

In particolare, quest’ultimo ha avuto un impatto significativo sul costo dei pedaggi autostradali. Infatti, Aspi (Autostrade per l’Italia S.p.a.) ha affermato che, sebbene negli ultimi 4 anni il costo dei pedaggi è rimasto invariato, a partire da Luglio 2022 le tariffe sono aumentate di circa l’1,5%.

Infatti, nell’elaborazione del piano economico della rete Aspi, si è dovuto tener conto dell’aumento dei costi di energia e materie prime che da ottobre 2022 va a gravare sulle nostre bollette.

Quali sono le autostrade più care in Italia?
Il prezzo delle tariffe autostradali nel 2023 è aumentato in seguito all’aumento dell’inflazione e alla crisi energetica. Però, prima di vedere quali sono le autostrade più care, analizziamo quali sono i fattori che incidono sul costo dei pedaggi.

In Italia sono circa 1.300 km i tratti non a pedaggio gestiti da Anas (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali) mentre 6.000 km sono quelli che vengono gestiti da privati e dunque soggetti al pagamento di un pedaggio. Infatti, i privati richiedono il pagamento di un pedaggio più o meno elevato agli utenti, in cambio della costruzione e gestione del tratto autostradale.

Innanzitutto, il costo parte dalla tariffa base che dipende dai costi sostenuti per la costruzione e gestione dell’autostrada stessa.
In aggiunta, questa viene maggiorata in base alla lunghezza e grandezza del tratto in sé, alla manutenzione richiesta e alla conformazione del territorio in cui l’autostrada è stata costruita.
In generale però, i costi sono concordati tra la Società Concessionaria e l’Ente Governativo e regolati per mezzo della Concessione. Di seguito andiamo ad analizzare quali sono le tratte autostradali più care, indicando il costo per ogni 10 km percorsi:

Al primo posto troviamo l’A5 Torino-Monte Bianco con un pedaggio di 3,45 euro, seguita dalle tangenziali di Milano con 2,54 euro e l’A35 Brescia – Milano con 2,35 euro. Analizzando il grafico sopra notiamo come tra le 10 autostrade più care 3 collegano o sono in prossimità del capoluogo lombardo.

Le Migliori e Peggiori Autostrade
Uno studio condotto da Altroconsumo ha chiesto a più di 1.700 cittadini di esprimere un giudizio da 1 a 100 sulle condizioni delle autostrade italiane che vengono percorse ogni giorno. I risultati prodotti da tale analisi hanno individuato le cinque migliori e peggiori autostrade in Italia. Vediamole di seguito:

Le Migliori Autostrade:

A27 Venezia – Belluno
A22 Brennero – Modena
A9 Lainate – Chiasso
A4 Milano – Venezia
A1 Milano – Napoli
Le Peggiori Autostrade:

A10 Genova – Ventimiglia
A18 Messina – Catania
A6 Torino – Savona
A19 Palermo – Catania
A3 Salerno – Reggio Calabria
Sul podio per le migliori autostrade in Italia, troviamo al primo posto l’A27 Venezia-Belluno che ha ottenuto un punteggio di 80/100, seguita da l’A22 Brennero-Modena e da l’A9 Lainate-Chiasso con entrambi un punteggio di 72/100.

Al contrario, l’ultimo posto è occupato da l’A10 Genova-Ventimiglia con un punteggio di 42/100. Non da meno sono la A18 Messina-Catania con 46/100 e la A6 Torino-Savona con 53/100.

Negli ultimi anni sono molti i lavori in corso sui tratti autostradali per migliorare le condizioni delle autostrade e garantire un servizio adeguato. Chissà se in futuro verranno aumentate nuovamente le tariffe per gli utenti. Di certo, se così fosse, ci si aspetta di ricevere un servizio più adeguato, senza code infinite dovute ai lavori in corso e condizioni dell’asfalto migliore, diminuendo la probabilità di sinistro e incidenti.

