Cultura
Approvato Manifesto per Pantelleria: strategie per sviluppo cultura, economia, trasporti
E’ stato approvato in Giunta Comunale di oggi 14 giugno 2024 il “Manifesto per Pantelleria”
Il Manifesto per Pantelleria spiegherà gli interventi che si realizzeranno per… sviluppare. Storia, cultura, agricoltura, archeologia, turismo, trasporti: in tutti questi ambiti occorre un intervento incisivo e risolutivo, intervento che potrebbe arrivare dall’esterno, da parte di quanti ritengano di potere o voler scommettere su quest’isola.
Analisi delle aree di interesse
Le aree su cu intervenire sono le seguenti, che sicuramente non sono esaustive, e per ognuna di esse viene effettuata una analisi di contesto attualizzata da cui poter comprendere e individuare le soluzioni possibili:
- Agricoltura: l’Isola vanta eccellenze quali lo zibibbo e il passito nonché i capperi e le varie lavorazioni delle relative materie prime. Il riconoscimento UNESCO della coltivazione “ad alberello” e l’inserimento nel “Registro regionale paesaggi rustici” è indice di territorio e tecniche di coltivazioni uniche nel loro genere. Il territorio isolano, poco idoneo a lavorazioni meccanizzate ed industrializzate, risente della mancanza di manodopera, difficilmente reperibile, ancorché di profilo professionale medio-alto, motivo per cui si è verificato un graduale abbandono delle coltivazioni e una difficoltosa ed onerosa gestione delle realtà produttive presenti in loco. Nell’ambito del reparto vitivinicolo, peraltro, la diffusione su larga scala e all’interno del circuito della grande distribuzione di prodotti similmente riconducibili alla produzione locale ha imposto un massiccio dispiegamento di energie e risorse da parte delle attività produttive isolane, atte a consentire la necessaria tutela identitaria, anche in relazione alle caratteristiche e tecniche delle lavorazioni locali; –
- Trasporti: strettamente legata all’insularità vi è, conseguentemente, una evidente ed inevitabile difficoltà nei collegamenti con la terraferma che attualmente avvengono via mare e via aerea. Connessi a tale tipologia di collegamenti vi sono, pertanto, tutti gli approvvigionamenti di merci e servizi, lo spostamento delle persone residenti e lo sviluppo turistico, prettamente di tipo stagionale. Attualmente esistono collegamenti a mezzo vettore aereo regolati dagli oneri di servizio pubblico con gli aeroporti di Trapani, Palermo e Catania e collegamenti marittimi con il porto di Trapani a mezzo navi-traghetto ampiamente datate e soggette, quindi, alle condizioni meteo-marine che si presentano nel Canale di Sicilia. Durante la stagione estiva (giugno-settembre) vengono effettuati collegamenti aerei con i principali aeroporti nazionali e marittimi anche a mezzo aliscafo;
- Turismo: l’Isola di Pantelleria è stata scoperta dal turismo nei primi anni ’70 ma dopo cinquant’anni ancora non può vantarsi di essere una meta turistica conosciuta, ricercata (ambita) e ben sviluppata. Da circa 30 anni sono iniziati i collegamenti con gli aeroporti nazionali del nord-Italia ma gli stessi, per le motivazioni sopra evidenziate, non aumentano ed anzi si rileva una tendenza, da parte delle compagnie aeree, a diminuire sia il periodo che i voli;
- Infrastrutture: in un microcosmo, qual è quello rappresentato dal territorio di Pantelleria, i vari aspetti che si stanno analizzando sono tra loro strettamente connessi e dipendenti ed in particolare le infrastrutture presenti sul territorio condizionano, in modo pesante e rilevante, ogni altro aspetto che va dai trasporti, al turismo, allo sviluppo economico ed all’ambiente, solo per fare alcuni esempi non sicuramente esaustivi. In particolare, per parlare di infrastrutture strategiche, la carenza di un porto sicuro sia per i collegamenti ordinari che per quelli da diporto e, eventualmente, crocieristici non consente alcuna certezza alla Cittadinanza per gli approvvigionamenti ed agli imprenditori per eventuali investimenti. Altra carenza strategica importante è quella dell’Aeroporto che non potrà mai decollare se non cambieranno le regole d’ingaggio o meglio se non si faranno delle scelte gestionali Comune di Pantelleria Provincia di Trapani diverse.
