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Ambiente

Trapani premiata per la raccolta di imballaggi in acciaio

Marilu Giacalone

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TRAPANI PREMIATA PER L’IMPEGNO NELLA RACCOLTA
DIFFERENZIATA DEGLI IMBALLAGGI IN ACCIAIO

In Sicilia un esempio di economia circolare a ‘km zero’. Dal Consorzio RICREA uno
speciale riconoscimento per tutti i protagonisti della filiera del riciclo.

Trapani, 29 settembre 2022 – Riparte da Trapani il viaggio lungo la Penisola di Capitan
Acciaio, il supereroe incaricato di informare i cittadini sul valore e la sostenibilità degli
imballaggi in acciaio come barattoli, scatole, scatolette, lattine, fusti, secchielli, bombolette,
tappi e chiusure.
Il tour promosso da RICREA, il Consorzio Nazionale senza scopo di lucro per il Riciclo e il
Recupero degli Imballaggi in Acciaio che fa parte del Sistema CONAI, da giovedì 29 settembre a
sabato 1 ottobre coinvolgerà adulti e bambini in Piazza Vittorio Emanuele con attività, laboratori
e divertenti quiz.
Oggi, nella giornata inaugurale, il Consorzio RICREA ha conferito alla Città di Trapani uno
speciale riconoscimento per l’impegno nella raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio e
per premiare un vero esempio di filiera corta. Infatti il percorso dell’acciaio che si trasforma in
contenitore e, dopo l’utilizzo, da rifiuto ritorna acciaio, si esaurisce completamente all’interno del
territorio siciliano..
“La Sicilia ci offre un esempio perfetto di economia circolare a “km zero” – spiega Roccandrea
Iascone, Responsabile della Comunicazione del Consorzio RICREA -: qui infatti troviamo tutti i
soggetti coinvolti nel ciclo di vita degli imballaggi in acciaio: dallo scatolificio che produce le
scatolette di tonno, agli utilizzatori che le riempiono, i comuni e i gestori che le raccolgono, le
piattaforme che le selezionano e le raffinano e, infine, l’acciaieria che le fonde e le ricicla. Grazie
al prezioso contributo di tutti i protagonisti di questo circuito virtuoso, possiamo assicurare il
riciclo degli imballaggi in acciaio nel pieno rispetto dell’ambiente”.
“La raccolta differenziata a Trapani è stata completamente rivoluzionata negli ultimi anni grazie al
lavoro sinergico tra amministrazione e FormulaAmbiente – dichiara il Sindaco del Comune di
Trapani Giacomo Tranchida – Con l’introduzione del sistema porta a porta i cittadini si sono
trovati nella condizione di poter conferire correttamente i diversi materiali, e inoltre stiamo
portando avanti diverse campagne per dissuadere l’abbandono dei rifiuti in strada. Il percorso è
ancora lungo, ma grazie alla collaborazione di tutti gli attori coinvolti e alla responsabilità dei
trapanesi, questi risultati continueranno a migliorare.”
Oltre al Comune, RICREA ha premiato anche Formula Ambiente SPA che gestisce la raccolta
sul territorio.
“Formula Ambiente spa opera su tutto il territorio nazionale nel settore dell’igiene urbana e dei
servizi pubblici locali. Il riconoscimento del premio odierno è la dimostrazione che l’esercizio
delle buone pratiche permettono il raggiungimento di obiettivi lusinghieri al Nord come al Sud –
afferma Giovanni Picone, Responsabile operativo servizi di Formula Ambiente -. I numeri
parlano chiaro: l’avvio del servizio di raccolta differenziata porta a porta sia per le utenze
domestiche sia, soprattutto, per le utenze commerciali nel Comune di Trapani ha permesso di
superare, nell’arco di tre anni, la percentuale del 60% e di registrare un continuo trend di
miglioramento anche per la tipologia di rifiuti vetro/metalli. È chiaro che il premio oggi ricevuto da
Formulambiente spa è il riconoscimento, oltre che alla professionalità delle nostre maestranze,
all’attività di ogni singolo cittadino che, partecipando attivamente alla raccolta differenziata, ha
contribuito al raggiungimento di questo lusinghiero risultato.”

