Conclusa operazione Calypso: oltre 992 controlli e più di 5.500 kg di prodotto ittico irregolare
Si è appena conclusa la fase finale dell’operazione complessa denominata “Calypso”,
coordinata dal 12° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di
Palermo, avente giurisdizione sul tratto di costa e di mare prospiciente i comuni costieri
da Gela a Cefalù, incluse le Isole Pelagie, Pantelleria, le Egadi e Ustica.
L’operazione
ha visto impegnate, sia a terra che in mare, le donne e gli uomini della Guardia
Costiera di Palermo e degli uffici marittimi dipendenti, in un’intensa attività di controllo
dell’intera filiera della pesca, finalizzata a verificare il rispetto delle disposizioni
nazionali e internazionali in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente
marino.
Particolare attenzione è stata riservata alla prevenzione e alla repressione degli illeciti
connessi all’impiego di attrezzi da pesca non conformi, alla tutela delle specie oggetto
del “fermo biologico”, alla salvaguardia del consumatore dalle frodi alimentari e alla
garanzia della qualità e tracciabilità del prodotto ittico destinato ai ristoranti e alle
famiglie.
Nel periodo compreso tra il 20 ottobre e il 12 novembre 2025, il dispositivo operativo
ha effettuato oltre 990 controlli ispettivi presso mercati ittici e rionali, esercizi di
ristorazione, centri di distribuzione all’ingrosso, piattaforme logistiche, vettori stradali,
ambulanti abusivi e unità da pesca in attività.
L’attività di vigilanza ha portato
all’accertamento di 70 illeciti amministrativi, alla contestazione di sanzioni
pecuniarie per un ammontare complessivo di 87.000 euro, al deferimento di un
cittadino extracomunitario all’Autorità Giudiziaria per pesca illegale in acque
territoriali, nonché al sequestro di 26 attrezzi da pesca irregolari e alla
sospensione di un’attività commerciale di vendita al dettaglio.
Complessivamente sono stati sequestrati circa 5.550 chilogrammi di prodotto ittico,
giudicato non idoneo al consumo umano dai dirigenti medici dell’ASP competente e
successivamente avviato alla distruzione da parte di una ditta specializzata.
Tra le attività più significative, si evidenziano numerosi interventi condotti nella Città
Metropolitana di Palermo, presso mercati ittici, esercizi di ristorazione e centri di
distribuzione all’ingrosso, nonché attraverso l’attività di monitoraggio delle piattaforme
social. In tali contesti sono stati sequestrati complessivamente 1.200 chilogrammi di
prodotti ittici, molti dei quali dichiarati non idonei al consumo umano dal personale
dell’ASP 6 – Palermo.
Esito ulteriore ispezione
Nel corso di un’ulteriore ispezione congiunta all’interno di una
pescheria, a causa delle gravi carenze igienico-sanitarie riscontrate, il personale
sanitario dell’ASP ha disposto, in applicazione delle normative del cosiddetto “pacchetto igiene”,
la chiusura immediata dell’attività commerciale.
A Mazara del Vallo, nel corso di diverse attività ispettive, i militari hanno proceduto al controllo
di uno stabilimento ittico durante le operazioni di scarico delle merci, ispezionando un
autoarticolato proveniente da un porto dell’Unione Europea. Le verifiche hanno accertato che il
prodotto trasportato — consistente in 2.200 chilogrammi di gambero rosso e viola, per un
valore commerciale di circa 120.000 euro — era stato pescato in una zona non consentita dalla
vigente normativa comunitaria. Di conseguenza, è stata elevata la relativa sanzione prevista
dalle disposizioni di legge.
A Lampedusa, la motovedetta CP 285 della Guardia Costiera ha intercettato un
motopeschereccio di nazionalità tunisina intento in attività di pesca all’interno delle acque
territoriali italiane. L’equipaggio, accortosi della presenza dell’unità militare, nel tentativo di
occultare il pescato ha tagliato la rete, provocando la ricaduta in mare del prodotto. Il
motopesca è stato scortato in porto, dove, al termine delle verifiche ispettive, il comandante è
stato deferito all’Autorità Giudiziaria per violazione dell’art. 8, comma 1, del D. Lgs. n. 4/2012,
con il sequestro di 900 metri di rete da pesca.
L’operazione “Calypso” conferma l’impegno costante della Guardia Costiera nel contrasto alla
pesca illegale e nella salvaguardia delle risorse del mare, a tutela dell’ambiente, della legalità e
della sicurezza alimentare dei cittadini.