Parliamo infatti di una struttura che dopo poco più di 10 anni di vita, gestita in via diretta dallo Stato, attraverso ENAC e oggi ENAC Servizi, si presenta in uno stato di forte degrado infrastrutturale, dove i servizi essenziali in favore dei viaggiatori sono scarsi se non inesistenti (parcheggio aeroportuale privo di regolamentazione ed utilizzato impropriamente, bar chiuso e quindi nessun servizio di ristoro per i passeggeri, nessuna segnaletica verticale di accoglienza agli arrivi, buona parte delle aree interne soggette ad infiltrazioni di acqua piovana, sistema di climatizzazione non funzionante, ecc.)
Sempre nell’ambito della strategicità, attualmente esiste un campo di calcio, realizzato in economia negli anni ’70 in una posizione infelice poiché, da un lato subisce le onde del maestrale e, dall’altro, i fumi della centrale elettrica a gasolio. Negli ultimi decenni sono stati realizzati dei piccoli impianti sportivi polifunzionali per il calcio a 5 e altre tipologie di sport (tennis, pallavolo etc…) alcuni di questi gestiti da associazioni locali e necessitanti di manutenzione straordinaria. Per la popolazione anziana manca del tutto una struttura di accoglienza sia dal punto di vista sociale (casa di riposo) sia dal punto di vista sanitario (RSA).
Di recente, si è riusciti ad attivare tre centri anziani diurni in collaborazione con i circoli del territorio e nelle principali zone abitate (Pantelleria Centro, Khamma e Scauri).
Strategico per la riorganizzazione del territorio e la sua adeguabilità allo sviluppo turistico dello stesso è il sistema di viabilità con particolare riferimento alla zona di Pantelleria Centro che denota attualmente la carenza di adeguati e sufficienti parcheggi e di un sistema di circonvallazione che possa consentire, durante il periodo di massima affluenza (giugno-settembre) che possa evitare il caos che si verifica sulle tre principali vie di attraversamento (Via Borgo Italia, Via Catania e Via Napoli), in cui devono transitare anche i mezzi pesanti per l’approvvigionamento idrico di alcune contrade.
Ed è proprio la situazione idrica un’altra fattispecie che attualmente, in alcune zone del territorio, è completamente inesistente e determina la necessità di trasporti a mezzo autobotti private che portano il costo dell’acqua a circa dieci euro/mc. –
- Ambiente: l’unico ed eccezionale contesto ambientale dell’Isola di Pantelleria è sicuramente il suo punto di forza che da un lato manifesta la sua incredibile bellezza e dall’altro la sua altrettanto incredibile vulnerabilità, sia per ciò che è naturale sia per ciò che è stato creato dall’uomo nei secoli, ed in particolare la coltivazione a terrazza. Nel confrontarsi attualmente, da un lato, con la presenza di un Parco Nazionale e dall’altra di una opportunità insita nel territorio riguardo alla possibilità di uno sviluppo sostenibile strettamente connesso con il turismo e l’agricoltura e con lo sviluppo di energia rinnovabile. Attualmente le problematiche maggiori riguardano sia l’emergenza incendi che l’erosione della costa con problematiche di natura geologica.
Cultura:
- unitamente alla sua straordinaria valenza ambientale, l’Isola di Pantelleria può vantare una valenza storico-culturale che risale al terzo secolo A.C. e della quale ad oggi sono rinvenibili interessanti e importanti vestigie e resti. Un posto d’eccezione viene sicuramente rivestito dal patrimonio archeologico che ha la sua massima rappresentanza nelle seguenti aree archeologiche:
- il Villaggio preistorico di Mursia: ubicato nella parte Nord-Occidentale dell’Isola, presenta un eccezionale stato di conservazione. Delimitato da un possente muro di cinta, all’interno presentava abitazioni simili a capanne.
- La necropoli adiacente al villaggio presentava tombe costruite in pietra che prendono il nome di Sesi; Comune di Pantelleria Provincia di Trapani o l’Acropoli di San Marco e Santa Teresa: area che domina l’area portuale, è il sito in cui sono stati ritrovati i tre celebri busti di Cesare, Antonia Minore e Tito, oltre a numerosi frammenti di intarsi marmorei e di sculture in marmo;
- il Santuario punico-romano del Lago Bagno dell’Acqua: ubicato nella parte nord dell’isola, il grande santuario risale a epoca romana, presumibilmente dedicato alla dea Tanit;
- l’Insediamento tardo-romano di Scauri: rappresenta quanto resta di uno dei più importanti centri produttivi e commerciali del Mediterraneo. Altri resti importanti della storia dell’Isola di Pantelleria sono rinvenibili anche in mare con resti di navi romane e fenicie, monete ed anfore.
