Salute
Trapani, Ospedale Sant’Antonio conquista 3 bollini rosa per 3° biennio consecutivo
Per il terzo biennio consecutivo l’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani riceve 3 Bollini Rosa, assegnato agli ospedali italiani che offrono migliori servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile.
Il prestigioso riconoscimento, assegnato dalla Fondazione Onda per il biennio 2024/2025, è stato attribuito alla luce dei percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi ma con un approccio personalizzato. Sono state tenute in considerazione inoltre l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza, e, in una più ampia ottica di prassi virtuose, la possibilità di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate.
Il riconoscimento è stato assegnato agli ospedali impegnati, in tutte le regioni italiane, nella promozione della medicina di genere, che si sono distinti per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili e non solo.
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
Alla premiazione, che è avvenuta stamattina a Roma, nel corso di una cerimonia che si è svolta al Ministero della Salute, effettuata dalla presidente della Fondazione Onda, Francesca Merzagora, hanno partecipato il commissario straordinario dell’Asp di Trapani, Vincenzo Spera, il direttore sanitario aziendale, Maria Grazia Furnari, il direttore dell’Unità operativa complessa Ostetricia e Ginecologia del Sant’Antonio Abate, Laura Giambanco, e la responsabile dell’Uos Formazione e Aggiornamento del personale- Ecm, Antonella La Commare.
Sul sito www.bollinirosa.it è possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.
©asptrapani
Salute
Trapani, all’Ospedale Abate il corso sul massaggio del neonato
All’ospedale Sant’Antonino Abate di Trapani un corso sul massaggio del neonato (0–12 mesi), un progetto volto a sostenere i genitori e a rafforzare il legame profondo e consapevole con i propri bambini.
L’iniziativa sul massaggio infantile è promossa dal Servizio di Psicologia ospedaliera, in collaborazione con le la Neonatologia e l’Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero.
Attraverso esercitazioni guidate su un “bambolotto” didattico condotte da professionisti qualificati, mamme e papà imparano tecniche e gesti che ripropongono ai propri figli durante gli incontri. Il massaggio infantile rappresenta un efficace strumento per potenziare la relazione genitore-bambino, favorendo la comunicazione, il benessere e lo sviluppo neuropsicomotorio del neonato e rientra nelle linee di intervento relative alla umanizzazione delle cure nei contesti ospedalieri.
Durante le cinque giornate del corso, i genitori ricevono informazioni teoriche e pratiche attraverso la conduzione da psicologhe coadiuvate dall’ infermiera pediatrica ed ostetrica.
I riscontri sono positivi: molti genitori, infatti, chiedono nuove occasioni di confronto e sostegno, riconoscendo in queste iniziative un valido aiuto per affrontare, con maggiore consapevolezza, una fase di vita tanto delicata quanto spesso poco evidenziata.
Il corso si svolge, settimanalmente, presso i locali della Biblioteca diocesana – stanza “Il Piccolo Principe” – a Casa Santa Erice, concessi dal Seminario vescovile.
Il corso è gratuito, ed è possibile prenotarsi, per le prossime edizioni, scrivendo all’indirizzo: ambulatorio.neonatologia@asptrapani.it
Salute
Medici di famiglia e farmacisti in rivolta: 5 e 6 novembre doppio sciopero
La prima agitazione è innescata dal sindacato Snami, la seconda dalle federazioni di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
Primo sciopero del 5 novembre
Ambulatori chiusi e niente visite (tranne casi specifici), è quanto previsto dai disordini indetti dallo SNAMI.
I medici di medicina di base sciopereranno per tutta la giornata del 5 novembre, tranne che per alcune prestazioni definite “indispensabili”:
- visite domiciliari per pazienti che non possono spostarsi;
- visite in assistenza programmata a malati terminali;
- prestazioni di assistenza domiciliare integrata (Adi);
in generale le prestazioni definite “indispensabili” nell’ambito degli accordi regionali.
Saranno garantite tutte le prestazioni rese nell’ambito dei servizi per tossicodipendenza, di igiene pubblica, d’igiene mentale e di medicina fiscale. I medici degli istituti penitenziari garantiranno l’assistenza urgente (incluse le terapie non rinviabili), la presenza nei processi.
Perchè i medici scioperano
Snami parla di “svalutazione della medicina territoriale, mancata tutela a genitorialità ed esigenze familiari, mancanza di programmazione e specializzazione universitaria, barriere burocratiche”. Alla protesta di domani aderisce anche la Lamg (Libera associazione medici di medicina generale).
Secondo sciopero dipendenti farmacie private il 6 novembre
Giovedì 6 novembre si asterranno dal lavoro 60mila dipendenti delle farmacie private in tutta Italia, per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto il 31 agosto 2024.
Le sigle sindacali protagoniste Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs dopo l’insuccesso delle trattative con l’associazione datoriale di settore Federfarma. I sindacati chiedono aumenti retributivi.
Cronaca
Sequestri della Capitaneria di Porto di Trapani circa 2 quintali di pescato non tracciato in area portuale
Commercio itinerante di prodotti ittici non autorizzato
Nei giorni scorsi un’operazione di polizia marittima volta al rispetto delle leggi sulla
pesca marittima è stata portata a termine dai militari della Capitaneria di Porto di
Trapani presso le banchine del porto peschereccio.
I militari della Guardia Costiera, coadiuvati da una pattuglia del Comando Provinciale
dei Carabinieri, hanno sottoposto a controllo numerosi mezzi adibiti al trasporto di
prodotti ittici e alla vendita itinerante, individuando quattro persone intente a
vendere circa 200 chilogrammi di prodotto ittico privo della documentazione necessaria
a garantirne la corretta tracciabilità, requisito fondamentale per assicurare la piena
tutela del consumatore finale. Durante la suddetta attività, è stato accertato inoltre che
gli ambulanti esercitavano la vendita in assenza delle previste autorizzazioni da parte
degli enti competenti necessari all’esercizio della vendita itinerante.
Al termine dell’operazione di polizia, sono state elevate complessivamente 4 sanzioni
amministrative per un totale di 13.000,00 euro e tutto il prodotto è stato posto sotto
sequestro e distrutto in quanto non è stato possibile accertarne la provenienza e la
conservazione idonea per il consumo finale.
Nel corso dell’operazione è stata altresì rilevata la presenza di numerose cassette ed
imballaggi destinati al prodotto ittico che galleggiavano nello specchio acqueo portuale,
abbandonate illecitamente da ignoti.
L’attività svolta dai militari della Capitaneria di porto di Trapani, sotto il coordinamento
della Direzione Marittima della Sicilia Occidentale, si inserisce nella quotidiana vigilanza
svolta su tutto il compartimento marittimo di giurisdizione, che viene assicurata (in orari
diurni e notturni) dal personale a terra ed imbarcato sulle motovedette in servizio presso
tutti gli uffici marittimi dislocati sul litorale e presso le Isole Egadi al fine di contrastare la
commercializzazione illecita di prodotto ittico e di tutela degli operatori del settore che
operano nel pieno rispetto delle normative vigenti.
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