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Cronaca

Strutture polizia non a norma, SIAP Sicilia “Sosteniamo grido d’allarme Segreteria Catania”

Matteo Ferrandes

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STRUTTURE POLIZIA NON A NORMA, SIAP SICILIA: “SOSTENIAMO GRIDO D’ALLARME SEGRETERIA DI CATANIA, MA NON SI VEICOLINO MESSAGGI FUORVIANTI”

“La Segreteria Regionale del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia SIAP – Sicilia desidera sostenere ed amplificare il grido d’allarme lanciato dalla Segreteria Provinciale SIAP – Catania, riguardante le gravi carenze in termini di sicurezza nelle strutture di polizia. Avere edifici al limite del fatiscente, insicuri e fuori norma è inaccettabile, soprattutto per un’istituzione che ha il compito di far rispettare le regole. Tuttavia, il messaggio non deve essere frainteso. Le vittime, a Catania come nelle altre province siciliane e del resto d’Italia, sono tutti i poliziotti, dall’agente appena arruolato fino al Questore, passando per i dirigenti con incarichi datoriali. Proprio a loro va riconosciuta la scomoda posizione; si ritrovano a barcamenarsi tra le responsabilità che le norme attribuiscono loro e la sostanziale impotenza a causa della mancanza del potere di spesa e di fondi adeguati. Come denunciato dalla segreteria etnea, spesso ci si perde tra i mille rivoli della mostruosa burocrazia ministeriale e bisogna avere l’onestà intellettuale di prendere atto che i Questori e i dirigenti, spesso, fanno i salti mortali per garantire il servizio a loro affidato, pur nelle difficoltà procedurali e nelle ristrettezze economiche. Bisogna che il personale contrattualizzato, i quadri dirigenziali e le organizzazioni sindacali facciano quadrato tutti insieme, ognuno con le proprie prerogative, affinché si facciano le dovute pressioni per trovare una soluzione definitiva che consenta di avere strutture idonee ed a norma per tutto il personale della Polizia di Stato. A tal proposito, la nostra organizzazione sindacale intende lanciare un appello al mondo politico affinché intervenga a livello sia normativo che economico, con investimenti mirati. Infine, pur consapevoli che questa situazione è maturata a causa di oltre vent’anni di noncuranza da parte di tutte le forze politiche che si sono succedute al governo del paese, bisogna prendere coscienza che non è più plausibile rimandare. È il momento che l’attuale Governo colga l’opportunità di attuare politiche mirate che facciano da spartiacque rispetto al passato.”

LA SEGRETERIA REGIONALE

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Politica

Favignana, nuova sfiducia al Sindaco Forgione

Redazione

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E’ quanto sottoscrivono consiglieri Sammartano (indipendente), Ernandez, Lo Iacono e Sinagra (Forza Italia), Armetta, Bannino e Serra (LiberEgadi), a poche settimane dalla precedente mozione.

Ripresentata la sfiducia al sindaco Francesco Forgione

Atto dovuto, che la cittadinanza attende, per chiarire i motivi del dissenso verso la sua amministrazione

A poche settimane dal ritiro della precedente mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco di Favignana – Isole Egadi, Francesco Forgione, dovuta a tecnicismi legati alla necessità di avere il plenum consiliare, dopo la decadenza della Consigliera Salerno, la mozione viene ripresentata per essere finalmente discussa in aula. I firmatari sono i sette consiglieri Sammartano (indipendente), Ernandez, Lo Iacono e Sinagra (Forza Italia), Armetta, Bannino e Serra (LiberEgadi), che ritengono la ripresentazione della sfiducia al Sindaco, un atto dovuto nei confronti della cittadinanza, che ormai disillusa dall’azione amministrativa di Forgione, ha da tempo voltato le spalle al primo cittadino. Nonostante non via sia certezza sui voti necessari per far passare la sfiducia in aula (ne servono otto), è importante affrontare apertamente la crisi politica in atto, visto che ormai l’Amministrazione Forgione non ha più i numeri per governare.

Un atto dovuto, per dimostrare concretamente alla cittadinanza che il dissenso nei confronti di questa amministrazione è netto e trasversale, come dimostrano le estrazioni politiche dei sette firmatari: ex componenti della Lista Vivere Le Egadi e Forza Italia. Le argomentazioni fornite fino ad oggi dal Sindaco per giustificare i propri fallimenti sono inconsistenti e addossano le responsabilità ad altri, traducendosi solo in accuse infondate verso chi lo contesta, evidenziando un tentativo blando quanto disperato di gettare fumo negli occhi per non ammettere che dopo 4 anni, si continua ad annaspare senza un briciolo di programmazione nella ordinaria amministrazione di tre isole complesse, con mille problemi da affrontare.

E sebbene Forgione continui a fare proclami sui social, millantando azioni mirabolanti per la gestione del caos turistico, dei rifiuti, del decoro urbano, della programmazione estiva, delle aperture dei siti museali, quello che concretamente si riscontra è una confusione amministrativa imbarazzante, e soprattutto, la totale assenza ormai di consenso popolare.

Per questo è giusto che i temi del dissenso vengano discussi in Consiglio comunale e alla luce del sole, così come prevedono le norme statutarie e il TUEL, per le quali la mozione di sfiducia non è altro che un atto politico democratico, pacifico e legittimo per esprimere il malcontento dei cittadini, attraverso i propri rappresentanti politici, ovvero i consiglieri comunali. Un segnale forte e chiaro di tale malcontento è arrivato persino dagli artisti egadini che, per la prima volta, hanno disertato il concerto del 1° maggio, in forma di protesta pacifica contro il modus operandi di questa amministrazione.

