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Spettacolo

Trapani, Buona la prima de “Le sette parole di Cristo sulla croce”. Stasera si ripete

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Buona la prima de “Le sette parole di Cristo sulla croce”
Stasera si ripete alle 19.30 e alle 21.30
 
Buona la prima de “Le sette parole di Cristo sulla croce”, l’opera da camera per soli, coro e orchestra su musica di Giuseppe Crapisi e libretto di Giovanni Lisotta, andata in scena, ieri sera alla chiesa di San Nicola, a Trapani, nell’ambito della 75a stagione del Luglio Musicale Trapanese e che replicherà stasera, 3 aprile, in doppio appuntamento alle ore 19.30 e alle ore 21.30. All’inizio dello spettacolo, in una chiesa gremita, sono intervenuti: Natale Pietrafitta, consigliere delegato del Luglio Musicale Trapanese, Giacomo Tranchida, sindaco del Comune di Trapani e Monsignor Gaspare Gruppuso, parroco della Cattedrale “San Lorenzo”.

“Al via la 75a stagione del Luglio Musicale Trapanese, non solo un teatro di tradizione o un teatro comunale. Trapani ha diversi pubblici e non può avere solo una programmazione lirica. Ritengo che sia necessario variare le offerte e le proposte” –  ha affermato Natale Pietrafitta, consigliere delegato dell’Ente Luglio Musicale Trapanese. 

“Era il 6 aprile del 1943, quando un massiccio bombardamento degli alleati rase quasi al suolo il Teatro Garibaldi che era a pochi passi dal porto. Ricorrono quest’anno gli 80 anni dai bombardamenti. 

Il Luglio Musicale Trapanese è il teatro della città, un bene prezioso per la comunità, l’anima collettiva, il centro propulsore d’input culturali e la musica è uno strumento di integrazione e linguaggio universale che unisce” – queste le parole del sindaco del Comune di  Trapani e presidente dell’Ente, Giacomo Tranchida. 

Una televisione accesa narra i tristi fatti che accadono nel mondo: attentati, stragi, guerre, ovvero tutto ciò che snatura l’umano, lo distrugge. Ad ascoltare e a recepire questo messaggio una donna di età avanzata, che costituisce lo snodo d’inizio della storia. Questo l’inizio di una performance, che si articola a livello scenico a partire dal contesto ecclesiastico della Chiesa, qui simbolicamente intesa come luogo di penitenza e luogo di rinascita. È la normalità di una donna comune, che al termine della giornata raccoglie i suoi pensieri e guarda con i suoi occhi ciò, che il mondo può offrire, intrappolato nello schermo di una televisione. La sera di quello stesso giorno costituirà il saluto al mondo per la donna, che, addormentandosi, si abbandonerà nelle braccia del sonno senza risveglio.

La sua rinascita è scandita in sottofondo dalle ultime sette parole di Cristo sulla croce. Sette frasi brevissime, appaiono sulla scena come un soffio che esce dalle labbra di Gesù morente sulla croce. Scritte e incisioni sulle scenografie di carta. Tanti i simbolismi nella messa in scena: l’arancio, la zágara, gli angeli e la crocifissione sono simboli dello strumento di purificazione per tornare a vivere.

Nell’opera ci sono tre figure vestite di bianco, che sono esattamente la stessa persona; la signora anziana, la donna e la bambina. La signora anziana, nell’opera rappresenta l’ultima età della vita e osserva il passato. La donna guarda ad un presente turbolento, pieno di dolori. Accanto a loro la bambina, che è la vita pura.

Le voci soliste, le figure narrative, il Coro e l’Orchestra del Luglio Musicale Trapanese hanno regalato al pubblico, ieri sera, un momento di adorazione, meditazione e preghiera. Le sette parole pronunciate sulla croce sono la sintesi più commovente del messaggio di Gesù, il Suo testamento d’amore per gli uomini di ogni tempo. L’opera è un percorso dalla morte alla vita come augurio per una nuova rinascita. Uno spettro colorato, l’essenza stessa della luce conclude la performance immersiva. 

Il cast 

Il ruolo di Abra è interpretato da Angela Altese e Federica Caruso, quello di Ester da Vincenza Giardina, Nicodemo è Francesco Parrino, Maria di Cleofa Daniela Caronna, Maria Maddalena Liliana Caronna. Intervengono nella scena alcune figure narrative: Cristina Civiletti, Giulia Coletta, Maria Giovanna Grignano, Alessio Parisi, Antonina Pellegrino, Aurora Ruggirello, Viola Saluto.  
La direzione dell’orchestra del Luglio Musicale Trapanese è affidata al M° Giuseppe Crapisi. Il coro è preparato dal M° Fabio Modica. Regia, scene, luci e costumi sono di Danilo Coppola, che debutta per la prima volta in Italia come regista. 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Cultura

Gianni Bernardo a Palermo e Roma con “La casa dei silenzi”: oltre 150 repliche per l’artista di Pantelleria

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Torna in scena Gianni Bernardo con “La casa dei silenzi” la sua pièce teatrale che ha conquistato il pubblico con raffinatezza 

Gianni Bernardo incontra un nuovo pubblico. Due tappe, 9 novembre al Piccolo Teatro dei Biscottari di Palermo, nel centro storico della città e 14, 15 e 16 novembre sul palcoscenico del Teatro Elettra di Roma, a due passi dal Colosseo.

Gianni torna a raccontare “La casa dei silenzi”, pièce da lui scritta e interpretata, liberamente ispirata a “L’uomo dal fiore in bocca” di Pirandello, rappresentata in molte città italiane per oltre 150 repliche.

