Cultura
Stromboli proclamata «Isola dei Poeti»

Nella splendida cornice dell’anfiteatro Eos, con vista sulle acque del Tirreno e sull’isolotto Strombolicchio, si è svolta la cerimonia di premiazione della prima edizione del concorso di poesia “Stromboli – L’Isola dei Poeti”. La manifestazione è nata da un’idea del maestro Giuseppe Aletti, poeta, editore ed organizzatore di eventi, tra cui il noto festival poetico “Il Federiciano” che da quest’anno si svolgerà per la prima volta in Sicilia, ad agosto, nella città federiciana di Augusta. Folgorato dalla bellezza dell’isola, dal suo potere magnetico che spinge all’ascesi e all’indagine interiore, Aletti ha voluto omaggiarla con questa iniziativa. Spinto dalla convinzione che ognuno può fare esperienza della bellezza, che è il riflesso dell’assoluto. «Saggiamo l’esperienza dell’assoluto ogni qualvolta sperimentiamo lo stupore della meraviglia – ha affermato Aletti nel suo discorso di apertura -. Dalla poesia ci si aspetta qualcosa che sorprenda. Quale miglior posto di Stromboli, come luogo della meraviglia? Qui ogni cosa porta con sé l’inaspettato e lo stupore. Stromboli è il luogo più adatto per mettersi in contatto con la parte più intima e vera di sé stessi, quella che dobbiamo sondare per poterla portare all’interno della pagina». Più di duemila sono stati i partecipanti al concorso, da tutta Italia e anche dall’estero. I vincitori sono stati ufficializzati solo in chiusura del reading poetico dell’1 luglio, a cui ha presenziato una rappresentanza di ogni regione d’Italia, declamando la propria poesia al pubblico presente e lasciandosi guidare dall’emozione, a volte dalla commozione. Al termine dell’incontro della prima giornata, il direttore editoriale della Aletti, Valentina Meola, ha comunicato i nomi dei primi dieci classificati, che non sono stati avvisati in anticipo, come da tradizione: Claudio Creazzo – primo classificato, Francesca Matacena – secondo classificato, Giuseppe Lauricella – terzo classificato, Angela Perucca – quarto classificato, Alberico Solimes – quinto classificato, Francesco Rurale – sesto classificato, Valeria Lo Nardo – settimo classificato, Antonio Tremori – ottavo classificato, Maria Teresa Usai – nono classificato, Alfredo Deodati – decimo classificato. Nessuno dei vincitori era presente. «Per noi organizzatori è il momento meno importante – ha commentato Aletti -. I nomi dei vincitori sono un semplice fatto di cronaca. La cosa fondamentale è che i presenti abbiano avuto la possibilità di mettersi in viaggio, che è indispensabile per la conoscenza, e per la scrittura in versi». Tra i momenti di rilievo, c’è stata la consegna del Premio alla Carriera allo Scultore della lava, lo stromboliano Salvatore Russo, che pratica la poesia scolpendo volti e che ha accolto i poeti, l’indomani, per una visita guidata nella sua casa museo laboratorio. L’artista ha raccontato in dettaglio la nascita della sua passione per la scultura, la solida amicizia, ricca di aneddoti vibranti e commoventi, con lo scomparso pittore Mario Cusolito, figura simbolo dell’isola. Il secondo giorno della manifestazione è stato dedicato inoltre alla gara poetica “Estemporanea di Poesia”, presentata da Valentina Meola, in cui i poeti hanno gareggiato con un proprio componimento ispirato ad una delle tre tracce tematiche proposte dagli organizzatori.
La Giuria – composta dal maestro Giuseppe Aletti, lo scultore Salvatore Russo e la giornalista Caterina Aletti – ha valutato le poesie assegnando ad ognuna un voto, decretando i primi cinque classificati.
Vincitore assoluto è stato il giovanissimo Andrea Picciolo. Secondo posto: Annamaria Daina. Terzo posto: Clara D’Amora. Quarto posto: Marta Colonnello. Quinto posto: Giovita Piccillo.44
La prima edizione del festival è stata una due giorni di immersione nella poesia, nell’isola dove il tempo sembra essersi fermato davvero. Stromboli, che è rimasta immutata e non toccata dal processo di urbanizzazione, sembra rivolgersi ai poeti, a coloro che sanno cogliere l’essenziale dalla vita di tutti i giorni. Perché, come ha affermato Aletti, prima di dare appuntamento al prossimo anno: «Stromboli ti obbliga a fare i conti con te stesso».
Cultura
Pantelleria, grande successo per “Pantelleria – Colori & linee” del M° Zinetti fino al 18 luglio