Sul palco è stato detto che l’assenza dei musicisti egadini era dovuta a “problemi organizzativi”, ma noi tutti sappiamo che la verità è ben altra

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Ambiente

Marettimo, scarico liquami di fogna del 1° maggio. Cons. Sammartano “Scempio ambientale”

Redazione

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“Marettimo, scarico liquami di fogna del 1° maggio: uno scempio ambientale a danno dei cittadini e del territorio, Sindaco Forgione e Vicesindaco Galuppo, con delega all’ambiente, intervengano con estrema urgenza.

Il Consigliere Comunale Francesco Sammartano interviene sulla tracimazione di liquami dai tombini, poi riversatisi in mare, nei pressi dell’imbarcadero degli aliscafi di Marettimo, documentato con foto, video e post da cittadini durante la pioggia del 1° maggio.
Un vero e proprio scempio ambientale, peraltro all’interno di un’area marina protetta, ma anche un disservizio non più tollerabile per i cittadini e i turisti, non solo per il disgustoso fiume di liquami di fogna di cui sono costretti a imbrattarsi le scarpe mentre percorrono a piedi la zona, ma anche per il vomitevole odore che tutto questo provoca, specialmente con l’arrivo del caldo.
Alle denunce di associazioni e cittadini, non sono seguiti interventi risolutivi da parte dell’Amministrazione comunale che in una recente riunione della commissione consiliare lavori pubblici ha precisato che i lavori per la realizzazione del depuratore, finanziati con i soldi del PNRR, inizieranno  nel 2025.
Tale attesa, però, non è compatibile con la gravità della problematica, considerando che si tratta di un comune che incassa 1,5 milioni di euro da investire anche nel decoro urbano e nella tutela ambientale, infine, non è nemmeno possibile augurarsi che non piova mai o che non ci siano troppo visitatori!
Sono pertanto necessari interventi urgenti per preservare la natura dei luoghi e la salute dei cittadini e turisti.
Favignana, 3 maggio 2024
F.to 
Il Consigliere Comunale
Francesco Sammartano”.

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Ambiente

Pantelleria – Parco, misure antincendio: divieti e obblighi a tutela del territorio

Direttore

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L’ordinanza sindacale estende la stagione antincendio dal 15 maggio al 31 ottobre

 

Il Comune di Pantelleria, in accordo e in collaborazione con il Parco Nazionale e tutti gli Enti Preposti, ha emanato un’ordinanza sindacale che adotta ulteriori misure preventive e prolunga la “stagione antincendio boschivo” rispetto agli anni precedenti.

Il dispositivo ordina ai proprietari (o possessori/detentori a qualsiasi titolo) di aree libere all’interno o all’esterno del centro abitato, di terreni boschivi, agricoli e non, entro la data del 14 maggio di ogni anno, al diserbo ed alla pulizia dell’area da qualsiasi materiale o rifiuto infiammabile, alla realizzazione di adeguate piste taglia-fuoco e alla rimozione di ogni elemento e condizione che rappresenti un pericolo per l’igiene e la pubblica incolumità.

In caso di incendio è obbligatoria la segnalazione al Corpo Forestale della Regione Siciliana al numero 1515 o al numero 115 del Corpo dei Vigili del Fuoco.

Tutti gli enti e le persone fisiche e giuridiche detentori a qualsiasi titolo di boschi o terreni pubblici devono procedere entro il 14 maggio di ogni anno al decespugliamento e alla rimozione di vegetazione, erbacce, arbusti e rifiuti lungo le strade e i sentieri di accesso alle aree protette, rispettando le norme vigenti, compreso il Codice della Strada.

Dal 15 maggio al 31 ottobre, periodo di massimo rischio, è vietato:

 

·   Accendere fuochi di ogni genere;

·   bruciare residui vegetali agricoli e forestali;

·   far brillare mine o usare esplosivi;

·   usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli;

·   usare motori, fornelli o inceneritori che producono faville o brace (eccetto quelli autorizzati per i lavori forestali e non in contrasto con le PMPF ed altre norme vigenti);

·   fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese e compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo immediato di incendio;

·   esercitare attività pirotecnica, accendere fuochi d’artificio o altre attività simili;

·   transitare o sostare con autoveicoli su strade non asfaltate all’interno di aree boscate, eccetto per i mezzi di servizio e per le attività agro-silvo-pastorali, nel rispetto delle norme vigenti.

 

Gli organi di polizia, conformemente alle disposizioni dei rispettivi Comandi e degli Enti territoriali preposti, sono incaricati di vigilare attentamente sull’osservanza dell’ordinanza, oltre a far rispettare tutte le leggi e i regolamenti relativi agli incendi boschivi, perseguendo i trasgressori secondo quanto previsto dalla legge. Ulteriori dettagli sono disponibili all’interno dell’ordinanza sindacale n. 40 del 12/04/2024.

 

La prevenzione degli incendi e la tutela del patrimonio boschivo sull’isola di Pantelleria sono essenziali per proteggere l’ambiente, garantire la sostenibilità delle risorse naturali, promuovere lo sviluppo economico e sociale e contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici. La difesa delle aree naturali è un impegno e una responsabilità condivisa che coinvolge tutta la comunità. Ecco perché è fondamentale che ogni individuo, istituzione e organizzazione assuma un ruolo attivo nella protezione e nella conservazione del territorio.

Per l’ordinanza da scaricare: Pantelleria, nuova ordinanza prevenzione incendi. Da quando scatta divieto fuochi

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