Teatro di narrazione fatto di sfumature, di dettagli, di odori, di ascolto. Racconti di vita, cunti della memoria, ricordi che avanzano per scansioni impercettibili, parole e immagini che “si muovono e si impastano” dentro una storia fatta di tante piccole storie legate al filo fascinoso e incantante della memoria che Gianni trasfigura in una sorta di diario fortemente evocativo introducendo molteplici “quadri” ora gioiosi e brillanti, ora malinconici e suggestivi.

Info e prenotazioni: 347.856.1181

https://www.youtube.com/watch?v=vP6PXQ6MU1k

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Spettacolo

Pantelleria, programmazione film per novembre al Cinema San Gaetano

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Programmazione mese di novembre:

  • sabato 01 e domenica 02 novembre, ore 21,00 UNA BATTAGLIA DOPO L’ ALTRA: un gruppo di rivoluzionari si ritrova quando un perfido nemico ritorna dal passato dopo 16 di silenzio. Un cast eccezionale sotto la regia di   Paul Thomas Anderson:
  • sabato 08 e domenica 09 novembre, ore 21,00: TRON: ARES,  segue un programma altamente sofisticato, Ares, che viene inviato dal mondo digitale a quello reale per una pericolosa missione
  • mercoledì 12, giovedì 23 e venerdì 14, ore 21: Per te: Paolo, affetto da Alzheimer precoce, cerca di restare presente per il figlio e la moglie, mentre tenta di ricucire il legame col fratello
  • sabato 15 e domenica  16 novembre, ore 21,00: TRE CIOTOLE:  Marta e Antonio sono una coppia che si separa dopo quello che sembrava un banale litigio. Ognuno reagisce alla rottura in maniera diversa: Marta si chiude in se stessa e il suo appetito sparisce. Antonio, invece si butta completamente nel lavoro.
  • sabato 22 e domenica 23 novembre ore 21,00 AFTER THE HUNT-DOPO LA CACCIA: Una professoressa universitaria si trova a un bivio personale e professionale quando un’allieva stellare lancia un’accusa contro uno dei suoi colleghi
  • sabato 29 e domenica 30 novembre ore 21,00  LA VITA VA COSÌ: Il film è ispirato alla vera storia del pastore Ovidio Marras, che ha impedito la costruzione di un resort di lusso sulla spiaggia di Tuerredda rifiutandosi di vendere un suo terreno
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Cultura

Pantelleria applaude l’inclusione: “Aspettando l’Asinello” conquista tutti

Redazione

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Non un semplice spettacolo, ma un’esperienza di comunità

“Aspettando l’Asinello“, scritto e diretto da Lucia Boldi con la collaborazione di Antonietta Valenza, continua a commuovere e far sorridere il pubblico di Pantelleria, trasformando piazza Cavour in un palcoscenico di vita vera.

Liberamente ispirata a Aspettando Godot di Samuel Beckett, la piccola pièce alterna momenti ironici e poetici, ma a renderla unica è il suo cuore: gli attori dell’associazione L’Albero Azzurro, protagonisti di un teatro autentico, senza maschere né artifici, dove ogni gesto è verità e ogni parola è emozione.
Un teatro che diventa specchio dell’isola, e simbolo di un’inclusione vissuta, non proclamata, con l’impagabile partecipazione del M° Gianni Valenza e la sua musica.

Ogni replica è un piccolo miracolo, un atto di coraggio e improvvisazione.
E l’imprevisto, qui, non è un ostacolo: è parte del copione, come nella vita.

Sul palco, ogni ragazzo ha portato qualcosa di sé:
Roberta Belvisi, precisa e attenta;
Luisa Costa, con i suoi abbracci spontanei; Quintina Policardo, che tra una prova e l’altra porta il suo setter Argo; Tony Princiotto, impaziente di indossare le orecchie dell’asinello; Samuela Ferrandes, che volteggia sul palco interpretando il maestrale; Gianni Di Chiara, che attende sempre il suo turno con serenità; Mariateresa Lopez, stretta nel suo maglioncino fino al momento dell’ingresso; Nino Perniciaro, sulla sua sedia a rotelle elettrica e infine Giacomo Policardo, rumorista straordinario, che con la canzone U sciccareddu riesce a strappare risate e applausi — persino dalle tre asinelle vere, nel recinto accanto alla piazza.

Venerdì 10 Aspettando l’Asinello non andrà in scena, invece sabato alle ore 18 si terrà l’ultima replica, eccezionalmente davanti al sagrato della chiesa, poiché la piazza sarà occupata da barbecue e padellate di spaghetti. Un dettaglio che sembra uscito da Beckett stesso, ma che a Pantelleria diventa realtà, con il sorriso.

“Aspettando l’Asinello” è stato presentato dal CAI di Pantelleria, con il sostegno del Parco Nazionale Isola di Pantelleria e del Comune, e fa parte di un progetto più ampio: la realizzazione di un documentario, curato dal videomaker Nicola Ferrari e la sua Associazione Culturale Obiettivo Mediterraneo che racconterà come sull’isola l’inclusione non sia una promessa, ma una pratica quotidiana.

“Questo spettacolo — spiega Lucia Boldi — è nato dal desiderio di dare voce a chi non sempre ne ha una. I ragazzi dell’Albero Azzurro non recitano: vivono. E a modo loro ci insegnano che la normalità è solo una parola, e che la diversità è un dono.”

Tra una prova e l’altra, Boldi confessa di aver contato trentasei caffè offerti da amici e spettatori.
“Ho forse la gastrite — scherza — ma anche il cuore pieno di gratitudine.”

E Pantelleria applaude, non solo lo spettacolo, ma un’idea di umanità che cammina, sorride e sa aspettare. Anche l’asinello.

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