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Spettacolo

Al via la 70ª stagione concertistica degli Amici della Musica di Trapani

Marilu Giacalone

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Domenica 23 ottobre, alle ore 18.30, nella Chiesa di Sant’Alberto, in Via Garibaldi a Trapani, si inaugurerà ufficialmente la prima parte della 70ª Stagione Concertistica 2022-2023 degli Amici della Musica di Trapani. 

Sul palco, il chitarrista Christian Saggese, esecutore virtuoso che vanta una carriera concertistica internazionale. In programma musiche di Johann Sebastian Bach, Angelo Gilardino, Mauro Giuliani, Isaac Albeniz, Fernando Sor, Dionisio Aguado, Ferdinando Carulli, Bruno Battisti D’Amario, Francisco Tarrega, Giulio Regondi. Un cartellone, quello della prima parte della 70ª Stagione della più antica istituzione concertistica della provincia di Trapani, con 10 appuntamenti che vedranno avvicendarsi artisti e formazioni musicali di fama internazionale, insieme a giovanissimi talenti.

Una stagione ricca e varia concepita con l’obiettivo di spaziare nei vari ambiti musicali offrendo all’ascolto una variegata selezione musicale che va dai capolavori del repertorio classico ad opere eseguite per la prima volta in Italia, non escludendo incursioni nel jazz e nel rock.
Domenica 6 novembre, alle ore 18.30, nella Chiesa di Sant’Alberto, salirà sul palcoscenico degli Amici della Musica di Trapani il pianista quindicenne Antonio Alessandri, giovanissimo vincitore dell’ultima edizione del Livorno International Piano Competition, concorso con il quale gli Amici della Musica sono legati da un consolidato accordo di partnership. Alessandri proporrà al pubblico trapanese un programma interamente dedicato a Franz Schubert e Sergej Rachmaninoff. 
La rassegna continuerà sempre nella stessa location domenica 9 novembre, alle ore 18.30, con la giovane e talentuosa Maria Andreeva, che si esibirà nella triplice veste di pianista, di violinista e di soprano lirico accompagnata al pianoforte da Andrea Bambace, da oltre venticinque anni “artista Steinway”. Le musiche saranno di Johannes Brahms, Niccolò Paganini, Alfred Garryevich Schnittke, Giuseppe Domenico Scarlatti, George Enescu, Maria Andreeva.
Venerdì 11 novembre, negli spazi del Museo di Arte Contemporanea San Rocco, a Trapani, alle ore 18.30, il concerto “Voix Instrumentalisee” con Roberta Gottardi, ai clarinetti, Fabio Cifariello Ciardi, alla regia audio/video. La voce umana si intreccerà con i suoni prodotti dagli strumenti, in un rapporto di mutua imitazione. Il programma proposto presenterà alcuni lavori dei maggiori compositori attivi in questo particolare ambito musicale come Frank Zappa, Robert Davidson, Peter Ablinger, JacobTV, Ivo Nilsson, Fabio Cifariello Ciardi, Vinko Globokar. Lo strumento diventa così un ‘corpo’ che amplifica e filtra i fonemi dando vita ad un eterogeneo e iridescente universo sonoro. 
Domenica 20 novembre, alle ore 18.30, si torna nella Chiesa di Sant’Alberto, e sarà la volta del Duo Elimo con il violinista Giovanni Cardillo e il pianista Francesco Buffa, entrambi di origini trapanesi, che proporranno un programma dedicato ad Antonio Scontrino. Rock e un nuovo palcoscenico caratterizzano la 70ª stagione concertistica degli Amici della Musica di Trapani. 
Venerdì 25 novembre, alle ore 21.00, al CineTeatro Ariston, a Trapani, un omaggio ai più grandi successi dei Queen con Friends will be Queen – A tribute show, con Abele Gallo alla batteria, Francesco Giammartino al basso, Ignazio Pumilia e Pierpaolo Perrella alle chitarre, Giuseppe Tommaso Carpinteri alle tastiere, Isa Marisa Scardicchio, Marco Zichittella, Giuliana Pantaleo, Nicola Augugliaro alle voci. 
Domenica 27 novembre, alle ore 18.30, nella Chiesa di Sant’Alberto a Trapani,  Michele Marco Rossi al violoncello. Vincitore del Premio Abbiati 2022, Rossi ha già alle spalle più di cento prime esecuzioni assolute e nazionali di nuova musica. Musiche di Francesco Filidei, Gabriel Erkoreka, Johann Sebastian Bach, György Ligeti.
Gli Amici della Musica di Trapani, nel corso di questa stagione, si apriranno al jazz, domenica 4 dicembre, con “Different Views” del Soundscape 4Tet una formazione composta da Armando Calabrese, al pianoforte, Felice Clemente, al sax soprano e tenore, Francesco D’auria, alla batteria, Attilio Zanchi, al contrabbasso. 
La prima parte della stagione concertistica degli Amici della Musica di Trapani proseguirà martedì 13 dicembre con il concerto del violinista Stefano Marcocchi e del clavicembalista Basilio Timpanaro, dal titolo “La violetta virtuosa secondo il gusto tedesco”.Il concerto affronterà il repertorio ritrovato e dal carattere virtuosistico per viola da braccio e clavicembalo nelle composizioni originali dei grandi musicisti della scuola tedesca della seconda metà del Settecento. 
Domenica 18 dicembre, il Duo Parrinello – Costa, fagotto e pianoforte, concluderà la prima parte della stagione.

