Connect with us

Cronaca

Viaggio tra i toponimi della Sicilia (Parte V). Origine dei nomi delle località siciliane

Nicoletta Natoli

Published

-

AGIRA

Distante 35 km da Enna, Agira è tra i centri siciliani più antichi. Secondo la leggenda, sarebbe stata fondata prima della guerra di Troia ed era nota anche a Cicerone e Tolomeo.

Fino al 1861 il paese era chiamato San Filippo d’Argirò, e il toponimo attuale deriva dalla parola greca Agurion, che in latino corrisponde al termine Agyrium, che proviene a sua volta dall’aggettivo arguros, che significa argenteo. Secondo un’altra interpretazione, la città di Agira prenderebbe il suo nome da Agiride, uno dei capi sicani che la fondò, ma la presenza di una miniera d’argento vicino alla città connetterebbe di fatto l’origine del nome all’aggettivo arguros.

 

AGRIGENTO

Nel corso dei secoli il toponimo Agrigento ha assunto differenti accezioni. Inizialmente, al momento della sua fondazione su un altopiano affacciato sul mare i Greci la battezzarono Akragas, che significa “la terra alta, la cima del monte”. Nel 210 a.C., nel corso delle guerre puniche, fu conquistata dai Romani che latinizzarono il nome in Agrigentum.

In seguito, la città cadde sotto il dominio degli Arabi, che la denominarono Kerkent, mentre i Normanni quando la conquistarono nel 1089 la chiamarono Girgenti, toponimo che venne mantenuto fino al 1927. Fu infatti nel periodo fascista che Agrigento assunse il suo nome attuale, con un decreto-legge che stabilì l’italianizzazione del toponimo che aveva la città all’epoca della dominazione romana.

 

AIDONE

Chiamata “il balcone della Sicilia”, Aidone si trova in provincia di Enna sui Monti Erei, a 890 metri sul livello del mare. Nell’antichità, il suo toponimo veniva collegato al termine greco Aidōneús, che deriva direttamente dal sostantivo Ade, e si riferisce al dio e al regno dei morti. La mitologia ci racconta che il dio Ade, dopo aver rapito la sua futura sposa Persefone sulle rive del Lago di Pergusa per portarla con sé nel suo regno, fece una sosta proprio sul colle su cui oggi sorge Aidone.

Ma oltre a questa ci sono altre tre ipotesi sull’origine di questo toponimo. La prima rintraccia una derivazione dal termine arabo Ayn dun, che significa sorgente superiore, e la sua veridicità sarebbe confermata dalla presenza di numerose sorgenti di acqua su tutto il territorio. La seconda unisce il nome del paese alla parola greca aēdṓn, che significa usignolo, e sarebbe ricollegabile alla forte presenza di questi uccelli nella zona. Infine, la terza ipotesi ritrova l’origine del toponimo attuale nell’antroponimo germanico Aido-onis, giustificabile con la colonizzazione gallica di questi territori. Tuttavia, le fonti storiografiche a disposizione su questo argomento non consentono di avere la certezza sull’origine del toponimo.

 

(5 – continua)

Nicoletta Natoli

Mi chiamo Nicoletta Natoli e sono nata a Palermo il 22 gennaio del 1982. Ho sempre sognato di lavorare nel campo delle lingue straniere, e ho avuto la fortuna di riuscirci diventando una traduttrice, anche grazie ai miei genitori che mi hanno sempre sostenuta in tutte le mie scelte. Le mie più grandi passioni sono la musica, il calcio, i viaggi, la lettura, le serie TV e tutto ciò che riguarda la Spagna. Poco tempo fa la frequentazione di un corso di scrittura ha fatto nascere dentro di me la voglia di raccontarmi e di raccontare agli altri, e sono molto grata di avere l’opportunità di poterlo fare.

Economia

Indennità di insularità, Nuovo Sindacato Carabinieri a Montecitorio per illustrare la proposta all’on. Calderone

Redazione

Published

on

 
Toni Megna e Remo Giovanelli, rispettivamente segretario nazionale e segretario generale regionale della Sardegna del Nuovo Sindacato Carabinieri, hanno incontrato a Montecitorio l’onorevole Tommaso Calderone, presidente della Commissione Insularità.

I due esponenti sindacali hanno consegnato al deputato alcuni documenti relativi alle problematiche legate all’insularità, un tema su cui il Nuovo Sindacato Carabinieri ha realizzato uno studio dettagliato.

La richiesta della sigla riguarda il riconoscimento dell’indennità di insularità a tutti gli impiegati della Pubblica Amministrazione che esercitano il loro servizio nelle isole italiane, analogamente agli impiegati pubblici della Corsica, delle Baleari e delle Canarie.

Nello specifico, la proposta formulata dal Nuovo Sindacato Carabinieri al presidente Tommaso Calderone prevede che l’indennità di insularità sia concepita come una misura compensativa e non retributiva, finalizzata a rimuovere gli svantaggi derivanti dalla particolare condizione, proprio come prevede l’articolo 119 della Costituzione.

II parlamentare ha accolto con entusiasmo l’iniziativa di NSC e ne ha riconosciuto la brillantezza, impegnandosi ad avviare a sua volta uno studio di fattibilità con l’Ufficio Legislativo.