Fonte: https://energia-luce.it/news/autostrade-piu-care-ditalia/ 

Economia

Prezzo della Benzina ai minimi storici: i motivi del calo

Redazione

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Nel 2023, il prezzo della benzina è sceso a 1,20 € al litro, un minimo storico non visto dall’inizio della pandemia nel 2020. Fattori principali che hanno influenzato questa riduzione sono il crollo della domanda di petrolio e la riduzione dei margini di distribuzione.

Calo Prezzo Benzina: come è cambiato negli ultimi anni

I prezzi della benzina hanno visto una significativa fluttuazione negli ultimi anni. Prendendo ad esempio i dati degli ultimi tre anni, il costo medio della benzina nel 2021 era di 1,30 € al litro. Questo prezzo è aumentato nel 2022, raggiungendo 1,50 € al litro, a causa dell’instabilità del mercato del petrolio e delle tensioni geopolitiche. Tuttavia, nel 2023, si è osservata una riduzione sostanziale, con il prezzo medio che è sceso a 1,20 € al litro. Questa tendenza al ribasso riflette una combinazione di fattori, inclusa la diminuzione della domanda globale di petrolio e l’effetto delle politiche energetiche più sostenibili.

Crollo della Domanda di Petrolio

 
La domanda di petrolio ha subito un calo significativo, influenzato da diversi fattori macroeconomici e da un cambio nelle abitudini dei consumatori. L’agenzia Internazionale dell’Energia ha riportato che la domanda globale di petrolio ha visto una riduzione del 3% nel corso dell’ultimo anno. Questo calo è in parte dovuto alla crescente adozione di veicoli elettrici e alla maggiore sensibilità verso le alternative sostenibili. Inoltre, il rallentamento economico in grandi economie come la Cina e l’Europa ha contribuito a una minore richiesta di carburanti fossili.

 

Riduzione dei Margini di Distribuzione

 I margini di distribuzione, che comprendono i costi di trasporto, stoccaggio e vendita al dettaglio della benzina, hanno registrato una diminuzione. Questo fenomeno si spiega principalmente con l’efficienza operativa migliorata e con la riduzione dei costi logistici. Ad esempio, molte compagnie petrolifere hanno ottimizzato le loro operazioni di catena di approvvigionamento per adattarsi a un ambiente di mercato più competitivo, riducendo così i loro margini di distribuzione.

Costo della Benzina: previsioni e prospettive future

 Nonostante il calo attuale dei importo della benzina, il mercato rimane volatile e soggetto a rapidi cambiamenti. La continua evoluzione delle politiche energetiche, unita alle incertezze economiche globali, potrebbe portare a nuove fluttuazioni dei prezzi. Monitorare questi sviluppi sarà cruciale per comprendere le future tendenze dei prezzi del petrolio e della benzina. Inoltre, la transizione verso fonti energetiche più sostenibili potrebbe influenzare la domanda di petrolio a lungo termine, modellando così il panorama energetico globale.

 
 
Fonte: https://www.prontobolletta.it/

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Trasporti

Codici: autonoleggio e multe, buone notizie per i consumatori sulle penali

Matteo Ferrandes

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Qualcosa si muove nel settore dell’autonoleggio. La questione riguarda le penali inserite nelle condizioni contrattuali da alcune società in caso di sanzioni ricevute dal guidatore, motivate come costi di gestione della pratica amministrativa. Sul tema si era espressa l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in maniera netta, sono arrivate delle sentenze e finalmente le compagnie stanno imboccando la strada giusta, come riscontrato dall’associazione Codici, che da tempo segue la vicenda.