- Di un’epoca successiva, invece, vi è il monumento già in parte valorizzato che è il Castello di Pantelleria. Alla data odierna, utilizzabili per attività di tipo turistico e/o culturale, vi è esclusivamente il Castello di Pantelleria mentre le restanti zone sono sempre oggetto di scavi e studio.
Nell’ambito culturale, altra disponibilità interessante, è quella di un locale realizzato nell’ex mattatoio che a suo tempo era stato programmato per realizzare una biblioteca/mediateca, ad oggi non effettuato.
- Sanità: la sanità in un territorio di confine, qual è quello di Pantelleria, riveste un ruolo essenziale e strategico per garantire una tranquilla convivenza da parte delle persone che hanno deciso di abitare al centro del Mar Mediterraneo e circondati dal mare. Tale condizione ha fortunatamente consentito già negli anni ’50 la realizzazione di un nosocomio che sino agli anni ’70 garantiva un’assistenza sanitaria anche all’Isola di Lampedusa e Linosa. Negli anni ’90 Pantelleria è stata anche ASL autonoma mentre nell’ultimo ventennio si è assistito, e si continua ad assistere, ad un continuo decadimento dell’assistenza sanitaria con riduzione dei servizi causata principalmente dalla mancanza numerica di personale presso l’Ospedale B. Nagar che ora dipende dall’ASP n. 9 di Trapani. La perdita maggiore che si è avuta nell’assistenza sanitaria è sicuramente quella derivante dalla chiusura del punto nascite avvenuta nel 2019 che ha determinato, e continua a determinare, disagi per le partorienti, costrette ad assentarsi dall’Isola almeno due mesi prima della data del parto. Esistono, in verità, delle formule economiche di compensazione ma non possono ritenersi sufficienti in rapporto al disagio che si viene a creare.
- Fiscalità di vantaggio: Pantelleria, al pari di Lampedusa, è un’Isola italiana che si trova a notevole distanza dalla terraferma e per tale caratteristica subisce, dal punto di vista economico, quell’aggravio di costi derivanti dal trasporto che si ripercuotono parallelamente sui costi che la Cittadinanza deve pagare per approvvigionarsi di beni e servizi, anche essenziali. A titolo esemplificativo e non esaustivo, alla data odierna, mentre sulla terraferma il costo della benzina è pari, in media, ad euro 1,75 a Pantelleria è pari ad euro 2,45 con uno scarto di ben 0,70 centesimi o, in percentuale, quasi il 40%. Nelle isole europee di altri Stati che hanno la caratteristica dell’ultra-perificità, quindi notevole distanza dalla terraferma, esiste una “fiscalità di vantaggio” che si manifesta con le diverse formule riconosciute dall’Unione Europea. Sicuramente Pantelleria e Lampedusa non hanno le distanze dalla terraferma dei territori considerati ultra-periferici ma di fatto hanno le caratteristiche della perifericità che, come sopra chiarito, Comune di Pantelleria Provincia di Trapani condiziona, e di molto, l’economia del territorio e per la quale, alla data odierna, non esiste alcun parametro di compensazione derivante anche da fiscalità di vantaggio.
