Trasporti
Aeroporto di Trapani Birgi: presentate le rotte della prossima stagione estiva

Aeroporto di Trapani Birgi: presentate le rotte della prossima stagione estiva
Ombra: “Previsioni buone ma si deve fare di più perché lo scalo moltiplica per 45 ogni euro speso per passeggero”
Presentata all’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi la stagione estiva 2024 alla presenza dei sindaci trapanesi, del Distretto turistico della Sicilia Occidentale, di Federalberghi, dei rappresentanti sindacali e delle attività turistiche. Il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, ha illustrato le previsioni per l’anno in corso, le rotte della Summer e, soprattutto, le possibili sinergie tra aeroporto e territorio, mostrando i dati di uno studio economico commissionato dallo scalo che dimostra che ogni euro investito sull’aeroporto produce un ritorno economico 45 volte più grande, invitando la comunità trapanese a fare lobby per promuovere lo scalo.
Le rotte della Summer 2024 dell’aeroporto di Trapani Birgi
I numeri della Summer 2024, che va dal 31 marzo al 29 ottobre, parlano di un’aspettativa di circa 1 milione e 100 mila passeggeri con un totale di 9375 movimenti. Le rotte sono attualmente 25, 11 nazionali e 14 internazionali. Tra le domestiche ci sono Bergamo, Bologna, Milano Malpensa, Napoli, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Treviso, Pantelleria, Forlì tra 11 le nazionali. Le estere partono da e per Charleroi in Belgio, Bod Bordeau in Francia, Billund in Danimarca, Bratislava, NRN Dusseldorf, FKB Karlsluhe Baden Baden in Germania, Malta, Manchester in Inghilterra, Porto, Riga, Siviglia, STN sempre in Gran Bretagna, Tolosa e KTW Katowice in Polonia. I voli sono operati tutti dalla compagnia aerea Ryanair, tranne quello per l’isola di Pantelleria, coperto con la continuità territoriale da Dat, Danish Air Transport con il marchio VolidiSicilia.
Il commento del presidente di Airgest, Salvatore Ombra
“Una previsione di un milione di passeggeri, rispetto ai numeri del recente passato – ha dichiarato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra – potrebbe essere una buona notizia ma non ci basta. Per far crescere l’aeroporto di Trapani servono risorse e promozione da parte del territorio. Il Vincenzo Florio non è né Catania, né Palermo che autosostengono il traffico passeggeri e riescono a fare utili. In un mercato altamente competitivo siamo riusciti ad attirare il traffico aereo solo grazie all’investimento della Regione Siciliana, riuscendo però a far ricadere sul territorio entrate per 196 e 294 milioni di euro, nel 2022 e 2023, con migliaia di posti di nuovi lavoro creati”.
I dati annunciati dal presidente di Airgest, Salvatore Ombra sono frutto di uno studio commissionato alla Steer, società di pianificazione specializzata nel settore dei trasporti. “Il nostro aeroporto – ha specificato il presidente di Airgest – genera un ritorno economico pari a 45 volte ogni euro investito. È importante quindi che tutti i rappresentanti del territorio facciano lobby per sostenere lo scalo. Solo con investimenti importanti si ottengono grandi numeri. Milioni sono stati investiti dalla Regione Calabria, dalla Puglia, il Friuli Venezia Giulia si è accollata l’addizionale comunale e Bergamo, per diventare l’hub che è oggi, ha investito parecchi milioni e negli anni era come Trapani e oggi è il terzo scalo italiano. Noi possiamo aspirare a 2 milioni di passeggeri all’anno ma è un traguardo che si raggiunge tutti insieme”.
I numeri dell’impatto dell’aeroporto sul territorio
Il trend sul settore imprenditoriale in provincia di Trapani ha evidenziato una crescita nel periodo 2019-2022 proporzionale all’incremento dei numeri dello scalo che da 200 mila passeggeri, durante la pandemia, è arrivato al milione e 300 mila nel 2023. Imprese di costruzione, alberghi, ristoranti, servizi alle imprese e servizi alle persone sono cresciuti. Anche i redditi complessivi Irpef pro capite, pur essendo inferiori alla media sia regionale sia statale, hanno avuto una crescita annua dell’1,8% tra il 2019 e il 2022. La domanda e l’offerta delle strutture ricettive hanno fatto registrare una crescita del 31,2%. Gli arrivi registrati nel 2022 sono 562,9 mila e rappresentano una crescita del 32,6%. Per quanto riguarda i servizi di alloggio, le imprese del turismo trapanesi attive sono cresciute del 20,5% tra il 2019 e il 2022, arrivando a 577 attive. Per i servizi di ristorazione la crescita si è attestata al 5,9%, raggiungendo i 2311 esercizi.
Trasporti
Leali per Pantelleria, “l’isola delle transenne”

