Trasporti
Aeroporto Forlì con GoToFly – Stagione Winter 2024-2025, voli 5 volte a settimana su Catania e 2 volte su Trapani

Aeroporto di Forlì, con GoToFly – per la Stagione Winter 2024-2025 – ora si vola 5 volte a settimana su Catania e 2 volte a settimana su Trapani
Tariffa lancio a 19,99 euro per viaggiare dal 1° novembre al 31 dicembre 2024
Aeroporto di Forlì, con GoToFly – per la Stagione Winter 2024-2025 – ora si vola 5 volte a settimana su Catania e 2 volte a settimana su Trapani e Atene. Tariffa lancio a 19,99 euro per viaggiare dal 1° novembre al 31 dicembre 2024
GoToFly amplia la sua offerta invernale: potenziando le rotte dall’Aeroporto “Luigi Ridolfi” di Forlì e rafforzando il legame con la Sicilia, regione di particolare importanza per la compagnia virtuale dello scalo romagnolo che fa capo a F.A. S.r.l.
Catania, Trapani e Atene
I collegamenti da e per Catania-Fontanarossa aumentano a 5 frequenze settimanali (lunedì, martedì, venerdì, sabato e domenica), mentre Trapani incrementa a 2 voli settimanali (martedì e venerdì).
Infine, l’hub di Atene (Grecia) sarà raggiungibile dalla Romagna nei giorni di martedì e sabato dal 7 dicembre 2024.
Il ruolo chiave della Sicilia per GoToFly
La Sicilia rappresenta uno dei mercati più importanti per GoToFly, non solo a livello turistico, ma – e soprattutto – per i voli business.
Con l’incremento delle frequenze su Catania e Trapani, la compagnia – che fa capo a F.A. Srl – Aeroporto di Forlì – punta ad offrire un servizio “tailor made” rivolto alle aziende delle città emiliano-romagnole e siciliane.
L’obiettivo dichiarato è quello di facilitare gli scambi commerciali, proponendosi come vettore strategico tra i due territori.
Grazie a una maggiore flessibilità operativa, sarà più facile organizzare meeting di lavoro e riunioni d’affari, sfruttando sia le tariffe – sempre più competitive – sia il servizio personalizzato che da sempre contraddistingue GoToFly.
Un servizio su misura pensato anche per le comunità siciliane
Oltre all’aspetto business, i nuovi voli rappresentano un’opportunità, preziosa, dedicata ai tanti siciliani residenti in Emilia-Romagna; consentendo loro di viaggiare con una maggior frequenza e un miglior comfort sull’aeromobile in servizio (Boeing 737-400). Il potenziamento dei collegamenti ha, tra le sue peculiarità, le frequenze e gli orari studiati ad hoc in occasione delle principali festività invernali: ciò consentirà di riunire le famiglie emiliano-romagnole e siciliane specie a Natale, Capodanno, Epifania e Santa Pasqua.
GoToFly garantisce flessibilità, cura e convenienza. Grazie all’aumento delle rotte e delle frequenze, la compagnia dimostra, ancora una volta, il suo puntuale impegno nell’assicurare soluzioni accessibili e rispondenti alle varie fasce di passeggeri, assieme a una piacevole esperienza di volo.
Promozione “GoToFly Time” dal 16 al 22 settembre: tariffe a partire da 19,99 €
Per inaugurare la stagione invernale, GoToFly lancia la promozione “GoToFly Time”, con tariffe a partire da 19,99 € (*Si applicano termini e condizioni. Tutte le tariffe sono soggette a disponibilità).
La promozione è valida fino al 22 settembre e consentirà di volare tra il 1° novembre e il 31 dicembre 2024 sulle rotte da Bologna-Forlì verso Catania e Trapani e viceversa.
Agenzie di Viaggio
Sfruttando l’aumento delle frequenze settimanali, anche le Agenzie di Viaggio dell’Emilia-Romagna e della Sicilia potranno creare pacchetti personalizzati combinando i voli GoToFly con hotel, noleggi auto e altre attività mirate alla soddisfazione dei propri clienti (singoli o gruppi).
Per altre informazioni e prenotazioni: www.goto-fly.it
Trasporti
Pantelleria – Disagi aerei, Tremarco “ogni atto politico deve misurarsi con le conseguenze che produce”

