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Cronaca

Sicilia, terremoto di magnitudo 4.4 a largo di Ragusa. Anche Pantelleria ha tremato

Giuliana Raffaelli

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Ieri sera, alle ore 21.27 una forte scossa di terremoto è stata avvertita in tutta la Sicilia orientale.  L’INGV (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) riferisce una magnitudo di 4.4 con epicentro tra le provincie di Ragusa e Caltanissetta, al largo della costa ragusana a 15 km da Vittoria (RG), 16 km da Acate (RG), 17 km da Santa Croce Camerina (RG), 19 km da Gela (CL) e ipocentro a una profondità di circa 30 km.

Segnalazioni arrivano dalle province di Palermo, Siracusa, Messina e Catania.

Non sono stati segnalati danni a edifici o persone, ma la popolazione, molto spaventata, si è riversata in strada e si è rifugiata nelle proprie auto pronta ad allontanarsi verso aree sgombre da edifici. In pochissimo tempo il piazzale Baden Powell di Modica si è riempito di auto. La mente è sicuramente tornata indietro nel tempo, alla terribile notte di trent’anni fa. Era infatti il 13 dicembre 1990, ore 1:24, quando una scossa di magnitudo 5.7 sconvolse la Sicilia sud-orientale, uccidendo 17 persone: 45 secondi di terrore e devastazione.

Questa volta la scossa è stata molto più breve: 15 secondi comunque interminabili per chi li ha vissuti direttamente, preceduti da un forte boato. Ed è stata avvertita distintamente anche anche a Pantelleria e Malta.

Il primo cittadino di Modica, Ignazio Abbate, pochi minuti dopo la scossa, ha dichiarato nella sua pagina Facebook di aver immediatamente attivato il presidio della Protezione Civile presso l’Azasi (a Modica Sorda) e fornisce le istruzioni base da seguire in caso di sisma: “Stiamo perlustrando il territorio per accertare eventuali danni a persone e cose. Importante non FARSI PRENDERE DAL PANICO. Non correre verso le scale e non usare l’ascensore, che può bloccarsi impedendo di uscire. Prima di uscire chiudere gli impianti di luce e gas. Mettersi sotto una trave, nel vano di una porta o vicino a un muro portante. Importante è stare lontano da mobili, finestre, quadri e specchi che potrebbero cadere e colpirci. In auto non sostare nei sottopassaggi o in prossimità di ponti, edifici, alberi, cavalcavia e pali dell’alta tensione che potrebbero lesionarsi e crollare”.

Anche il Sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassi, intorno alle 22 rassicura i suoi concittadini dalla sua pagina Facebook: nessun danno a persone o cose. “Un grande spavento, ma al momento la Protezione Civile regionale mi comunica che non ci sono particolari accorgimenti per la popolazione, oltre alle norme di sicurezza in caso di nuova scossa…”. Fornisce, inoltre, i recapiti della Protezione Civile a cui segnalare eventuali criticità 0932/676882 oppure 0932/676885, email a protezione.civile@comune.ragusa.gov.it.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, riferisce di essere in contatto con il prefetto di Ragusa e con il capo della Protezione civile regionale per un costante aggiornamento riguardante le verifiche sul territorio.

Dalle sale operative dei vigili del fuoco risultano solo chiamate per informazioni ma nessuna richiesta di soccorso né segnalazioni di danni. Solo in provincia di Caltanissetta (precisamente a Gela) un edificio è stato lesionato. Anche a Scoglitti non risultano danni.

Non si sono verificate scosse di assestamento durante la notte, mentre terremoti di bassa intensità (magnitudo 2.2) si sono verificati alle ore 1.19 in provincia di Reggio Calabria (2 km a nord-est di Portigliola),  e alle 2.08  nelle Isole Eolie, rispettivamente a una profondità di 11 e 15 km.

Oggi scuole e uffici rimarranno chiusi in molti dei comuni colpiti per agevolare le verifiche di stabilità degli edifici.

Ci si chiede inevitabilmente se questa scossa possa essere legata all’intensa attività dell’Etna di questi ultimi giorni. Non è così, afferma il direttore dell’INGV Stefano Branca sul sito di ragusaoggi.it: “Siamo in presenza dello spostamento della placca africana che si muove di un millimetro l’anno. È la dinamica della crosta terrestre”.

(Credit immagine: sito ingv.it)

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

Economia

A Pantelleria mercato ortofrutticolo e dissalatore solare

Direttore

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Tra i progetti di sviluppo per Pantelleria, abbiamo sentito parlare di quello relativo ad un mercato ortofrutticolo.

Questa produzione sull’isola è assente o di minima soddisfazione per il fabbisogno e le richieste dei consumatori. Tutto viene da fuori, anche l’uva, per quanto riferito da fonti attendibili.

Il motivo non è da cercare troppo lontano, ma lo si vive e vede tutti i giorni: assenza di acqua.
Troviamo  delle coltivazioni di pesche, pere, mele, lattughe, i finocchi, qualche broccolo d’inverno,  però sono insufficienti e poco valorizzate.

Dalla problematica dell’acqua per l’agricoltura, all’idea di un dissalatore solare

Sarà un dissalatore a vasche, cinque vasche di grandi dimensioni che saranno realizzate all’Arenella, il che porterà a riqualificare e migliorare anche quella zona. 

