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Ambiente

Alluvioni nel Trapanese, Ciminnisi (M5S): da mesi incalziamo la Regione, procedure e tempi certi per gli indennizzi”

Matteo Ferrandes

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“Bene la riprogrammazione dei fondi da destinare come indennizzo per le aziende e i privati che hanno subito i danni delle alluvioni che hanno colpito il Trapanese, ma la Regione passi dalle parole ai fatti”. 

A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Cristina Ciminnisi a proposito delle notizie di stampa diramate dal governo Schifani sui 15 milioni di indennizzo per i cittadini e imprese colpite dalle alluvioni nelle aree di Trapani, Messina e Siracusa. 

“Il nostro impegno – spiega la deputata – non è caduto nel vuoto, infatti sta procedendo l’iter per i ristori ai danneggiati dalle alluvioni di ottobre e novembre nel Trapanese. Da mesi incalziamo il governo con interventi e interrogazioni chiedendo di accelerare i tempi per risarcire i cittadini. Fino alla fine abbiamo chiesto che le somme venissero individuate all’interno del bilancio regionale ma la Giunta Schifani si è intestardita su una riprogrammazione dei fondi FSC, deliberata lo scorso 29 dicembre. Speriamo adesso che questi 15 milioni non rimangano meri propositi per l’anno nuovo, ingarbugliati nella burocrazia, così come è successo innumerevoli volte nel passato, delle riprogrammazioni europee. Chiediamo che l’accesso ai fondi non sia l’ennesima follia burocratica che di fatto rende la misura improduttiva di effetti concreti.Noi saremo vigili fino a quando i soldi non saranno concretamente nelle tasche dei danneggiati” – conclude Ciminnisi.

Ambiente

Siccità, dissalatori mobili, nuovi pozzi e autobotti: le prime soluzioni della cabina di regia

Marilu Giacalone

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 Presidenza della Regione
Nuovi pozzi e rigenerazione di altri pozzi e sorgenti esistenti, pulizia delle traverse dei corsi d’acqua, dissalatori mobili e piccoli interventi per il ripristino delle autobotti comunali. Sono alcune e più rapide soluzioni individuate dalla cabina di regia regionale per l’emergenza idrica, riunita oggi pomeriggio a Palazzo d’Orléans. La struttura, presieduta dal governatore siciliano, coordinata dal capo della Protezione civile regionale e che riunisce competenze tecniche, accademiche e scientifiche, sta mettendo a punto il piano di interventi e dei relativi costi da inviare a Roma per la valutazione dello stato di emergenza nazionale per la siccità, già richiesto dalla giunta regionale. Dal suo insediamento la cabina di regia sta operando anche al livello provinciale con nove tavoli di lavoro con Genio civile, Protezione civile, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica. Nel dettaglio, le proposte con efficacia immediata per la mitigazione dell’emergenza idrica riguardano la rigenerazione di una cinquantina di pozzi e sorgenti esistenti ad uso idropotabile, l’individuazione di un centinaio di siti, vicini a condutture e linee elettriche, in tutta la Sicilia in cui scavare nuovi pozzi ad uso irriguo, salvaguardando così le scorte idriche presenti nelle dighe da destinare esclusivamente per la popolazione. Inoltre, sono previsti interventi su impianti di pompaggio e condutture, operazioni di sfangamento di sei traverse fluviali, finanziamenti per la riattivazione delle autobotti in una sessantina di Comuni. Sul fronte dissalatori si lavorerà nell’immediato con l’acquisto e l’installazione di moduli mobili nei siti esistenti, nell’attesa di poter procedere alla sostituzione degli impianti fissi a Porto Empedocle, Trapani e Gela, dove i tecnici della task-force in queste ore stanno effettuando ispezioni. Una soluzione importante e di ridotto impatto economico per dare respiro all’agricoltura della Piana di Catania potrà arrivare dalla riparazione di alcune paratie su Ponte Barca, dove già domani verrà verificato se è possibile utilizzare un flusso d’acqua aggiuntivo di circa 500 litri al secondo, sfruttando la pendenza. Un altro sostegno per l’agricoltura potrà arrivare, una volta dichiarato lo stato di emergenza nazionale, anche da eventuali deroghe per l’utilizzo dei fondi del Psr.

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Ambiente

Pantelleria, necessità di manutenzione dei sentieri. Il bando del Parco

Redazione

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La rete sentieristica ricadente nel Parco nazionale Isola di Pantelleria necessita di interventi manutentivi ordinari che riguardano tutti i sentieri che si collocano lungo la costa e raggiungono le zone più interne dell’Isola. Essi permetteranno una fruizione ed accessibilità migliore garantendo maggiore sicurezza, protezione dei fruitori, decoro ambientale, conservazione del paesaggio e tutela degli habitat attraverso una migliore prevenzione dagli incendi.
L’isola di Pantelleria, anche se interessata da poche piogge, ha delle caratteristiche orografiche particolari, una varietà di microclimi e un elevatissimo livello di umidità che fanno si che la vegetazione abbia un ritmo di crescita molto elevato. Per tale ragione è necessario pianificare interventi di manutenzione ordinaria della rete da effettuare nei periodi adeguati in modo da garantire la piena fruibilità dei sentieri e prevenire possibili incendi

Il bando

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Ambiente

Pantelleria, distribuzione acqua a Khamma – maggio 2024. Si parte domani

Direttore

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E’ edito il calendario di distribuzione dell’acqua nella contrada di Khamma, relativo al mese di maggio 2024.

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