Economia
Trapani, Libero Consorzio: approvato bilancio di previsione 2023/25

Il Commissario straordinario del LCC di Trapani, dr. Raimondo Cerami, comunica che è stato approvato il Bilancio di previsione 2023-2025 , in equilibrio per ciascuno degli anni considerati, e che non appena riceverà il parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti provvederà a convocare l’Assemblea dei Sindaci del LCC di Trapani per sottoporre lo stesso alla definitiva approvazione.
Il dr. Cerami manifesta grande soddisfazione per avere ancora una volta approvato in anticipo rispetto alla data fissata del 30.04.2023, lo strumento finanziario che maggiormente qualifica il processo di programmazione finanziaria dell’Ente. Numerosi sono gli interventi previsti soprattutto per quanto riguarda la viabilità provinciale e l’edilizia scolastica, alcuni dei quali finanziati con i fondi MIT e con i fondi del PNRR. Tra le spese di investimento sono previsti ben 14 interventi nell’ambito dell’edilizia scolastica per oltre 30 milioni di euro con somme finanziate a valere sui fondi del PNRR.
Mentre nell’ambito dei fondi trasferiti per la viabilità sono presenti numerosi interventi finanziati dai decreti MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) per complessivi 8,7 milioni di euro nell’annualità 2023, 3,6 milioni di euro nel 2024 e 1,1 milioni di euro nel 2025, cui si aggiungono le somme già trasferite nelle annualità precedenti per un totale di oltre 100 milioni di euro e che consentiranno di dare attuazione alle molteplicità di interventi previsti nel Piano delle Opere pubbliche, alcuni dei quali sono stati già avviati.
Come ogni anno, l’Ente assicurerà anche gli stanziamenti per far fronte alle manutenzioni ordinarie della viabilità , per le quali sono previsti circa 900 mila euro sia come interventi di somma urgenza, sia per co-finanziare eventuali incarichi di progettazione esterna non coperti dai finanziamenti. Stesso stanziamento di 900.000,00 euro è previsto per gli interventi nel campo dell’edilizia scolastica, cui si aggiunge il contributo ordinario che trimestralmente viene erogato agli istituti di istruzione secondaria dislocati nel territorio provinciale per far fronte alle loro spese di funzionamento. E’ stato previsto, altresì, uno stanziamento di circa 700 mila euro per interventi nel campo dell’edilizia patrimoniale.
Nell’ottica dei risparmi di spesa, si registra la previsione di uno stanziamento di 1,2 milioni di euro per gli affitti scolastici, in decremento rispetto allo stanziamento del 2022 che era di circa 1 milioni e 400 mila euro, per effetto delle politiche di spending review attuate durante le gestioni commissariali.
Economia
Nuovo Piano vitivinicolo regionale per la Sicilia dopo 30 anni: Sammartino insedia gruppo di lavoro

Presidenza della Regione
Dopo 30 anni dall’ultimo documento programmatico, approvato nel 1993, la Regione Siciliana avrà un nuovo Piano vitivinicolo, fondamentale per elaborare le direttrici dello sviluppo di uno dei settori simbolo delle produzioni d’eccellenza dell’Isola. L’assessore regionale dell’Agricoltura, Luca Sammartino, ha istituito con un decreto il nuovo gruppo di lavoro che si occuperà della redazione del documento. «Sono trascorsi 30 anni dall’ultimo documento programmatico approvato nel 1993, sotto la regia di Diego Planeta e Giacomo Tachis – ricorda Sammartino -, un periodo di tempo lunghissimo nel quale la Sicilia è passata dall’essere terra di produzione di vini sfusi, o di vini che i grandi marchi internazionali utilizzavano per tagliare i propri, a terra dalla quale provengono alcuni dei più importanti brand dell’enologia internazionale, capace di esprimere una qualità diffusa più alta della media con alcuni vitigni – come il Nero d’Avola, il Cataratto, l’Inzolia, il Nerello mascalese e il Carricante – che oggi non hanno nulla da invidiare, quanto a prestigio e riconoscibilità, ai grandi vitigni italiani e internazionali tradizionali. Ovviamente – prosegue l’assessore – questo significa che il nuovo piano deve porsi una sfida diversa, quella di tracciare una programmazione che aiuti le cantine a consolidare il posizionamento nel segmento alto, penetrare nuovi mercati, aumentare i margini per bottiglia e rafforzare un modello di comunicazione che coniughi tipicità e qualità del prodotto con l’elemento della territorialità. L’enogastronomia deve infatti diventare una delle locomotive dell’offerta turistica siciliana, perché si presta naturalmente alla valorizzazione – in un unico momento – di cibo, bellezze paesaggistiche e naturalistiche, arte, cultura e tradizione. Il nuovo piano vitivinicolo affronta questa sfida, dalla quale dipende anche la possibilità di destagionalizzare l’offerta turistica». Per Sammartino «il mondo del vino deve affrontare le sfide del mercato in un mondo in continua evoluzione, dai gusti dei consumatori ai cambiamenti climatici che condizionano i risultati economici delle aziende. Il viticoltore siciliano è al centro della sfida di coniugare sostenibilità economica, sociale e ambientale, perché la sostenibilità rappresenta una dei valori aggiunti delle produzioni enologiche della nostra regione. La grande varietà dell’enologia siciliana rappresenta oggi un altissimo valore aggiunto soprattutto per quanto riguarda l’esaltazione delle identità e riconoscibilità dei prodotti: non esiste al mondo una terra del vino dove si vendemmia da luglio a novembre e con una biodiversità tra le più ricche del pianeta. Grazie alle numerose varietà di vitigni, autoctoni e non, che vengono coltivati». La finalità del gruppo di lavoro insediato dall’assessore Sammartino è di elaborare il piano seguendo un modello inclusivo, aperto a tutti i contributi provenienti dal mondo del vino. Per questo sono stati chiamati a farne parte – con il coordinamento dell’assessorato dell’Agricoltura e dell’Istituto regionale vino e olio di Sicilia – tutti i Consorzi di tutela: Cerasuolo di Vittoria Docg, Sicilia Doc, Etna Doc, Faro Doc, Malvasia delle Lipari Doc e Salina Igt, Mamertino Doc, Marsala Doc, Monreale Doc, Pantelleria Doc. Nel gruppo anche le rappresentanze siciliane di Confagricoltura, Coldiretti, Federazione Italiana Agricoltori, Lega Nazionale Cooperative, Agci Sicilia, Assovini, Providi, Unione Italiana Cooperative, Copagri, Assoenologi, Miva, Federazione ordini degli agronomi, Fondazione Sosta in Sicilia, Collegio dei periti agrari, Federazione vignaiuoli indipendenti.
Ambiente
Ocm Miele, assessorato Agricoltura: la Sicilia ha ottenuto fondi aggiuntivi