Questi ultimi tre appuntamenti si svolgeranno alle ore 18.30 nella Chiesa di Sant’Alberto, a Trapani. 
La stagione concertistica degli Amici della Musica di Trapani è realizzata con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Siciliana – Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo e con la collaborazione del Museo di Arte Contemporanea – Centro Culturale Oratorio San Rocco, il Goethe Institut, l’Istituto di Cultura Italo Tedesco – sezione di Trapani, il Libero Consorzio Comunale di Trapani. 
BIGLIETTI
Il costo del biglietto (intero) per ogni concerto è di 7,00 euro. La tariffa ridotta per gli studenti fino a 24 anni è 5,00 euro. Per gli studenti del Conservatorio “A. Scontrino” il biglietto avrà un costo di 3,00 euro. I biglietti potranno essere acquistati online sul sito www.amicidellamusicatrapani.it oppure presso la sede dell’evento a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
ABBONAMENTI 
Sarà possibile acquistare un abbonamento per i 10 concerti al costo di 20,00 euro (intero) e al costo di 15,00 euro (ridotto – per gli studenti fino a 24 anni e per studenti e docenti del Conservatorio “A. Scontrino” di Trapani), a partire da martedì 18 ottobre presso la Chiesa di Sant’Alberto, in Via Garibaldi, a Trapani, dal martedì al venerdì, dalle 17.00 alle 19.30 e sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30.

Cultura

“Vulnerare” il corto di Sergio Illuminato al Festival del Cinema NYC. Intanto prepara riprese a Pantelleria”

Redazione

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VULNERARE approda al Festival of Cinema NYC – Il cortometraggio del regista siciliano Sergio Mario Illuminato trasforma due secoli di dolore in arte
New York, 1-10 Agosto 2025

Sei mesi dentro un carcere abbandonato. Celle vuote da trent’anni, muri scrostati, silenzio pesante.
Un gruppo di artisti italiani e di tecnici e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma entra dove
nessuno vuole stare e trova qualcosa di inaspettato: la bellezza nascosta nel dolore.
Ora, questa scoperta giunge fino in America: il cortometraggio ‘VULNERARE’, nato dall’ex-Carcere
Pontificio di Velletri, è stato selezionato dal Festival of Cinema NYC per rappresentare l’Italia. Questo
festival cinematografico è il solo della città supportato dal National Endowment for the Arts, dal New
York State Council on the Arts e dal New York City Department of Cultural Affairs. Globalmente, solo
cinque cortometraggi provenienti da paesi come USA, Germania, Spagna e Svizzera sono stati
selezionati insieme a ‘VULNERARE’.

