Cultura
Trapani Comix: la bellezza delle Saline nel nuovo manifesto
Ci sono location che entrano nel cuore: le Saline, che rappresentano tutta la provincia, sono un simbolo indissolubile di questa terra. I tramonti, le albe, i colori e i sogni: il bianco del sale che si mescola all’azzurro del cielo, l’arancione e la luce. Il rosa delle vasche, i mulini che creano una atmosfera onirica. Tutto questo è alla base del manifesto del prossimo Trapani Comix & Games che si svolgerà il 24, 25 e 26 maggio 2024 presso la Villa Comunale Margherita a Trapani.
«Sono sempre stato colpito visivamente dai mulini a vento e dalle saline. L’accoppiata è quindi, per me, irresistibile e quando ho pensato a dove ambientare la scena per la mia illustrazione, la scelta è stata velocissima».
Le parole sono di Giuseppe Camuncoli, artista internazionale nato a Reggio Emilia, attuale disegnatore di Batman per la DC Comics e che negli anni passati ha realizzato tra le altre cose i disegni per la collana statunitense “The Amazing Spider-Man” e per la collana americana “The Superior Spider-Man”, entrambe dedicate all’Uomo Ragno per Marvel. Ha contribuito alla saga “Spider-Verse” che ha ispirato cartoni animati e film. Nel 2018 ha cominciato a lavorare per la nuova collana dedicata a Darth Vader, il mitico personaggio di Star Wars. In passato ha disegnato anche i grandi classici italiani come Diabolik e Dylan Dog. Una vita dedicata ai fumetti: dal 2008 è direttore artistico della sede di Reggio Emilia della Scuola Internazionale di Comics.
«Ho pensato che – aggiunge l’autore del manifesto di quest’anno – , di fatto, le vasche in qualche modo sono simili a vignette, e che i personaggi che avrei inventato dovessero idealmente uscire proprio da lì. A questo punto mi sono divertito a inventarmi qualche personaggio tipico (e archetipico) dei fumetti – supereroi, fantasy, zombi, cartoon – e il gioco era pressoché fatto».
Le antiche Saline connotano i paesaggi e le architetture del tratto costiero che va da Trapani a Marsala, caratterizzandolo con bianche montagnole di sale, lagune e bacini costieri che riverberano al sole come specchi, canali, mulini a vento, canneti e una grandissima varietà di uccelli, attratti da un habitat straordinariamente ricco e unico.
«Quando Giuseppe Camuncoli ci ha proposto di disegnare le saline, abbiamo accettato immediatamente l’idea – affermano i Nerd Attack, organizzatori dell’evento – . Ogni anno abbiamo “difeso” con i nostri supereroi un monumento o una parte di territorio della provincia. Il tema trattato è di altissima attualità perché tutti noi ci uniamo al coro di chi chiede che questi luoghi possano diventare un sito Unesco, con la candidatura per l’inserimento nell’elenco dei patrimoni mondiali dell’umanità. Trapani Comix giunge alla sua quinta edizione e riteniamo fondamentale lanciare messaggi positivi con l’arte espressa dentro la manifestazione».
La manifestazione, concepita e realizzata dai Nerd Attack in collaborazione con il Luglio Musicale Trapanese e il Comune di Trapani, si configura come uno dei momenti più attesi dell’anno. Cosplayers, fumettisti, creator, autori e ospiti musicali si riuniranno a Trapani, trasformando Villa Margherita in un vero e proprio villaggio magico.
Il fulcro dell’evento sarà rappresentato dall’area dedicata ai fumetti, dove gli editori di fumetti e libri di narrativa avranno i loro stand espositivi. Inoltre, non mancherà l’intrattenimento videoludico, con un’arena Esports dedicata ai videogiochi, fornita di console e postazioni di gioco per soddisfare tutti i gusti.
Nei prossimi giorni saranno annunciati i primi ospiti e sarà avviata la prevendita dei biglietti, offrendo agli appassionati l’opportunità di garantirsi la partecipazione a questo imperdibile evento.
Trapani Comix fa parte di RIFF, la Rete nazionale costituita dai Festival Italiani di Fumetto che hanno come obiettivo la valorizzazione della nona arte in ogni sua declinazione.
Cultura
Il Vespa Club Pantelleria incontra i bambini nei Circoli per gli auguri di Natale
Vespe in garage per maltempo, ma i soci del Club di Pantelleria non si fermano e incontrano i bambini per gli auguri di Natale. L’affettuosa accoglienza dei Circoli
Vespa in garage stamani per i soci del Vespa club Pantelleria, purtroppo a causa delle condizioni meteo non favorevoli i vespisti insieme al suo Babbo Natale hanno incontrato i bambini dell’isola con l’autovettura, iniziando dal circolo Trieste Stelle a Khamma dove ad aspettarli c’era il Presidente Eduardo Raffaele che ha offerto panettone e caffè per tutti.

