Ambiente
Venere, Marte e Luna: spettacolare allineamento da seguire in diretta con INAF. Chissà da Pantelleria come si vedranno
Venere, Marte e la Luna saranno protagonisti della diretta “Il cielo in salotto” il 27 aprile, insieme a stelle e galassie del cielo primaverile
di Beatrice Raso da Meteoweb.eu
Condizioni meteo permettendo, giovedì 27 aprile alle ore 21.00 EduINAF vi regalerà un’indimenticabile passeggiata attraverso il cielo primaverile durante la prossima diretta della serie “Il cielo in salotto”. Lo comunica l’INAF.
Si parte con l’allineamento tra Venere, Marte e Luna, che sarà ben visibile verso ovest, subito dopo il tramonto, negli ultimi giorni del mese di aprile. Insieme a Mario Guarcello e Albino Carbognani, con i telescopi INAF rispettivamente da Palermo e Bologna, si potranno osservare i pianeti Venere e Marte ed esplorare il paesaggio lunare, approfittando della fase del nostro satellite naturale, che il 27 aprile sarà al primo quarto. Quando la Luna si trova al primo quarto, infatti, vediamo la sua superficie illuminata lateralmente dal sole: questo forma lunghe ombre che rendono ben visibili crateri e montagne lunari.
Spazio anche agli esopianeti: Serena Benatti, ricercatrice all’INAF di Palermo, guiderà il pubblico attraverso gli oltre 5000 mondi extra-solari scoperti finora e i metodi ingegnosi per identificarli.
Infine, per chiudere la serata, torna la modalità juke-box: sarà il pubblico a scegliere cosa osservare, dalle stelle tipiche dei cieli primaverili – Regolo, Arturo e la binaria visuale Alcor-Mizar – alle lontane galassie dell’ammasso della Vergine, come M87, con il suo potente getto che si solleva nei pressi del celebre buco nero supermassiccio nascosto al centro della galassia, e M100, galassia a spirale in cui spesso si scorgono le poderose esplosioni di supernove con cui le stelle massicce terminano la loro esistenza.
Chissà che a Pantelleria il meteo non sia favorevole e il nostro Leonardo Puleo non possa regalarci scorsi straordinari di un cielo infinito e inimmaginabile.
Ambiente
Ambiente, via libera ai cani al guinzaglio nelle aree naturali protette
I cani al guinzaglio potranno entrare nelle aree naturali protette della Sicilia. Lo stabilisce il decreto firmato dall’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, che aggiorna le disposizioni vigenti e regolamenta, secondo criteri più attuali, la fruizione del patrimonio naturale regionale.
«L’introduzione dei cani al guinzaglio all’interno di parchi e riserve è una novità che ho fortemente voluto – sottolinea l’assessore Savarino – per rispondere alle legittime istanze dei numerosi fruitori, tra cui molti turisti, di questi luoghi splendidi che caratterizzano il territorio siciliano. Vivere esperienze di immersione nella natura in compagnia degli animali d’affetto è un’opportunità per adulti e bambini, nel rispetto dell’equilibrio con la fauna selvatica e la flora. Dopo il regolamento emanato la scorsa primavera che consente ai dipendenti dell’assessorato del Territorio e dell’ambiente di portare in ufficio i loro animali domestici, con questo provvedimento proseguiamo il nostro impegno nell’accrescere il benessere dei cani e di chi se ne prende cura».
Il decreto consente l’introduzione dei cani al guinzaglio in specifici sentieri e aree individuate dall’ente gestore delle aree naturali protette sulla base di linee guida e criteri fissati dall’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, previo parere del Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale. Resterà in vigore, invece, il divieto di ingresso nelle zone A dei parchi e delle riserve naturali integrali e nelle altre zone di ciascuna area naturale protetta dove non è consentita la fruizione. L’ente gestore può comunque prevedere deroghe motivate, specifiche e nominative, nei limiti fissati dalle linee guida regionali. Adesso tutti gli enti gestori provvederanno a integrare i rispettivi regolamenti di fruizione dei singoli siti naturalistici.
Ambiente
Ora solare 2025, stanotte si cambia. La storia nella Prima Guerra Mondiale
Le lancette andranno spostate indietro di un’ora, dalle ore 3 di notte andranno posizionate alle ore 2. Si avrà un’ora in più di luce al mattino e si dormirà un’ora in più. Nei sette mesi di ora legale che stanno per chiudersi, secondo Terna, c’è stato un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.
Mentre è caduta nell’oblio da sette anni, come un orologio
fermo, la proposta della Commissione europea di abolire l’avvicendamento, era stata presentata
nel 2018.
Un po’ di storia
Se l’invenzione dell’ora legale risale al Settecento e porta la firma di Benjamin Franklin, in Italia
l’ora legale è stata istituita nel 1916 nel corso della Prima Guerra Mondiale proprio per un
risparmio in termini energetici fino al 1920, tornando in occasione del Secondo conflitto mondiale
tra il 1940 e il 1948. Dopo un primo passaggio nel 1965, è nel 1966 che viene introdotta
ufficialmente nel nostro Paese per i mesi compresi tra maggio e settembre. Nel 1980 un accordo
tra 14 Paesi, Italia compresa, anticipa il cambio che, da allora viene anticipato in concomitanza con
la Pasqua.
Il doppio cambio dell’ora durante l’anno, da legale a solare, potrebbe però avere delle
ricadute sull’alternanza sonno-veglia e da tempo è causa di dibattito non solo in Italia ma anche
nell’Unione europea. Al centro la difficoltà di coniugare risparmio economico e le abitudini sociali
e personali di ognuno di noi.
Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi
Ambiente
Pantelleria, nuovo cavo tranciato nuovo black out di TIM. di vecchio solo le cause
Era il 16 settembre scorso quando segnalavamo la prima problematica con Tim, per cui nè telefoni nè connessione erano possibili con il gestore principale d’Italia.
Dopo settimane e settimane di disagi e problemi, poco alla volta nelle contrade dell’isola si ripristinavano i collegamenti.
Ieri, 23 ottobre 2025, intorno alle ore 15/16, un nuovo down ha mandato all’aria cellulari e computer.
Abbiamo chiesto informazioni a fonti abbastanza certe sulle cause e sull’estensione del problema: quasi tutta l’isola per trancio di un altro cavo, presumibilmente intorno alla zona del forno Manciaforte.
Dopo una breve illusione di ripristino, nuovamente la disconnessione.
A tutt’ora, dopo oltre 24 h, siamo isolati, intanto sbarcano ancora turisti meravigliati della bellezza di Pantelleria già solo sorvolandola.
Di domande spontanee ne sorgerebbero molte, ma ce le teniamo per noi, speriamo solo che il disagio venga risolto il prima possibile, specie per chi è lontano e un pò isolato dai centri abitati e sia per chi lavora h24 con il pc e il cellulare.
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