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Cultura

Un nuovo reality "Matrimonio a prima vista Italia". Il parere della psicologa Tinto sul tema e sulla società odierna

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Il nuovo reality show che sta andando in onda ultimamente porta il titolo “Matrimonio a prima vista Italia”. Consiste in una sorta di gioco dove persone sconosciute tra loro, sulla base di valutazioni realizzate da una equipe, vengono accoppiate. Le coppie conosceranno l’identità, il viso e il sorriso del loro promesso sposo, solo una volta giunti sull’”altare”. La cerimonia nuziale celebrata non ha validità giuridica. Se poi le coppie ritengono di aver trovato l’anima gemella formalizzeranno le finte nozze. Questo in sintesi il canovaccio della trasmissione, ma abbiamo voluto capire cosa possa indurre ad un progetto televisivo simile. Così abbiamo chiesto lumi alla psicologa della testata, la dottoressa Maria Tinto, cui spesso abbiamo dato casi difficili da analizzare in qualche battuta. Con la sua grande professionalità e sensibilità, così si è espressa.

1) Cosa ne pensa in genere di una trasmissione simile?

Facciamo tutti parte del cosiddetto villaggio globale, chiunque puo’ decidere di rendere pubblica ogni esperienza vissuta, la dimensione privata del se’ e quindi la parola intimita’, vengono bandite a vantaggio dello spettacolo. nel villaggio globale attraverso la rete tutti sanno tutto dell’altro, proprio come anticamente accadeva nel villaggio, quel luogo dove il pettegolezzo e la calunnia potevano “rovinare” la vita di una persona con la stessa facilita’ con cui potevano erigerla. Per la maggior parte di coloro che “usano” questo tipo di comunicazione tecnologica, il “mostrarsi” e’ divenuta la modalita’ di elezione per sentirsi parte di qualcosa di piu’ grande a cui appartenere, una trasmissione del genere in un contesto simile non mi meraviglia affatto.

La televisione e’ un’arma che negli ultimi decenni e’ stata usata in maniera inappropriata agendo disastrosamente sulla crescita dei nostri figli. e’ un’arma che sprigiona tutta la sua devastante violenza, quando propone modelli che svalutano l’uomo, riportandolo alla natura primitiva governata primariamente dagli impulsi e non dalla ragione.

Un’ulteriore considerazione e’ che queste trasmissioni vanno analizzate da due prospettive, quello di chi partecipa, che potrebbe anche ricoprire un ruolo di recitazione, e di chi osserva, che potrebbe non avere la capacita’ di dicriminare il vero dal falso e ridurre il corteggiamento e l’innamoramento ad una perdita di tempo, con lo spettacolo svilente delle emozioni piu’ intime, che vengono paradossalmente lottizzate e proiettate sul palcoscenico irriverente del mondo.”

2) Perchè una persona con l’emancipazione e libertà che ha dovrebbe affidarsi ad una trasmissione per trovare marito/moglie e programmare così il suo futuro?

Faccio una premessa, credo fermamente che la liberta’ sia innanzitutto una condizione mentale piu’ che uno status, almeno per noi occidentali.

In quest’ottica la liberta’ e’ un’acquisizione consapevole della propria ricchezza interiore.

E’ una condizione piu’ complessa di un diritto civile piovuto dall’alto.

Quindi, sentirsi liberi di scegliere e di decidere, presuppone un requisito di maturita’ e di individuazione, che molti giovani oggi non riescono a raggiungere, nonostante l’eta’ anagrafica vorrebbe farci intendere il contrario.

Per cio’ che attiene le motivazioni, possono essere tante, perche’ ognuno ha la sua verita’ ed il suo personale modo di raccontarsela.

c’e’ la voglia di apparire ad ogni costo, nella consapevolezza che se non passi attraverso uno schermo televisivo non esisti, ma c’e’ anche il cosiddetto “pensiero magico”, con una certa dose di fascinazione retrostante, secondo cui la scelta fatta da qualcun altro possa essere migliore della propria, in questo c’e’ anche tanta mancanza di responsabilita’, perche’ scegliere vuol dire crescere ed emanciparsi, delegare a qualcun altro la possibilita’ di decidere per se stessi, presuppone un’ incapacita’ ed un’accettazione passiva di tale deficienza, che rimanda, per molti aspetti, anche alla fragilita’ interiore, alla voglia di dipendere dalle decisioni altrui, pur nella certezza della possibilita’ di poter tornare indietro e sciogliere il “vincolo matrimoniale”.”