Da lì si sono diretti nella contrada di Scauri al circolo Agricolo, dove ad aspettarli vi era il Presidente Salvino Marino ad attenderli non solo con panettoni, bibite per tutti ma anche con dello spumante aperto alla fine dell’incontro per augurare a tutti i presenti un Santo Natale.
Il tour termina nei raffinati locali dello storico Bar Tikirriki con la consegna dei doni agli ultimi bambini arrivati.

Un bel giro partecipativo di una importante associazione che non esita a organizzare eventi aggregativi per la società isolana, portando movimento, colore, allegria.
Abbiamo chiesto al Presidente Pavia, com’è andata stamani con questo tempo un po’ uggioso? “È andata! Purtroppo le Vespa abbiamo dovuto tenerle ferme, cambiando un pò il programma per via del maltempo. Ma non ci siamo tirati indietro, pochi bambini forse proprio per questo tempo incerto.”
Avete comunque portato a casa un risultato o no? Assolutamente si! soddisfatti anche se aspettavamo più pubblico sinceramente.”
I circoli come hanno risposto? “L’ospitalità dei circoli Trieste Stella ed Agricolo Scauri è unica, altre volte abbiamo collaborato con loro e sempre ci siamo sentiti a casa nostra, il clima è molto armonioso e i Presidenti Eduardo e Salvino oltre ad essere amici di tutti sono persone che si prodigano per la comunità e nel portare avanti una realtà isolana che hanno costruito i nostri nonni. Speriamo che i nostri giovani sapranno apprezzare e continuare a dare vita ai circoli stessi, Pantelleria è un po’ lenta a carburare ma una volta riscaldato il motore sa dare la giusta grinta.
Vuole darci la data del prossimo appuntamento vespistico? “Certamente “Carnevale in Vespa” il 17 febbraio 2026, tempo permettendo.
“Approfitto per augurare a tutti un Santo Natale ed un felice 2026 a tutta la comunità.”
Cultura
Pantelleria, oggi tanti festeggiamenti alla Chiesa Matrice con il Vescovo GIurdanella
Questa mattina, del 21 dicembre 2025, il Vescovo della diocesi di Mazara del Vallo, Angelo Giurdanella, in un difficoltoso arrivo sull’isola, ha officiato la Santa Messa presso la Chiesa Matrice Ss Salvatore di Pantelleria.

Tanti gli eventi che lo attendevano e che hanno visto la partecipazione di autorità militari e anche del primo cittadino, Fabrizio D’Ancona, che ha colto l’occasione per i rituali auguri di Buone Feste alla collettività.
Nonostante in maltempo durato per tutta la mattinata, i panteschi più fedeli e solerti non si sono fatti fermare ed hanno assistito ad una serie di eventi, celebrati durante la messa.
Così, questa mattina, sua eminenza si è trovato a officiare la messa della Quarta Domenica dell’Avvento, dedicata sicuramente agli 80 anni di presenza sul territorio pantesco delle Suore delle Poverelle; il conferimento al Ministero dell’Accolitato a Franco Palumbo e Giuseppe Crimi; infine, ma non per ultimo, l’arrivo del nuovo parroco Don Easu Kuzhanthai.