Obiettivi
Agricoltura: ▪ incentivi per le imprese agricole per la coltivazione dei fondi attualmente in produzione e per il recupero dei terreni incolti; ▪ creazione di un polo funzionale per l’assistenza agli agricoltori; ▪ reperimento di manodopera, anche extracomunitaria, con relativa formazione della stessa; ▪ Piano di marketing per i prodotti tipici del territorio in cui vengono coinvolte le imprese di piccole dimensioni;
Trasporti: Turismo: ▪ miglioramento del trasporto marittimo con riduzione delle tariffe; ▪ attivazione di collegamenti onerati con almeno una città nazionali di grandi dimensioni; ▪ Revisione dei canoni ENAC, secondo i reali volumi di traffico su cui si sviluppa il business, sulle concessioni degli spazi destinati ai servizi commerciali in aeroporto; ▪ avvio attività di promozione del territorio in sinergia con le realtà imprenditoriali che vi operano e con il Parco Nazionale; ▪ supporto alla gestione aeroportuale per ampliamento offerta voli sia nazionali che internazionali; ▪ miglioramento dell’offerta turistica attraverso apposito studio del settore; ▪ Individuazione criticità del territorio al fine di migliorare la fruizione turistica;
Infrastrutture: ▪ completamento porto di Pantelleria con annesso porto turistico; ▪
adeguamento rada alternativa di Scauri; ▪ miglioramento qualitativo della struttura e dell’infrastruttura aeroportuale; ▪ realizzazione impianto sportivo in località Kuddie Rosse; ▪ realizzazione casa di riposo per anziani; ▪ realizzazione circonvallazione Pantelleria Centro; ▪ realizzazione parcheggi a supporto del water-front e aree di sosta in prossimità delle discese a mare; ▪ Discese a mare; ▪ Museo Civico;
Cultura: ▪ valorizzazione per l’usufruizione del villaggio preistorico di Mursia; ▪ valorizzazione per l’usufruizione dell’Acropoli di San Marco e Santa Teresa; ▪ valorizzazione per l’usufruizione del Santuario punico-romano del Lago Bagno dell’Acqua; ▪ valorizzazione per l’usufruizione dell’Insediamento tardo-romano di Scauri; ▪ realizzazione mostra permanente reperti archeologici presso il Castello di Pantelleria; ▪ realizzazione Museo Civico; Comune di Pantelleria Provincia di Trapani –
Sanità: – ▪ Reperimento delle figure professionali al servizio del nosocomio e dei poliambulatori con implementazione dell’attuale contrattualistica ai professionisti; ▪ Reperimento delle infrastrutturazioni ed attrezzature necessarie per miglioramento dei servizi di screening e diagnostica; ▪ Apertura della seconda sala operatoria da utilizzare per piccoli interventi (per esempio oculistica) a favore di soggetti che a causa di anzianità o difficolta motoria hanno disagi nel recarsi sulla terraferma; ▪ Accordo di collaborazione con la farmacia dell’ospedale S. Antonio Abbate di Trapani; ▪ Possibilità di somministrazione di farmaci chemioterapici periodicamente;
Fiscalità di vantaggio: ▪ attivazione procedure per il riconoscimento di perifericità dell’Isola di Pantelleria con contestuale fiscalità di vantaggio. PROGETTO DI SVILUPPO A seguito delle valutazioni ed analisi precedentemente operate, di seguito si procede ad una ipotesi di progetto per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. È evidente che, pur essendo gli obiettivi una scelta dell’Amministrazione Comunale, buona parte di essi presuppone necessariamente il coinvolgimento e la collaborazione di organismi amministrativi di rango superiore che vanno dalla Regione Siciliana alla Unione Europea. Pertanto, il manifesto e/o progetto di sviluppo che scaturisce da questa relazione non è una univoca volontà ma potrà concretizzarsi con il verificarsi di specifiche e preordinate convergenze di intenti da parte di tutti gli attori coinvolti. In tale fattispecie, compito dell’Amministrazione Comunale sarà quello di ricercare la convergenza in forza di una progettazione chiara e evidenziante i bisogni del territorio.
