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Tavola rotonda Cisl: “Il riscatto delle Aree interne SNAI. A che punto siamo?“

Redazione

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La Cisl ha fatto il punto sulla Strategia Nazionale delle Aree interne della Sicilia centrale con una tavola rotonda tenutasi a Palazzo Moncada di
Caltanissetta. I lavori sono stati moderati dal giornalista Silvano Privitera che ha aperto il confronto con la relazione introduttiva dei componenti la
segreteria dell’Ust Cisl di Agrigento Caltanissetta Enna, Carmela Petralia ed Emmanuele Piranio. “Bisogna invertire il trend demografico delle
aree interne – hanno sottolineato i dirigenti cislini – che sembra inarrestabile. Gli ultimi 12 anni sono stati caratterizzati da una costante riduzione
della popolazione residente. Agrigento ha perso circa 39mila cittadini, Caltanissetta 21mila, Enna 19mila. Dati eloquenti che fanno riflettere e che
possono essere fronteggiati valorizzando il capitale umano, incentivando l’imprenditoria, facendo leva sulle forze vive del territorio e
sull’associazionismo sovracomunale”.
Nel portare il saluto della sua città il Sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino ha evidenziato le difficoltà nelle quali operano i comuni alla prese
con problemi di professionalità interne ma anche con un difficile rapporto con gli uffici regionali che si occupano di fondi comunitari. “Se perdi i
finanziamenti – ha detto – la colpa non è dei comuni ma di chi non ci aiuta. Possiamo salvarci solo se facciamo fronte comune”.
Il segretario generale della Cisl di Agrigento Caltanissetta Enna, Emanuele Gallo ha voluto valorizzare le tante iniziative messe in campo dal suo
sindacato. “Lo spopolamento delle aree interne è un tema epocale. I giovani vanno via a malincuore. Dobbiamo favorire il loro ritorno dando dignità
alle ingenti risorse comunitarie che vanno sfruttate con raziocinio e piena collaborazione. Lo ribadisco – ha proseguito Gallo – la Strategia
nazionale delle aree interne, le ZES, Agenda Urbana, gli accordi di programma, le Aree di crisi complessa e il Pnrr sono tutte occasioni da sfruttare
ma che richiedono un dialogo tra istituzioni e associazioni per annullare i confini. E’ fuori dal tempo la difesa campanilistica delle proprie iniziative.
Bisogna cooperare varando progetti sovracomunali, favoriti da una gestione associata di funzioni e servizi. Solo così possiamo arginare il
decadimento economico e occupazionale della nostra terra”.
Il Sindaco di Troina, Fabio Venezia ha avvertito sul rischio che il 50 per cento delle risorse comunitarie possa tornare indietro se non si raggiunge
un accordo con l’Unione Europea. “Lo spopolamento non è un fenomeno che riguarda solo la Sicilia. In Italia, 5mila comuni su 8mila soffrono dello
stesso problema. E’ un tema nazionale. Dopo aver privilegiato le aree metropolitane finalmente si sono accesi i riflettori suo comuni ritenuti
marginali. A Troina e a Mussomeli siamo partiti con un ciclo di programmazione che dovrà portare i benefici auspicati. L’area interna di Troina
comprende 14 comuni. Siamo ben consapevoli di aver rimediato ad un’ingiusta esclusione del passato ma dobbiamo lavorare con la dovuta
intensità per non impiegare tutte le risorse e magari chiederne di più”.
Per Giuseppe Catania, Sindaco di Mussomeli “Vanno bene il confronto, la dialettica, il dibattito ma bisogna fare sintesi. E’ vero le aree
metropolitane sono state favorite e rafforzate a scapito delle aree interne alle quali viene ora offerta un’occasione di riscatto con le Snai. Va
costruito un modello di sviluppo dal basso capace di coinvolgere tutti gli attori sociali, gli operatori economici, i sindacati, le agenzie di sviluppo.
Abbiamo una quantità di risorse economiche che non ci concede alibi. Dobbiamo però remare tutti nella stessa direzione. Con questo spirito
abbiamo costituito l’Unione dei comuni Mussomeli – Vale dei Sicani cui aderiscono 11 municipalità”.
Michele Sabatino, docente di Politica Economica dell'Unione Europea all’Università di Basilicata ha sottolineato come lo spopolamento stia
interessando tutto il mondo. “Il 50% della popolazione mondiale vive nelle aree metropolitane generandovi ricchezza. Questo processo fa diventare
vaste aree non coinvolte zone periferiche. Guardando all’Italia il problema è che il nostro Mezzogiorno era periferia di un centro localizzato al nord.
Oggi purtroppo non siamo più nemmeno periferia bensì area marginale con tutto quel che comporta. Questo è un fenomeno che stravolge gli stili di
vita. Purtroppo in Sicilia siamo lontani da un modello sviluppo che non punti solamente sul turismo perché solo questo settore non è in grado di
assorbire tutta la forza lavoro. Serve piuttosto puntare a fare impresa nell’agroalimentare, nella farmaceutica, nell’information technology creando
elementi di rottura”.
La Professoressa di Diritto del Lavoro dell’Università Kore di Enna, Alessia Gabriele si è soffermata sull’importanza delle politiche del lavoro. “Ho
una visione realistica ma ottimistica. I nostri territori restano attrattivi ma cosa offriamo ai giovani per trattenerli? Il lavoro va bene tutto ma è
importante che sia regolare e ben remunerato e se guardiamo le statistiche in Sicilia siamo gli ultimi. C’è poi la questione del lavoro femminile mai
risolta. E non secondario è il lavoro sommerso che vede impegnati gli extracomunitari. Come si può notare quella dell’occupazione è una questione
complessa che non può prescindere da un corretto modo di utilizzare la formazione. In Sicilia ci sono 200 enti accreditati. Ma che competenze
hanno rilasciato ? I corsi devono avere la loro utilità e vanno progettati tenendo conto delle vere esigenze delle imprese”.
Il segretario generale di Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio ha concluso i lavori sottolineando la necessità di non ripetere gli errori che nel passato
hanno frenato lo sviluppo. “Quando si parla di misure e risorse comunitarie il pensiero riflesso è come redigere la lista della spesa. Serve invece
una progettazione di qualità piuttosto che di quantità. In questi ultimi 20 anni è mancato un vero modello di sviluppo. Abbiamo registrato tre
momenti micidiali: crisi economica del 2008, pandemia e conflitto russo-ucraino. Purtroppo questi eventi hanno trovato il nostro Paese impreparato.
In atto c’è un riassetto socio-economico globale che attenta alle certezze e al lavoro. Come Cisl siamo fortemente impegnati sul fronte della difesa
dell’occupazione e della creazione del lavoro. Per la ripresa e il rilancio del nostro Paese non possiamo prescindere da questo fondamentale tema.
Stiamo pertanto veicolando la proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo “Partecipazione al lavoro” che prevede la raccolta di firme su tutto il
territorio nazionale e punta a dare piena applicazione all’Articolo 46 della Costituzione, che sancisce il diritto dei lavoratori a collaborare alla