Una messa molto sentita, in una atmosfera singolare, come quella del Natale.
Ricordiamo che da ieri giorno 20 fino al 23 dicembre, dalle ore 17,30 alle ore 19,00, presso il Sagrado della Chiesa Madre si terrà il presepe vivente, meteo permettendo.

Tutte le immagini sono tratte dalla pagina facebook della Chiesa Madre Ss Salvatore di Pantelleria
Cultura
Claudia Ferlita, custode della memoria: il palazzo di piazza Castello che racconta Santo Stefano Quisquina
A Santo Stefano Quisquina, in piazza Castello, sorge un palazzo ottocentesco che sembra aver fermato il tempo. Non è solo un edificio: è custode di una memoria profonda, della storia di una famiglia e dell’identità di un’intera comunità.
Oggi continua a vivere grazie a Claudia Ferlita, che ne ha raccolto il testimone con uno sguardo attento e sensibile, trasformando la conservazione in un atto nobile e civile.
Non esiste ancora una documentazione completa sulla sua costruzione, ma sulla chiave di volta del portale d’ingresso è scolpita la data 1872, probabilmente l’anno in cui Salvatore Puleo, imprenditore intraprendente e uomo “del fare”, lo edificò.
Non nobile, ma protagonista dello sviluppo locale, Puleo contribuì alla realizzazione della strada Corleonese-Agrigentina e della villa comunale, opere che ancora oggi segnano il volto della cittadina.
Il palazzo racconta la sua epoca attraverso dettagli unici: il lungo balcone in ferro battuto decorato con vasi di ceramica di Burgio, una rara targa assicurativa antincendio della compagnia Generali e interni straordinariamente conservati. La cucina in muratura con le maioliche bianche e blu e gli arredi originali restituiscono la sensazione di entrare in un tempo sospeso.
Ma il valore del palazzo va oltre l’architettura.
Custodisce lettere, fotografie e oggetti appartenuti a generazioni della famiglia Puleo, fino ad Angela Puleo in Palma e al professor Ugo Palma, che hanno saputo preservarne la storia e l’identità.
Entrare in queste stanze è come percorrere un ponte tra passato e presente: i mobili e gli oggetti sono rimasti esattamente dove erano stati lasciati, raccontando le vite e le abitudini di chi le ha vissute.
L’incontro di Claudia con il palazzo è stato un vero colpo di fulmine.
Varcando la soglia per la prima volta, percepì che la casa non era morta, nonostante anni di vuoto.
«Avevo la sensazione che la padrona di casa potesse apparire da un momento all’altro», racconta.
La vendita fu gestita da Costanza Palma, nipote di Ugo Palma, che aveva ereditato la dimora dalla madre Angela. Lontana da Santo Stefano e priva di legami con il territorio, decise di non trattenere la proprietà.
Tra tutti gli ambienti, la biblioteca emerge come cuore pulsante del palazzo.
L’odore dei libri antichi si mescola a quello dei mobili, restituendo l’immagine di una famiglia colta e curiosa, aperta al mondo.
Riordinare i volumi ha permesso a Claudia di comprendere meglio la storia di chi ha abitato la casa e di sentire il peso e l’onore di custodire un patrimonio culturale così ricco.
Il gesto di Claudia Ferlita va oltre la proprietà privata: è un atto esemplare di responsabilità culturale e civica, un modello per chiunque possa recuperare e valorizzare altri luoghi storici.
Conservarlo significa rispettare chi ci ha preceduto e permettere a chi verrà dopo di conoscere la propria storia.
Se il palazzo potesse parlare, racconterebbe una storia d’amore: l’amore coniugale per cui fu costruito da Salvatore Puleo per la giovane sposa napoletana, ma anche amore per l’arte, la cultura e la conoscenza.
Oggi lo stupore che suscita il palazzo, la sua autenticità intatta e la memoria custodita, sono destinati a essere condivisi, per permettere a tutta la comunità di attraversare il tempo senza perdere il senso profondo della propria storia.
Grazie alla sensibilità e alla generosità di Claudia, piazza Castello non è più solo uno spazio fisico: è memoria viva, esempio di cura, identità e amore per la cultura e la storia di Santo Stefano Quisquina.
Laura Liistro
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