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Ultima Ora: Pantelleria, “ennesimo attacco all’Assessore Gutterez da parte di una testata siciliana. Accuse infamanti…”

Direttore

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L’Assessore Antonio Gutterez, titolare delle deleghe al Bilancio, allo Sport e alle Attività Produttive del Comune di Pantelleria, di fronte all’ennesimo attacco ricevuto sempre dalla stessa testata giornalistica siciliana, relativamente a presunti conflitti di interesse inerenti al suo mandato amministrativo, si dichiara sereno e consapevole che la Procura della Repubblica, alla quale sono stati inviati tutti gli atti del caso, sta svolgendo il proprio compito.

Ad oggi, a distanza di cinque mesi dal primo articolo diffamatorio, nessuno ha chiesto di sentirmi, io rimango a disposizione per chiarire la mia posizione qualora qualcuno volesse ascoltarmi,” dichiara l’Assessore.

Le parole della moglie del mio cliente (e perché non è egli stesso a rilasciare tali dichiarazioni?), dimostrano chiaramente che c’è la stessa regia dietro queste accuse vili ed infamanti. Appare chiaro che si tratti di un attacco politico all’attuale maggioranza, visto il dichiarato orientamento della stessa testata, ma questo significa solo che questa Amministrazione si sta muovendo nel modo giusto e quindi dà molto fastidio.

Prima di essere un amministratore sono un dottore commercialista ed un ex Ufficiale delle Forze Armate, congedato con attestazione di lodevole servizio. L’essere un procuratore è un fatto tipico della mia professione. Esercito altre procure per conto di altri soggetti e mai nessuno ha avuto modo di ridire per il mio operato.

Ciò che ho fatto per conto del mio mandante era insito nella procura generale conferitami, predisposta dal notaio locale e chiaramente letta dallo stesso al mio cliente. L’allusione che fossi mosso da intenti speculativi non solo è totalmente infondata come dimostrano i documenti, ma appare pretestuosa e pilotata ad arte,” continua l’Assessore, che così conclude: “Essendo le dichiarazioni della moglie del mio cliente palesemente diffamatorie, sentiti i miei legali, mi riservo di agire in tutte le sedi appropriate per tutelare la mia onorabilità, elemento che per me non può in nessun modo essere messo in discussione”.

 

L’Assessore al Bilancio, Sport e Attività Produttive

Antonio Maria Gutterez

 

La lettera cui si riferisce tutta la faccenda è la seguente:

