Cultura
๐๐๐ญ๐ซ๐ข๐ฆ๐จ๐ง๐ข ๐ฏ๐ข๐ฏ๐ข ๐ข๐ง ๐๐ข๐๐ฅ๐จ๐ ๐จ: ๐ ๐๐๐ง๐ญ๐๐ฅ๐ฅ๐๐ซ๐ข๐ ๐ฅ’imperdibile ๐จ๐ฉ๐๐ซ๐ ๐๐๐ข ๐ฉ๐ฎ๐ฉ๐ข ๐ฌ๐ข๐๐ข๐ฅ๐ข๐๐ง๐ข
Lunedรฌ 21 e martedรฌ 22 ottobre, lโAssociazione per la conservazione delle tradizioni popolari – ETS / Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, in collaborazione con il Parco Nazionale Isola di Pantelleria e il Comune di Pantelleria, organizza โInter(S)action. Patrimoni vivi in dialogoโ una serie di appuntamenti di scambio tra i tre Elementi siciliani iscritti nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dellโUnesco: lโOpera dei pupi, lโarte della costruzione dei muretti a secco e la coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria.
Lunedรฌ 21 ottobreย la scuola media statale Dante Alighieri ospiterร un incontro didattico sul mestiere del puparo a cura della Compagnia Brigliadoro.
Durante la giornata, si terranno diversi appuntamenti di interscambio tra “praticanti l’elemento” con sopralluoghi e dimostrazioni delle pratiche immateriali pantesche.
Martedรฌ 22 ottobre alle ore 17.30ย presso lโoratorio “Puntoluce” Don Bosco nella Chiesa Madre del Santissimo Salvatore,ย avrร luogoย lโincontro pubblicoย su: Opera dei pupi, Arte della costruzione dei muretti a secco e pratica agricola della vite ad alberello di Pantelleria. A seguire, alle ore 19, la Compagnia Brigliadoro metterร in scena loย spettacolo:ย โDuello di Orlando e Rinaldo per amore della bella Angelicaโ.
L’ingresso รจ libero sino ad esaurimento posti.
ย
Lโiniziativa รจ realizzata in collaborazione con il Ministero della cultura – Ufficio Unesco e ha lo scopo di favorire un confronto sulle modalitร con cui il patrimonio immateriale contribuisce alla sostenibilitร promuovendo unโarmoniosa relazione tra umani e natura.
LโAssociazione per la conservazione delle tradizioni popolari – ETS / Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, in collaborazione con il Parco Nazionale Isola di Pantelleria e il Comune di Pantelleria, organizza โ๐๐ง๐ญ๐๐ซ(๐)๐๐๐ญ๐ข๐จ๐ง. ๐๐๐ญ๐ซ๐ข๐ฆ๐จ๐ง๐ข ๐ฏ๐ข๐ฏ๐ข ๐ข๐ง ๐๐ข๐๐ฅ๐จ๐ ๐จโ una serie di appuntamenti di scambio tra i tre Elementi siciliani iscritti nella Lista Patrimonio Immateriale UNESCO.
Cultura
Il violinista di Solarino Don Paolo Teodoro e le radici di una tradizione di due secoli
La storia nascosta di un paese che ha fatto della musica una firma identitaria
Nel 1827, quando il paese non era ancora Comune, un documento dโarchivio rivela la presenza inattesa di un musicista professionista. Da allora Solarino non ha mai smesso di essere una comunitร musicale.
Solarino โ Nel 1827 il paese non era ancora autonomo e viveva un momento di transizione politica e amministrativa. Eppure, in quellโanno cruciale, emerge un dettaglio sorprendente che permette di leggere la storia locale da una prospettiva nuova. Tra gli atti conservati presso lโArchivio di Stato di Siracusa compare il nome di Don Paolo Teodoro, registrato come violinista.
Un dato che, per lโepoca, spacca in due lโimmagine consueta di un borgo rurale fatto solo di agricoltori e artigiani.
