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Trapani e provincia

Trapani, mascherine trasparenti per i sordi, proposta dalla consigliera Garuccio al Sindaco di Tancrida

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Anna Garuccio scrive al sindaco di Trapani, Giacomo Tancrida, una istanza relativa alla produzione di mascherine trasparenti per la comunità di sordi.

 

Così recita il documento, postato dalla Consigliera sul suo profilo facebook:

OGGETTO: Mascherine trasparenti per la Comunità Sorda da fornire a tutti gli impiegati degli uffici pubblici esposti al pubblico, ai farmacisti, al personale sanitario, agli operatori dei supermercati e di tutte le attività di contatto.

La sottoscritta GARUCCIO ANNA, consigliere comunale presso il Comune di Trapani pone alla Sua attenzione quanto segue. Il Coronavirus ha cambiato i rapporti sociali e con esso anche l’uso delle mascherine. Se per un individuo normodotato potrebbe essere facile superare l’ostacolo attraverso l’ascolto e il linguaggio vocale, per i non udenti la situazione si complica. Per questo motivo molti Comuni stanno prendendo spunto dall’idea di una studentessa americana, Ashley Lawrence, che ha pensato di modificare le classiche mascherine per poterle fare indossare a chi ha bisogno di leggere il labiale. I non udenti sono penalizzati fortemente nello svolgere anche le più semplici attività, come pagare alla cassa di un supermercato o interagire con l’impiegato di uno sportello pubblico. In questo particolare momento storico, quindi, sorge la necessità di distribuire a tutte le persone che entrano in contatto con un non udente una mascherina trasparente. Non solo ai familiari, quindi, la distribuzione deve riguardare il personale sanitario, i volontari delle ambulanze, il Comune, l’Inps, l’Asp, i vari supermercati, i lavoratori di uffici pubblici, i farmacisti, e tutti coloro che svolgono lavori di pubblica utilità in cui imprescindibile è il contatto con l’utente. Infatti, avere vissuto a contatto con il mondo della comunità sorda per diversi anni e mantenendo con loro un rapporto di amicizia, mi permette di comprendere che la lingua Italiana dei segni (LIS) oltre ad essere veicolata attraverso il canale visivo-gestuale, necessità della lettura del labiale qualora l’ interlocutore non conosca la LIS. I dispositivi permetteranno infatti alle persone non udenti di poter leggere il labiale e quindi di capire quello che gli altri dicono. Senza queste, anche la pratica più semplice come pagare il conto al supermercato diventa un opera difficilissima. Mi duole comunicarLe e avere avvertito la grande difficoltà avuta dalla comunità sorda nel recepire tutti i messaggi , i cambiamenti delle regole messe in atto dal Comune di Trapani, nel corso dei due mesi trascorsi in stato di quarantena. Alcuni Comuni della Versilia hanno fatto da tramite con delle sarte volontarie per la creazione di queste mascherine su base del prototipo americano e le hanno consegnate attraverso la Protezione Civile alla Comunità Sorda dei propri Comuni. Tutto quanto premesso, la sottoscritta CHIEDE: ⁃ al Comune di Trapani di reperire il materiale trasparente e allo stesso tempo di fare da tramite con le sarte volontarie qualora fossero disposte a mettersi ulteriormente a disposizione della collettività; ⁃ Che venga creato un video in cui un interprete della Lingua Italiana dei Segni comunichi alla Comunità sorda tutte le informazioni necessarie e utili al contrasto da covid19 messe in atto dal Comune di Trapani, così come in materia di Tari, Tosap, Differenzianento. Si evince infatti che nessun indirizzo messo in atto dallo stesso Comune fin ora, ha tenuto conto della presenza di tale comunità e delle difficoltà che gli stessi hanno potuto affrontare nel cercare di comprendere, e con il triste risultato di ESSERE STATI LASCIATI INDIETRO.

Si chiede pertanto risposta scritta entro i 15 giorni previsti dai termini di legge e dall’art. 44 del “Regolamento di Convocazione e Adunanza del Consiglio Comunale, ove recita: “Se è richiesta risposta scritta, questa dovrà essere fornita entro quindici giorni dalla presentazione. In caso contrario l’interrogante avrà diritto di richiedere risposta in occasione della prima seduta consiliare con priorità sugli argomenti posti all’ordine del giorno.”

Cordiali Saluti

TRAPANI, 10/05/2020

Firma Consigliere Comunale Prof.ssa Anna Garuccio

In copertina l’immagine utilizzata per il comunicato stampa su facebook

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Trapani, maltrattamenti ed estorsione in famiglia. Misure contro 41enne

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 I CARABINIERI  SOTTOPONGONO IL PRESUNTO COLPEVOLE AL DIVIETO DI AVVICINAMENTO

I Carabinieri della Stazione di Paceco hanno eseguito il provvedimento con cui il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trapani ha sottoposto un 41enne alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle persone offese con applicazione del braccialetto elettronico.

