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Ambiente

22 aprile, giornata mondiale della Terra. Pantelleria partecipa agli eventi

Giuliana Raffaelli

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Oggi si celebra la giornata mondiale della Terra (Earth Day 2021), giunta quest’anno alla 51 esima edizione. Una giornata ricca di eventi e manifestazioni che coinvolgono personalità politiche, governanti, artisti e cittadini di 193 Paesi, tutti uniti in nome della sostenibilità ambientale e della salvaguardia della nostra “casa comune”: la Terra.

Pantelleria aderisce partecipando alle seguenti tre iniziative:

  • webinar gratuito per studenti e docenti organizzato dalla De Agostini Scuola (in collaborazione con Ias-Cnr, Medici Senza Frontiere, Passione Astronomia): viaggio virtuale alla scoperta di alcuni luoghi del nostro pianeta significativi per comprendere lo stato di salute della Terra sul tema dell’Earth Day di quest’anno: “Ripristinare il nostro Pianeta”. Relatori: Daniele Gasparri, astrofisico e divulgatore in collegamento dal deserto di Atacama (Cile), Giorgia Girometti, capo progetto per Medici Senza Frontiere in collegamento dal Sudan (East Darfur) e Francesca Garaventa, ricercatrice dell’istituto Ias-Cnr con un focus sullo stato di salute del Mar Mediterraneo;
  • pubblicazione sui social del Comune di un nuovo video che mette insieme le bellezze paesaggistiche e culturali dell’isola e gli obiettivi di transizione energetica ed evidenzia l’impegno dell’isola e soprattutto degli isolani, dei panteschi, nelle campagne per la sostenibilità ambientale, come le raccolte di rifiuti dalle coste o l’adozione degli alberi da frutto;
  • adesione alla maratona di RaiPlay #onepeopleoneplanet che trasmetterà 13 ore di video-documentari sul tema con ospiti illustri e collegamenti importanti con i più piccoli e con le scuole (onepeopleoneplanet.it).

Ma come e quando nasce l’idea di questa giornata?

L’idea fonda le sue radici alla fine degli anni ’60, negli Stati Uniti, quando uno dei primi e tra i più devastanti disastri ambientali scuote l’opinione pubblica. 28 gennaio 1969, 10 km davanti alle meravigliose coste californiane di Santa Barbara, pozzo petrolifero offshore di Dos Cuadras della Union Oil. In dieci giorni, 100.000 barili di greggio si riversarono nelle acque e sulle spiagge di Santa Barbara, contaminando la costa tra Goleta e Ventura. A rischio la biodiversità di quelle acque incontaminate: muoiono circa 3.500 tra uccelli marini, delfini, foche e leoni marini. Questo incidente è il primo in ordine di tempo e il terzo in ordine di gravità di quelli avvenuti negli anni seguenti.

Ricordiamoli per non dimenticare. Il più devastante mai avvenuto è il disastro della Deepwater Horizon: 20 aprile 2010, largo della costa della Louisiana, Golfo del Messico. Il pozzo 252 del Macondo Mississippi Canyon Block, profondo oltre 5.000 piedi, è andato distrutto in seguito a un’esplosione avvenuta in superficie sulla piattaforma di trivellazione petrolifera Deepwater Horizon, della British Petroleum. 11 lavoratori perdono la vita, 17 rimangono feriti. Due giorni dopo l’esplosione la piattaforma affonda e dalla testa del pozzo il greggio fuoriesce alla velocità di circa 9.000 barili al giorno. L’incidente, avvenuto a 40 miglia dalla costa, è ancor oggi considerato il peggiore disastro ambientale della storia degli Stati Uniti e la più grande fuoriuscita di petrolio nelle acque americane.

Il secondo in ordine di importanza è quello della Exxon Valdez, 24 marzo 1989, ore 12 locali. La petroliera Exxon Valdez, partita dal terminal petrolifero di Valdez in Alaska, impatta contro la scogliera Bligh Reef e riversa in mare circa 10,8 milioni di galloni di greggio (circa 257.000 barili, ma stime successive parlano di 30 milioni di galloni e, alla fine, di 37.000 tonnellate di petrolio). Dal 20 aprile, il pozzo è stato definitivamente chiuso solo il 19 settembre grazie a ingenti iniezioni di cemento che bloccano definitivamente la fuoriuscita di greggio (già rallentata verso fine luglio). Un disastro ambientale dalle proporzioni inimmaginabili.