Quando l’arte abita le ferite

L’ex-Carcere Pontificio di Velletri racconta una storia che attraversa i secoli. Costruito nell’Ottocento
sotto l’autorità papale, quando la Chiesa Cattolica governava gran parte dell’Italia centrale, questa
imponente struttura fungeva sia da tribunale che da centro di detenzione per quello che allora erano
gli Stati Pontifici. Per oltre un secolo ha ospitato prigionieri, ha assistito a processi, incarnando il
sistema giudiziario di un’epoca ormai passata.

Chiuso negli anni ’90 con la modernizzazione del sistema penitenziario italiano, l’edificio è rimasto
vuoto per tre decenni: un monumento dimenticato al potere istituzionale trasformato in reliquia.
Nel 2023, di fronte alla demolizione programmata, sembrava destinato alla cancellazione dalla
storia.
Ma prima che accadesse, pittori, fotografi, danzatori e musicisti, insieme a tecnici e studenti
dell’Accademia di Belle Arti di Roma ne hanno fatto casa. Per sei mesi hanno abitato celle decadenti
e corridoi bui, trasformando ogni angolo in un laboratorio creativo – trasformando gli spazi
abbandonati d’Italia in luoghi di resurrezione artistica.

Il risultato è “VULNERARE”: 13 minuti e 30 secondi che sfuggono a ogni definizione. Non è solo
cinema sperimentale, non è solo videoarte. È un viaggio nell’anima umana attraverso quello che il
regista siciliano Sergio Mario Illuminato chiama “Organismi Artistici Comunicanti”- opere vive che
cambiano, fermentano, si trasformano davanti agli occhi dello spettatore.
Questi elementi, come spiega lo psicologo di cinema Giulio Casini, “agiscono come lampi di colore
puro, permettendo ai mondi della pittura e della realtà di comunicare profonde pulsioni interiori”.
“Pareti, pavimenti, soffitti diventano tagli, ferite, faglie”, aggiunge lo storico dei media Bruno di
Marino. “I gesti coreografici e la materia pittorica si fondono in un’unica partitura visiva grazie al
montaggio chirurgico e ai giochi di luce.”

Vulnerabile dunque vivo
“Questo luogo non è solo un carcere abbandonato, ma una cattedrale contemporanea della
vulnerabilità”, dice Illuminato. “È un luogo di rinascita ed è l’arte che deve esprimere questa
trasformazione.”
Il film si chiude con una scritta incisa su una parete del carcere: “Vulnerabile dunque vivo, arte è
amare la realtà” e un messaggio: IOSONOVULNERABILE, che in codice morse viene nascosto nella
traccia audio del cortometraggio.
La metodologia di Illuminato, che lui chiama “CINEMA DELLA SOGLIA” della presenza e della
relazione, cattura l’autenticità delle emozioni attraverso improvvisazione e spontaneità. Niente
copioni, solo vita che accade.

Un cast che danza tra le macerie
Le coreografie di Patrizia Cavola e Ivan Truol della Compagnia Atacama, con Camilla Perugini e
Nicholas Baffoni, trasformano spazi claustrofobici in palcoscenici di libertà. La fotografia di Federico
Marchi e Roberto Biagiotti gioca con il passaggio dal bianco e nero del passato all’esplosione di colori
della rinascita. La colonna sonora di Andrea Moscianese e il sound design di Davide Palmiotto
accompagnano lo spettatore dalla drammaticità carceraria verso un orizzonte di possibilità creative.

