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Salute

Un aiuto contro la povertà sanitaria in Sicilia

Redazione

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Record di povertà sanitaria in Sicilia e a Palermo, aumentano di più i
senzatetto
“Spesso non sono regolari, pur con febbre alta temono di rivolgersi
all’ospedale”
L’appello di Federfarma per aumentare la donazione di prodotti al Banco
farmaceutico

Palermo, 10 febbraio 2024 – Aumenta in modo esponenziale la povertà
sanitaria in Sicilia. Il Banco farmaceutico ha rilevato che nell’Isola
lo scorso anno le persone in condizioni di povertà sanitaria aiutate
dagli enti assistenziali anche grazie alla Giornata di raccolta del
farmaco sono state 35.331 (di cui 17.765 a Palermo e provincia). Nel
2023 le 290 farmacie aderenti all’iniziativa (99 a Palermo e provincia)
hanno raccolto 28.974 confezioni (11.021 a Palermo), a fronte di un
fabbisogno espresso dalle associazioni di 61.876 farmaci da banco
(28.686 a Palermo); quindi, le donazioni hanno coperto il 46,8% della
richiesta totale (38,4% nel capoluogo).
Quest’anno la Svimez stima che le famiglie che versano in condizione di
povertà sanitaria in Sicilia siano 100.800, per un numero di persone
coinvolte che, verosimilmente, può arrivare a sfiorare le 300mila unità.
Un fortissimo incremento determinato non solo dalla crisi economica che,
secondo la Svimez, costringe soprattutto gli over 75 a non potere più
acquistare farmaci, ma anche dall’incalzare dell’emarginazione sociale
che porta ad un notevole aumento del numero di senza fissa dimora. Un
fattore recente che spinge molti Comuni a chiedere agli enti
assistenziali di farsi carico anche della cura di questi soggetti
perché, trovandosi spesso in condizioni di non regolarità, hanno paura
di rivolgersi alle istituzioni sanitarie pubbliche.
Per queste ragioni quest’anno assume particolare importanza la 24esima
Giornata di raccolta del farmaco, che in Sicilia vede coinvolte 310
farmacie (venti in più rispetto allo scorso anno), di cui 104 a Palermo
(cinque in più). “Lanciamo un appello a tutti i cittadini – ha detto
oggi in conferenza stampa Roberto Tobia, segretario nazionale e
presidente provinciale di Federfarma – perché con maggiore generosità
donino i farmaci che servono a curare persone che non hanno più alcuna
possibilità di farlo. I dati Svimez ci dicono che a livello nazionale
1,6 milioni di famiglie, di cui 700mila al Sud e oltre 100mila in
Sicilia, non hanno la possibilità di accedere alle cure. Chiediamo, in
particolare, ai cittadini di sostenere con la donazione di farmaci i
tanti enti caritatevoli che sono fortemente impegnati sul territorio con
le loro farmacie sociali ad assistere malati abbandonati a se stessi,
come la missione Speranza e carità di Biagio Conte, l’istituto Villa
Nave e la Caritas. Così come fanno in prima persona i titolari di
farmacia, che contribuiscono economicamente a sostenere i progetti del
Banco farmaceutico. Soprattutto in questo periodo in cui l’influenza e
le patologie stagionali complicano la vita ai senzatetto e agli
indigenti”.
Chiara Giuffrè, segretario dell’Ordine dei farmacisti di Palermo, ha
sottolineato l’aumento delle farmacie aderenti all’iniziativa: “E’ il
frutto di un lavoro che va avanti da anni e che nel tempo ha costruito
una sensibilità particolare verso questo problema sociale, soprattutto
nei tanti Comuni della provincia dove la vita è ancora più difficile e
dove il trovarsi in povertà sanitaria costituisce un maggiore rischio:
L’Ordine e Federfarma hanno stimolato i farmacisti, che hanno risposto
con entusiasmo all’appello dei sindaci di intensificare la campagna per
la donazione di farmaci. Speriamo che quest’anno si possa soddisfare
tutta la richiesta. Ricordo che si possono donare farmaci
antinfluenzali, antipiretici e stagionali”.
Giacomo Rondello, responsabile territoriale del Banco farmaceutico, ha
riferito che “quest’anno è aumentato il numero di persone che chiedono
aiuto agli enti caritatevoli ed è aumentata la richiesta dei sindaci di
assistere i senzatetto. Faccio appello ai cittadini perché si facciano
carico di una situazione drammatica che è visibile in tutte le strade,
che si taglia col coltello”.
Infine, un volontario, Andrea Giusquiano, ha raccontato cosa accade di
notte nelle strade: “Noi, come Angeli della notte, sempre più spesso
troviamo sotto i portici delle Poste centrali persone colpite
dall’influenza, con febbre a 39, 40 gradi, che non hanno possibilità
neanche di procurarsi un’aspirina e che hanno paura di andare alla
guardia medica o all’ospedale, perché sono ai limiti della legalità.
Queste persone non hanno assolutamente nulla. Quindi, donare un farmaco
è una buona azione, come cristiani, come persone sociali, perché ci
aiuta ad essere amici degli altri, a sentirci solidali in questo periodo
di forte crisi”.

N.b.: nella foto, in allegato, da sx, Andrea Giusquiano, un altro
volontario, Chiara Giuffrè, Roberto Tobia, Salvatore Beninati della
farmacia sociale di Villa Nave, Giacomo Rondello.

