Salute
Trapani, al via operazione “Mare sicuro”: Guardia Costiera salva 4 bagnanti

INIZIA L’OPERAZIONE “MARE SICURO” E LA GUARDIA COSTIERA SALVA 4 PERSONE
Quattro persone salvate dall’equipaggio della Motovedetta CP 719 dell’Ufficio Locale Marittimo di Castellammare del Golfo, questo è il bilancio della Guardia Costiera di Trapani e degli Uffici marittimi dipendenti nel primo fine settimana dopo l’inizio dell’operazione di controllo e vigilanza sul litorale, denominata “Mare Sicuro 2024”.
Primo fine settimana già impegnativo per la Guardia Costiera, subito dopo l’inizio dell’operazione estiva “Mare Sicuro”, partita sabato 15 giugno scorso, finalizzata alla salvaguardia della vita umana in mare ed alla tutela della sicurezza della navigazione mediante un giornaliero e costante monitoraggio svolto, a terra, con pattuglie automunite ed, a mare, con motovedette e gommoni pneumatici sull’intero litorale di giurisdizione del Compartimento marittimo di Trapani, compreso tra il Comune di Marsala e quello di Alcamo. Proprio grazie all’immediato e tempestivo intervento dell’equipaggio della motovedetta CP 719, dislocata presso il porto di Castellammare del Golfo, nel primo pomeriggio odierno sono state effettuate attività di soccorso, salvataggio ed assistenza di bagnanti e diportisti colti, “di sorpresa”, da un improvviso ed inaspettato peggioramento delle condizioni di vento e mare in prossimità della costa compresa tra il Comune di San Vito Lo Capo e quello di Castellammare del Golfo, soprattutto negli specchi acquei prossimi alla Riserva naturale orientata dello Zingaro.
- Il primo intervento alle ore 16:00 circa, quando alcuni turisti presenti sulla spiaggia antistante la località “Cala Mazzo di Sciacca”, segnalavano la difficoltà a rientrare a riva di un loro amico, intento nell’attività di osservazione del fondale con maschera, pinne e boccaglio (c.d. “snorkeling”), a circa 500 mt. dalla costa. Giunta sul luogo della segnalazione, la motovedetta CP 719 localizzava la persona in mare, scortandola in prossimità della riva, raggiunta autonomamente a nuoto ma con la continua presenza dell’unità per monitorare il rientro in sicurezza del bagnante.
- La seconda emergenza veniva segnalata poco dopo la fine del suddetto intervento, alle ore 16:10 circa, quando un diportista a bordo di una canoa comunicava all’equipaggio imbarcato sulla motovedetta che, in località “Punta Leone”, nel Comune di San Vito Lo Capo, aveva notato un gruppo di persone in canoa finite sugli scogli a causa delle forti raffiche di vento improvvisamente incontrate nel corso della rotta seguita in mare. L’equipaggio quindi dirigeva sul posto, dove localizzava n. 4 persone sugli scogli, di cui tre in difficoltà, che chiedevano di essere soccorsi e trasportati a terra, questi ultimi venivano immediatamente imbarcati sull’unità e trasferiti, in sicurezza, nel porto di Castellammare del Golfo.
- Contemporaneamente, la Sala operativa della Capitaneria di porto di Trapani alle ore 16:30 riceveva un’ulteriore segnalazione telefonica da parte di due diportisti a bordo di un gommone in locazione che, a circa un miglio e mezzo a sud est del porto di San Vito Lo Capo, si trovavano in difficoltà a causa di forti raffiche di vento e del mare in aumento, avendo già perso l’ancora d’ormeggio e non riuscivano a navigare in sicurezza verso il porto. Anche per questa emergenza, partiva immediatamente dallo scalo di San Vito Lo Capo il gommone G.C. B36 con a bordo i militari della locale Delegazione di Spiaggia, che intercettavano il gommone in difficoltà, appena rientrato all’imboccatura del porto, seguendo poi, l’arrivo in sicurezza, fino all’ormeggio. T
Tutte le diverse attività di soccorso ed assistenza descritte portano questa Autorità Marittima a sensibilizzare tutti i diportisti, turisti ed utenti del mare in genere, per consultare, con attenzione, i bollettini meteo e le relative previsioni prima di iniziare le rispettive navigazioni verso le destinazioni desiderate, proprio per evitare impreviste ed inaspettate problematiche causate da condizioni meteomarine precarie od in imminente peggioramento, adottando comportamenti prudenti, con l’obiettivo di prevenire qualsivoglia criticità relativa alla sicurezza della navigazione ed alla salvaguardia della vita umana in mare nonchè per le persone imbarcate sui rispettivi mezzi navali condotti.
Ambiente
Ok per FISA a formazione soccorritori. Presidente Perrotta “La lotta per la giustizia continua”