3) Che persone possono rivolgersi?

Immaturita’, superficialita’ e spettacolarizzazione fanno da sfondo a queste tipologie di trasmissioni. il panorama delle persone che potrebbero rivolgersi e’ quello che tiene conto di queste caratteristiche.

4) Davvero abbiamo bisogno dell’aiuto di altri per trovare compagnia e, addirittura, l’anima gemella?

Ne abbiamo bisogno nella misura in cui crediamo di non esserne capaci. L’anima gemella e’ un’illusione post romantica, in questo caso non si parla di amore, quanto piuttosto di affinita’ abilmente valutate a tavolino da esperti, secondo principi prefissati, che non consentono alcuna possibilita’

all’amore di avverarsi, l’amore e’ tutt’altra cosa.

In questo tipo di situazione “costruita”, l’amore diventa solo uno strumento per appagare altri bisogni, che dell’amore nulla sanno.

L’amore si nutre di alchimie profonde, di mistero e di penombre, in amore c’e’ una scoperta continua,che si avvera attraverso l’attrazione dell’altro.

E’ in questa discrezione che si racchiude la gioia per la vita, volerlo rendere palesemente manifesto e artefatto, vuol dire violentarlo e privarlo degli aspetti salienti di unicita’ e seduzione.”

5) Gli sposi, da quello che ho letto per capire la trasmissione, hanno un tot di tempo per decidere se rimanere tali o lasciarsi? Ci si può dare un termine perentorio per conoscere una persona?

E’ una pretesa assurda quella di credere di poter conoscere una persona in un tempo determinato, del resto non conosciamo neanche bene noi stessi.

Quante volte facciamo cose che non avremmo mai pensato di fare, la nostra stessa vita e’ intrisa di paradossi e contraddizioni.

Di una persona e’ possibile carpirne un po’ del suo modo di essere ogni giorno, come un piccolo mistero che dell’altro sveliamo a noi stessi, questo e’ uno dei tanti aspetti intimi per amare una persona.

Dare una scadenza a due individui, per valutare se ci sono le condizioni idonee ad avere una storia di coppia, lo trovo abbastanza divertente, come del resto penso sia la trasmissione stessa.

Del resto gli stessi partecipanti vi prendono parte con lo spirito del divertimento, l’unica nota stonata e’ l’epilogo dell’evento matrimoniale, che induce in inganno, poiche’ usa il costrutto del matrimonio, ancora molto importante per la nostra cultura, trasponendolo in un contesto di gioco e superficialita’, privandolo della serieta’ e compostezza che merita. Questo a mio avviso e’ molto fuorviante, perche’ induce a pensare al matrimonio con la stessa faciloneria di chi resta deluso per un like mancato sull’ultima foto messa in rete che lo ritrae.”

6) Gli psicologi ingaggiati, certo sono pagati per questo, ma non hanno una sorta di rifiuto davanti ad un lavoro del genere?

“Il lavoro dello psicologo e’ anche di tipo statistico, dove si studiano le variabili dei fenomeni che attengono l’uomo, in questo caso e’ una questione di probabilita’. mettere insieme due persone in relazione alle affinita’ di ciascuno riguardo ai gusti ed ai bisogni, puo’ essere una bella scommessa.

In ogni caso, considerati gli scarsi risultati che la trasmissione ha avuto nelle tre edizioni, rispetto agli obiettivi che si pone, forse una riflessione si impone, riguardo i parametri di valutazione, che andrebbero calibrati differentemente.

ad esempio, in riferimento alla sessualita’, gli strumenti di verifica sono molto complessi, poiche’ l’affinita’ sessuale tra due persone e’ alquanto improbabile da realizzare, ci muoviamo nel campo dei sensi e delle emozioni, che per fortuna e mi auguro ancora per lungo tempo, non possono essere pianificate a tavolino, appartenendo all’ambito delle liberta’ personali di ciascuno di noi.”