Salute

Trapani, all’Ospedale Abate il corso sul massaggio del neonato

Redazione

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All’ospedale Sant’Antonino Abate di Trapani un corso sul massaggio del neonato (0–12 mesi), un progetto volto a sostenere i genitori e a rafforzare il legame profondo e consapevole con i propri bambini.
L’iniziativa sul massaggio infantile è promossa dal Servizio di Psicologia ospedaliera, in collaborazione con le la Neonatologia e l’Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero.
Attraverso esercitazioni guidate su un “bambolotto” didattico condotte da professionisti qualificati, mamme e papà imparano tecniche e gesti che ripropongono ai propri figli durante gli incontri. Il massaggio infantile rappresenta un efficace strumento per potenziare la relazione genitore-bambino, favorendo la comunicazione, il benessere e lo sviluppo neuropsicomotorio del neonato e rientra nelle linee di intervento relative alla umanizzazione delle cure nei contesti ospedalieri.
Durante le cinque giornate del corso, i genitori ricevono informazioni teoriche e pratiche attraverso la conduzione da psicologhe coadiuvate dall’ infermiera pediatrica ed ostetrica.
I riscontri sono positivi: molti genitori, infatti, chiedono nuove occasioni di confronto e sostegno, riconoscendo in queste iniziative un valido aiuto per affrontare, con maggiore consapevolezza, una fase di vita tanto delicata quanto spesso poco evidenziata.
Il corso si svolge, settimanalmente, presso i locali della Biblioteca diocesana – stanza “Il Piccolo Principe” – a Casa Santa Erice, concessi dal Seminario vescovile.
Il corso è gratuito, ed è possibile prenotarsi, per le prossime edizioni, scrivendo all’indirizzo: ambulatorio.neonatologia@asptrapani.it

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Salute

Medici di famiglia e farmacisti in rivolta: 5 e 6 novembre doppio sciopero

Direttore

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La prima agitazione è innescata dal sindacato Snami, la seconda dalle federazioni di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. 

Primo sciopero del 5 novembre
Ambulatori chiusi e niente visite (tranne casi specifici), è quanto previsto dai disordini indetti dallo SNAMI.
I medici di medicina di base  sciopereranno per tutta la giornata del 5 novembre, tranne che per  alcune prestazioni definite “indispensabili”:

  • visite domiciliari per pazienti che non possono spostarsi;
  • visite in assistenza programmata a malati terminali;
  • prestazioni di assistenza domiciliare integrata (Adi);

in generale le prestazioni definite “indispensabili” nell’ambito degli accordi regionali.
Saranno garantite tutte le prestazioni rese nell’ambito dei servizi per tossicodipendenza, di igiene pubblica, d’igiene mentale e di medicina fiscale. I medici degli istituti penitenziari garantiranno l’assistenza urgente (incluse le terapie non rinviabili), la presenza nei processi.

 Perchè i medici scioperano
Snami parla di “svalutazione della medicina territoriale, mancata tutela a genitorialità ed esigenze familiari, mancanza di programmazione e specializzazione universitaria, barriere burocratiche”. Alla protesta di domani aderisce anche la Lamg (Libera associazione medici di medicina generale).

Secondo sciopero dipendenti farmacie private il 6 novembre
Giovedì 6 novembre si asterranno dal lavoro  60mila dipendenti delle farmacie private in tutta Italia, per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto il 31 agosto 2024.
Le sigle sindacali protagoniste Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs dopo l’insuccesso delle trattative con l’associazione datoriale di settore Federfarma. I sindacati chiedono aumenti retributivi.

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Cronaca

Sequestri della Capitaneria di Porto di Trapani circa 2 quintali di pescato non tracciato in area portuale

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Commercio itinerante di prodotti ittici non autorizzato

Nei giorni scorsi un’operazione di polizia marittima volta al rispetto delle leggi sulla
pesca marittima è stata portata a termine dai militari della Capitaneria di Porto di
Trapani presso le banchine del porto peschereccio.
I militari della Guardia Costiera, coadiuvati da una pattuglia del Comando Provinciale
dei Carabinieri, hanno sottoposto a controllo numerosi mezzi adibiti al trasporto di
prodotti ittici e alla vendita itinerante, individuando quattro persone intente a
vendere circa 200 chilogrammi di prodotto ittico privo della documentazione necessaria
a garantirne la corretta tracciabilità, requisito fondamentale per assicurare la piena
tutela del consumatore finale. Durante la suddetta attività, è stato accertato inoltre che
gli ambulanti esercitavano la vendita in assenza delle previste autorizzazioni da parte
degli enti competenti necessari all’esercizio della vendita itinerante.
Al termine dell’operazione di polizia, sono state elevate complessivamente 4 sanzioni
amministrative per un totale di 13.000,00 euro e tutto il prodotto è stato posto sotto
sequestro e distrutto in quanto non è stato possibile accertarne la provenienza e la
conservazione idonea per il consumo finale.
Nel corso dell’operazione è stata altresì rilevata la presenza di numerose cassette ed
imballaggi destinati al prodotto ittico che galleggiavano nello specchio acqueo portuale,
abbandonate illecitamente da ignoti.
L’attività svolta dai militari della Capitaneria di porto di Trapani, sotto il coordinamento
della Direzione Marittima della Sicilia Occidentale, si inserisce nella quotidiana vigilanza
svolta su tutto il compartimento marittimo di giurisdizione, che viene assicurata (in orari
diurni e notturni) dal personale a terra ed imbarcato sulle motovedette in servizio presso
tutti gli uffici marittimi dislocati sul litorale e presso le Isole Egadi al fine di contrastare la
commercializzazione illecita di prodotto ittico e di tutela degli operatori del settore che
operano nel pieno rispetto delle normative vigenti.

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