Il musicista che rompe gli schemi
Il documento mostra chiaramente che Don Paolo Teodoro non era soltanto un residente rispettato di Solarino. Era un musicista. Un ruolo insolito in un contesto rurale del primo Ottocento, dove la musica raramente compariva nelle registrazioni ufficiali. Teodoro abitava in via Fontana, insieme alla moglie Costantino Eloisa, ma la sua formazione aveva radici ancora piรน profonde. Da giovane, infatti, era cresciuto in una parte dellโattuale Palazzo Requesens, allora indicato come Piano Palazzo n.2, oggi cuore dellโodierna Piazza del Plebiscito, luogo simbolo della vita sociale solarinese. Una crescita in un ambiente architettonico e culturale privilegiato che spiega โ almeno in parte โ la precocitร di una vocazione musicale riconosciuta persino dagli atti civili borbonici.
Una tradizione musicale che Solarino non ha mai abbandonato
Il caso di Don Paolo Teodoro non รจ un episodio isolato, ma il primo tassello visibile di una storia piรน lunga. Perchรฉ a differenza di tanti altri centri siciliani, Solarino non ha mai smesso di essere un paese musicale. Bande storiche, maestri locali, scuole di musica, gruppi giovanili, famiglie che tramandano strumenti da generazioni, musicisti nazionali , la musica, qui, non รจ un accessorio, ma un linguaggio collettivo. E questa continuitร testimonia una capacitร rara: fare dellโarte una parte della propria identitร civile. Non tutte le comunitร hanno saputo compiere questa scelta. Molti centri rurali hanno perso nel corso del Novecento le proprie tradizioni culturali, travolti da emigrazione e modernizzazione. Solarino, invece, ha seguito una traiettoria diversa: ha difeso la musica, lโha fatta propria, lโha trasformata in patrimonio comune.
Questo รจ il vero punto di forza del paese. Una maturitร culturale che trova le sue prime radici in persone come Don Paolo Teodoro: uomini capaci, giร due secoli fa, di portare lโarte dentro la vita quotidiana di una comunitร in trasformazione. Oggi, quando strumenti e prove musicali risuonano nelle case, nelle scuole e nelle piazze, รจ possibile intravedere un filo diretto con quella firma dโarchivio del 1827. Solarino continua a distinguersi per il suo fermento artistico. E la storia del violinista Don Paolo Teodoro si rivela allora molto piรน che una curiositร dโepoca: รจ lโorigine documentata di un percorso identitario che il paese ha scelto di portare avanti con orgoglio. Due secoli dopo, Solarino resta un paese che suona e questa รจ, senza dubbio, una delle sue vittorie piรน grandi.
Laura Liistro
Cultura
Elena Pizzuto Antinoro: da Santo Stefano Quisquina alla scena internazionale della ricerca linguistica
Donna siciliana, studiosa di straordinaria competenza e voce autorevole della ricerca italiana, Elena Pizzuto Antinoro รจ considerata una delle figure piรน influenti negli studi contemporanei sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.
Psicologa, linguista e ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha contribuito in modo determinante al riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) come sistema linguistico pienamente strutturato, superando visioni riduttive che ne avevano a lungo limitato la comprensione. Il suo percorso accademico si รจ svolto tra lโItalia e gli Stati Uniti, dove ha approfondito la Lingua dei Segni Americana (ASL) entrando in contatto con metodologie di ricerca allโavanguardia. Questa esperienza internazionale fu decisiva: rientrata in Italia, introdusse nuovi paradigmi analitici che avrebbero innovato radicalmente lo studio della LIS, collocando la ricerca italiana in un dialogo costante con quella mondiale. Caratteristica centrale del suo lavoro fu lโapproccio interdisciplinare.