La Fisa ottiene l’autorizzazione, ma il presidente Perrotta non si ferma: “La lotta per la giustizia continua”
ROMA – La Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) ha recentemente ottenuto una nuova autorizzazione che le permette di continuare a formare soccorritori acquatici e rilasciare brevetti per il salvamento in mare, laghi, piscine e fiumi, un riconoscimento importante che attesta la validità e la qualità del suo operato. Nonostante questo successo, il presidente Raffaele Perrotta ha dichiarato che la battaglia della Federazione è tutt’altro che conclusa.
”L’autorizzazione che abbiamo ricevuto conferma la correttezza del nostro percorso,” ha affermato il presidente Perrotta, “ma non ci fa dimenticare l’ingiustizia di un decreto statale che continua a penalizzare il settore.”
Il presidente della FISA ha ribadito la sua ferma intenzione di proseguire la lotta per la modifica di un decreto che è profondamente iniquo. “Nonostante la legge sia oggi a nostro favore, non possiamo accettare che sia ingiusta per altri. La giustizia non deve essere un privilegio per pochi, ma un diritto per tutti. La nostra battaglia non è solo per noi, ma per l’intero popolo e per le future generazioni che verranno.”
Perrotta ha sottolineato che l’obiettivo è garantire un cambiamento radicale che porti a un decreto più equo e giusto per tutti gli operatori del settore, soprattutto a vantaggio degli assistenti bagnanti sempre in balia delle onde e di un mestiere rischioso ma mai analizzato nei suoi aspetti più pericolosi. “Dobbiamo assicurarci che chiunque voglia contribuire alla sicurezza in mare lo possa fare in un sistema che riconosca il merito e non si basi su disparità,” ha concluso.
La FISA, pur godendo ora di una posizione di forza, dimostra così un forte senso di responsabilità e una chiara visione etica, mettendo in primo piano non solo i propri interessi, ma i principi di equità e giustizia sociale per l’intera Nazione che dovrebbe essere un esempio per tutti gli altri paesi.
Chi non fa niente per impedire un ingiustizia è colpevole come chi la commette. .così termina il presidente della FISA.
Cronaca
Pantelleria, salvato infartuato e soccorso 17enne dall’Aeronautica Militare. Doppia missione per stesso elicottero

Notte di intenso lavoro per l’Aeronautica Militare a Pantelleria
L’Arma Azzurra si è resa disponibile per portare in salvo in terraferma due persone, per diverse patologie e problematiche.
La narrativa nel comunicato
Un elicottero dell’82° Centro SAR di Trapani è intervenuto tra sabato 16 e domenica 17 agosto per trasferire d’urgenza due pazienti gravi dall’isola al presidio ospedaliero Sant’Antonio Abate di Trapani.
La missione, coordinata dal Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (Ferrara) su richiesta della Prefettura di Trapani, è partita alle 23:30 di sabato. A bordo, oltre all’equipaggio, anche un medico e un infermiere.
La doppia missione
Il primo volo ha permesso di imbarcare un uomo di 59 anni colpito da infarto, immediatamente trasferito a Trapani per le cure specialistiche. Dopo averlo affidato ai sanitari, l’elicottero è tornato a Pantelleria per una seconda emergenza: un ragazzo di 17 anni con una frattura scomposta. Il giovane è stato trasportato a Trapani e ricoverato alle 4 del mattino.
L’intervento complessivo è durato poco più di cinque ore, con circa tre ore effettive di volo, permettendo di salvare due vite grazie alla prontezza operativa del reparto.
Cronaca
Pantelleria, B&B trasformato in resort di lusso e alimenti scaduti l’esito dei controlli dei NAS sull’isola

Sequestrati 2 quintali di alimenti, sanzioni per quasi 20mila euro
Controlli dei Nas di Palermo nelle province di Palermo, Trapani, Agrigento e sulle isole di Lampedusa (Ag) e di Pantelleria (TP), con l’obiettivo di verificare il rispetto degli standard igienico-sanitari, dei processi di conservazione degli alimenti e la repressione di eventuali illecite pratiche commerciali.
Le ispezioni
In particolare hanno ispezionato nel centro storico di Palermo un panificio, constatando la non corretta conservazione di kg.30 di alimenti, posti sotto sequestro; i militari hanno comminato al titolare la sanzione pecuniaria di euro 2.000; una gastronomia, constatando la non corretta conservazione di kg.57 di alimenti, posti sotto sequestro; i militari hanno comminato al titolare la sanzione pecuniaria di euro 2.000.
A Lampedusa: l’ospedale, le guardie mediche e le farmacie dell’isola; n. 6 strutture ricettive e n.1 ristorante, comminando ai relativi titolari, complessivamente, sanzioni pecuniarie per euro 5.300.
A Pantelleria l’ospedale e le farmacie dell’isola un struttura ricettiva e n.5 ristoranti; i militari hanno proceduto al sequestro di circa 2 quintali di alimenti, dal valore di 3.000 euro, prodotti e commercializzati senza autorizzazione oppure tenuti in cattivo stato di conservazione, comminando ai relativi titolari, complessivamente, sanzioni pecuniarie per euro 18.778.
Nello specifico, i militari hanno: constatato come il titolare di un bed & breakfast abbia, senza alcuna autorizzazione, trasformato la struttura in un resort di lusso, con piscina e ristorante gourmet. Nell’attesa che le autorità competenti decidano la sorte dell’immobile, i Carabinieri hanno applicato al titolare una sanzione pecuniaria di 3.000 euro. Sequestrato in un ristorante dell’Isola kg.40 di pesce abbattuto nel 2023.
A Castellammare del Golfo (TP) un panificio, dove hanno constatato la presenza di numerose e cospicue colonie di blatte, radicate nel laboratorio di panificazione. La situazione igienico – sanitaria compromessa del locale ha necessitato l’intervento dei tecnici della prevenzione dell’ASP di Trapani che, su richiesta dei Carabinieri, hanno disposto la chiusura immediata dell’attività commerciale. Al titolare, segnalato alle competenti autorità amministrative, sono state comminate sanzioni pecuniarie per complessivi euro 3.000.
A Marsala (TP) un lido balneare con annessa attività di ristorazione, dove hanno sequestrato kg.30 di alimenti mal conservati e comminato al titolare la sanzione pecuniaria di euro 3.000.
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