Salute
Test di ammissione a infermieristica: aumentano i posti a bando ma servono specializzazioni
Università: crescono i posti a bando per le lauree in infermieristica:
+11,4% rispetto all’anno precedente. Ma ancora non va: servono le specializzazioni
LA RICETTA FNOPI: bene lo sforzo anti-carenza, ma non basta
Il nuovo Parlamento getti le basi per il reale sviluppo di carriera e per rendere attrattiva in modo stabile la professione
Ci sono 1.383 posti a bando in più per infermieristica nel decreto definitivo per i posti a bando per la laurea in infermieristica 2022-2023 rispetto alla definizione provvisoria del 1° luglio e dopo il decreto di agosto di deroga del ministero dell’Università alla definizione del fabbisogno. Con l’aumento (+7,7% sui posti di luglio, il +11,4% rispetto al 2021) per la prima volta si supera il muro dei 19mila posti: 19.375.
Bene la crescita di posti (saliti negli ultimi cinque anni – dal 2018 – di oltre il 30%) per cercare di far fronte alla grave carenza di infermieri (ne mancano oltre 65.000) che mette a rischio l’assistenza, soprattutto sul territorio, sottolinea la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), ma la soluzione non può fermarsi qui.
Non è con la quantità delle lauree che si risolve la carenza, ma con la qualità dei professionisti, che si può raggiungere solo con un cambio di passo nella formazione universitaria, con l’introduzione delle specializzazioni (universitarie) che consentiranno di avere infermieri specialisti in grado di gestire una filiera di operatori intermedi che gli infermieri possano coordinare e che a loro riferiscano e facciano capo e con un reale investimento sulla qualità formativa.
Ad oggi i dati rispetto alle domande di iscrizione ai test di selezione riportano 25.380 domande (oggi i test di ammissione). Nello specifico, rispetto alle aree geografiche, appare che la riduzione maggiore si ha al Nord dove l’età media è più elevata (- 13,3% nel 2022 rispetto al 2021 e -3,9% sempre nel 2022 ma rispetto al 2020), seguito dal Centro (-12,2% nel 2022 sul 2021, ma +0,5% nel 2022 rispetto al 2019) e poi dal più ‘giovane’ Sud (-3,1% nel 2022 rispetto al 2021 e +11,8% nel 2022 sul 2021).
Nonostante, quasi il 6% dei nuovi diplomati alla maturità scelga la laurea in infermieristica, è chiaro che tali numeri, anche con lo sforzo degli ultimi anni che ha portato all’aumento del 30% dei posti, non permettano di dare una risposta efficace alla carenza infermieristica vedendo un numero di laureati a 3 anni di circa il 75% degli immatricolati.
Per la FNOPI, i problemi da affrontare sono tre: rispetto alla demografia, il calo di giovani che porterà inevitabilmente a una riduzione dei possibili candidati futuri; la necessità che l’attrattività della professione non sia legata a fattori socio-economici ma a sbocchi di carriera e professionali costanti; l’aumento del costo della vita, che rende le scelte dei giovani più “stanziali” nel senso che la volontà è di iscriversi alla facoltà, ma che sia nella Regione di residenza e possibilmente più vicina possibile al proprio domicilio per limitare le spese rispetto ai costi di studi fuori Regione, penalizzando le Regioni più ‘anziane’.
La ricetta della FNOPI, che rappresenta gli oltre 460.000 infermieri iscritti agli ordini in Italia, il 60% della forza lavoro sanitaria del Ssn e i professionisti con il maggior rapporto assistenziale con i cittadini, prevede tre ingredienti prioritari, che la FNOPI ha già messo sul tavolo delle forze politiche in corsa per le elezioni: incremento della base contrattuale e riconoscimento economico dell’esclusività delle professioni infermieristiche; riconoscimento delle competenze specialistiche; evoluzione del percorso formativo universitario, appunto, con le specializzazioni.
È necessario che la “questione infermieristica” venga affrontata nella sua totalità a partire dalla magistrale che – spiega la FNOPI – deve essere disciplinare (modificando l’attuale normativa), permettendo agli infermieri, sia dal punto vista manageriale che, soprattutto, clinico, di veder riconosciute e valorizzate diverse possibilità di inquadramento e carriera.