7) Che società è la nostra oggi?

“E’ la societa’ orizzontale, piatta, senza slanci creativi, dal punto di vista intellettuale e spirituale. Sembra che tutto sia gia’ stato detto o fatto. E’ la societa’ in cui a furia di voler spiegare ogni cosa, si e’ finiti per restare imprigionati dalle stesse domande.

E’ la societa’ della confusione di ruoli e di intenti, dove non si cercano piu’ le risposte, ma si giudicano le intenzioni. E’ la societa’ acritica, apolitica, amorale, anaffettiva, e paradossalmente asociale.

un rimedio a tanto grigiore e’ e rimane l’uomo, il solo che possa erigersi a manifesto della propria umanita’, con l’intelligenza che gli appartiene, per fermare l’orda incivile che pure e’ sempre in agguato.” – Maria Tinto – psicologa e psicoterapeuta esperta in terapia breve strategica

Marina Cozzo

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Cultura

Pantelleria, workshop e scambio di auguri il 14 dicembre al Museo di Punta Spadillo

Redazione

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Workshop sulla vite ad alberello e scambio di auguri con il Parco Nazionale Isola di Pantelleria: sabato 14 dicembre 2024 a Punta Spadillo

Il Parco Nazionale Isola di Pantelleria, nell’ambito del Laboratorio Permanente per la Trasmissione dei Saperi legati alla pratica agricola della Vite ad Alberello, invita la cittadinanza e gli interessati al workshop informativo gratuito: “La viticoltura sostenibile” in programma sabato 14 dicembre 2024 a partire dalle ore 16.00 al Museo Geonaturalistico di Punta Spadillo.

L’evento prevede, tra gli altri,  gli interventi del Prof. Cesare Castellini (Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali – Università degli Studi di Perugia); e del Dott. Agr. Dario Brucculeri, (viticoltore e Vicepresidente di ItaliaBIO). 

Alle 18.30, si terrà un momento di convivialità con uno scambio di auguri e un brindisi organizzato dal Parco Nazionale. Sarà un’opportunità per condividere con la comunità le azioni e i risultati conseguiti negli anni e per rinnovare l’impegno nella tutela, promozione e valorizzazione dell’Isola di Pantelleria. 

Interverranno il Commissario Straordinario Italo Cucci e la Direttrice Sonia Anelli.

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Cultura

Pantelleria, contributi dal Comune per restauro di due chiese. Ecco quali

Redazione

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L’Amministrazione Comunale di Pantelleria sostiene il restauro di due chiese importanti per i panteschi

L’Amministrazione Comunale annuncia con orgoglio l’erogazione di un contributo straordinario finalizzato al restauro di due importanti edifici di culto dell’isola, simboli del nostro patrimonio storico e culturale.

I fondi sono destinati a interventi specifici che rispondono a esigenze urgenti di conservazione:

  • Parrocchia San Giuseppe (Contrada Rekale): i lavori interesseranno il ripristino degli intonaci esterni, per garantire la sicurezza strutturale e migliorare l’aspetto estetico della chiesa, punto di riferimento per la comunità locale.
  • Parrocchia San Gaetano (Contrada Scauri): il contributo permetterà il restauro conservativo e il recupero funzionale dei locali annessi alla chiesa, valorizzando uno spazio di culto e incontro per i cittadini.

Questo intervento si inserisce in una più ampia strategia di tutela e valorizzazione del nostro territorio, con l’obiettivo di preservare il patrimonio artistico, architettonico e spirituale di Pantelleria.

Il commento del Sindaco Fabrizio  D’Ancona

In un’epoca in cui è fondamentale promuovere il rispetto per la nostra storia e i luoghi che rappresentano le radici della nostra comunità, il restauro delle chiese di San Giuseppe e San Gaetano è una scelta che guarda al futuro senza dimenticare il passato. La nostra Amministrazione vuole essere vicina alle parrocchie e ai cittadini, contribuendo concretamente alla salvaguardia del nostro patrimonio.
Questi lavori non sono solo un gesto di cura per le strutture, ma anche un segnale di attenzione verso il valore della cultura e della fede per l’identità della nostra isola. Continueremo a lavorare per rafforzare il legame con il territorio, con l’orgoglio di custodirne la bellezza e la storia.