Dalla performance al riconoscimento mondiale
Prima di diventare cinema, “VULNERARE” è stato esperienza dal vivo. Migliaia di visitatori hanno
attraversato l’ex-carcere, poi in anteprima EUROPEA all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, poi al
Museo di Villa Altieri a Roma. Ogni volta la stessa scoperta: la vulnerabilità come forza, non come
debolezza.
“Aprire quei faldoni impolverati significa far scorrere agli spettatori una storia personale forse
perduta per sempre“, scrive il critico cinematografico Sergio Battista. “Un corto che cerca di aprire
un canale comunicativo con i contemporanei parlando di memoria e di luoghi dove questa memoria
si è condensata.”

Su un muro del carcere c’è scritto: “I tagli sulla pelle non sono un’illusione non guariscono più”.
Parole che suggellano come la realtà impatti nella vita senza chiedere permesso, lasciando segni
indelebili. Ma anche come questi segni possano diventare arte.

Dall’Italia al mondo

Il Festival of Cinema NYC rappresenta l’approdo internazionale di un progetto:
IOSONOVULNERABILE, che ha già cambiato il modo di guardare agli spazi abbandonati. In un’epoca
di muri che dividono e luoghi dimenticati, “VULNERARE” offre una risposta concreta: l’arte come
strumento di trasformazione, la vulnerabilità come generatrice di bellezza.
Il cortometraggio partecipa alla sezione competitiva dal 1 al 10 agosto 2025, portando in America
una voce italiana che parla al mondo intero. Perché “VULNERARE” non racconta solo la storia di un
carcere diventato cattedrale dell’arte: racconta la storia di tutti noi, esseri vulnerabili che attraverso
la creatività trasformano le ferite in bellezza.

Sergio Mario Illuminato sta già preparando il suo film d’esordio “La soglia di Basalto”, che verrà
girato nel 2026 nell’isola di Pantelleria, Sicilia.

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Spettacolo

Stephen King e “La città proibita” dominano lo streaming in Italia – La classifica di JustWatch

Redazione

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La contatto per inviarle l’ultima classifica inerente a top film e serie TV più gettonate in Italia nell’ultima settimana: https://www.justwatch.com/it/streaming-charts
 
I film

Per i film, debutta direttamente al primo posto “La città proibita”, una nuova entrata che conquista subito la vetta della classifica. La storia segue Mei, una ragazza cinese appena arrivata a Roma alla disperata ricerca della sorella scomparsa. Nel corso delle sue indagini tra i vicoli della capitale, incontra Marcello, un cuoco dal cuore grande, che decide di aiutarla in un’avventura sospesa tra mistero e speranza.

Resta stabile in seconda posizione “28 giorni dopo”, il cult horror diretto da Danny Boyle. In una Londra deserta e minacciosa, Jim si risveglia 28 giorni dopo che un virus letale ha trasformato la popolazione in creature rabbiose e violente. Un film che continua a essere un caposaldo del survival-horror, capace di unire tensione, paura e critica sociale.

Chiude il podio con un’altra nuova entrata “Brick”. Tim e Olivia si svegliano una mattina trovando il loro appartamento murato dall’esterno. Presto scoprono che tutto il palazzo è nella stessa condizione. Insieme ad altri inquilini, i due dovranno unire le forze per capire chi si nasconde dietro questa inquietante trappola e trovare un modo per sopravvivere e liberarsi.

Serie TTV

 Per le serie TV, “The Institute” debutta direttamente in vetta alla classifica italiana. Ispirata al romanzo “L’Istituto” di Stephen King, la serie racconta l’incubo vissuto da un gruppo di ragazzi dotati di poteri psichici, rapiti da un’organizzazione segreta che li sfrutta in missioni top secret con la promessa di “salvare il mondo”. Quando Luke, un giovane genio con abilità telecinetiche, viene catturato, decide di organizzare la fuga insieme ai suoi nuovi compagni — e forse di abbattere per sempre il sistema che li tiene prigionieri.