Grande successo! La mostra fotografica di Claudio Zinetti resterà visitabile fine il 18 Luglio
“Dalla presentazione del libro “Colori & linee” di Zinetti, al vernissage della mostra fotografica dell’autore, la bellezza si diffondeva lungo Corso Umberto I, accompagnata dalla musica di Silvia D’Aietti. Un intreccio di linguaggi per ascoltare l’isola.
Pantelleria non si concede in fretta. Va osservata in silenzio, a passo lento, lasciando che siano il vento, la luce e le pietre a parlare. Proprio come è accaduto durante la vernissage, quando il caldo scirocco ha fatto da sfondo a un evento diffuso che ha unito fotografia e musica in un unico respiro collettivo.
La serata si è aperta alle 19.00, alla presenza del Sindaco Fabrizio D’ancona, nella piazza davanti il vecchio Castello di pietra lavica; la presentazione del libro “Colori e Linee” di Claudio Zinetti, ex Comandante dell’Aeronautica Militare, è stata accolta con grande interesse da un pubblico variegato di isolani, turisti, curiosi. Ma il momento letterario è stato solo l’inizio. Concluse le ultime domande del dialogo fra autore e pubblico, la gente si è mossa verso Corso Umberto I, attratta dalle note vibranti della musica e dalla voce calda di Silvia D’aietti, giovanissima cantante pantesca.
A pochi passi di distanza, nella Galleria d’arte “Le alcove di Van der Grinten”, stava per aprirsi il vernissage della mostra fotografica dello stesso Zinetti. L’ingresso, dopo pochi gradini, conduce in uno spazio raccolto, fresco, quasi sacro. Le fotografie erano disposte lungo le pareti spoglie: solo architetture, nessun volto, nessuna presenza umana.
Scorci di facciate, giochi di ombre su scale, aperture cieche, finestre che sembrano occhi stanchi.
Un particolare della chiesa di Tracino, un tetto di dammuso che si incrocia con una scala, curve e linee che si intrecciano ai colori dell’isola.
Al posto di volti sono le pietre che parlano: un’assenza che è una presenza fortissima in cui l’architettura ha smesso di essere sfondo per vigne, fotografati migliaia di volte.
“A me l’isola parla attraverso alcuni dettagli di architetture, le scale che salgono nel vuoto, prospettive inusuali di chiese e di dammusi, finestre cieche, muri segnati dal sale e dal tempo, porte chiuse. Cerco sempre qualcosa che mi sorprenda, che mi comunichi un guizzo. Mi capita di percorrere una strada e osservare i muri, le case, e non trovare nulla da fotografare e poi, facendola al contrario rendermi conto che tutto cambia”, ci confessa Zinetti.” (Lucia Boldi)
Dopo la grande affluenza all’inaugurazione della mostra e la presentazione del libro, tenutasi al Castello di Pantelleria, in precedenza con l’autore del libro e fotografo Claudio Zinetti e il sindaco Fabrizio D’Ancona, che, come Zinetti, ha risposto alle domande di giornalisti e visitatori, D’Ancona ha offerto anche uno sguardo sullo sviluppo urbano di Pantelleria attorno al Castello.
Il Castello tornerà ad essere un gioiello, incorniciato da Corso Umberto I e Corso Vittorio Emanuele, un tempo le principali vie dello shopping pantesco. Anche il Corso Umberto sarà oggetto di un restyling nell’ambito del progetto del lungomare. Nel frattempo o al termine del progetto Waterfront, l’area tra l’ex Hotel Miriam e la Scuola Elementare sarà dichiarata zona pedonale.
La mostra “Pantelleria – Colori & linee” di Claudio Zinetti è visitabile tramite appuntamento fino il Venerdi, 18 Luglio 2025 – Giorno della finissage!
Cultura
U jardinu di Pantelleria tra le curiosità di “Quel che non sapevi”, gruppo facebook di approfondimento

A Pantelleria c’è una torre di pietra che protegge gelosamente un solo albero. Ti sei mai chiesto perché costruire una fortezza per una singola pianta?
Su un gruppo facebook: Quel che non sapevi che approfondisce curiosità nel mondo, sull’arte, la natura, l’architettura, troviamo un pst dedicato al giardino pantesco: U jardinu
L’isola è battuta da venti fortissimi per centinaia di giorni all’anno. Sembra impossibile che qualcosa possa crescere lì. Eppure questi alberi non solo sopravvivono, ma prosperano.
Ma ecco il bello: quella torre non è solo un muro contro il vento. È una macchina da irrigazione che funziona da millenni senza elettricità né tecnologia moderna.
Di notte, le pareti di pietra lavica raccolgono l’umidità dall’aria e la rilasciano lentamente al terreno. Creano un microclima perfetto che permette all’albero di vivere anche 300 giorni senza una goccia di pioggia.
I nostri antenati avevano capito come trasformare un’isola battuta dal vento in un’oasi fertile. Senza sprechi, senza energia, solo intelligenza e rispetto per la natura.
Pensaci un attimo: mentre noi cerchiamo soluzioni hi-tech per la sostenibilità, a Pantelleria continuano a usare una tecnologia millenaria che funziona perfettamente.
Non è incredibile come il passato possa insegnarci ancora tanto sul futuro?
Cultura
Pantelleria riscopre le sue radici: inaugurazione ufficiale dell’Acropoli di San Marco e Santa Teresa

L’Amministrazione Comunale di Pantelleria è lieta di invitare tutta la cittadinanza all’inaugurazione dell’Acropoli di San Marco e Santa Teresa, uno dei siti archeologici più affascinanti del Mediterraneo, restituito alla comunità dopo un importante intervento di valorizzazione.
Venerdì 11 luglio 2025
Ore 19.00
Sito archeologico di San Marco
Un appuntamento speciale, immerso nella storia millenaria e nella bellezza paesaggistica dell’isola, pensato per celebrare insieme un traguardo che unisce memoria, identità e futuro.
Un momento aperto a tutti: istituzioni, operatori culturali e turistici, associazioni e cittadini. Vi aspettiamo per condividere insieme questo nuovo capitolo per Pantelleria.
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