Elena operรฒ a stretto contatto con persone sorde, analizzando i processi cognitivi, le strutture linguistiche e le dinamiche comunicative della lingua visivo-gestuale. Le sue pubblicazioni rappresentano oggi un riferimento fondamentale non solo in Italia, ma anche nel contesto internazionale degli studi sulle lingue dei segni. Tra le iniziative piรน rilevanti da lei guidate figura VISEL, progetto dedicato allo sviluppo di sistemi di scrittura per la lingua dei segni e alla definizione di strumenti didattici innovativi. Un contributo che ha ampliato le possibilitร di ricerca e di accesso alla comunicazione visiva, rafforzando il ruolo dellโItalia nel panorama scientifico globale. Colleghi e collaboratori ricordano Elena Pizzuto Antinoro come una professionista rigorosa, dotata di una forte integritร etica e di una visione capace di anticipare nuove prospettive. Il silenzioso applauso con cui la comunitร sorda lโha salutata ne sottolinea il profondo impatto umano e scientifico.
Oggi, Elena Pizzuto Antinoro รจ riconosciuta come una figura chiave della linguistica internazionale e un esempio di eccellenza femminile nel mondo accademico. Siciliana, figlia di Santo Stefano Quisquina, ha portato la sua terra dโorigine nei principali centri di ricerca del mondo, lasciando unโereditร destinata a influenzare a lungo gli studi sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.
Laura Liistro
Cultura
Pantelleria, รจ tempo di bilanci al Centro Giamporcaro con chiusura gustosa come da tradizione
Un 2025 ricco di eventi e ospitate per i soci del Centro Giamporcaro, nel resoconto di Sergio Minoli e Anna Rita Gabriele
E’ tempo di bilanci, al Centro Culturale Vito Giamporcaro di Pantelleria, per l’anno associativo 2025.
Ieri, si รจ tenuta una riunione, durante la quale si รจ fatto un excursus di tutte le attivitร .
Magistralmente, Sergio Minoli, alternandosi di tanto in tanto con il presidente Anna Rita Gabriele, ci ha accompagnato in una narrazione perfetta dell’anno trascorso.
Gli eventi
La premessa era incentrata su come รจ nato il centro voluto dal compianto Vito Giamporcaro e l’idea di creare una raccolta di libri, da dare in prestito, nonchรจ sul fatto che l’associazione sia una delle poche se non l’unica sull’isola a vantare una propria sede, capace di ospitare eventi sui piรน svariati argomenti. E’ stata anche ricordata la prima presidente, Rosanna Gabriele, che raccontato gli albori della compagine.
Cosรฌ tra conferenze sull’archeologia, organizzate presso la sede stessa del centro e con nomi altisonanti del settore, da Maurizio Cattani a Stefano Cespa per esempio; corso sull’agricoltura con Giovanni Bonomo e Luigi Rotolo, o sulla micologia, per cui il Centro รจ in grado di rilasciare il patentino, o ancora il corso di scacchi; interventi nelle scuole primarie, per l’avvicinamento dei bambini ai libri; ma ancora, tour per l’isola alla scoperta o riscoperta di chiese e cappellette, organizzando pullman pieni di entusiasti partecipanti. Ma a proposito di gite, non possiamo dimenticare le escursioni tra i sentieri di Pantelleria, nรจ le conferenze di Pietro Ferrandes, sulle specie di uccelli rare avvistate sull’isola.ย
E cosรฌ tanti altri momenti culturali importanti, di livello da mettere a disposizione della comunitร .
Non dimentichiamo, poi, la mostra di quadri, istallazioni e fotoย realizzata presso il Castello: l’antico maniero era costellato al suo interno di piccole opere piene di significato che arricchivano le mura medievali. L’inaugurazione ancora la menzioniamo, con una sorta di battesimo del grande Mยฐ Michele Cossyro.
Le ospitate/partecipazioni
Tante, ma tante attivitร , tutte creative, ben concepite, da un direttivo energico e volenteroso di fare e di esserci concretamente nel territorio.