Scende di una posizione e perde il comando “Squid Game”, che resta comunque saldamente al secondo posto. La serie sudcoreana continua a catturare il pubblico con la sua storia di centinaia di persone indebitate disposte a rischiare tutto in una serie di giochi per bambini con regole letali e un montepremi da capogiro.

Chiude il podio, in terza posizione, “The Bear”, che perde una posizione rispetto alla scorsa settimana. Ambientata a Chicago, la serie segue le vicende di Carmy, giovane chef d’alta cucina, tornato a casa dopo la morte del fratello per gestire il modesto locale di famiglia. Tra tensioni in cucina, sfide personali e il sogno di trasformare il piccolo negozio in un vero ristorante, The Bear continua a conquistare il pubblico italiano.

A questa pagina è presente la tabella contenente la classifica completa aggiornata in tempo reale e riferita agli ultimi 7 giorni anche oltre la 10ma posizione.

Questa settimana, JustWatch ha deciso di mettere sotto i riflettori la lista delle migliori serie TV simili a “Silo” e dove vederle in streaming in Italia. Complice il ritorno di “Fondazione”, un’altra ambiziosa serie sci-fi targata AppleTV+ basata sui celebri romanzi di Isaac Asimov, che ha debuttato l’11 luglio e conquistato il quarto posto nella Streaming Chart italiana, cresce la curiosità tra gli appassionati di fantascienza per scoprire nuovi titoli distopici e adrenalinici. La selezione completa è disponibile a questo link: https://www.justwatch.com/it/guida/serie-tv-come-silo-in-streaming

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Spettacolo

Pantelleria, nella “Notte dei Talenti” vince la gioventù pantesca

Franca Zona

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Ieri sera, 11 luglio 2025, presso il Cineteatro di Scauri, a partire dalle 21,30,si è dato il via alla  “Notte dei Talenti“, serata conclusiva del Media Green Art Festival 2025.

Si tratta di un prolungamento spontaneo del Media Art Festival, evento annualmente riproposto sull’isola tra il 2000 e il 2005.

Direttamente connesso ai temi dell’ambiente e della comunità resi visibili attraverso
l’arte, il Festival si è snodato aderendo ad un programma che ha previsto proiezioni,
premi per i cortometraggi e spazi indirizzati ai giovani talenti dell’isola, che hanno
saputo ascoltare le loro passioni per tracciare un percorso esistenziale in stretto
rapporto con le proprie emozioni.

E’ così che la giovane coppia di presentatori ha esordito, per definire la serata
conclusiva di un Festival sostenuto dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria in
piena condivisione di intenti tra cinema, arte, musica e sostenibilità, allo scopo di
corrispondere il giusto valore al territorio, promuovendo innovazione e inclusione:
“Siamo qui a Pantelleria, ma realmente, durante questa settimana, siamo stati un
po’ ovunque: nelle storie proposte dal cinema, nelle storie cantate, nelle attività
vissute su quest’isola. Ricordando il Media Art Festival  dei primi anni Duemila,
riportato oggi in chiave moderna, sostenibile, green, questa serata è come un
abbraccio conclusivo per tutti quelli che ci sono stati e che ci hanno accompagnato
in questo cammino, anche a livello progettuale. La ‘Notte dei Talenti’ è il nostro
modo di dire ‘Grazie a tutti voi’, a chi ha fatto di questo sogno collettivo una realtà
condivisa…Per i giovani talenti, il MEGAF ha rappresentato un’avventura, un modo
per di –mostrare che quest’isola non è impossibile”.

Il festival è soprattutto stata una contingenza per ‘capire che,
se ci sono delle barriere, i giovani panteschi non si arrendono: le superano e
vincono!’.
I nostri giovani panteschi, sorretti soprattutto dalla fecondità di “Astarte”, la Grande
Madre fenicia dai mille volti, sono forti e determinati come il carattere deciso di
Pantelleria, isola ‘faticosa’, ma dal cuore delicato e flessibile che tutto permette col
suo ineguagliabile espressionismo.

Franca Zona

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