gestione delle aziende. La tavola rotonda di oggi fissa temi imprescindibili per il benessere economico della nostra terra che ci richiama alle nostre
responsabilità. Come Cisl ce le assumiamo ogni giorno”.

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Voli esorbitanti e caos nei trasporti: il business dietro ai funerali di Papa Francesco

Redazione

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La morte di Papa Francesco ha scatenato una mobilitazione straordinaria verso Roma, con milioni di pellegrini e personalità politiche accorse per l’evento. Tuttavia, l’industria dei trasporti ha approfittato della situazione, aumentando vertiginosamente i prezzi e causando un caos logistico. Voli e servizi aeroportuali sono stati oggetto di speculazione, con costi alle stelle e disagi prolungati. A complicare la situazione, l’incremento dei voli ha aggravato l’impatto energetico, contribuendo al rialzo dei costi globali dell’energia.

Il prezzo della devozione: come il mercato ha sfruttato la morte di Papa Francesco
Tra il 25 e il 27 aprile, in vista dei funerali di Papa Francesco, sono stati organizzati voli supplementari da diverse compagnie aeree per facilitare l’afflusso di pellegrini e visitatori verso Roma. Questo aumento delle frequenze è stato giustificato come una risposta alla domanda straordinaria, ma ha portato anche a un’impennata dei prezzi dei trasporti. Molti voli sono stati venduti a tariffe significativamente più alte rispetto alla media. Ad esempio, Iberia ha aumentato i suoi prezzi del 20%, facendo lievitare il costo di un volo da Madrid a Roma, che normalmente sarebbe accessibile, oltre i 200 euro.

Sebbene le compagnie aeree abbiano giustificato l’incremento come una risposta alla domanda straordinaria, questa mossa ha sollevato interrogativi sull’opportunità di approfittare di un evento così doloroso per massimizzare i guadagni. Mentre alcune persone hanno accettato i rincari come inevitabili, molti altri hanno espresso indignazione per il modo in cui la tragedia è stata sfruttata per fini economici.

L’effetto collaterale del caos: l’impatto dell’aumento dei voli sull’energia globale
L’incremento dei voli, in particolare durante eventi straordinari come i funerali di Papa Francesco, ha avuto un impatto significativo sul consumo energetico globale. Con l’aumento dei voli diretti a Roma, il consumo di carburante è cresciuto notevolmente, provocando un incremento delle emissioni di CO₂ e aggravando la situazione energetica mondiale. Questo ha contribuito al rialzo dei costi energetici e a un aumento dell’inquinamento atmosferico.