In sintesi si devono prevedere le specializzazioni, lo sviluppo della laurea magistrale per consentire anche l’accesso più agevole all’area del ‘personale di elevata qualificazione’ previsto dal nuovo contratto e la riorganizzazione delle docenze infermieristiche (oggi c’è un professore in media ogni 1.350 studenti contro uno ogni sei studenti di altre facoltà sanitarie), dei tirocini e dei tutoraggi perché si sviluppino in modo conforme alle norme di legge, spesso disattese, rendendoli insufficienti alla qualità dell’apprendimento, nonché un reale investimento delle Regioni.
Senza qualità dell’assistenza, la quantità di operatori non risolve i problemi dei cittadini e del Ssn, conclude la FNOPI. Gli infermieri sono i garanti dell’assistenza: senza infermieri – qualificati – non c’è salute.
Salute
Elisoccorso Palermo-Lampedusa e Messina-Pantelleria servizio illegittimo
Contratti senza bando. ANAC boccia Regione Siciliana
L’Autorità nazionale anticorruzione, ANAC, si esprime negativamente verso la Regione Siciliana e contesta la violazione del Codice degli appalti e consulenze illegittime.
Il caso riguarda il servizio di elisoccorso lotto Palermo-Lampedusa e Messina Pantelleria, che costa 1,8 milioni di euro al mese, affidato da 12 anni all’attuale Avincis Aviation Italia.
Come spiegato da Repubblica-Palermo, dal 2021, data di scadenza del contratto, la prestazione viene prorogata annualmente. Sembrerebbe che per l’appalto siano stati emessi due bandi ma solo uno (per Caltanissetta e Catania) riceve un’offerta; l’altro, che sarebbe andato deserto, riguarderebbe per i lotti Palermo-Lampedusa e Messina-Pantelleria. In attesa di nuovo bando, sarebbe stata invitata a partecipare solo la AVINCIS, per tre lotti di 109 milioni di euro per 30 mesi.
Ora al vaglio dell’ANAC vi sono i documenti della Regione Siciliana, relativi agli ultimi dodici anni, cioè da quando sono state riscontrate le irregolarità.
Salute
ASP Trapani, ancora allerta massima per i messaggi truffa aventi oggetti il CUP
Azienda Sanitaria Provinciale Trapani mette in guardia i pazienti e utenti
Si susseguono le segnalazioni di messaggi truffa aventi per oggetto il Centro Unico Prenotazioni dell’ASP Trapani.
Arrivano SMS a ignari utenti con scritto: “Si prega di 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘵𝘢𝘳𝘦 con urgenza 𝘪 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘜𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪 𝘊𝘜𝘗 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥ano”, da numeri con prefisso 899 o 893, che identificano numeri a tariffa a pagamento, utilizzati per servizi di intrattenimento. Si raccomanda quindi, in particolare le persone anziane, di non rispondere o chiamare questi sms, e in ogni caso a verificare i numeri sulla home page del sito aziendale www.asptrapani.it al link “Sportelli CUP”.
Salute
Tumore alla mammella, quanto è diffuso e come effettuare lo screening a Pantelleria
SCREENING PER IL TUMORE DELLA MAMMELLA: tutte le risposte alle domande delle donne
Quanto è diffuso questo tumore?
E’ il tumore più diffuso tra le donne, in tutte le fasce d’età; si stima che 1 donna su 9 si ammali di tumore al seno nel corso della propria vita. Anche in Sicilia il tumore alla mammella è il più diffuso, con oltre 3.000 casi ogni anno. Nonostante l’incidenza di tumore della mammella sia andata progressivamente aumentando nelle passate decadi, la mortalità appare in declino, suggerendo pertanto il beneficio apportato dalla diagnosi precoce e da trattamenti più efficaci.
Quali sono i principali fattori di rischio?