– Agricoltura: ▪ attivare procedure per il riconoscimento di incentivi per le imprese agricole per la coltivazione dei fondi attualmente in produzione e per il recupero dei terreni incolti. Tale iniziativa deve procedere a mezzo di diversi attori che possono individuarsi nel Comune di Pantelleria, nella Regione Siciliana e nel Parco Nazionale in rappresentanza del Ministero dell’Ambiente. La suddetta differenziazione di ruoli è fondamentale in quanto le risorse a disposizione di un comune di piccole dimensioni, qual è quello di Pantelleria, non sono sufficienti e sicuramente strategiche per invertire la tendenza, ormai ultradecennale, di abbandono delle terre, con conseguente diminuzione della produzione agricola e danno per l’ambiente; ▪ creazione di un polo funzionale per l’assistenza agli agricoltori; ▪ reperimento di manodopera, anche extracomunitaria, con relativa formazione della stessa; Comune di Pantelleria Provincia di Trapani ▪ Realizzazione di un progetto di marketing per i prodotti tipici del territorio coinvolgendo anche le imprese di piccole dimensioni che si svilupperà; –
– Trasporti: Turismo: ▪ Promuovere la cantierabilità di navi di nuova generazione dedicate a Pantelleria similarmente a quanto accaduto per le isole Eolie e per le Pelagie. Abbattimento dei costi di trasporto marittimo con particolare riguardo al trasporto merci pericolose ed incentivazioni al traffico turistico stante che alla data odierna paradossalmente i costi di trasferimento via nave sono più onerosi di quelli praticati con il mezzo aereo. ▪ Per raggiungere tali ultimi obiettivi è sicuramente indispensabile che in analogia a quanto avviene per il trasporto aereo vi sia in fase decisoria relativamente ai bandi, l’attivazione di una conferenza di servizi da parte della Regione Siciliana e del Ministero che coinvolga quali attori e parte attiva il territorio; ▪ Nell’ambito del trasporto aereo, in fase di prossima attivazione della conferenza di servizi è auspicabile che venga inserito un collegamento onerato per almeno un giorno la settimana e per l’intero anno, con una città di grandi dimensioni che potrebbe auspicabilmente essere Roma; ▪ Sviluppo di una progettualità di marketing territoriale in sinergia con le imprese del settore con la finalità di elevare la visibilità e conoscenza della destinazione Pantelleria nei mercati nazionali ed internazionali; ▪ Attivazione di azioni mirate al raggiungimento degli obiettivi finalizzati all’incremento dei flussi turistici con partecipazione a solo titolo esemplificativo e non esaustivo a fiere nazionali ed internazionali, campagne promozionali sui social, etc…; ▪ Censimento dell’offerta di servizi turistici al fine di individuare criticità, carenze e errate impostazioni al fine di poter attivare progettualità anche condivisi per il miglioramento dei servizi offerti; ▪ supporto alla gestione aeroportuale per ampliamento offerta voli sia nazionali che internazionali; Infrastrutture: ▪ Ricerca dei necessari finanziamenti da parte dello Stato e/o della Regione Siciliana per il completamento del porto di Pantelleria. In particolare si dovrà prevedere il completamento della diga foranea e di quella di sottoflutto con realizzazione e completamento del porto turistico; ▪ Ricerca dei necessari finanziamenti per adeguamento dell’attracco alternativo di Scauri al fine di rendere possibile con qualsiasi condizione meteo fattibile l’attracco del traghetto; ▪ Collaborazione con Enac Servizi per il miglioramento qualitativo della struttura e dell’infrastruttura aeroportuale; ▪ Attivazione coperture finanziarie sia interne che esterne per la realizzazione dell’impianto sportivo in località Kuddie Rosse; ▪ Attivazione coperture finanziarie sia interne che esterne per la realizzazione di una casa di riposo per anziani; ▪ Attivazione coperture finanziarie sia interne che esterne per la realizzazione di una circonvallazione attorno a Pantelleria Centro che consenta di eliminare il traffico di transito, soprattutto estivo Est – Ovest e viceversa che attualmente viene imbottigliato Comune di Pantelleria Provincia di Trapani nel centro abitato. Tale infrastruttura diventerà indispensabile anche a seguito della realizzazione del water front che prevede zone a traffico limitato; ▪ Attivazione coperture finanziarie sia interne che esterne per la realizzazione parcheggi a supporto del water-front e aree di sosta in prossimità delle discese a mare; ▪ Funzionalizzazione delle principali discese a mare al fine di renderle accessibili a tutte le categorie di visitatori e compensare con facilitazioni di accesso e sosta la carenza di spiagge e di servizi per la fruizione del mare; Realizzazione di una struttura da adibire a Museo Civico al fine di poter ospitare a cicli temporali esposizioni rappresentative della civiltà e della storia di Pantelleria; –
Cultura: – ▪ valorizzazione per l’usufruizione del villaggio preistorico di Mursia con attivazione dell’acquisizione al patrimonio pubblico dell’area a mezzo esproprio, stesura di un progetto esecutivo con relativa messa in sicurezza, realizzazione degli interventi progettati e necessari per la fruizione; ▪ valorizzazione per l’usufruizione dell’Acropoli di San Marco e Santa Teresa con attivazione dell’acquisizione al patrimonio pubblico delle aree ancora private a mezzo esproprio, stesura di un progetto esecutivo con relativa messa in sicurezza, realizzazione degli interventi progettati e necessari per la fruizione; ▪ valorizzazione per l’usufruizione del Santuario punico-romano del Lago Bagno dell’Acqua con attivazione dell’acquisizione al patrimonio pubblico delle aree ancora private a mezzo esproprio, stesura di un progetto esecutivo con relativa messa in sicurezza, realizzazione degli interventi progettati e necessari per la fruizione; ▪ valorizzazione per l’usufruizione dell’Insediamento tardo-romano di Scauri con attivazione dell’acquisizione al patrimonio pubblico dell’area a mezzo esproprio, stesura di un progetto esecutivo con relativa messa in sicurezza, realizzazione degli interventi progettati e necessari per la fruizione; ▪ Accordo con il Parco Archeologico e con la Soprintendenza di Trapani per la realizzazione di mostre temporanee di reperti archeologici all’interno del Castello di Pantelleria. Per tale attività è necessario acquisire le attrezzature necessarie quali a titolo esemplificativo teche, illuminazioni particolari, etc..