L’isola delle transenne, al via interrogazione
Stamattina ci siamo svegliati con qualche transenna in più e qualche parcheggio in meno. Alla vigilia del ferragosto, intervento pare per la messa in sicurezza degli spazi antistanti l’hotel Miriam. Ed è giusto operare per la sicurezza ma di certo le tempistiche lasciano a desiderare.
Questi tipi di intervento non si potrebbero fare con programmazione e a tempo debito anziché alle porte del ferragosto, privando la comunità di ulteriori almeno 10 posti dover poter parcheggiare?
Presenteremo un’interrogazione per conoscere se sono accaduti fatti rilevanti che abbiano portato a questo tipo di operazione.
Transenne queste che si aggiungono a scelte alquanto discutibili: un palco montato sotto il comune per tutto il mese di agosto con conseguenti problemi di viabilità e la nuova zona pedonale in via Venezia.
Trasporti
Assessore Tremarco (LEGA): nasce a Pantelleria conferenza “Frontiere del Mediterraneo – Isole, Trasporti, Continuità e Diritti”

23 ottobre conferenza coi i sindaci di Pantelleria e Lampedusa
Quando si parla di isole minori, spesso si adotta un linguaggio che le colloca ai margini. Si parla di
distanza, disagio, stagionalità. Si tende a raccontarle come eccezioni da gestire, più che come
parti integrate del disegno nazionale. Eppure, le isole di Pantelleria e Lampedusa rappresentano
frontiere attive, luoghi dove le questioni nazionali diventano immediatamente visibili, urgenti,
tangibili.
È da questa consapevolezza che nasce la conferenza “Frontiere del Mediterraneo – Isole,
Trasporti, Continuità e Diritti”, che si terrà il prossimo 23 ottobre a Pantelleria, con la
partecipazione dei Sindaci di Pantelleria e Lampedusa e altri rappresentanti del sistema
istituzionale e tecnico coinvolto nella gestione della mobilità e del diritto alla continuità territoriale.
Non si tratterà di un appuntamento celebrativo. L’obiettivo è ambizioso: rimettere al centro del
dibattito politico nazionale il ruolo delle isole minori, non solo come territori da “collegare”, ma
come punto di partenza per ridefinire il concetto di equità territoriale.
Il confronto sarà aperto e plurale. Saranno coinvolti rappresentanti istituzionali, amministratori,
operatori del settore, studiosi, cittadini. Le voci saranno molteplici e anche il linguaggio si farà,
auspicabilmente, meno tecnico e più politico. Perché parlare di trasporti – oggi – significa parlare di
diritto alla mobilità, di accesso ai servizi essenziali, di presenza dello Stato, di coesione nazionale.
In questi mesi ho potuto riscontrare un’attenzione significativa da parte del Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini verso i problemi strutturali di Pantelleria. Un’attenzione
che considero preziosa e determinante. Adesso è il momento di agire con maggiore slancio, con
metodo, con pensiero lungo.
Ecco perché questa conferenza non nasce da una contingenza, ma da una visione. L’ambizione è
quella di costruire un percorso politico condiviso, che parta dai territori ma parli alle istituzioni
nazionali. Un percorso che metta in discussione prassi superate, regole inadeguate, narrazioni
esauste. Un percorso che porti alla formulazione di proposte concrete, capaci di incidere sulla
legislazione, sulla programmazione e sul linguaggio con cui si parla – o non si parla – delle isole.
E Pantelleria e Lampedusa, con la loro posizione, la loro storia e la loro lucidità, possono essere il
luogo da cui far partire una nuova idea di Stato nei territori fragili. È questo lo spirito con cui si sta
lavorando. Ed è questo l’orizzonte che si intende aprire, con convinzione e senso di responsabilità.
Salute
Giunta oggi a Pantelleria la quarta delle nuove mini-ambulanze full-electric

Giunta oggi a Pantelleria e consegnata al direttore del Distretto sanitario dell’Asp nell’isola, Luca Fazio, la quarta delle nuove mini-ambulanze full-electric di tipo B, per i servizi sanitari territoriali delle isole minori, che l’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani ha acquistato con il progetto PSN “Isole Green” .
Le altre tre sono già state consegnate nei giorni scorsi per le attività sanitarie nelle isole di #Favignana, #Levanzo e #Marettimo.
Il progetto dell’Asp mira a implementare e potenziare l’offerta sanitaria nelle isole minori della provincia, nell’ottica della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica.
Le nuove mini-ambulanze full-electric sono dotate di barella, erogatori di ossigeno medicale, sistema di aspirazione dei gas, clima anteriore e posteriore, aspiratore secreti, alloggio per monitor, defibrillatore/multiparametrico, borsone per emergenze, garantiranno trasferimenti in assoluta sicurezza anche per pazienti critici verso le elisuperfici, e assicureranno l’espletamento di attività domiciliari, garantendo le esigenze di mobilità nelle piccole isole, adattandosi anche alla loro viabilità, particolarmente stretta e complessa.
L’iniziativa, disposta dalla Direzione strategica aziendale dell’Asp di Trapani e realizzata in meno di un anno, grazie all’impegno dell’UOC Provveditorato dell’Asp e del servizio Emergenza territoriale ed isole minori, migliora la qualità e l’efficienza dei servizi offerti dall’Azienda sia ai residenti, sia ai turisti delle isole del trapanese.
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