Grazie alla raccolta del multimateriale pesante (imballaggi metallici e vetro) i contenitori in
acciaio vengono recuperati e arrivano a Marsala, dove vengono puliti e sminuzzati dall’operatore
Sarco Srl.
“Il nostro lavoro è proprio quello di separare l’acciaio dal vetro e dalle frazioni estranee,
attraverso dei separatori magnetici e aspiratori successivamente preparare l’acciaio idoneo al
riutilizzo in acciaieria assicurando gli alti standard qualitativi previsti dai regolamenti europei
(EoW 333/11 ) – dichiara Antonio Spanò, Amministratore unico di Sarco -. Non è necessario
lavare i barattoli in acciaio ma consiglio vivamente di non fare la raccolta dentro i sacchetti di
plastica, in quanto nelle fasi di triturazione,la plastica potrebbe rimanere impigliata ai barattoli,
venendo trascinata agli stessi con il rischio di inficiare la qualità del prodotto finito, che dovrà
essere rilavorato.”
Una volta trattato, il rottame ottenuto viene quindi inviato ad Acciaierie di Sicilia per essere fuso
nel forno elettrico e rinascere sotto forma di nuovi prodotti in acciaio.
“L’attività svolta da tutta la filiera siciliana degli imballaggi metallici è un esempio virtuoso di
economia circolare, l’acciaio viene utilizzato per creare un “prodotto”, che dopo la sua “vita utile”,
diventa un rifiuto ma se recuperato successivamente viene fuso e diventa di nuovo un “prodotto”.
Questo ciclo può essere infinito, in questo modo posso tenere pulito il pianeta da questa tipologia
di rifiuto” dichiara Vincenzo Guadagnuolo, Direttore Generale di Acciaierie di Sicilia.
Il percorso degli imballaggi in acciaio in Sicilia non sarebbe completo senza la prima parte del
‘viaggio’, che ha inizio a Palermo, dove opera Salerno Packaging, storica azienda italiana
leader nel settore.
“Noi da sempre siamo impegnati a favorire l’utilizzo dei contenitori di metallo perchè, oltre a
garantire la buona conservazione dei prodotti, salvaguardano l’ambiente perché la materia prima
utilizzata, la banda stagnata, può essere riciclata all’infinito. Per questo tanti prodotti, come i telai
delle biciclette o il tondino d’acciaio per l’edilizia, possono essere realizzati con i rifiuti che
provengono dalla raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio. Inoltre si può più facilmente
mettere in atto un progetto di economia circolare che sicuramente rappresenta un obiettivo
importante per la comunità” conclude Nino Salerno della Salerno Packaging.
Capitan Acciaio e RICREA saranno in Piazza Vittorio Emanuele fino a sabato 1 ottobre per
aiutare i cittadini a riconoscere gli imballaggi in acciaio e dimostrare concretamente che ogni
scatoletta o barattolo può rinascere a nuova vita.
Maggiori informazioni su Capitan Acciaio in tour sulle pagine Facebook e Instagram.

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Ambiente

Pantelleria, vendemmia 2025: i risultati tra siccità pregressa e peronospera

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Soddisfacente la vendemmia 2025. Dati alla mano

Ogni anno teniamo sott’occhio quella che una eccellenza indiscussa di Pantelleria: la viticultura.
Grazie a questa pratica di agricoltura decisamente eroica anche ai nostri tempi, l’isola ha conquistato uno spazio nei patrimoni dell’umanità, per cui l‘UNESCO ha conferito, lo ricordiamo, il riconoscimento proprio per la vite ad alberello.
Quest’anno abbiamo voluto fare un approfondimento, con una intervista, viste le recenti problematiche ambientali. Abbiamo contattato, all’uopo, Giovanni Bonomo, agricoltore eroico soprattutto per la passione che mette nel suo lavoro. Solerte, studioso, conosce i nomi latini di tutti o buona parte i parassiti che aggrediscono la vite, ma anche i capperi e altre colture importanti nella nostra economia. Con quel suo fare un pò romantico e un pò nostalgico, si sofferma ad analizzare soluzioni possibili per arginare problematiche simili, anche in modo sostenibile, si veda la conferenza che si terrà il 13 novembre prossimo e di cui parleremo in questo articolo.