Salute: ▪ Reperimento delle figure professionali al servizio del nosocomio e dei poliambulatori con implementazione dell’attuale contrattualistica ai professionisti; ▪ Reperimento delle infrastrutturazioni ed attrezzature necessarie per miglioramento dei servizi di screening e diagnostica; ▪ Apertura della seconda sala operatoria da utilizzare per piccoli interventi (per esempio oculistica) a favore di soggetti che a causa di anzianità o difficolta motoria hanno disagi nel recarsi sulla terraferma; ▪ Accordo di collaborazione con la farmacia dell’ospedale S. Antonio Abbate di Trapani; ▪ Possibilità di somministrazione di farmaci chemioterapici periodicamente;
Fiscalità di vantaggio: ▪ attivazione procedure per il riconoscio di perifericità dell’Isola di Pantelleria con
contestuale fiscalità di vantaggio.
Cultura
I racconti del vecchio marinaio di Pantelleria: Il rito antico della dragunera
Quel giorno lasciai gli scogli di San Leonardo più presto del solito, mentre i miei amici erano ancora a mollo a mare, in un’acqua trasparente e azzurrina come solo il mare di Pantelleria sa esserlo. Mi soffermai ancora una volta a leggere le scritte multicolori che rendevano meno triste il vecchio bunker di cemento armato della seconda guerra mondiale. L’amore di sempre: “ti voglio bene, “un cuore solo”, “ti amerò per sempre” precedute da un nome femminile e tante altre scritte, eredità amorose di generazioni di giovani panteschi. Una però faceva a pugni con tutte le altre, “Mariuccia buttana”. Doveva essere stato davvero un brutto tradimento, per bollarlo con un marchio di fuoco e per tramandarlo così ai posteri.
Giunsi sulla banchina e lo vidi seduto sulla solita bitta di fronte al castello, la nuvola azzurrina del fumo della sua pipa gli conferiva una strana aureola di mistero. Avevo deciso di porgli alcune domande, ma appena mi vide cominciò a parlare con voce arrochita dal tabacco e dalla salsedine. “Il veliero Madonna di Trapani era un vero e proprio gioiello della marineria pantesca. Due alberi, bompresso lungo come una lancia, vele latine che sapevano piegarsi al vento, ma non alla paura. Patrun Vitu, il suo comandante, era un uomo di mare e di silenzi infiniti, con le mani dure come la nostra pietra lavica e gli occhi di un verde misterioso, che avevano visto tempeste e miracoli. Nelle sue mani il timone seguiva docilmente l’invisibile linea della rotta fissata.
Quel giorno, ero ancora picciotto ‘i varca, avevamo da diverse ore passatu l’isola di Ustica e puntavamo, con tutte le vele spiegate su Trapani, fermarci qui la notte e il giorno seguente tornare a Pantiddraria, dove dovevamo sbarcare delle merci comprate a Napoli. Il mar Tirreno sembrava quieto e il vento amico, ma ‘ogni marinaio sa che “Cu ventu e cu mari nun si fa cuntrattu” (Col vento e col mare non si fa contratto). Così all’improvviso il cielo cambiò.
Una linea nera si stese sull’orizzonte, e il vento cadde morto di colpo. I marinai si guardarono l’un l’altro muti e attoniti. Il capitano Vito salì sul ponte e scrutò quel cielo nerastro e la vide: una dragunera (tromba marina), la maledizione antica e rabbiosa per chi va per mare. Essa, sottile e affilata, scendeva dal cielo come il dito di dio marino irato, girando vorticosamente sull’acqua.