Tra disagio e speranza: la sfida della nostra responsabilità
Non vi è pantesco che, in questi mesi, non abbia toccato con mano la durezza delle
difficoltà che gravano sui nostri collegamenti. Gli aerei, spesso inadeguati a rispondere
alla domanda reale di mobilità, diventano simbolo di una promessa mancata; le navi
vetuste, raccontano di un abbandono strutturale che non nasce oggi ma che oggi diventa
insopportabile; le infrastrutture, infine, sembrano la rappresentazione plastica di un’isola
che attende, da troppo tempo, un segno di attenzione vera da parte dello Stato e della
Regione.
Di fronte a tali criticità, la comunità pantesca non resta muta.
Molti mi scrivono, molti mi
fermano per strada, molti invocano un gesto forte, un atto di rottura, una dimostrazione di
forza che scuota il torpore e smuova le coscienze. Io comprendo questa impazienza, la
sento mia, perché anch’io vivo l’ingiustizia di questi gravi disagi. Ma se condivido l’anelito
al cambiamento, non posso, con altrettanta onestà, nascondere la consapevolezza che
ogni atto politico deve misurarsi con le conseguenze che produce.
Si immagini, ad
esempio, che in un impeto di protesta si determinasse l’interruzione dei collegamenti
marittimi: ciò che oggi ci pare strumento di rivendicazione si trasformerebbe, domani, in
ferita insanabile per famiglie, imprese, lavoratori, studenti.
Ecco perché parlo di equilibrio. Ma non di quell’equilibrio che coincide con la
rassegnazione o con la rinuncia, bensì di un equilibrio che si radica nella responsabilità: la
responsabilità di chi non ignora la rabbia, ma la traduce in azione consapevole; la
responsabilità di chi non teme il conflitto, ma lo indirizza su un terreno di confronto
istituzionale; la responsabilità, in definitiva, di chi sa che governare significa ascoltare,
interpretare, decidere.
In questa prospettiva, il dialogo con le istituzioni centrali e regionali non è segno di
debolezza, ma di forza: perché solo portando motivazioni solide, argomenti incontrovertibili
e richieste precise si può pretendere di ottenere risposte dignitose e all’altezza della
comunità Pantesca. E la dignità dei panteschi non è negoziabile.
Come assessore ai Trasporti e al Turismo, il mio impegno è totale, senza risparmiarmi.
Non mi lascerò distrarre da polemiche sterili né da attacchi che giungono da chi, negli anni
in cui avrebbe potuto operare, ha preferito la comodità delle parole alla fatica dei risultati.
Io non mi misuro sul piano del consenso effimero, ma sul metro della coscienza, che è
l’unico tribunale a cui un amministratore deve rendere conto.
E in questa coscienza è incisa una certezza che non vacilla: che tutto ciò che faccio, lo
faccio avendo ben presente un principio che non è slogan ma visione, non è artificio
retorico ma sentimento profondo.
Quel principio che dice, senza possibilità di equivoco: “Prima i Panteschi.”
Assessore ai Trasporti Federico Tremarco
Trasporti
Pantelleria, Assessore Tremarco commenta il servizio Mediaset sui trasporti

“𝐏𝐚𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢. 𝐂𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚”
Il servizio sui trasporti andato in onda nei giorni scorsi non è la prova di un isolamento, come qualcuno vuol far credere.
È, piuttosto, un racconto che illumina una realtà che da troppi anni viene trascurata.
Una realtà che conosciamo bene e che abbiamo denunciato più volte.
Non mancano i segni di attenzione: negli ultimi mesi ci
sono stati interventi del #MIT che hanno permesso di tamponare alcune emergenze.
Ma la verità è che oggi non bastano più le soluzioni episodiche o di un solo ministero.
A Pantelleria serve un’azione strutturale condivisa con le #istituzioni centrali, tutte, una strategia di lungo periodo, che restituisca stabilità e certezza ai collegamenti restituendo al nostro territorio le stesse opportunità che si hanno nel resto del paese.
Di fronte a questo scenario l’opposizione, come qualche altro “scappato di casa”, continua a confondere l’amministrare con la politica.
Denuncia, accusa, ma non costruisce.
Non fa #politica perché probabilmente non sa nemmeno cosa sia.
È la prova di una mancanza di visione: taluni si comportano da amministratori che registrano i problemi, non da politici che immaginano le soluzioni.
La differenza è sottile ma sostanziale: amministrare è dovere quotidiano, ma fare politica significa dare un orizzonte e un senso collettivo alle scelte.
Ed è curioso osservare come, mentre qui si parla di trasporti e del diritto dei #Panteschi a sentirsi parte d’Italia, alcuni partiti a livello nazionale e regionale trovino il tempo e le energie per occuparsi di ricorsi contro nomine che non gradiscono.
Il punto non è negare l’importanza dei controlli di legittimità, ma constatare come la politica di certi ambienti si concentri sulle questioni minori e dimentichi le proprie responsabilità sulle nomine peggiori già compiute e mai discusse.
È un atteggiamento che rivela una distrazione grave: ci si divide sulle cariche, ma si dimentica la sostanza dei problemi che toccano la vita delle persone.
Pantelleria non ha bisogno di lamenti, né di ricorsi strumentali. Ha bisogno di responsabilità e di politica vera: quella che sa distinguere le priorità, che non si rifugia nello scontro ma si assume il compito di costruire. Perché la politica, quando è autentica, non si misura nella gestione delle polemiche ma nella capacità di indicare la strada, anche quando è difficile e non immediata.
Trasporti
Mobilità, Aricò: «Al via una campagna per far conoscere la patente digitale in Sicilia»

Incrementare l’uso della patente digitale in Sicilia. Questo l’obiettivo di una campagna di sensibilizzazione avviata dall’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò. «Vogliamo far conoscere ai cittadini siciliani questo strumento – spiega Aricò – che può semplificare la vita delle persone e contemporaneamente decongestionare gli uffici. È piuttosto alto, infatti, il numero di patenti che vengono smarrite o sono deteriorate, con aggravi per chi è costretto a chiederne il duplicato ma anche per gli uffici delle Motorizzazioni che rischiano di essere ingolfati dalle istanze e di dover dedicare diverse risorse umane a questa incombenza. Chi invece ha scaricato la versione digitale della patente sull’app “IO” può lasciare a casa quella fisica, evitando i rischi di smarrimento e di danneggiamento. L’assessorato condurrà questa campagna con corner esplicativi nelle grandi manifestazioni patrocinate dalla Regione Siciliana».
In Sicilia, soltanto un numero minimo di persone abilitate alla guida ha provveduto a scaricare la patente digitale, a fronte di un elevato numero di richieste di duplicati: ad esempio, l’ufficio della Motorizzazione di Palermo emette in media, tra denunce di smarrimento o di deterioramento, circa 100 duplicati alla settimana, circa cinquemila nel corso dell’intero anno. La patente digitale è valida su tutto il territorio nazionale (ma non ancora all’estero) ed è riconosciuta da forze dell’ordine e uffici pubblici.
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