Gentile Direttore sono Carmela Alongi e con mio marito Spina Giacomo, originario di Pantelleria, vivo in Canada da 43 anni. Chiedo di poter chiarire la nostra situazione a seguito di quanto pubblicato nei mesi scorsi su alcuni quotidiani della Sicilia e sui giornali locali di Pantelleria. (questo il link dell’articolo https://m.tp24.it/2019/12/30/istituzioni/pantelleria-consulenza-fiscale-comune-studio-privato-dellassessore/143500 ).
 Nel 2012 mio marito era a Pantelleria e prima di ritornare in Canada ha cercato qualcuno che potesse sistemare una casa in comproprietà con i suoi due fratelli, avuta in eredità dalla mamma. Prima di rientrare in Canada ha conosciuto Antonio Gutterez il quale ha detto che poteva occuparsi della divisione della proprietà o della vendita, quindi è stato necessario fare una procura dal notaio in modo che lui potesse rappresentarlo per quello che c’era da fare e prima di partire gli ha consegnato 4.000 dollari canadesi, che in parte servivano per pagare un geometra per fare una perizia di stima e le chiavi della casa. Quando però, dopo un po’ di tempo abbiamo visto che non aveva fatto nulla e noi avevamo solo pagato, lo abbiamo chiamato. Era l’inizio del 2013 e mio marito gli ha chiesto di mandarci in Canada tutti i documenti della casa perché non volevamo fare più nulla ma lui non ci ha mai spedito le carte. Abbiamo provato tante volte a richiamarlo e non ha mai risposto. Quando abbiamo saputo la storia della società DELOC è stata una brutta sorpresa, mio marito non ha mai firmato carte, né ha mai preso del denaro e non era al corrente di quanto veniva raccontato nell’articolo di giornale che ci era stato mandato in Canada da un parente chiedendoci se eravamo in società con Gutterez. Quando abbiamo detto che eravamo all’oscuro di tutto, il nostro parente ha risposta che era una cosa molto grave che poteva avere delle conseguenze. Noi non capivamo tutte le cose riportate dal giornale, siamo gente semplice ed onesta e questa storia ci ha lasciato senza fiato e molto amareggiati. Era stato chiesto di occuparsi della casa in comproprietà, come potevamo pensare che Gutterez usasse la procura per fare altro, anche perché a mio marito non era stato spiegato che con quel tipo di procura lui poteva fare tutto. Nel 2012 non ci eravamo resi conto della gravità della cosa. My God! Le cose le abbiamo capite quando siamo andati dal notaio qui in Canada e ci ha spiegato ogni cosa, consigliandoci di fare la revoca della procura, ma purtroppo noi non avevamo nessun documento perché Gutterez non ci ha mai mandato nulla.
Mio marito è una persona buona, che ha sempre lavorato onestamente, come poteva il mio Giacomo essere il proprietario di una società che nemmeno sapeva esistesse e che per giunta ha emesso fatture anche per il Comune. Abbiamo chiesto aiuto ad un parente che ci ha messo in contatto con un avvocato a Pantelleria e ci ha fatto le pratiche per revocare la procura. C’è voluto un po’ di tempo per far arrivare in Italia i documenti in originale, firmati da mio marito, ma finalmente il 23 aprile scorso siamo riusciti a revocarla con il notaio dell’isola con cui era stata fatta, così Gutterez non può più fare nulla a nome di mio marito. Tra l’altro la casa per cui avevamo fatto la procura è ancora nelle stesse condizioni e niente è stato fatto, io ora ho detto all’avvocato che Gutterez restituisca le chiavi a mia cognata. 
Mai avrei potuto immaginare una storia così assurda e sono anche preoccupata per le conseguenze, speriamo che non ce ne siano, forse noi siamo stati un po’ ingenui e non abbiamo capito l’importanza di una procura generale che ci era stata proposta, ma mio marito è una brava persona e non ha sospettato nulla. Rimane ancora il groviglio di questa società DELOC che non sappiamo cosa sia. Facciamo fatica a capire come abbia fatto mio marito a diventare socio unico senza mai firmare carte. Sul giornale abbiamo letto anche che il mio Giacomo ha il domicilio in un’altra casa di Pantelleria, diversa da quella in comproprietà, situata in una via che nemmeno sappiamo dove si trovi, mi pare via Sicania, è davvero assurdo. A cosa doveva servire questa casa? Come è nato tutto questo pasticcio, dal 2013 noi non abbiamo più sentito Gutterez e pensavamo di aver chiuso definitivamente con lui. Un prestanome inconsapevole. Solo il 12 maggio scorso, dopo alcuni nostri messaggi mandati quando abbiamo scoperto tutta la storia, abbiamo ricevuto una sua lettera con la quale Gutterez afferma di aver tutelato gli interessi di mio marito Giacomo costituendo la società Deloc nel 2014 (senza che ne sapessimo niente e dopo che noi gli avevamo detto nel 2013 che non doveva più occuparsi della casa). Nella lettera, e solo a distanza di anni, lui ci scrive che con la DELOC, per curare gli interessi di mio marito che ha 67 anni, avrebbe potuto ricorrere a finanziamenti pubblici erogati nei confronti della società il cui socio unico risulta mio marito e Gutterez come Amministratore Unico. Questo perché come cittadino straniero, scrive Gutterez, mio marito non avrebbe mai potuto usufruire dei finanziamenti che per altro noi non abbiamo mai chiesto. Dalla visura camerale abbiamo poi scoperto che dal 2018 c’è un altro Amministratore unico al posto di Gutterez, un certo Rizzo Giuseppe che noi non conosciamo proprio. Non vogliamo più sapere nulla di questa DELOC e chiediamo di chiudere tutto, io però devo raccontare la verità perché non voglio che mio marito sia accusato di cose che non ha fatto, lui si è sempre comportato bene. Noi viviamo in Canada da 43 anni, ma anche se siamo lontano dall’Italia, a Pantelleria siamo conosciuti, abbiamo i nostri parenti e non è giusto che resti questa vergogna.
Grazie di averci dato l’opportunità di chiarire.
Carmela Alongi e Giacomo Spina

 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Beer Fest, a Punta Secca (RG) dal 4 al 6 Agosto

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Beer Fest, a Punta Secca dal 4 al 6 Agosto