Infatti, anche il presenziare alle attivitร di altri รจ il giusto segnale per una presenza viva sul territorio: l’ultima in ordine cronologico รจ stata alla scopertura del busto in onore del Dr. Michele Zurzolo, a Piazza Perugia, dove si erano radunati Circoli, Rotary Club, amministrazione comunale e tanti semplici cittadini.
A proposito di Rotary, lo scorso 11 dicembre, il Club insieme ai Lions, si รจ riunito presso i locali del Centro Giamporcaro per la conclusione del progetto, di quest’anno, di donazione di occhiali usati, a dimostrazione che la disponibilitร e la sinergia non possono che essere costruttivi e sempre positivi, specie in piccole comunitร . L’interazione, lo scambio sono crescita e la nostra associazione non fa che confermarlo con le sue larghe vedute, mai miopi ed egoriferite.
Di manifestazioni e ospitate ne potremmo annoverare ancora, ma andiamo per quelle rappresentative e piรน emblematiche come al Progetto da Pantelleria, di Salvatore Gabriele, che quest’anno ha visto premiato Italo Cucci, noto e grande giornalista, nonchรจ, negli ultimi anni, Commissario Straordinario dell’Ente Parco di Pantelleria.
Come si vede, รจ stata, quella del 2025, una annata piena e ricca di partecipazioni preziose anche per esempio nel complesso di Pantelleria Asinabile, evento del Parco durato una settimana, durante la quale il Centro Giamporcaro era presente in Piazza Cavour con unย proprio stand per promuovere la vendita di due libri, il cui ricavato andrร alla realizzazione della statua dell’asino pantesco, voluta da Lillo di Bonsulton.ย
Ma l’associazione ha saputo, anche in quel frangente del festival sull’asino pantesco, creare dei momenti di socialitร con i giovani di Pantelleria: con stimolanti cruciverba o pensieri da scrivere venivano coinvolti studenti dalle classi primarie fino alle superiori.
Sempre in tale occasione si รจ potuto anche acquistare l’ultimissimo calendario di Stefano Ruggeri, ormai atteso di ano in anno. L’autore si รจ prestato ad esporre e anche autografare i calendari, presso il gazebo del Centro, creando un nuovo movimento.
La serata si รจ conclusa come da tradizione con un momento conviviale, che ha visto il suo apice nella tradizionale cuccรฌa di Santa Lucia, per mano dell’abile presidente Anna Rita Gabriele, cuoca e padrona di casa ineccepibili.
Teniamo a ricordare che รจ ย ancora possibile acquistare il libro “Le poesie di Lillo” pantesco e quello di Erina Monteleone “Endemiche rare e rarissime di Pantelleria” affascinanti piante endemiche, per contribuire alla realizzazione del monumento, recandosi presso la sede del Centro, sita in Via Manzoni 72. Potrebbe essere un’ottima idea regalo per questo Natale.
-
Ambiente5 anni agoAMP, a Pantelleria Insieme Live: zonizzazioni e Guardia Costa ausiliario. Gadir e il brillamento de Il Caldo
-
Personaggi4 anni agoStasera 4 Ristoranti a Pantelleria, con Alessandro Borghese. Ecco chi sono
-
Ambiente4 anni agoPantelleria, il PD segnala colorazione anomala e artificiale nella spiaggia del Lago di Venere
-
Pantelleria4 anni agoPantelleria a lutto per Giovanni Maddalena, il galantuomo del Conitro
-
Personaggi4 anni agoPantelleria, รจ U Runcune il vincitore di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese
-
Cronaca4 anni agoUltima Ora – Pantelleria. Identificata la donna morta per annegamento, il secondo suicidio in un mese
-
Capitaneria di Porto4 anni agoPantelleria, allarmanti condizioni meteo-marine nelle prossime 48/72 ore: onde 6 da metri
-
Pantelleria4 anni agoPantelleria, divieto di balneazione a Punta San Leonardo