E così, esordiamo: Signor Bonomo, com’è andata la vendemmia di quest’anno?Partiamo dalla siccità dell’anno scorso che ha portato una certa sofferenza alle piante. Quest’anno invece è piovuto circa 600 mm, quindi un po’ d’acqua è entrata nel terreno, però le piante venivano da un periodo di indebolimento, in cui la vendemmia è stata pessima.
Quest’anno però le viti, queste viti che hanno piantato i nostri antenati, che le hanno scelte fondamentalmente molti migliaia di anni fa, potendo risalire sino ai fenici, perchè lo zibibbo arriva a Pantelleria con i fenici, hanno avuto un buon ristoro grazie appunto all’azione della pioggia. Seppur non sia stata abbastanza generosa.
Ma ciò che ha afflitto quest’anno le piante è stata la peronospera che ha inflitto loro un effetto di “bruciatura”. 

Vuole spiegare a chi non è del settore cos’è la peronospera? “La peronospera, è un parassita, venuto dall’America, come anche lo Oidio, che in Italia si chiama malaria. Esso si riproduce, si replica, e alla fine le foglie tenere e i grappoli teneri che vengono colpite restano come “bruciate”. L’intera isola ha sofferto di questo “attacco”.
 
Siamo a novembre, la vendemmia ormai è arrivata quasi al termine. A Pantelleria si fanno più raccolti, ce li vuole spiegare?Sì, oramai l’abbiamo terminata. La prima raccolta si fa all’incirca ad agosto, nelle zone troppo veloci, partendo dalla scogliera con le uve primizie.
Queste primizie, una volta partivano per fare le cosiddette gabbiette ed essere distribuite come uva da tavola. Fatta questa prima raccolta, via via si risale di quota.”

Quali sono i vitigni della tradizione pantesca?In gran parte è lo zibibbo, poi i panteschi avevano, un tempo per uso personale, il catarrato, il nero nostrale l’insolia, il garignano e altri vitigni secondari. Però ripeto, una volta questi coltivati per uso personale, l’uva che andava alla vendita era lo zibibbo.
“Questo perchè, in genere, l’agricoltore pantesco non  gradisce tanto lo zibibbo, specie il vino dalla prima raccolta che sa essere stucchevole.
“Ma, negli ultimi decenni, sono cominciati ad arrivare i Merlot, i Cabernet, i Shiraz e via discorrendo così.”

Soddisfacente la vendemmia 2025. Dati alla mano

La vendemmia di quest’anno ha prodotto un quantitativo e un qualitativo che ci (6:40) lascia soddisfatti?Come quantitativo si potrebbe fare un po’ di più, se non venissimo da un anno molto arido, come qualità è molto buono. L’uva passa appassisce sempre a quel livello là, quindi poi sono sia i viticoltori con la loro cura, sia gli enologi che fanno dei grandi vini.
Questo quando non piove proprio quando è durante la vendemmia, perchè va a peggiorarsi la qualità dell’uva. Questo, per fortuna non si è verificato in questa annata.
Ho parlato ieri con l’Antonio  D’Aietti l’enologo, forse il principale professionista dell’isola, e lui mi ha detto che stanno guardando gli ultimi arrivi delle varie particelle, delle varie produzioni: siamo sui un 22 mila, si potrebbe arrivare a  24-25 mila quintali.”

Tra qualche giorno si darà via a un corso formativo all’avanguardia, che vuole esporre l’isola ad uno step nel progresso dal punto di vista dei trattamenti. Organizzato dal Centro Giamporcaro e nato da una sua idea, cosa può anticiparci? “L’Università di Palermo ci ha indicato questo formatore, il prof. Luigi Rotondo. Il corso si terrà dal 13 al 16 ottobre e durerà 14 ore, distribuite in tre pomeriggi e una mattinata, cercando di conciliare l’orario con le esigenze degli agricoltori, che di solito lavorano sempre e non hanno mai tempo di fare i corsi.
L’idea è di chiarirci le idee sulla peronospora e altri parassiti,  formando i lavoratori del settore  anche con l’autoproduzione di alcuni preparati, per cercare anche di ridurre l’impatto chimico sulle coltivazioni, che poi la parte anche li mangiamo noi.”
“L’argomento è molto grande, rispetto anche a come si mantengono i terreni, tenendo presente pure l’età delle persone, i mezzi che hanno a disposizione, i guadagni.”