Tale provvedimento è scaturito a conclusione delle indagini avviate dai Carabinieri sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Trapani, sulla base delle dichiarazioni accusatorie sporte dalla madre e dal fratello del 41enne.

L’uomo, già pregiudicato e sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, nell’ultimo anno e mezzo avrebbe posto in essere quotidiane condotte di maltrattamento nei confronti dei congiunti conviventi, consistite in percosse e minacce gravi, finalizzate probabilmente ad ottenere somme di denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti.

Allo stato degli atti, il competente Giudice ha valutato i gravi elementi di riscontro raccolti dagli investigatori dell’Arma per l’emissione della misura cautelare applicata nei confronti del 41enne.

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Trapani, arrestati ladri in ospedale Sant’Abate. Polizia e Carabinieri insieme nell’operazione

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ARRESTATI DALLA POLIZIA DI STATO E DAI CARABINIERI

LADRI IN OSPEDALE

Erano appena passate le 5 del mattino del 15 febbraio quando un paziente, ricoverato nel reparto di Cardiologia dell’Ospedale Sant’Antonio Abate, veniva svegliato dalla presenza di due estranei nella stanza di degenza che rovistavano tra i propri effetti personali.

L’uomo, impaurito, riusciva a far allontanare gli sgraditi ospiti e notava la sparizione del telefono cellulare. Immediatamente avvertiva i sanitari e le forze dell’ordine che tempestivamente raggiungevano l’uscita del nosocomio e si ponevano all’inseguimento di tre ragazzi segnalati che cercavano di fuggire.

I tre giovani, eludendo la vigilanza del personale sanitario, si erano introdotti in alcune stanze di degenza dell’Ospedale ed erano riusciti a rubare un cellulare e altri oggetti di proprietà dei ricoverati.

Il tempestivo intervento degli operatori della Volante della Polizia di Stato e dei militari dell’Arma dei Carabinieri ha fatto sì che sono stati fermati poco fuori dal nosocomio con la refurtiva e tratti in arresto.

Due dei tre fuggiaschi venivano intercettati e bloccati nella vicina via Cosenza dalla Volante della Polizia di Stato mentre il terzo dopo un’incessante ricerca veniva fermato vicino l’Ospedale, nascosto all’interno di un condominio, dai militari dei Carabinieri. I tre giovani, con addosso ancora la refurtiva, venivano tratti in arresto e sottoposti, dopo l’udienza di convalida, alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

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“Se l’usura presenta il conto, ribellati”: nuova campagna di sensibilizzazione dello Sportello Antiracket di Trapani

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Una campagna di sensibilizzazione per aiutare esercenti e ristoratori a venire fuori dall’incubo dell’usura. E’ un’iniziativa pensata e realizzata dallo Sportello di solidarietà per le vittime del racket e dell’usura dell’Associazione Antiracket della provincia di Trapani: si tratta di una delle tante attività messe in campo da quando è operativo lo sportello, grazie ad un fondo del Ministero dell’Interno.

 

Con la pandemia e il lockdown, molti esercenti sono stati costretti a chiudere i loro locali. In tanti, per sopravvivere, hanno dovuto indebitarsi. E’ proprio a loro che si rivolge la campagna ideata dallo Sportello, che sarà canalizzata attraverso i social media, con l’individuazione di un target preciso nel territorio della provincia di Trapani. Non solo: lo Sportello organizzerà degli incontri con le associazioni di categoria, e invierà anche una lettera aperta a tutti gli esercenti, per spiegare loro perché è importante denunciare l’usura e quali sono i benefici di legge ai quali si accede.

 

“Le cronache – dichiara il responsabile dello Sportello, l’avvocato Giuseppe Novara – ci riportano quasi quotidianamente, purtroppo, notizie su usurai che prestano soldi con tassi anche del 300% a ristoratori, gestori di bar e locali, in difficoltà. Il fenomeno è molto diffuso in provincia di Trapani, e noi non vogliamo restare a guardare”.

 

A sostegno delle vittime di usura ed estorsione, tra l’altro, gli strumenti non mancano. A partire dal Fondo di solidarietà.

“Più in generale – aggiunge Valerio D’Antoni, consulente dello Sportello – la crisi economica seguita alla pandemia ha rappresentato un terreno fertile per la criminalità, che grazie all’ampia disponibilità di denaro contante derivato da attività illegali può acquisire facilmente la proprietà o il controllo di società in difficoltà finanziaria. Noi aiutiamo chi è in difficoltà a ribellarsi”.

 

Ricordiamo che allo Sportello di Solidarietà  possono rivolgersi non solo gli operatori economici ma anche i professionisti e, più genericamente, i cittadini che hanno bisogno di assistenza perché ritengono di essere finiti nelle maglie dell’estorsione, o di essere vittime di usura. Lo sportello offre consulenza legale e giuridica, economica, e supporto psicologico

Lo sportello è attivo sempre: si può chiamare il 370 1543414 o inviare una mail a info@trapaniantiracket.it . Lo sportello riceve anche tutti i mercoledì e venerdì dalle 16 alle 20, in Via Marinella 8 a Trapani.

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