 

“Nel giugno 2022 l’Antitrust aveva reso noti i risultati delle istruttorie avviate nei confronti di sei società – ricorda Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, che riguardavano i contratti di autonoleggio. L’Autorità giudicò vessatorie le clausole relative alla violazione del Codice della Strada da parte del guidatore ed alla notifica della sanzione alla compagnia. In base ai contratti analizzati, in questi casi il consumatore era tenuto al pagamento di una penale, il cui costo si aggirava tra i 40 ed i 60 euro, da versare alla società, in aggiunta alla somma da pagare per la multa. Un pronunciamento importante, accompagnato da una serie di sentenze favorevoli ai consumatori, come quelle emesse dal Tribunale di Bolzano in merito ad alcune azioni inibitorie avanzate nei confronti di compagnie di autonoleggio, dichiarandole ammissibili. La strada da seguire è tracciata ed ora registriamo con favore che finalmente le società si stanno rimettendo in carreggiata”.

 

È il caso di Enjoy. La società non figurava nella lista di quelle finite sotto la lente di ingrandimento dell’Agcm, ovvero Autovia, B-Rent, Europcar, Locautorent, Sicily By Car e Sixt Rent a Car, ma ha aggiornato le condizioni contrattuali, eliminando la penale.

 

“Nell’istruttoria dell’Antitrust – sottolinea Paola Busnè, Responsabile dello Sportello Codici Lombardia, una delle strutture che ha seguito da vicino il caso delle penali applicate dalle compagnie di autonoleggio – è stato evidenziato come il consumatore, nell’aderire a questa tipologia di contratto, si trovi in una situazione di inferiorità rispetto alle società. In sostanza è portato ad accettare tutte le clausole proposte dalla compagnia, senza avere la possibilità di richiederne una modifica. Non solo. È stato anche evidenziato che applicare un costo così elevato è ingiustificato perché spesso veniva applicato anche nel caso di multe notificate direttamente al consumatore e perché l’attività gestionale che spetta alla società, e che viene indicata come la giustificazione di queste penali, richiede una semplice comunicazione all’ente che ha emesso la sanzione con l’indicazione dei dati del locatorio. Parlando sempre delle compagnie di autonoleggio, è bene ricordare che la riforma normativa del Codice della Strada ha espressamente escluso la loro responsabilità per il pagamento delle sanzioni amministrative, quindi non ci sono più i costi correlati alla solidarietà passiva da dover compensare. Alla luce di tutto questo, l’iniziativa di Enjoy è senz’altro una notizia positiva per i consumatori e ci aspettiamo che le società che non l’hanno ancora fatto, eliminino queste penali dai loro contratti. Naturalmente continueremo a vigilare, pronti a tutelare i consumatori danneggiati”.

 

L’associazione Codici invita i consumatori a controllare con attenzione non solo le condizioni del contratto di autonoleggio prima di firmarlo, ma, in questo caso specifico che riguarda le penali per le multe, di verificare le sanzioni comunicate dalle società o i costi extra addebitati dalle stesse. Come detto, sono clausole vessatorie, quindi nulle e per questo motivo è possibile rifiutare di pagare la penale o, nel caso fosse stata già pagata, richiedere la restituzione della somma versata. Per segnalazioni e richieste di assistenza è possibile contattare l’associazione Codici al numero 065571996 oppure inviando un’e-mail all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.

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Ambiente

Aggiornamento – Guardia Costiera: collisione a largo delle coste siciliane

Redazione

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Le unità che nella mattinata odierna sono entrate in collisione a largo di Capo Passero stanno dirigendo in queste ore verso il porto di Augusta, dove arriveranno in serata. Dal monitoraggio dell’area in cui è avvenuto l’incidente non si sono registrati inquinamenti marini. Non risultano inoltre criticità per i membri degli equipaggi.

Una delle due unità mercantili coinvolte nel sinistro ha riportato una estesa falla allo scafo che però non ne ha compromesso al momento la navigazione per il rientro in porto. 

Le due unità – sotto il coordinamento della Sala Operativa della Direzione marittima di Catania – sono monitorate nella navigazione da mezzi aerei e navali della Guardia Costiera.

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