Abbiamo notato  che questo corso è  considerato talmente valido, che il centro Giamporcaro ha radunato parecchi sostenitori: oltre Comune e Parco Nazionale, il Consorzio Vini Doc, le cantine Pellegrino, Emanuela Bonomo e Donnafugata. Poi Fertigess e Stelmond Bio, ma anche l’Autonoleggio Policardo, seppur non sia del settore. “Infatti, già durante una riunione dello scorso marzo abbiamo invitato diverse aziende, le più importanti hanno risposto, quindi Donna Fugata, Pellegrino, adesso è arrivata anche Emanuela Bonomo. Abbiamo anche come sponsor il Noleggio Policardo che è sempre molto sensibile ad appoggiare iniziative per il territorio. Tutta questa gente ha creduto in questo progetto presentato dal Giamporcaro, con il suo presidente Anna Rita Gabriele. Il  Giamporcaro dura da 30 anni con un grande lavoro alle spalle: è uno dei maggiori soggetti attivi dal punto di vista sociale, culturale, il tutto, essendo una associazione no profit lo fa gratuitamente per la comunità di Pantelleria.”

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Pantelleria, calendario distribuzione acqua a Rekhale – si parte domani 1 novembre 2025

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Di seguito l’avviso pubblico relativo al calendario di distribuzione acqua per il mese di novembre, contrada Rekhale

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Ambiente

Ordine Agronomi e Forestali di Trapani, tutti i membri del Consiglio

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Elezione Consiglio Provinciale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali 2025-2029 ai
sensi del DPR 169/05. Insediamento Consiglio e nomina delle cariche.
Il 29 settembre 2025 si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei
Dottori Forestali di Trapani, pronto ad avviare un percorso di rinnovamento e crescita per la
categoria.

I membri del Consiglio

Il Consiglio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Trapani per il
quadriennio 2025/2029, risulta così composto:
Dott. Agronomo Gaspare Lodato – Presidente
Dott.ssa Agronomo Franca Omodei – Vice Presidente
Dott.ssa Agronomo Mariella Saladino – Segretario
Dott. Agronomo Giuseppe Mustazza – Tesoriere
Dott. Agronomo Renzo Nicolò Amato – Consigliere
Dott. Agronomo Diego Asta – Consigliere
Dott. Agronomo Adriano Chirco – Consigliere
Dott. Agronomo Pietro Marchese – Consigliere
Dott. Agronomo Junior Riccardo Russo Tiesi – Consigliere

Gli obiettivi

Tra i principali obiettivi vi è quello di rafforzare negli iscritti il senso di appartenenza all’ODAF di
Trapani, favorendo il coinvolgimento diretto degli iscritti attraverso momenti di confronto, una
comunicazione efficace e trasparente e la pianificazione di attività formative rispondenti alle
esigenze del territorio in cui operano.
Altro punto centrale è la valorizzazione del ruolo dell’agronomo anche attraverso la collaborazione
e/o partecipazione attiva in iniziative promosse da enti pubblici, aziende agricole e altri ordini
professionali del territorio al fine di contribuire allo sviluppo economico, ambientale e sostenibile.
Attraverso l’organizzazione e/o la partecipazione ad eventi divulgativi, seminari o convegni e
specifici tavoli tecnici, il nuovo Consiglio continuerà a promuovere:
– la tutela del territorio e del paesaggio, lo sviluppo sostenibile in agricoltura e nell’ambiente e
l’accrescimento della biodiversità, per garantire la salute del territorio e del paesaggio,
combinando l’approccio tecnico con una forte responsabilità sociale;
– la sicurezza e la gestione del territorio e delle risorse naturali al fine di contrastare il degrado
ambientale attraverso la pianificazione dell’assestamento forestale, della bonifica,
dell’irrigazione, della gestione dei parchi e delle riserve;
– le produzioni agricole e la gestione del territorio favorendo gli aspetti ecologici e ambientali;
– la diffusione di buone pratiche in materia di pianificazione urbanistica e infrastrutture verdi, a
beneficio delle aree rurali;
– l’aggiornamento professionale continuo degli iscritti, per rispondere alle esigenze di una società in
continua evoluzione.

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