L’Amministrazione Comunale invita tutta la cittadinanza a sostenere con entusiasmo queste iniziative, riconoscendo l’importanza di un impegno collettivo per il bene comune.

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Cultura

Incanto natalizio ad EricèNatale tra presepi, concerti, mercatini, spettacoli, zampognari

caterina murana

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Erice, 6 dicembre 2024 – Dal 7 dicembre al 6 gennaio, Erice, il borgo siciliano abbracciato dalle antiche mura, si trasforma in un luogo di meraviglie natalizie.
‘EricèNatale – Il borgo dei presepi’ porta tra i vicoli medievali un ricco calendario di iniziative che uniscono la magia delle feste alla profonda tradizione culturale del territorio. I mercatini di Natale animeranno Piazza della Loggia e Piazzetta San Giuliano, dove artigiani locali esporranno le loro creazioni: dalle ceramiche tipiche alle ricette e ai dolci siciliani, dai presepi artigianali agli addobbi natalizi realizzati a mano. La Via Albertina degli Abati diventerà un angolo del Polo Nord con la Casetta di Babbo Natale e i bambini potranno consegnare le loro letterine e partecipare a laboratori creativi e attività ludiche pensate appositamente per loro.
Il programma culturale si arricchisce di proposte di altissimo livello al Teatro Gebel Hamed con un raffinato jazz, seguito da performance per bambini che uniscono teatro e musica. Le atmosfere gospel risuoneranno nelle chiese mentre i concerti natalizi vedranno protagonisti ensemble di grande prestigio.
Il clima natalizio sarà esaltato dalla presenza degli zampognari itineranti siciliani che, con le loro melodie, accompagneranno i visitatori lungo un percorso di oltre 30 presepi artigianali, ognuno con la propria storia da raccontare. Il borgo di Erice ospiterà anche un presepe vivente, che testimonia la vivacità della tradizione presepiale siciliana e la capacità delle comunità locali di mantenere viva la memoria della Natività.
Particolare attenzione è stata dedicata all’illuminazione che crea suggestive scenografie urbane.
L’ Istituto Blackett-San Domenico ospiterà un’ installazione dell’artista Marco Nereo Rotelli: un presepe di parole che valorizza la facciata. L’opera, che gioca con la particella “ES” nella parola presepe, invita a un viaggio interiore nell’inconscio, da cui tutto prende forma. Attraverso le parole dedicate al Natale da sei grandi poeti del Novecento, si riscopre la dimensione più profonda e riflessiva del Natale, dove lo stupore diventa porta d’accesso ai temi dell’amore e della pace.
Il momento clou delle festività sarà la notte di San Silvestro, quando in Piazza della Loggia partirà una grande festa a cielo aperto. Dalle 23:30, live music, countdown, giochi pirotecnici, brindisi con Daria Biancardi e dj set con i Radio Time 90. Il calore del Natale si estende anche alle frazioni del territorio ericino: dai laboratori natalizi nei Giardini degli Aromi di Raganzili alle celebrazioni a Ballata, dalla decima edizione di “Donare rende felici” a Napola al suggestivo presepe vivente “Da Casa Santa a Betlemme” a Mokarta, fino agli eventi natalizi a Pizzolungo.