Sono diversi i fattori di rischio per questo tumore, tra cui: l’età più avanzata, il menarca precoce, la menopausa tardiva, la storia familiare per tumore della mammella in giovane età, l’età più avanzata al primo parto, la prolungata terapia ormonale sostitutiva, l’esposizione della parete toracica a precedente radioterapia, la malattia proliferativa benigna della mammella e le mutazioni genetiche, come nel caso dei geni BRCA 1-2.
Quando devo fare lo screening del tumore alla mammella?
Lo screening per il tumore della mammella si propone alle donne dai 50 anni ai 69 anni, con una mammografia ogni due anni. L’esame è gratuito e non occorre la richiesta del medico di medicina generale. Inoltre, dai 45 ai 49 si ha comunque diritto a una mammografia per anno da effettuare mediante ricetta del proprio medico.
Cosa è la mammografia?
È una radiografia del seno che utilizza dosi di raggi X molto basse. È un esame semplice che non ha particolari controindicazioni, non necessita di alcuna preparazione particolare e dura circa 10 minuti. Terminato l’esame, la donna può tornare a casa e riprendere la sua normale vita di tutti i giorni. Non si usano farmaci, né mezzi di contrasto.
Quando faccio la mammografia mi espongo a delle radiazioni?
Come per ogni altra indagine radiografica, l’esame espone a una piccola quantità di raggi X. Tuttavia, la periodicità con cui viene effettuato lo screening mammografico è stabilita in modo che i benefici derivanti dalla diagnosi precoce siano superiori ai possibili rischi legati alle radiazioni.
Cosa succede se l’esito della mammografia è nella norma?
In caso di normalità, la risposta viene comunicata mediante lettera recapitata a casa o altre modalità concordate al momento dell’esame (mail, messaggi) e lei verrà invitata nuovamente dopo due anni.
Che succede se il risultato mostra alterazioni o dubbi?
Se la mammografia presenta delle anomalie, verrà contattata per ulteriori accertamenti che sono anch’essi gratuiti e non necessitano dell’impegnativa del medico di medicina generale. Gli ulteriori accertamenti possono comprendere ulteriori proiezioni mammografiche, visita senologica, ecografia mammaria, agoaspirato o agobiopsia. Tuttavia, occorre sottolineare che solo poche donne sono richiamate per fare questi ulteriori esami e, nella maggior parte delle volte, alla fine degli esami, tutto si risolve con esito di normalità.
Come posso prenotare una mammografia?
Tutte le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni sono invitate mediante una lettera personalizzata oppure direttamente dal loro medico di medicina generale per effettuare il test di screening. Successivamente, dovranno contattare il Centro Gestionale Screening ai numeri indicati nel box soprastante per fissare un appuntamento.
Dove devo recarmi per effettuare il test?
Ogni donna potrà concordare con il Centro Gestionale Screening la sede preferita presso cui recarsi. Le postazioni dove effettuare l’esame mammografico sono presenti in tutto il territorio dell’ASP e comprendono i Presidi Ospedalieri di Alcamo, Castelvetrano, Mazara del Vallo, Marsala, Pantelleria e le due postazioni di Trapani (Presidio Ospedaliero Sant’Antonio Abate e ambulatorio radiologico presso la Cittadella della Salute).
-
Ambiente5 anni agoAMP, a Pantelleria Insieme Live: zonizzazioni e Guardia Costa ausiliario. Gadir e il brillamento de Il Caldo
-
Personaggi4 anni agoStasera 4 Ristoranti a Pantelleria, con Alessandro Borghese. Ecco chi sono
-
Ambiente4 anni agoPantelleria, il PD segnala colorazione anomala e artificiale nella spiaggia del Lago di Venere
-
Pantelleria4 anni agoPantelleria a lutto per Giovanni Maddalena, il galantuomo del Conitro
-
Personaggi4 anni agoPantelleria, è U Runcune il vincitore di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese
-
Cronaca4 anni agoUltima Ora – Pantelleria. Identificata la donna morta per annegamento, il secondo suicidio in un mese
-
Capitaneria di Porto4 anni agoPantelleria, allarmanti condizioni meteo-marine nelle prossime 48/72 ore: onde 6 da metri
-
Pantelleria4 anni agoPantelleria, divieto di balneazione a Punta San Leonardo