Beer Fest, tre giorni per promuovere la birra artigianle nel borgo di Punta Secca, il borgo marinaro frazione di  Santa Croce Camerina, reso celebre dalla fortuna Fiction de “Il Commissario Montalabano”.
Birra alla spina, street food e musica dal vivo, alla scoperta di uno dei borghi più affascinati della Sicilia Sud-Orientale 

C’è grande fermento a Punta Secca, il borgo marinaro del Ragusano, per la prima edizione del Beer Fest: l’atteso Festival che dal 4 al 6 agosto, mira a promuovere la birra artigianale nell’ambito del panorama enogastronomico della Sicilia Sud-Orientale.
Il Beer Fest, promosso ed organizzato dall’associazione Glocal, con il contributo dell’associazione Sikelia e il patrocinio del comune di Santa Croce Camerina è il primo festival della birra artigianale che vedrà Il borgo marinaro impegnato per tre sere a promuovere la birra artigianale siciliana.

Al centro del Beer Fest c’è la celebrazione delle eccellenze brassicole artigianali dei 4 birrifici siciliani che parteciperanno al primo appuntamento del Beer Fest.

Sarnno 4  i birrifici presenti La protagonista assoluta sarà la birra artigianale proposta dai 4 birrifici presenti, provenienti da tutta la Sicilia, da Scicli, Vittoria, Niscemi e Palermo. Alla prima edizione del Beer Fest parteciperanno il birrificio Kuturi, il birrificio Pasì, il birrificio Terre A Sud Est ed infine dal birrificio, Birra del Genio.

Un viaggio sensoriale del gusto e dell’olfatto che inizia dalla birra artigianale di Scicli, il birrificio più a sud d’Italia e termina con la birra che arriva dal birrificio di Palermo

Per 3 giorni a Punta Secca la frazione balneare di Santa Croce Camerina, dal 4 al 6 agosto, a partire dalle 19.30 fino alla mezzanotte, la gente locale e i turisti avranno l’opportunità di conoscere e degustare le birre artigianali dei 4 birrifici. Birra artigianale siciliana, analcolica, light, normale, speciale, doppio malto, accompagnata da cibo e musica dal vivo. Ognuna delle birre proposte dai questi 4 birrifici, ha una storia unica da raccontare

Non ci sarà tuttavia solo la birra artigianale, ma anche lo street food in pizza Faro con un’area attrezzata per i bimbi in Piazza Concordia e tanta musica dal vivo in piazza Faro, per tre giorni che si preannunciano indimenticabili nello splendido borgo di Punta Secca Le tante varietà di birra artigianale, sono pronte a rinfrescare e a soddisfare i tanti estimatori e curiosi che parteciperanno all’atteso primo Festival della famosa bevanda al malto e luppolo.

Materie prime pure, di alta qualità sono il cardine delle tante ricette delle birre alla spina presenti.

Musica e street Food alla Prima edizione del Beer Fest Ad allietare e divertire il pubblico durante le tre serate, dal 4 al 6 agosto a partire dalle ore 22:00, ogni sera si esibirà in Piazza Faro un gruppo diverso. Inizieranno domenica 4 agosto, i Farabutti Band – lunedì 5 agosto sarà la volta dei Queentessenza Experience Band – ed infine martedì 6 agosto, sarà il gruppo Radio Freccia- Ligabue Tribute Band – a chiudere la prima edizione del Beer Fest

Dal 4 al 6 agosto, a Punta Secca, a partire dalle 19.30 fino alle ore 24.00, sarà possibile immergersi nell’atmosfera della splendida località marittima per assaporare le birre artigianali e partecipare a tre concerti dal vivo per trascorrere tre serate magiche, dove luce, birra, buon cibo e musica si fondono per vivere un’atmosfera da sogno alla scoperta del meraviglioso mondo della birra artigianale e del borgo marinaro reso celebre dalla Fiction RAI de “ Il Commissario Montalbano “

Le birre siciliane dell’Estate sono pronte a placare il caldo e l’arsura di birra e di Festa, per tre serate coinvolgenti e indimenticabili sotto l’ombra del Faro di Punta Secca

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Ragusa, al via “Il Contadino al Castello” di Donnafugata: filiera corta e prodotti di qualità

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Produttori e consorzio di tutela promuovono le bontà locali e il consumo consapevole grazie alla sottomisura 16.4 del Psr finanziato dal GAL Terra Barocca

Puntando sulla divulgazione e la maggiore conoscenza della filiera corta e dei suoi buonissimi prodotti, si è svolta ieri pomeriggio al parco del Castello di Donnafugata, il primo appuntamento del progetto “Il Contadino al Castello” promosso da un’ats formata da imprese agricole e consorzi di tutela (Cerasuolo di Vittoria Docg e Ragusano Dop).