Ocm Miele, assessorato Agricoltura: la Sicilia non ha perso risorse, ma ottenuto fondi aggiuntivi
Presidenza della Regione
A sostegno degli apicoltori siciliani la Regione non ha perso alcuna risorsa, ha anzi ottenuto finanziamenti aggiuntivi, destinando al comparto oltre 2 milioni di euro in quattro anni. Lo chiarisce l’assessorato regionale dell’Agricoltura, in riferimento alla nota diffusa dall’Associazione regionale apicoltori siciliani. La dotazione finanziaria viene stabilita dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste in base al numero di arnie registrate nella banca dati nazionale. Su questa base si procede alla pubblicazione del bando e alle successive fasi di valutazioni e approvazione delle richieste.
In particolare, i fondi che il ministero ha assegnato alla Regione Siciliana negli ultimi anni per le finalità dell’Ocm Miele, ossia azioni dirette al miglioramento della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura, ammontano a 1.081.000 euro per il biennio 2022/23 (grazie a due finanziamenti consecutivi di 903.000 euro e di 178.000 euro) e a 1.065.750 euro per il biennio 2023/24.
Il secondo finanziamento relativo al biennio 2022/23 è stato richiesto dal dipartimento regionale dell’Agricoltura, poiché quello stanziato in prima battuta dal ministero non era sufficiente a coprire tutte le richieste pervenute. A seguito della seconda assegnazione da parte del ministero, tutte le richieste presentate – in totale 140 – sono state finanziate, e con decreto del dirigente generale n.1629 del 20/04/2023 è stata approvata la graduatoria delle domande di aiuto ammesse al finanziamento.
Economia
Gangi, maltempo maggio-giugno: richiestoriconoscimento stato di calamità

GANGI, MALTEMPO MAGGIO-GIUGNO RICHIESTA DI RICONOSCIMENTO STATO DI CALAMITA’
Il sindaco Giuseppe Ferrarello: Aziende in ginocchio
Il Comune di Gangi, con propria delibera, ha avanzato richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale a seguito delle intense piogge che nelle scorse settimane si sono abbattute sul territorio comunale determinando gravi danni alle colture agricole.
“Il nostro territorio, nei mesi di maggio e giugno 2023 – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – è stato interessato, da temporali e da fortissime raffiche di vento; maltempo che ha causato danni alle produzioni agricole compromettendo il raccolto dell’intera annata agraria con ripercussioni nei bilanci delle aziende. Abbiamo raccolto diverse segnalazioni da parte di produttori del settore agricolo e zootecnico, per le quali si è già provveduto alla trasmissione al competente Ispettorato Agricoltura di Palermo, le associazioni di categorie territoriali e regionali hanno avviato tavoli per affrontare lo stato di difficoltà generato dalla situazione climatica regionale quindi, dopo aver accertato che ne ricorrono i presupposti, abbiamo ritenuto necessario avanzare la richiesta di far riconoscere lo stato di calamità naturale, di segnalare alle Autorità istituzionali preposte ed in particolare alla Regione Sicilia e di richiedere alle autorità nazionali e regionali la concessione di un congruo contributo per fronteggiare le spese”.
La delibera è stata inviata al Presidente della Regione Siciliana; al Prefetto di Palermo; all’assessorato regionale dell’Agricoltura; al dipartimento regionale di Protezione Civile e all’Ispettorato Provinciale Agricoltura di Palermo.
La stessa delibera è stata inviata anche ai presidenti del Consigli Comunali dei comuni limitrofi affinché la facciano propria a sostegno delle attività agricole ricadenti nei relativi territori di competenza.
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