“Il Nuovo Sindacato Carabinieri – affermano Toni Megna e Remo Giovanelli – ringrazia l’onorevole Tommaso Calderone per l’opportunità data, che ha permesso l’approfondimento dell’argomento nelle sedi istituzionali opportune”.

Continue Reading

Turismo

Demanio marittimo, giunta approva regole per nuove concessioni

Redazione

Published

on

Presidenza della Regione
Via libera del governo regionale alle regole per il rilascio delle nuove concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo e sportivo, necessarie ai Comuni costieri per predisporre i bandi sull’utilizzo delle aree libere già entro la prossima estate. La giunta Schifani, su proposta dell’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, ha espresso il suo apprezzamento sullo schema di decreto e sulle relative linee guida.

«Col mio governo diamo indicazioni certe per procedere alle gare per l’assegnazione delle aree demaniali – dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – in una fase di transizione delicata. È un passaggio fondamentale che rispecchia, inoltre, quanto previsto dalle norme statali ed europee. Mettiamo ordine in un settore trainante della nostra economia, il turismo balneare, che coinvolge innumerevoli imprese e che rappresenta un fattore di attrazione per il nostro territorio. Regole, tempi certi e trasparenza delle procedure sono elementi indispensabili per stimolare sempre maggiori investimenti ed elevare gli standard qualitativi delle strutture turistico-ricreative, senza comunque sottovalutare la tutela delle nostre coste».

«Fatta salva la proroga prevista dal governo nazionale fino al 2027 delle concessioni esistenti, che rappresentano appena il 17% della risorsa disponibile  – afferma l’assessore Savarino – abbiamo predisposto linee guida per il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime, destinate a orientare l’attività amministrativa dei Comuni. Questo provvedimento individua la procedura per la concessione di nuovi beni demaniali marittimi destinati a attività turistico-ricreative e sportive, gli interventi ammissibili e le indicazioni per la valutazione delle domande, nel rispetto delle normative nazionale e regionale. Con questa sana sinergia tra governo regionale e Comuni, attiviamo nuove opportunità di sviluppo e di lavoro, con una maggiore attenzione all’ecosostenibilità ambientale e all’attivazione di servizi che valorizzino le specificità e le tradizioni culturali ed enogastronomiche dei territori».

Nel dettaglio, lo schema di decreto prevede le modalità di affidamento delle nuove concessioni. I Comuni in regola con l’adozione dei Piani di utilizzo del demanio marittimo (Pudm) possono emanare bandi per assegnare nuove concessioni per un periodo fra i 5 e i 20 anni, mentre gli enti locali con i Pudm già adottati in consiglio comunale, nelle more della loro approvazione, possono rilasciare nuove concessioni per una durata di 6 anni. Tra le indicazioni inserite nelle linee guida per la valutazione delle istanze, viene introdotta una premialità per le micro, piccole o medie imprese, ma viene posto anche un limite massimo di concessioni di cui si può essere titolare, in maniera diretta o indiretta: non più di due unità all’interno dello stesso Comune, tre unità nella stessa provincia, cinque unità sul territorio regionale.

Continue Reading

Cultura

A Pantelleria si parla di “Sesso questo sconosciuto” con il Rotary Club. Grande partecipazione al progetto per gli studenti

Direttore

Published

on

Il  progetto del Rotary Club di Pantelleria si è ripetuto negli anni, ravvisandone l’importanza, e in quest’ultima edizione si è rinnovato l’interesse dei ragazzi delle classi terze, quarte e quinte superiori.

Portare l’argomento tra gli adolescenti, sensibilizzandoli e rendendoli partecipi, è una volontà dell’attuale presidente rotaryano, Mimmi Panzarella, che ha saputo trovare i giusti relatori e le giuste modalità. Questo risultato è stato possibile  anche grazie ai ragazzi del Comitato Studentesco di Pantelleria, che hanno definito quell’evento “un progetto valido e necessario da fare”.

I locali accoglienti dell’Oratorio della Chiesa Madre di Pantelleria Centro hanno reso piacevole e semplice l’assemblea.

Tra gli interventi di avvio ai lavori, anche quello del Dr. Massimo Chiarot, porgendo poi la parola al ginecologo dell’Ospedale  Dr. Giuseppe Turco. Questi, forte dell’esperienza clinica e pantesca, usando termini e toni molto semplici per riuscire non solo per catturare l’attenzione dei ragazzi, ma anche per farsi sentire vicino.

A lungo, l’esperto, ha parlato dell’importanza dell’igiene personale per evitare la trasmissione di infezioni e malattie sessuali. Attraverso l’uso di strumenti elementari, si è anche mostrato l’uso degli anticoncezionali che rientrano nell’ambito del consenso del rapporto sessuale.

Infatti, il punto che più avuto un accento marcato nella relazione del Dr. Turco è il rispetto e il consenso nell’atto sessuale, cosa a cui tiene molto la nostra Presidente: ricordiamo la sua battaglia contro la violenza di genere.

Il pomeriggio si è concluso con una esortazione a parlare di sessualità con professionisti, anche solo con gli adulti perchè il dialogo aiuta sempre ad ogni età e ogni circostanza.

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza