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Ambiente

Al Comune di Pantelleria raccolta firme per il Referendum per l’abolizione della caccia

Giuliana Raffaelli

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Il “Comitato Referendum Sì aboliamo la caccia“ ha proposto, a livello nazionale, una raccolta firme per modificare alcune parti della legge quadro 157 del 1992 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo sanitario”. La proposta segue quella volta all’abolizione dell’articolo 842 del Codice Civile, risalente al 1942, che consente l’accesso a fondi privati durante l’attività venatoria. L’articolo soggioga il fondo rustico altrui all’accesso di chiunque sia in possesso di una licenza di caccia per esercitarvi l’attività venatoria.

I moduli sono stati depositati presso gli Uffici elettorali dei comuni italiani, tra cui quello di Pantelleria. È quindi possibile recarsi in tale ufficio fino al 30 settembre per firmare l’iniziativa, portando con sé documento di identità e tessera elettorale. L’obiettivo è raggiungere le 500.000 firme.

Sullo sfondo della proposta di Referendum vi è la quasi totale assenza nel nostro Paese (a differenza di quanto accade nel resto d’Europa) di una vera e propria cultura venatoria. Ne è chiara espressione il non-valore dato in Italia alla fauna selvatica fino a qualche anno fa, quando veniva definita res nullius, ossia cosa o oggetto di nessuno, e dei quali chiunque, sebbene secondo determinate regole, poteva disporre. L’articolo 1 della legge oggetto del Referendum ha classificato per la prima volta la fauna selvatica come patrimonio indisponibile dello Stato tutelato nell’interesse della comunità nazionale e internazionale. Ma molto resta ancora da fare. Di qui il Referendum.

Le ragioni del sì, ovvero argomentazioni a sostegno dell’importanza dell’abolizione della caccia. Molte sono le ragioni a sostegno del sì, da quelle più immediate, legate all’obiettivo di poter salvare milioni di animali innocenti, a quelle di più ampio respiro. Secondo i suoi promotori e sostenitori, si tratta di fare un primo passo verso la civiltà. La caccia resta una delle attività ludiche più vigliacche che l’umano abbia mai concepito. Ben nascosti e mimetizzati con le armi in mano, gli appassionati di questa pratica si appostano in silenzio o emettendo versi di richiamo per i volatili, e sparano a creature ignare che semplicemente “vivono” libere nel loro habitat naturale. Si tratta di un rito, una usanza barbara, a volte fatta passare come modo sincero, vero e autentico per stare in mezzo alla natura.

Molte altre argomentazioni legano l’abolizione della caccia all’ambiente e alla salvaguardia degli ecosistemi. Milioni di pallini e cartucce vengono abbandonate nei territori durante questa attività ed essi vanno a inquinare gli ecosistemi terrestri e le falde acquifere. L’inquinamento da piombo legato alla caccia è un problema molto serio e ancora poco conosciuto. Un avvelenamento silenzioso che minaccia gravemente non solo la biodiversità ma anche la salute dell’uomo. Ogni anno vengono poi spesi milioni di euro per il ripopolamento della fauna selvatica, che verrà poi nuovamente cacciata. Dopo la stagione venatoria molti cani da caccia, non più necessari e divenuti solo una inutile spesa, vengono abbandonati al loro tragico destino.

Le ragioni del no, ovvero perché lasciare la legge così com’è. I sostenitori del no al Referendum precisano a ricordare, in primis, che l’esercizio venatorio costituisce, per agricoltori e pubbliche amministrazioni, un argine fondamentale e assolutamente insostituibile per prevenire danni a colture, bestiame e infrastrutture. La caccia concorrerebbe quindi al controllo delle specie invasive che procurano danni a biodiversità, habitat e agli stessi cittadini.

In un momento in cui si sta faticosamente uscendo da un terribile periodo di pandemia che ha messo in ginocchio cittadini, aziende e attività di vario titolo, non si sente inoltre il bisogno di iniziative di questo tipo, volte solo ad affossare un settore legittimo che genera economia, occupazione e produce mezzo punto di PIL. Si dovrebbero invece favorire attività di concertazione tra mondi diversi, quelli venatorio, ambientalista e agricolo, per la gestione comune del territorio e la tutela faunistica.

(Credit immagine: https://www.referendumsiaboliamolacaccia.it)

Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

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Ambiente

Terremoto Isole Egadi, forte scossa fa sobbalzare l’arcipelago trapanese

Direttore

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Una forte scossa è stata registrata in prossimità delle Isole Egadi, nella serata di oggi 15 marzo 2025, alle ore 21.45.
Stando al sito sismologico INGV si parla di magnitudo pari 4 del il sisma localizzato a Favignana, ad una profondità di 5 chilometri circa.