Come funzionerà?
Una delle vasche sarà dedicata all’agricoltura. Verrà fornita ai contadini acqua per scopi agricoli, quindi trattata specificatamente con elementi addizionati  che servono a migliorare l’agricoltura. 

Il contadino caricherà l’acqua, con un un finanziamento per mini-impianti di irrigazione e si parla di mini-impianti per via della ridotte dimensioni dei terreni, frastagliati per l’isola.

Il senso del mercato ortofrutticolo pensato per l’isola è legato alla produzione ortofrutticola che in questo momento manca e si realizzerebbe con: un finanziamento per  il recupero dei terreni abbandonati, la sistemazione dei muretti a secco e la realizzazione del ridetto sistema idrico, il tutto con il riconoscimento DE.CO, prodotto pantesco.

Se quanto riportato si dovesse realizzare, rappresenterebbe una svolta per l’economia  pantesca sicuramente per il settore agricolo, ma anche, con sguardo lungimirante, potrebbe rappresentare una nuova attrattiva turistica.

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Economia

Confcooperative-FedAgriPesca Sicilia, soddisfazione per fondi per pesca piccoli pelagici

Redazione

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Apprendiamo con soddisfazione del provvedimento da parte della Giunta Regionale che
riconosce lo stato di crisi che negli ultimi anni ha colpito le unità da pesca impegnate nella cattura
dei piccoli pelagici (sardine e acciughe).

Una richiesta avanzata dalla nostra Associazione già negli ultimi mesi dello scorso anno a seguito
di varie segnalazioni di allarme provenienti dalle nostre imprese di pesca che si sono viste
costrette ad effettuare “fermi forzati” nel corso degli ultimi anni a causa di una riduzione delle
catture di specie adulti e, conseguentemente, mancanza della materia prima necessaria per
garantire la sostenibilità economica e occupazionale delle imprese di pesca e pescatori.
Siamo sicuri che, così come richiesto, l’Assessore Sammartino manterrà l’ulteriore impegno
nell’avvio di uno studio di monitoraggio sull’attività di pesca pelagica, in collaborazione con le
imbarcazioni, al fine di raccogliere dati certi e aggiornati sulla presenza di esemplari giovanili e
sui periodi di riproduzione e poter valutare possibili interventi regolatori e sostenibili.
Non possiamo che esprimere il nostro apprezzamento per il lavoro svolto in questi mesi dal
Dirigente Generale, Arch. Giovanni Cucchiara e dai Dirigenti e Funzionari del Dipartimento
Pesca e per gli impegni, fin qui, mantenuti dall’Assessore On.le Luca Sammartino in favore del
nostro settore.

Confcooperative-FedAgriPesca Sicilia

Il Presidente
Nino Accetta

Può interessare approfondire: Aiuti ai pescatori per 480 mila euro. Sammartino: «Al fianco del comparto»

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Ambiente

Pantelleria, ordinanza per indagine geofisica dell’isola: limiti nella navigazione

Direttore

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L’Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria ha emesso ordinanza riportante il seguente avviso:

Nel periodo dal 01 dicembre 2025 al 30 luglio 2026 le seguenti unità effettueranno un’attività di indagine geofisica con l’ausilio di strumentazione quale Multibeam Echosounder, Subbottom Profiler, Sound Velocity Profiler e Campionamenti a mezzo benna Van Veen nell’ambito del progetto “SEAMOUNTS” nello Stretto di Sicilia:
• “NG SURVEYOR” di bandiera Italiana, IMO n°9690872, nominativo internazionale “I.B.E.G.”, t.s.l. 1856, lung. mt. 64,80;
• “IEVOLI AMBER” di bandiera italiana, IMO n°9764984 nominativo internazionale “I.B.S.J.”, t.s.l. 3715 lung. mt. 83,07;
• “IEVOLI COBALT” di bandiera italiana, IMO n°976872 nominativo internazionale “I.B.O.K.”, t.s.l. 4495, lung. mt. 83,83; •
“NG WORKER” di bandiera italiana, IMO n°9533244 nominativo internazionale “I.C.I.D.”, t.s.l. 3923, lung. mt. 88,00.

La campagna oceanografica è dedicata alla mappatura su larga scala di 79 montagne sottomarine situate oltre le 12 miglia dalla costa italiana a una profondità compresa tra 150 e 2000 metri, con lo scopo di raccogliere dati cruciali per la conservazione della biodiversità e la valutazione dei rischi geologic

Le citate unità opereranno all’interno di una macro area all’interno della quale ricadono anche le acque sottoposte alla giurisdizione del Circondario Marittimo di Pantelleria.

Nello stralcio cartografico sotto riportato, è rappresentata la macro area in questione i cui punti di coordinate geografiche (datum WGS ‘84) sopra emarginati sono indicati con i numeri 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84 e 85 come meglio riportato nella tabella sottostante. Per tutta la durata della suddetta campagna di ricerca, le navi dovranno essere considerate “NAVE CON MANOVRABILITA’ LIMITATA” ai sensi della regola 


1.2 I comandanti/conducenti delle unità navali in transito in prossimità delle unità impegnate nelle succitate operazioni, dovranno, secondo perizia marinaresca, transitare alla minima velocità consentita per il governo in sicurezza dell’unità, evitando di creare moto ondoso nonché valutando l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolo.

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