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Ambiente

Ventilatore o Condizionatore: Come sconfiggere il caldo risparmiando

Marilu Giacalone

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Con l’arrivo dell’estate, la ricerca di soluzioni efficaci per combattere le alte temperature e l’afa è sempre più urgente. La possibilità di incorrere in bollette eccessive a causa dell’utilizzo del condizionatore d’aria spesso rappresenta un freno. Ma ecco una buona notizia: i prezzi dell’energia, che nel 2022 avevano raggiunto cifre vertiginose, sembrano essere ormai un ricordo lontano.

Le attuali tariffe elettriche, sia sul mercato a maggior tutela sia su quello libero, consentono di poter utilizzare il condizionatore o il ventilatore senza incorrere in spese insostenibili. Tuttavia è importante conoscere i trucchi per potersi godere un’estate fresca senza pesare troppo sulla bolletta.

L’estate fresca e a costo ridotto: segreti per risparmiare sulla bolletta

Per ridurre i costi legati all’uso del condizionatore, è fondamentale prendere in considerazione diversi fattori. Innanzitutto, bisogna valutare attentamente la classe di efficienza energetica dell’apparecchio: optare per un condizionatore appartenente alla classe A+++, la migliore in termini di consumo annuo, può significare una bolletta notevolmente più leggera rispetto a un condizionatore di classe G.

Inoltre, è importante considerare il tipo di condizionatore scelto. Si può optare tra climatizzatori e condizionatori, con questi ultimi che consentono solo il raffreddamento dell’aria senza la possibilità di regolare la temperatura. Inoltre, alcuni modelli sono dotati della funzionalità pompa di calore, che permette di utilizzare il condizionatore anche come sistema di riscaldamento durante i mesi invernali. 

Tuttavia, è importante tenere presente che l’uso prolungato del condizionatore in entrambe le modalità comporta un aumento delle ore di utilizzo e, di conseguenza, dei costi sulla bolletta.

Ma vediamo alcune buone pratiche per ottimizzare l’utilizzo del condizionatore e contenere i costi:

Impostare una temperatura confortevole (24-26°C).
Utilizzare la modalità di risparmio energetico.
Programmare il timer per accensione e spegnimento automatico.
Utilizzare ventole e finestre per la circolazione dell’aria.
Tenere tende e persiane chiuse durante le ore più calde.
Pulire regolarmente i filtri del condizionatore.
Isolare la casa per evitare dispersioni di calore.
Evitare di utilizzare apparecchi che generano calore durante le ore calde.
Basta seguire alcuni accorgimenti, come la scelta di un condizionatore efficiente, un utilizzo oculato e la ricerca delle tariffe più convenienti. In questo modo, sarà possibile godersi l’estate con freschezza e risparmiare sulla bolletta energetica.

Condizionatore e Ventilatore: Quanto pesano sulla bolletta luce

Quando si parla di comfort durante l’estate, il condizionatore d’aria e il ventilatore sono due alleati preziosi. Tuttavia, è importante considerare il loro impatto sulla bolletta della luce. Il costo dell’energia elettrica può variare in base all’offerta sottoscritta con il fornitore e alla tipologia di tariffa

Nel mercato tutelato, il costo del kWh è regolato da ARERA ed è pari a 0,067 €/kWh.
Nel mercato libero, invece, il costo viene stabilito dai fornitori di energia.
Per quanto riguarda i ventilatori, il consumo medio dell’energia elettrica dipende dal tipo:. 

Un ventilatore a piantana può consumare dai 25 ai 50 W, mentre 
un ventilatore da tavolo può variare dai 10 ai 25 W, con modelli più economici che possono arrivare a 5-8 W.
I ventilatori a soffitto, invece, hanno un consumo che va da 45 a 70 W, con modelli più potenti che possono arrivare a 120 W.
Passando al condizionatore d’aria, il suo consumo energetico può variare da un minimo di 0,5 kWh a un massimo di 1,5 kWh.


Facendo una stima approssimativa, consideriamo una potenza media di 1 kWh per il nostro condizionatore. Oltre alla potenza, bisogna tenere conto del costo dell’energia elettrica, che secondo le stime di ARERA a partire dal 1° luglio 2023, si aggira intorno a 23,85 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse.

Supponendo un utilizzo giornaliero di 4 ore, il consumo mensile di un condizionatore sarebbe quindi di circa 120 kWh. 

Considerando il costo previsto per l’energia questa estate, il condizionatore avrà un impatto sulla bolletta di circa 28 euro al mese.

Sia il condizionatore d’aria che il ventilatore possono incidere sulle spese energetiche. Se si desidera ridurre l’impatto sulla bolletta della luce, è consigliabile utilizzarli in modo oculato preferendo impostazioni di temperatura moderate e limitando il loro utilizzo solo quando necessario. Inoltre, è sempre utile valutare l’efficienza energetica degli apparecchi prima dell’acquisto, optando per modelli con classificazione energetica più elevata. In questo modo, si può garantire il massimo comfort durante l’estate, mantenendo sotto controllo i costi energetici.
Fonte: Studio Energia-Luce

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Ambiente

Pantelleria, derattizzazione del capoluogo

Direttore

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Il giorno martedì 9 dicembre 2025  verrà effettuato un intervento di derattizzazione nelle ore diurne di tutto il centro urbano di Pantelleria.
Per informazioni CONTATTARE IL NR. CELL. 3891120697.

