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Economia

1 italiano su 3 non può permettersi di andare in vacanza

Marilu Giacalone

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In Italia, più di un terzo dei lavoratori, il 30,75% per la precisione, non può permettersi una vacanza a causa di problemi economici. La situazione non è migliore in Europa, dove l’estate perde il suo calore: su 38 milioni di lavoratori, uno su cinque non riuscirà a partire per le ferie.

In Italia e in Europa le ferie diventano un lusso

L’ultimo report di Eurostat ha portato alla luce un’amara realtà: il 19,5% del totale dei lavoratori non può concedersi una settimana di riposo fuori casa, a causa dell’aumento dei costi delle vacanze, particolarmente dei pacchetti turistici. Il prezzo medio di un pacchetto di almeno 4 notti ha raggiunto i 2.967 euro, marcando un significativo incremento rispetto al 2018. L’Italia non fa eccezione, con un costo medio di 1.319 euro, considerato eccessivo per molte famiglie. La situazione appare ancor più fosca considerando che in 14 Stati su 27 dell’UE, il costo di una vacanza supera lo stipendio mensile di un lavoratore con salario minimo. 

Prestiti in crescita: quando le vacanze costano caro

Il desiderio di evasione e riposo ha però spinto molte famiglie a ricorrere a prestiti. Nel secondo trimestre di quest’anno, la domanda di prestiti finalizzati alle vacanze ha registrato un aumento del 83,3% rispetto al periodo precedente, rappresentando l’2,2% del totale dei prestiti erogati. Questo dato disegna un quadro preoccupante della situazione economica italiana: un cittadino su tre è costretto a rinunciare alle vacanze o a indebitarsi per concedersi qualche giorno di riposo. Allarmanti le stime della Confederazione europea dei sindacati (Ces) che indicano che 38 milioni di lavoratori europei non avranno la possibilità di godersi una vacanza quest’anno.

Non solo caro vacanze: aumenta il prezzo del carburante e della luce 

L’aumento del prezzo medio di un pacchetto vacanze non è l’unica sfida che stanno affrontando i cittadini italiani: oltre a questo devono far fronte anche ad un incremento dei prezzi dei carburanti e delle bollette della luce.

Per quanto riguarda l’energia, l’ARERA ha stimato che la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° ottobre 2022 e il 30 settembre 2023) sarà di circa 1.150 euro, +7,3% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente.

La benzina self-service ha raggiunto la cifra massima di 1,88 euro al litro e 0,78 per il GPL, superando il valore dell’anno precedente prima dell’applicazione dello sconto sulle accise.

Le scorte ridotte di prodotti raffinati negli Stati Uniti e la chiusura di alcune raffinerie in Europa, Stati Uniti e Asia hanno contribuito all’aumento del prezzo dei carburanti. Inoltre, l’interruzione del taglio delle accise dal 1° gennaio 2023 ha portato a un aumento generalizzato dei prezzi. In questo contesto, risparmiare diventa ancora più difficile e fondamentale, soprattutto per coloro che stanno pianificando di andare in vacanza.

Tasse ai super profitti e aumenti salariali: La Risposta della Ces

La situazione critica ha portato la Ces a lanciare un appello all’Unione Europea e ai governi nazionali: è urgente porre fine alla crisi del costo della vita attraverso l’adozione di tasse straordinarie sui super profitti e aumenti salariali adeguati per ripristinare il potere d’acquisto dei lavoratori. 

La sfida è complessa, ma non si può ignorare il diritto al riposo e al divertimento, diritto fondamentale per la qualità della vita e per il benessere sociale. Le vacanze non possono e non devono diventare un lusso per pochi.

Fonte: Studio ProntoBolletta

Economia

Apicoltura, Regione dà il via libera a bando da oltre un milione e trecentomila euro

Matteo Ferrandes

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Formazione, scambi di buone pratiche, lotta a parassiti e malattie, prevenzione delle avversità climatiche, ripopolamento del patrimonio apistico, acquisto di sciami. Sono questi alcuni degli obiettivi del bando “Azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele” per la Campagna apistica 2025-2026, pubblicato dall’assessorato dell’Agricoltura. Si tratta di un finanziamento europeo (fondo Feaga) e statale, che l’Ue e il Ministero dell’agricoltura assegnano annualmente alle Regioni per sostenere gli investimenti sulla produzione, la commercializzazione del miele e per incrementare i livelli produttivi.
Nel dettaglio, l’azione A del bando, rivolto agli apicoltori e alle organizzazioni del settore, riguarda i servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e scambio delle migliori prassi, anche tramite la creazione di reti.

L’azione B, invece, è relativa agli ivestimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali e ad altre iniziative più specifiche come la lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi; la prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche e promozione dello sviluppo e dell’uso di pratiche di gestione adattate a condizioni climatiche in evoluzione; il ripopolamento del patrimonio apistico nell’Unione, incluso l’allevamento delle api e la razionalizzazione della transumanza; l’acquisto di attrezzature e sistemi di gestione (hardware e software) per il miglioramento qualitativo e la valorizzazione delle produzioni dell’alveare destinate al commercio. 

Infine, l’azione F si concentra sulla promozione, comunicazione e commercializzazione, e sulle attività del mercato, con particolare attenzione al tema della sensibilizzazione dei consumatori sulla qualità dei prodotti dell’apicoltura.
Il bando é consultabile a questo link
 
 
In copertina Denny Almanza noto apicultore di Pantelleria

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Economia

Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Marilu Giacalone

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Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.

«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».

Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it. 
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo

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Economia

Importanti novità per i celiaci dall’ASP di Trapani: dal 1° ottobre accredito mensile su Tessera Sanitaria

Redazione

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Novità per chi è in possesso di un’esenzione per celiachia

Dal 1° ottobre 2025, infatti il budget sarà accreditato mensilmente sulla Tessera Sanitaria/Carta regionale dei Servizi. Per attivarlo, il cittadino celiaco avente diritto deve recarsi al proprio Distretto Sanitario dell’ASP Trapani.

Per utilizzare il budget mensile in farmacie, parafarmacie, negozi specializzati e in supermercati convenzionati di alcune catene della grande distribuzione, sarà sufficiente presentare la Tessera Sanitaria alla cassa al momento dell’acquisto, e inserire il Codice Celiachia ricevuto dall’ASP.

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