Da un lato la promozione della filiera, dall’altro la valorizzazione dei prodotti agroalimentari locali, incentivando il consumo consapevole e sostenibile dei prodotti del territorio, secondo gli obiettivi del progetto finanziato dal GAL Terra Barocca tramite la sottomisura 19.2/16.4 del PSR Sicilia 2014-2022, teso a creare una rete tra operatori del settore primario per valorizzare e promuovere la domanda e l’offerta di prodotti locali.

I produttori, veri protagonisti del progetto, hanno voluto porre in degustazione alcune delle eccellenze enogastronomiche iblee com il vino Cerasuolo di Vittoria DOCG, famoso per il suo colore rosso rubino e il bouquet di sapori che si richiamo ai frutti rossi e spezie, o ancora il formaggio Ragusano DOP che ha deliziato i presenti con il suo sapore deciso e aromatico, mentre l’olio extravergine di oliva Dop Monti Iblei, con le sue note fruttate, ha arricchito il buon pane realizzato con grani antichi come il “senatore Cappelli”.

Divulgazione e approfondimenti anche su mandorle, carrube e miele, tutte produzioni biologiche, così come su altri formaggi tradizionali di latte vaccina aromatizzati con capuliato e origano. Un momento di grande interesse è stato il talk di approfondimento che ha visto la partecipazione di Lina Lauria del consiglio nazionale di Slow Food Italia, di Vincenzo Maidani,  presidente regionale di Slow Food Marche, e di Barbara Conti, nota food blogger di “Fantasia in Cucina” sulla piattaforma di Giallo Zafferano.
Durante il dibattito, dinanzi ad un pubblico fortemente interessato, sono stati discussi temi cruciali come la sostenibilità, l’importanza del consumo consapevole e le strategie per promuovere i prodotti della filiera corta.

L’evento ha visto una nutrita partecipazione di residenti e turisti, desiderosi di scoprire e degustare i prodotti tipici della zona. Il progetto “Il Contadino al Castello” continua con una serie di eventi programmati che si svolgeranno nelle prossime settimane, ciascuno con l’obiettivo di celebrare la ricca tradizione enogastronomica iblea. Per saperne di più è possibile seguire i canali social e il sito www.ilcontadinoalcastello.it 



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Egadi, lavoratori in nero in cantieri edili. Sanzioni da 20mila euro per le ditte

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Al termine di una mirata attività investigativa, i finanzieri della Tenenza hanno eseguito diversi accessi nei confronti di 10 cantieri, procedendo al controllo delle autorizzazioni e della regolarità delle posizioni lavorative del personale impiegato.

Nel corso di tali interventi, nei cantieri ubicati in Favignana, Levanzo e Marettimo, sia nei rispettivi centri cittadini che nelle zone costiere ad alta vocazione turistica, sono stati identificati n. 32 lavoratori impegnati in attività lavorativa, di cui 8 sono risultati totalmente “in nero”.

Gli accertamenti conseguenziali hanno permesso di rilevare che n. 3 lavoratori, oltre a prestare la loro attività lavorativa “in nero”, percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza. Per questi ultimi è scattata la segnalazione all’INPS per la sospensione immediata di tale beneficio.

Nei confronti delle imprese coinvolte, i finanzieri hanno irrogato sanzioni nel minimo per circa 20.000,00 euro oltre al recupero della contribuzione previdenziale ed assicurativa evasa, con relativa regolarizzazione e ricostruzione del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti.

I predetti controlli si inquadrano nel contesto dell’impegno operativo profuso dalla Guardia di Finanza nella sistematica repressione del lavoro sommerso in ogni settore economico, con il duplice scopo di tutelare i molti onesti imprenditori che operano nella legalità e contrastare invece, con decisione, coloro che traggono indebiti vantaggi finanziari e competitivi dal disonesto sfruttamento della manodopera irregolare.

L’attività ispettiva condotta dalla Fiamme Gialle trapanesi per il contrasto al lavoro irregolare continuerà nelle prossime settimane, anche in altri settori economici, a salvaguardia dei diritti dei lavoratori ed a tutela dei cittadini onesti.

COMUNICATO STAMPA

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