La scossa è stata avvertita in alcune zone costiere della Sicilia, in particolare a Palermo e Trapani, dove numerosi residenti hanno percepito il movimento tellurico.

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Ambiente

Pantelleria, giornalisti esplorano l’isola: Press tour organizzato dal Consorzio Vini Pantelleria DOC

Redazione

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Press tour organizzato dal Consorzio Vini Pantelleria DOC con le Guide Ufficiali del Parco

Oggi, in occasione del press tour organizzato dal Consorzio Vini Pantelleria Doc, un gruppo di giornalisti ha avuto l’opportunità di esplorare le meraviglie dell’isola, accompagnati dalle Guide Ufficiali del Parco Nazionale Isola di Pantelleria.

Al Museo di Punta Spadillo, dove è possibile approfondire la storia, la geologia, la natura e l’archeologia dell’isola, i presenti hanno avuto l’opportunità di conoscere a fondo il territorio del Parco Nazionale di Pantelleria e di immergersi virtualmente nei fondali marini grazie alla particolare stanza del mare. Successivamente: la visita al Lago Bagno dell’Acqua, un luogo ed un ecosistema unico che custodisce una straordinaria biodiversità.

Un ringraziamento speciale ai giornalisti Valeria Paci, Paola Accomando, Riccardo Melillo, Dario Costanzo e Stefano Lugli, che con il loro sguardo attento e curioso hanno dato il via a questa straordinaria esperienza.

Tutte le immagini sono tratte dal post facebook dell’Ente Parco Isola di Pantelleria

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Ambiente

“Il granchio blu in Sicilia”: organizzato un convegno in collaborazione con Marevivo

Redazione

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L’evento sul granchio blu rientra tra le attività del “Blue Fishing Vessel Project”, recentemente approvato dalla Commissione Europea
di Stefano Vitetta da Meteoweb.eu

Immagine a scopo illustrativo realizzata con l’Intelligenza Artificiale © MeteoWeb
L’Istituto “Calogero Amato Vetrano” di Sciacca, in collaborazione con Marevivo Sicilia, annuncia l’organizzazione del convegno “IL GRANCHIO BLU IN SICILIA: sfida e opportunità”, un evento di fondamentale importanza “per affrontare la crescente problematica legata alla diffusione del granchio blu (Callinectes sapidus) nelle acque siciliane”, si legge nella nota. Il convegno si terrà venerdì 14 marzo 2025, alle ore 10:00, presso l’Auditorium “Guido Buonocore” dell’Istituto “Calogero Amato Vetrano” di Sciacca (AG). L’evento si propone come un’occasione di incontro e confronto tra esperti, istituzioni, operatori del settore e studenti, con l’obiettivo di analizzare l’impatto di questa specie aliena sull’ecosistema marino e sulle attività di pesca, e di individuare strategie innovative per trasformare la criticità in opportunità.

Un evento nell’ambito del “Blue Fishing Vessel Project”
L’evento sul granchio blu rientra tra le attività del “Blue Fishing Vessel Project”, recentemente approvato dalla Commissione Europea nell’ambito della missione Oceani. Questo prestigioso riconoscimento ha decretato l’inserimento dell’Istituto “Calogero Amato Vetrano” tra le poche “BLUE SCHOOL” d’Italia, testimoniando l’impegno dell’istituto nella promozione della sostenibilità marina e nella formazione delle future generazioni.

Temi chiave del convegno:

Impatto del granchio blu sull’ecosistema marino siciliano
Conseguenze sulla biodiversità e sulle attività di pesca
Strategie di gestione e contenimento della specie
Possibili utilizzi del granchio blu in ambito gastronomico ed economico
Ruolo della ricerca scientifica e della collaborazione tra enti
Attività del progetto Blue Fishing Vessel Project.
L’evento vedrà la partecipazione di relatori di spicco, tra cui biologi marini, esperti del settore ittico, rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, e docenti universitari. Sarà un’occasione preziosa per approfondire le conoscenze sul granchio blu, condividere esperienze e promuovere un approccio multidisciplinare per la gestione sostenibile di questa specie.

Dettagli dell’evento:

Titolo: “IL GRANCHIO BLU IN SICILIA: sfida e opportunità”
Data: Venerdì 14 marzo 2025
Ora: 10:00
Luogo: Auditorium “Guido Buonocore” – Istituto “Calogero Amato Vetrano” – Sciacca (AG)

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