Cronaca
Trapani – Spaccio di droga, nei guai coppia di coniugi di Paceco
TRAPANI: SPACCIO DI DROGA. NEI GUAI COPPIA DI CONIUGI DI
PACECO
I Carabinieri della Compagnia di Trapani hanno arrestato due coniugi di Paceco per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari dell’Arma, dopo aver riscontrato frequenti movimenti di persone che entravano e uscivano dall’abitazione dei coniugi (lui 68enne e lei 53enne), eseguivano un’accurata perquisizione che consentiva di rinvenire e sottoporre a sequestro circa 60 grammi di hashish, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento nonché somma in contanti di oltre 7 mila euro, ritenuta probabile provento dell’attività di spaccio. A seguito dell’udienza di convalida, la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari mentre per l’uomo non sono stati adottati provvedimenti.
Cronaca
Ergastolo Filippo Turetta, Tribunale non riconosce l’efferatezza. L’indignazione per la sentenza
La Cecchettin è morta dopo le prime coltellate. Così come Rosanna Belvisi di Pantelleria, ricordata il 25 novembre
Così una lettrice di Pantelleria commenta la sentenza del Tribunale di Venezia
Ieri la giustizia italiana si è pronunciata per l’ennesima volta in modo distorto. Ha si condannato Filippo Turetta all’ergastolo, ma non ha riconosciuto l’efferatezza perché la povera Giulia Cecchettin è morta dopo le prime coltellate per cui le altre non le ha sentite! Quindi, se muori subito, le altre coltellate sono carezze come per la nostra Rosanna Belvisi che non ha sentito le altre 36 coltellate del marito. E il vilipendio di cadavere dov’è?
Sentire Turetta che dice che lui colpiva e lei continuava a gridare oppure l’omicida di Caccamo che era infastidito dall’odore rimasto addosso dopo aver ucciso e bruciato la sua ragazza?
Porca miseria, anche il problema, per noi donne, di farci ammazzare bene per non creare fastidi agli assassini e ai giudici che tirano fuori sentenze pindariche.
Vergogna! Ragazze mie, state attente a chi avete accanto, girate le spalle quando ci sono sentori di comportamenti anomali, ne vale della vostra vita e delle sentenze dei giudici!
Mimmi Panzarella
Cronaca
Pantelleria, sbarca dal traghetto con tutti i tipi di droga. Arrestato 35enne
PANTELLERIA: SBARCA DAL TRAGHETTO CON DROGA DI TUTTI I TIPI.
ARRESTATO 35ENNE
I Carabinieri della Stazione di Pantelleria hanno arrestato, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, un uomo di 35 anni.
I militari dell’Arma, durante i consueti controlli presso l’area sbarco passeggeri al molo Wojtyla, notando l’atteggiamento guardingo del 35enne che scendendo dalla nave avrebbe cercato di dileguarsi tra la folla, lo hanno fermato e sottoposto a perquisizione.
I sospetti dei Carabinieri si rivelavano fondati in quanto, ben occultati all’interno della valigia, l’uomo deteneva 2 involucri contenenti complessivamente oltre 100 gr. di hashish, un involucro con all’interno circa 10 gr. di cocaina e 25 gr. di marijuana, il tutto sottoposto a sequestro.
L’uomo, a seguito dell’udienza di convalida, è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Pantelleria
Salute
Sanità. Dalla Chiesa (FI) “Schillaci si attivi per presidio ospedaliero di Pantelleria”
SANITA’: DALLA CHIESA (FI), “SCHILLACI SI ATTIVI PER PRESIDIO OSPEDALIERO Pantelleria”
“Ho presentato un’interrogazione parlamentare per portare all’attenzione del Ministro della Salute Schillaci, una situazione inaccettabile che riguarda il presidio ospedaliero di Pantelleria.
I cittadini dell’isola si trovano a dover affrontare ritardi insostenibili nella ricezione dei risultati degli esami diagnostici, ritardi che spesso compromettono la tempestività delle cure necessarie e, di conseguenza, il loro diritto fondamentale alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione.
In diversi casi, i referti non vengono consegnati neanche dopo mesi: biopsie e analisi istologiche restano in sospeso per periodi così lunghi da rendere necessario ripetere gli esami altrove, con disagi e costi aggiuntivi insopportabili per chi vive su un’isola distante dalla terraferma. Questi ritardi non solo violano il diritto del paziente a un’informazione tempestiva, ma creano un ostacolo insormontabile all’accesso a cure adeguate, così come garantito dalla Carta dei diritti del malato e dal “modello sociale europeo”.
La situazione è resa ancor più grave dal fatto che la Corte di Cassazione e altre autorità giudiziarie hanno più volte ribadito il dovere, deontologico e giuridico, di garantire una comunicazione rapida ed efficace dei referti medici, come dimostrano le sentenze del 2007 e del 2010 che sottolineano la gravità di un tale disservizio.
Ho chiesto quindi al Ministro come intenda intervenire per assicurare che i cittadini di Pantelleria possano finalmente vedere rispettato il proprio diritto alla salute. È indispensabile adottare misure immediate per garantire tempi di risposta certi e ragionevoli per le analisi diagnostiche, restituendo dignità e tutela alla comunità dell’isola.”
Lo dichiara Rita Dalla Chiesa, deputata di Forza Italia.
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