Il nostromo Turi colse l’ansia e il timore degli altri uomini dell’equipaggio e chiese a patrun Vitu di virare. Ma Vito no, non solo perché la cosa era impossibile per mancanza di vento, ma perché egli era uomo che accettava intrepido le sfide in mare. Lui conosceva lu ritu anticu, lo aveva visto fare
da suo nonno e da suo padre prima di lui. Aprì il baule sotto il timone e ne trasse un coltello d’ossidiana, nero come la notte e affilato come il silenzio che precede la burrasca. Poi disse deciso “Mantenete la rotta, non si fugge davanti alla dragunera. Si tagghia”.
Si diresse a prua e la sua figura alta e possente sembrò dominare le onde. Il vento intanto aveva ripreso a soffiare forte e impetuoso che a momenti gli strappava il berretto. La dragunera si avvicinava, ululando conne una magara. Vito attese, fermo, come nu parrinu davanti all’artari. Quando la coda della tromba marina fu a portata, egli disse vecchie parole che non si potevano intendere, poi tracciò con il coltello d’ossidiana una grande croce nell’aria e recitò a voce alta questa preghiera:
Nniputenza di lu Patri,
Sapienza di lu Figghiiu,
pi virtù di lu Spiritu Santu
e pi nnomu di Maria
sta cuda tagghiata sia
Un suono sordo, come un lamento, si levò dal mare. La vorticosa colonna d’acqua si dissolse e il cielo si aprì all’azzurro. Tutti noi marinai, increduli, guardavamo ammirati e a un tempo intimoriti il capitano come si guarda un uomo che ha parlato allora allora con gli spiriti. Vito tornò al timone, rimise il coltello di ossidiana nel baule e disse solo: “Adesso a casa”. Al tramonto del giorno dopo Pantelleria ci apparve all’orizzonte, nera e fiera e materna. Il Madonna di Trapani, come sempre, entrò in velocità nello stretto passaggio che dava al porto vecchio. Solo capitan Vito e qualche altro patrun si potevano permettere di sfidare la scogliera cartaginese semisommersa.
La voce del subitaneo taglio della dragunera si sparse, in un battibaleno, in tutte le contrade dell’isola e da quel giorno ogni marinaio pantesco che incrociava patrun Vitu lo salutava con rispetto misto ad ammirazione. Perché non tutti sanno tagghiare la coda a una tromba marina. E soprattutto non tutti hanno il coraggio di farlo”.
Il vecchio marinaio si tacque definitivamente.
Girò le spalle e si mise a guardare, assorto, il mare
come aspettasse l’arrivo di qualcuno, intanto la nuvola azzurrina del fumo della pipa, che lo
avvolgeva in tenui volute, gli conferiva un certo non so che di misterioso.
Orazio Ferrara

Cultura
Trapani e l’oro rosso del Mediterraneo: “Il Corallo anima di Trapani”. Un mese di eventi
Dal 2 al 19 dicembre 2025, Trapani celebra la sua storica tradizione corallara con la seconda edizione di “Il Corallo anima di Trapani”, un programma che coinvolgerà studenti, artigiani, istituzioni e comunità del Mediterraneo.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Trapani e dalla Biblioteca Fardelliana con il contributo dell’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana intreccia formazione, cultura e diplomazia mediterranea per preservare e tramandare l’antica arte della lavorazione del corallo.
Dal 2 al 5 dicembre, le botteghe e showroom trapanesi apriranno le porte agli studenti per visite guidate alla scoperta dei segreti di quest’arte millenaria.
Il percorso prosegue dal 9 al 12 dicembre al Museo Regionale Pepoli con il laboratorio creativo “Dal Mediterraneo al Museo – Il viaggio del corallo”, curato dall’Associazione “Amici del Museo Pepoli”.
Il 13 dicembre alle ore 17.00, sempre al Museo Pepoli, verrà presentato il restauro del prezioso Presepe in corallo del XVIII secolo, capolavoro dell’artigianato trapanese.
L’evento culminante si terrà il 19 dicembre alle ore 17.30 alla Biblioteca Fardelliana: la tavola rotonda internazionale “Rotte del Corallo – Dialogo tra culture mediterranee” vedrà rappresentanti istituzionali e maestri corallai e la firma di un protocollo della “Rete Mediterranea delle Città del Corallo”, un’alleanza che consolida i legami tra le comunità mediterranee unite da questa tradizione.