“EricèNatale rappresenta ormai un appuntamento imprescindibile per il nostro territorio,” dichiara la sindaca di Erice Daniela Toscano. “Anno dopo anno, questa manifestazione si è evoluta fino a diventare un vero e proprio simbolo dell’identità culturale ericina. Non è solo un evento turistico, ma un momento in cui la nostra comunità si ritrova e si riconosce nelle proprie tradizioni. Il successo delle passate edizioni ci ha spinto a investire sempre più energie nel rendere EricèNatale un’esperienza unica, che sa coniugare il Natale con la ricchezza del nostro patrimonio storico e artistico. Vedere i nostri vicoli medievali animarsi di luci, musica e arte, osservare le famiglie che riscoprono la gioia della condivisione, questo è il vero spirito di EricèNatale.”
L’assessora alla Cultura, Turismo ed Eventi di Erice Rossella Cosentino sottolinea con entusiasmo il forte coinvolgimento della comunità locale: “Continuiamo ad essere particolarmente orgogliosi della partecipazione delle associazioni e dei cittadini. La risposta della popolazione è sempre eccezionale: artigiani, commercianti, artisti e  volontari si sono mobilitati con entusiasmo per rendere EricèNatale ancora più speciale. Le associazioni locali hanno contribuito alla realizzazione degli eventi, dai mercatini alle performance artistiche, dai presepi alle iniziative per i bambini, la testimonianza più bella di quanto questa manifestazione sia profondamente radicata. È proprio questa sinergia tra istituzioni e cittadini che rende EricèNatale un’autentica espressione della nostra tradizione.”

Il programma include anche l’apertura dei principali siti culturali: dal Polo Museale “A. Cordici” al Presepe Regio Monumentale Meccanico – recentemente riqualificato – alla storica Torretta Pepoli, fino alle chiese monumentali che custodiscono secoli di storia e arte. Da segnalare anche il presepe allestito da Jaemy Callari in uno dei cortili di Piazza San Domenico, un’opera che promette di superare le precedenti creazioni dell’artista. Gli Info point ubicati a Porta Trapani e in Piazza della Loggia saranno a disposizione dei visitatori per informazioni e assistenza.

Il borgo medievale è comodamente raggiungibile tramite la funivia panoramica con vista mozzafiato sul territorio. Gli orari del servizio sono consultabili sul sito www.funiviaerice.it.

EricèNatale – Il borgo dei presepi gode del sostegno de “I Borghi più belli d’Italia” e della Funierice ed è organizzato dal Comune di Erice, in collaborazione con la Fondazione Erice Arte, la Fondazione e Centro di cultura scientifica Ettore Majorana, l’Associazione “Il Bajuolo” di Erice, l’Associazione “MEMA” (Mediterranean Music Association) con l’Associazione Siciliana Amici della Musica e Amici della Musica di Cefalù “S. Cicero”, l’Associazione “Vivere Erice”, l’Istituto d’Istruzione superiore “Ignazio e Vincenzo Florio”, l’Istituto di Istruzione superiore “Sciascia Bufalino”, la Montagna del Signore, l’associazione Omnia Certe, l’Istituto di Cultura Italo-Tedesco di Trapani con il Goethe-Institut Italien, l’associazione Donare rende felici, l’associazione VMKLAB, l’Associazione Hot Stone, Fc Service, l’Associazione Tradumari&venti e il Gruppo Medievale Monte San Giuliano-Erice.
La manifestazione è coordinata dal settore Cultura del Comune di Erice guidato dal Dott. Toto Denaro.

Gli appuntamenti del 7 e dell’8 dicembre
Il 7 e 8 dicembre EricèNatale si apre con un weekend ricco di atmosfera natalizia. I mercatini e il villaggio gastronomico in Piazza della Loggia e Piazzetta San Giuliano saranno aperti dalle 11:00 alle 20:00, mentre la Casetta di Babbo Natale accoglierà i più piccoli dalle 15:00 alle 20:00.
L’inaugurazione ufficiale si terrà il 7 dicembre alle 17:30 con l’accensione delle luminarie e dell’albero di Natale in Piazza della Loggia. La serata proseguirà al Teatro Gebel Hamed alle 18:00 con lo spettacolo per bambini “L’Aquilone e la Nuvola” di e con Emilio Ajovalasit del Teatro Atlante, mentre dalle 18:30 Piazzetta San Giuliano si animerà con musica e DJ set.
In entrambe le giornate, le tradizionali melodie degli zampognari accompagneranno visitatori e residenti per le vie del centro storico.

Il programma completo degli eventi sarà visibile sul sito web www.comune.erice.tp.it e sui profili social di EricèNatale e del Comune di Erice.

 

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