Ogni volo supplementare comporta una maggiore impronta di carbonio, un aspetto che non può più essere ignorato in un contesto globale sempre più orientato verso la sostenibilità ambientale. Nonostante l’alta domanda, il settore dei trasporti non ha ancora implementato soluzioni adeguate per ridurre l’impatto ambientale. Per affrontare efficacemente queste problematiche, le compagnie aeree dovrebbero adottare misure concrete per mitigare l’impatto ecologico, tra cui:

Programmi di compensazione delle emissioni: iniziative volte a bilanciare le emissioni di CO₂ prodotte dai voli supplementari;

Aggiustamenti logistici più efficienti: ottimizzazione delle rotte e degli orari per ridurre il consumo di carburante;

Tariffe speciali con criteri sostenibili: introduzione di offerte che incentivano scelte di viaggio ecologiche.

Adottando queste misure, il settore dei trasporti potrebbe contribuire in modo significativo alla riduzione dell’impatto ambientale associato agli eventi di grande portata.

Aeroporti sotto assalto: la gestione del caos tra efficienza e disorganizzazione
Il caos negli aeroporti di Roma ha rappresentato una delle sfide più gravi nella gestione dei trasporti. L’arrivo massiccio di pellegrini a Roma ha messo a dura prova anche la gestione degli aeroporti, in particolare quelli di Fiumicino e Ciampino, che sono stati invasi da migliaia di passeggeri. La gestione dei flussi di persone ha rivelato numerose lacune, con lunghe code e ritardi che hanno causato forti disagi. Nonostante l’organizzazione di voli speciali e gli sforzi delle forze di sicurezza, gli aeroporti sono stati sopraffatti dalla situazione.

La disorganizzazione generale ha messo in luce la mancanza di un piano chiaro per gestire emergenze di tale portata. La qualità del servizio è stata messa in secondo piano, e gli aeroporti sono stati incapaci di rispondere in modo adeguato alla richiesta. Questo caos ha sollevato il problema di una revisione delle politiche di gestione in caso di eventi straordinari.

Link: https://www.prontobolletta.it/news/voli-prezzi-funerale-papa-francesco/ 

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25 aprile 2025, la commemorazione del Comune di Pantelleria Festa della Liberazione

Redazione

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Il Comune di Pantelleria invita la cittadinanza a partecipare ad un momento di commemorazione in occasione della ricorrenza del 25 aprile, Anniversario della Liberazione dal nazifascismo.

Nel rispetto del clima di raccoglimento che accompagna il lutto nazionale proclamato per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, quest’anno la celebrazione si terrà in forma sobria e contenuta.

La cerimonia si terrà alle ore 10:30 in piazza Cavour nella zona antistante il palazzo municipale ed é prevista esclusivamente la deposizione di una corona di fiori presso la sede comunale, alla presenza delle autorità civili e militari.

Si invita la cittadinanza ad unirsi al momento di memoria collettiva, condividendo nel silenzio il valore dei principi di libertà, democrazia e pace che questa giornata rappresenta.

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Siccità, ristori per 35 milioni. Barbagallo: «La Regione è al fianco degli agricoltori»

Redazione

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Presidenza della Regione
Contro i danni causati dalla siccità via libera a ristori da 35 milioni di euro. La Regione Siciliana dà attuazione, per l’anno 2025, agli interventi previsti nel Programma di sviluppo rurale 2014-2022 per aiutare le aziende che hanno subito danni a causa degli eventi di severa siccità verificatisi nel 2024. La dotazione finanziaria del bando (misura 23 “Assistenza supplementare agli Stati membri colpiti da calamità naturali” (articolo 6, lettera a, del Regolamento Ue 2020/2220) è pari a 35 milioni di euro, interamente a carico del Feasr. La somma è così ripartita: 18 milioni per il comparto agrumicolo, 11 milioni per quello dell’olivo e 6 milioni per i comparti del mandorlo e del pistacchio.

«La Regione è al fianco degli agricoltori come dimostra questa misura. Il sostegno previsto mira a garantire il recupero di competitività e redditività delle imprese – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo – concentrando le risorse disponibili sui soggetti maggiormente colpiti dalle calamità naturali sulla base di criteri oggettivi. Un’altra misura che arriva dopo gli aiuti forniti al comparto cerealicolo e a quello dell’apicoltura, il bonus fieno per lo zootecnico, gli aiuti alla viticoltura e lo sgravio delle cartelle esattoriali per le aziende colpite da siccità».

I beneficiari sono gli imprenditori, singoli o associati, che esercitano attività agricola, ai sensi dell’articolo 2135 del Codice Civile. L’importo massimo del ristoro per singolo beneficiario è fissato a 25 mila euro. Il contributo in forma forfetaria sarò erogato entro il 31 dicembre 2025, in base alle domande di sostegno/pagamento ammesse entro il 30 giugno 2025 ed in funzione della dotazione finanziaria assegnata ad ogni comparto colturale. La presentazione della domanda deve avvenire per via telematica, utilizzando la funzionalità on-line messa a disposizione da Agea attraverso il Sistema informativo agricolo nazionale (Sian). Il bando con le info e i dettagli è consultabile a questo link.

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