“Quest’anno proponiamo la seconda edizione de “Il Corallo anima di Trapani”. Siamo estremamente orgogliosi che questo progetto prosegua: dopo l’edizione del 2024, oggi varchiamo i confini della nostra città per un momento di dialogo con le tradizioni dell’arte del corallo non soltanto di un’altra città siciliana come Sciacca, ma anche di altre città d’Italia – Torre del Greco e Alghero – e oltre i confini nazionali, nel Mediterraneo con Tunisia e Andalusia.
Ci confronteremo non solo per raccontare la nostra tradizione, durante una sessione scientifica del convegno, ma vogliamo stilare un protocollo d’intesa per costituire una rete mediterranea delle città del corallo. L’obiettivo è avviare un percorso comune e condiviso di promozione, affinché questa antichissima e preziosa arte possa essere rinnovata e valorizzata congiuntamente” – così affermano Giacomo Tranchida, sindaco del Comune di Trapani e Rosalia d’Alí, assessore alla Cultura.
Per tutto dicembre, la Biblioteca Fardelliana proporrà un percorso audiovisivo dedicato al corallo trapanese: un docufilm che racconta tradizione e futuro attraverso l’intelligenza artificiale e un documentario che esplora il corallo tra arte, ricerca e innovazione. Due narrazioni complementari che offrono sguardi contemporanei su un’arte antica.
“Il corallo anima di Trapani” è un modello di valorizzazione che coniuga tutela delle tradizioni, innovazione e cooperazione internazionale.
Cultura
Solarino: l’incendio del 1944, la memoria perduta e i documenti spariti
Nel dicembre del 1944, un incendio devastò il Municipio di Solarino, distruggendo gran parte degli archivi storici della città e cancellando documenti fondamentali, tra cui gli atti comunali della fondazione. Quell’evento segnò una ferita indelebile nella memoria collettiva della comunità, lasciando un vuoto che ancora oggi non è stato colmato. Se alcuni documenti furono salvati dall’incendio, oggi non esistono tracce ufficiali nell’Archivio Storico Centrale. Tutto lascia intendere che siano finiti in collezioni private non autorizzate, sottratti alla fruizione pubblica e alla stessa cittadinanza.
Una situazione inaccettabile, che trasforma un bene pubblico in patrimonio di pochi, privando Solarino della propria storia e compromettendo la possibilità di ricostruire dati amministrativi, catastali e sociali fondamentali. Le modalità con cui l’incendio e la gestione dell’evento furono affrontate sollevano interrogativi inquietanti. L’inerzia delle autorità comunali dell’epoca e la rapidità con cui i documenti andarono perduti alimentano il sospetto che dietro alla distruzione ci sia stata più negligenza che casualità, se non vere responsabilità organizzate. Oggi, decenni dopo, quella negligenza si traduce in un fenomeno diffuso: molti privati detengono ancora materiali che dovrebbero appartenere al patrimonio pubblico. Il quadro attuale impone un’azione immediata e risoluta.

Chiunque possieda documenti ufficiali di Solarino ha il dovere legale e morale di restituirli all’Archivio Storico comunale, dove possano essere catalogati, conservati e resi accessibili a studiosi, cittadini e scuole. La mancata restituzione non è solo un danno culturale: è una violazione della legge e dei principi fondamentali di trasparenza e pubblicità del patrimonio pubblico.
Solarino rischia di perdere per sempre pezzi irripetibili della propria storia se non si interviene con determinazione.
L’Archivio Storico deve essere messo in sicurezza, dotato di spazi idonei, personale qualificato e strumenti digitali per garantire la consultazione pubblica. Ogni documento recuperato dalle collezioni private deve tornare alla comunità: è l’unico modo per trasformare la memoria perduta in patrimonio condiviso e impedire che la storia venga decisa da pochi privilegiati. L’incendio del 1944 resta un monito: la memoria di Solarino non può essere cancellata dall’inerzia, dall’incuria o dall’interesse privato.
La città ha il diritto di conoscere la propria storia, e chi detiene documenti pubblici senza autorizzazione deve restituirli senza indugio. È una questione di giustizia storica, civile e amministrativa: il tempo della tolleranza è finito.
Laura Liistro
Le immagini sono tratte dall’archivio del Comune di Solarino
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