Ma torniamo al 1969. Il disastro di Santa Barbara ha una grandissima risonanza mediatica e il senatore democratico Gaylord Nelson, cavalcando l’onda emotiva, decide di organizzare una manifestazione di protesta per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni ambientali, attraverso conferenze e dibattiti in tutto il Paese. Vengono coinvolti, in prima linea, importanti uomini politici tra cui spicca senz’altro la figura di Robert Kennedy. La prima giornata della Terra è ufficialmente organizzata il 22 aprile 1970 a San Francisco e vede coinvolti 20 milioni di cittadini americani. A quel primo incontro partecipano molti perosnaggi di spicco dell’epoca, politici e uomini di spettacolo, tra cui Paul Newman.

L’evento è cresciuto rapidamente anno dopo anno diventando internazionale negli anni ’80 del 900.

Oggi coinvolge oltre un miliardo di persone in tutto il mondo, unite dal comune obiettivo di sensibilizzare l’umanità sulla questione ambientale e di valorizzare il nostro Pianeta.

Il tema di quest’anno è Restore our Earth (Ripristinare il nostro Pianeta): cosa possiamo fare tutti per riparare il nostro Pianeta dai danni già accumulati negli anni.

(Credit immagine: Pixabay License)

Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

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Torna la nuova edizione di “Parco in Cammino”. Escursioni e iniziative alla scoperta di Pantelleria con le Guide ufficiali

Redazione

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Al via, con le prime escursioni del mese di maggio 2024, la nuova edizione di Parco in Cammino, l’iniziativa volta a valorizzare i sentieri e le proposte escursionistiche che coinvolgono le Guide Ufficiali del Parco Nazionale Isola di Pantelleria.

Fra cielo, mare, terra, aria, geologia e siti vulcanici, storia ed enogastronomia è possibile scoprire l’isola da diversi punti di vista, esplorando a piedi, sulle due ruote, in acqua, conoscendo in maniera approfondita la splendida fauna e flora che la popola.  

Sono già online le prime escursioni del mese di maggio:

 

21-mag-24: Just Walk. Da Kuddià a Kuddià

24-mag-24: L’Isola dei Tesori… Lago, Bosco, Mare.

26-mag-24: When The sun goes down. Tra i fumi solfuri e la luce della luna.

26-mag-24: Alba sulla vetta del vulcano. Risveglio nel bosco e saluto al sole.

28-mag-24: Vivere Pantelleria: alla scoperta dell’entroterra. Paesaggi e tradizioni

28-mag-24: Throught the Valley. Mueggen

29-mag-24: All’ombra del Vulcano. Un viaggio tra Storia, Natura e Leggenda.

30-mag-24: Touch of Wind. Tra gli aromi del vento.

31-mag-24: L’Isola dei Tesori… formazioni vulcaniche.

 

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Ambiente

Pantelleria, 2 maggio distacco energia elettrica. Ecco dove

Direttore

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La Società SMEDE, per la giornata di giovedì 2 maggio, ha programmato la sospensione di erogazione di energia elettrica nella contrada di Scauri.

Nell’avviso pubblico riportato di seguito le vie interessate 

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Ambiente

Aggiornamento – Guardia Costiera: collisione a largo delle coste siciliane

Redazione

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Le unità che nella mattinata odierna sono entrate in collisione a largo di Capo Passero stanno dirigendo in queste ore verso il porto di Augusta, dove arriveranno in serata. Dal monitoraggio dell’area in cui è avvenuto l’incidente non si sono registrati inquinamenti marini. Non risultano inoltre criticità per i membri degli equipaggi.

Una delle due unità mercantili coinvolte nel sinistro ha riportato una estesa falla allo scafo che però non ne ha compromesso al momento la navigazione per il rientro in porto. 

Le due unità – sotto il coordinamento della Sala Operativa della Direzione marittima di Catania – sono monitorate nella navigazione da mezzi aerei e navali della Guardia Costiera.

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