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Ambiente

Conto Termico 3.0, da Natale 2025 il nuovo bonus per l’efficienza energetica degli edifici

Matteo Ferrandes

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Con il debutto del Conto Termico 3.0, atteso per le festività di Natale 2025, il sistema degli incentivi per l’efficienza energetica degli edifici cambia volto. Il nuovo meccanismo, gestito dal Gestore dei Servizi Energetici, promette rimborsi e procedure più snelle rispetto ai bonus fiscali tradizionali, per spingere famiglie, imprese e Pubbliche Amministrazioni a investire in riqualificazione e fonti rinnovabili.

Un nuovo “bonus di Natale” per l’efficienza energetica

Un vero e proprio “bonus di Natale” per la transizione energetica: così è stato definito il Conto Termico 3.0, che entrerà in vigore il 25 dicembre 2025, a novanta giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento rappresenta un’evoluzione del precedente Conto Termico e punta a rendere più stabile il sostegno agli interventi di efficienza energetica rispetto ai bonus legati alle detrazioni in dichiarazione dei redditi.

La dotazione finanziaria complessiva arriva a 900 milioni di euro l’anno, ripartiti tra soggetti privati e Pubbliche Amministrazioni, con un limite di 500 milioni per i primi e 400 milioni per le seconde, comprensivi delle diagnosi energetiche. La misura del beneficio potrà variare, in base alle tipologie di intervento e ai tetti di spesa, tra il 40% e il 65% dei costi ammessi, con la possibilità di coperture fino al 100% per alcune categorie assimilate alle PA, come gli enti del Terzo settore privi di attività economica, in un contesto segnato dall’aumento del costo dell’energia elettrica.

A differenza di molti incentivi fiscali, il contributo sarà erogato direttamente dal GSE, senza passare da complesse compensazioni d’imposta. Per importi fino a 15 mila euro il rimborso potrà favorire concretamente chi vuole risparmiare in bolletta, arrivando in un’unica soluzione, mentre per spese più elevate la somma sarà distribuita in un massimo di cinque rate annuali. Un cambiamento che punta a offrire maggiore certezza sui tempi e a superare le criticità emerse con i precedenti bonus legati alla capienza fiscale dei contribuenti.

Chi può accedere e quali interventi sono coperti

Il perimetro dei soggetti ammessi al Conto Termico 3.0 è molto ampio. Possono accedere al contributo le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, i soggetti privati per interventi su immobili residenziali e non residenziali, le imprese, gli enti del Terzo settore e le realtà coinvolte in configurazioni di autoconsumo collettivo. Per gli ETS senza attività economica il legislatore ha previsto un trattamento assimilato a quello delle PA, con maggiori margini di copertura e la possibilità di prenotare gli incentivi in funzione dei progetti programmati.

Sul fronte degli interventi, il nuovo schema conferma e amplia il campo di applicazione. Sono finanziabili i lavori volti all’incremento dell’efficienza energetica degli edifici e quelli per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, in particolare sugli immobili non residenziali. Rientrano, ad esempio, l’isolamento tramite cappotti termici, la sostituzione di serramenti e infissi obsoleti, l’installazione di sistemi di illuminazione ad alta efficienza e le diagnosi energetiche necessarie a impostare piani di riqualificazione coerenti con i costi energetici attuali.

Per i privati restano centrali gli interventi sugli impianti di climatizzazione. Il Conto Termico 3.0 agevola la sostituzione di caldaie e vecchi generatori con pompe di calore e sistemi ibridi, così come l’installazione di collettori solari termici e scaldacqua a pompa di calore. Per imprese e PA la platea degli interventi si estende anche agli impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e alle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, in sinergia con le offerte dei principali fornitori di energia elettrica.

Procedure GSE, controlli e tempi di avvio

La gestione operativa del Conto Termico 3.0 resta affidata al Gestore dei Servizi Energetici, che dovrà aggiornare le regole applicative e il portale informatico in coerenza con il nuovo decreto. L’accesso avverrà tramite richiesta presentata dal beneficiario oppure tramite tecnici, progettisti o rivenditori abilitati. A valle dell’istruttoria, il GSE riconoscerà il contributo entro i limiti di spesa previsti, avvalendosi anche di procedure semplificate per gli impianti di minori dimensioni e per alcune tipologie di intervento standardizzate.

Un tassello centrale del nuovo meccanismo è il catalogo dei prodotti prequalificati, che include apparecchiature e sistemi già verificati rispetto ai requisiti tecnici imposti dalla normativa. Per chi sceglie soluzioni inserite in questo elenco l’iter viene velocizzato, con controlli documentali ridotti e un esame più rapido delle pratiche. È previsto inoltre un sistema di monitoraggio dei costi, con la possibilità per il GSE di adeguare periodicamente i massimali di spesa all’andamento dei prezzi rilevati dall’Istat, così da mantenere effettiva la capacità incentivante del provvedimento.

Nonostante la cornice normativa sia stata definita, restano da chiarire entro sessanta giorni dall’entrata in vigore vari aspetti operativi, dalle modalità di invio delle istanze ai criteri di accesso. Questa fase di assestamento potrebbe comportare qualche ritardo iniziale, ma l’esecutivo punta a trasformare il Conto Termico 3.0 in uno strumento stabile di politica energetica, in grado di sostenere nel medio periodo la riduzione delle emissioni e il rafforzamento delle fonti rinnovabili nel patrimonio immobiliare italiano.

Fonte: https://www.papernest.it/news/conto-termico-natale/

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Ambiente

Pantelleria, calendario distribuzione acqua a Khamma e Tracino – dicembre 2025

Direttore

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Un nuovo passaggio di acqua nelle contrade attigue Khamma e Tracino. Si comincia domani 4 dicembre

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