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Economia

Trapani, prorogato l’incarico del Comm. Cerami nella gestione del Libero Consorzio

Redazione

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Il dott. Raimondo Cerami ha il piacere di comunicare che con decreto n. 533/GAB del 30 marzo 2023 è stato ulteriormente prorogato fino al 31 agosto 2023 l’incarico di Commissario straordinario per la gestione del Libero consorzio comunale di Trapani, ringraziando il Presidente della Regione siciliana e l’Assessore Regionale agli Enti Locali per la fiducia rinnovata , a dimostrazione dell’apprezzamento per il lavoro fin qui svolto durante la sua lunga gestione commissariale, e assicurando tutta la comunità della provincia di Trapani che con immutato impegno continuerà a portare avanti le tante iniziative intraprese per il raggiungimento degli obiettivi strategici per lo sviluppo nell’intero territorio provinciale.

A tal riguardo vanno in particolare segnalate alcune iniziative riguardanti la gestione del personale dell’Ente, tra cui l’assunzione di due funzionari tecnici e di 3 Dirigenti ex art. 110 d.lgs. n. 267/00 le cui procedure sono state in parte concluse o in via di definizione. Un Ente di area vasta, quale è appunto, il LCC di Trapani, non poteva più rimanere, senza alcun Dirigente.

Nel frattempo è stata anche programmata nel Piano Triennale del Fabbisogno del Personale 2023-2025 l’assunzione di altre figure professionali ( tra avvocati, tecnici, informatici e amministrativi contabili) che daranno nuova linfa all’Ente per portare avanti i tanti finanziamenti nazionali e regionali ottenuti sia in materia di viabilità che in materia di edilizia scolastica , ma soprattutto per affrontare e vincere la sfida del PNRR e cogliere appieno le opportunità che i finanziamenti pubblici europei e nazionali possono offrire agli enti territoriali .

Per raggiungere gli obiettivi strategici prefissati è stato anche approvato recentemente il Documento Unico di Programmazione e lo schema di Bilancio 2023-2025 , documenti di programmazione finanziaria per eccellenza, che presto saranno portati all’attenzione dell’Assemblea dei Sindaci del LCC di Trapani per l’approvazione definitiva . Il Dr. Cerami , grazie alla proroga ricevuta, potrà quindi continuare con serenità ed efficienza le diverse iniziative e avviare ulteriori programmazioni che riguarderanno soprattutto la viabilità provinciale e l’edilizia scolastica.

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Economia

Nuovo Piano vitivinicolo regionale per la Sicilia dopo 30 anni: Sammartino insedia gruppo di lavoro

Matteo Ferrandes

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 Presidenza della Regione
Dopo 30 anni dall’ultimo documento programmatico, approvato nel 1993, la Regione Siciliana avrà un nuovo Piano vitivinicolo, fondamentale per elaborare le direttrici dello sviluppo di uno dei settori simbolo delle produzioni d’eccellenza dell’Isola. L’assessore regionale dell’Agricoltura, Luca Sammartino, ha istituito con un decreto il nuovo gruppo di lavoro che si occuperà della redazione del documento. «Sono trascorsi 30 anni dall’ultimo documento programmatico approvato nel 1993, sotto la regia di Diego Planeta e Giacomo Tachis – ricorda Sammartino -, un periodo di tempo lunghissimo nel quale la Sicilia è passata dall’essere terra di produzione di vini sfusi, o di vini che i grandi marchi internazionali utilizzavano per tagliare i propri, a terra dalla quale provengono alcuni dei più importanti brand dell’enologia internazionale, capace di esprimere una qualità diffusa più alta della media con alcuni vitigni – come il Nero d’Avola, il Cataratto, l’Inzolia, il Nerello mascalese e il Carricante – che oggi non hanno nulla da invidiare, quanto a prestigio e riconoscibilità, ai grandi vitigni italiani e internazionali tradizionali. Ovviamente – prosegue l’assessore – questo significa che il nuovo piano deve porsi una sfida diversa, quella di tracciare una programmazione che aiuti le cantine a consolidare il posizionamento nel segmento alto, penetrare nuovi mercati, aumentare i margini per bottiglia e rafforzare un modello di comunicazione che coniughi tipicità e qualità del prodotto con l’elemento della territorialità. L’enogastronomia deve infatti diventare una delle locomotive dell’offerta turistica siciliana, perché si presta naturalmente alla valorizzazione – in un unico momento – di cibo, bellezze paesaggistiche e naturalistiche, arte, cultura e tradizione. Il nuovo piano vitivinicolo affronta questa sfida, dalla quale dipende anche la possibilità di destagionalizzare l’offerta turistica». Per Sammartino «il mondo del vino deve affrontare le sfide del mercato in un mondo in continua evoluzione, dai gusti dei consumatori ai cambiamenti climatici che condizionano i risultati economici delle aziende. Il viticoltore siciliano è al centro della sfida di coniugare sostenibilità economica, sociale e ambientale, perché la sostenibilità rappresenta una dei valori aggiunti delle produzioni enologiche della nostra regione. La grande varietà dell’enologia siciliana rappresenta oggi un altissimo valore aggiunto soprattutto per quanto riguarda l’esaltazione delle identità e riconoscibilità dei prodotti: non esiste al mondo una terra del vino dove si vendemmia da luglio a novembre e con una biodiversità tra le più ricche del pianeta. Grazie alle numerose varietà di vitigni, autoctoni e non, che vengono coltivati». La finalità del gruppo di lavoro insediato dall’assessore Sammartino è di elaborare il piano seguendo un modello inclusivo, aperto a tutti i contributi provenienti dal mondo del vino. Per questo sono stati chiamati a farne parte – con il coordinamento dell’assessorato dell’Agricoltura e dell’Istituto regionale vino e olio di Sicilia – tutti i Consorzi di tutela: Cerasuolo di Vittoria Docg, Sicilia Doc, Etna Doc, Faro Doc, Malvasia delle Lipari Doc e Salina Igt, Mamertino Doc, Marsala Doc, Monreale Doc, Pantelleria Doc. Nel gruppo anche le rappresentanze siciliane di Confagricoltura, Coldiretti, Federazione Italiana Agricoltori, Lega Nazionale Cooperative, Agci Sicilia, Assovini, Providi, Unione Italiana Cooperative, Copagri, Assoenologi, Miva, Federazione ordini degli agronomi, Fondazione Sosta in Sicilia, Collegio dei periti agrari, Federazione vignaiuoli indipendenti.

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Ambiente

Ocm Miele, assessorato Agricoltura: la Sicilia ha ottenuto fondi aggiuntivi

Giovanni Di Micco

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Ocm Miele, assessorato Agricoltura: la Sicilia non ha perso risorse, ma ottenuto fondi aggiuntivi

Presidenza della Regione
A sostegno degli apicoltori siciliani la Regione non ha perso alcuna risorsa, ha anzi ottenuto finanziamenti aggiuntivi, destinando al comparto oltre 2 milioni di euro in quattro anni. Lo chiarisce l’assessorato regionale dell’Agricoltura, in riferimento alla nota diffusa dall’Associazione regionale apicoltori siciliani. La dotazione finanziaria viene stabilita dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste in base al numero di arnie registrate nella banca dati nazionale. Su questa base si procede alla pubblicazione del bando e alle successive fasi di valutazioni e approvazione delle richieste.     
  
In particolare, i fondi che il ministero ha assegnato alla Regione Siciliana negli ultimi anni per le finalità dell’Ocm Miele, ossia azioni dirette al miglioramento della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura, ammontano a 1.081.000 euro per il biennio 2022/23 (grazie a due finanziamenti consecutivi di 903.000 euro e di 178.000 euro) e a 1.065.750 euro per il biennio 2023/24.

Il secondo finanziamento relativo al biennio 2022/23 è stato richiesto dal dipartimento regionale dell’Agricoltura, poiché quello stanziato in prima battuta dal ministero non era sufficiente a coprire tutte le richieste pervenute. A seguito della seconda assegnazione da parte del ministero, tutte le richieste presentate – in totale 140 – sono state finanziate, e con decreto del dirigente generale n.1629 del 20/04/2023 è stata approvata la graduatoria delle domande di aiuto ammesse al finanziamento.

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Economia

Gangi, maltempo maggio-giugno: richiestoriconoscimento stato di calamità

Matteo Ferrandes

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GANGI, MALTEMPO MAGGIO-GIUGNO RICHIESTA DI RICONOSCIMENTO STATO DI CALAMITA’

Il sindaco Giuseppe Ferrarello: Aziende in ginocchio

Il Comune di Gangi, con propria delibera, ha avanzato richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale a seguito delle intense piogge che nelle scorse settimane si sono abbattute sul territorio comunale determinando gravi danni alle colture agricole.

“Il nostro territorio, nei mesi di maggio e giugno 2023 – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – è stato interessato, da temporali e da fortissime raffiche di vento; maltempo che ha causato danni alle produzioni agricole compromettendo il raccolto dell’intera annata agraria con ripercussioni nei bilanci delle aziende. Abbiamo raccolto diverse segnalazioni da parte di produttori del settore agricolo e zootecnico, per le quali si è già provveduto alla trasmissione al competente Ispettorato Agricoltura di Palermo, le associazioni di categorie territoriali e regionali hanno avviato tavoli per affrontare lo stato di difficoltà generato dalla situazione climatica regionale quindi, dopo aver accertato che ne ricorrono i presupposti, abbiamo ritenuto necessario avanzare la richiesta di far riconoscere lo stato di calamità naturale, di segnalare alle Autorità istituzionali preposte ed in particolare alla Regione Sicilia e di richiedere alle autorità nazionali e regionali la concessione di un congruo contributo per fronteggiare le spese”.

La delibera è stata inviata al Presidente della Regione Siciliana; al Prefetto di Palermo; all’assessorato regionale dell’Agricoltura; al dipartimento regionale di Protezione Civile e all’Ispettorato Provinciale Agricoltura di Palermo.

La stessa delibera è stata inviata anche ai presidenti del Consigli Comunali dei comuni limitrofi affinché la facciano propria a sostegno delle attività agricole ricadenti nei relativi territori di competenza.

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