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SIAP Catania :  Troppe insicurezze e pochi strumenti , poliziotti in pericolo

Marilu Giacalone

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Catania il  10 Maggio 2024:   il Vice Ispettore ferito a Milano, a cui vanno i nostri auguri di guarigione,  è una vittima della lunga scia di aggressioni, feriti e minacce rivolte ai poliziotti che si allargano sempre più in tutto il paese. Ogni giorno agenti di polizia  intervengono per salvaguardare la sicurezza dei cittadini, soli e senza difese,  vittime di intolleranza trasversale di soggetti italiani o stranieri che vivono nell’impunità, nell’arroganza  e nella violenza.  Un poliziotto oggi non svolge la propria mission  in serenità,  ormai è fortemente condizionato e non del rischio ad affrontare il pericolo ma del rischio di sbagliare di eccedere di essere messo alla gogna da filmati che raccontano altri fatti,  dai politici dell’opinione spesso superficiale di una parte dei cittadini di questo paese e della paura di essere indagato per abusi spesso inesistenti o effetti collaterali all’ intervento. Episodi che si verificano in maniera crescente  e che rimangono impuniti  visto che gli aggressori non vengono fermati dalle attuali norme di legge.  Agenti che per difendere i cittadini subiscono aggressioni anche immotivate,  giovani che impunemente non si fermano all’alt polizia solo per irregolarità amministrative o ancor più grave per riprendere le loro azioni sui social, e la lista è lunga: eppure questi uomini e donne,  feriti a volte vilipesi,  offesi nella dignità di lavoratori ( spesso nei talk si punta il dito solo contro la Polizia)  restano senza tutele, soli ad affrontare il potere dell’intolleranza, del crimine violento e soprattutto degli opinionisti da  bar. E’ intollerabile che in questo paese i poliziotti siano un  mezzo di propaganda politica elettorale e capo espiratorio della deriva sociale. Non si può attendere anni per le body Cam per i teaser ( non sufficienti e in dotazione a uno o massimo due equipaggi per turno)  per avere un numero adeguato di agenti su strada ( sempre di meno rispetto al fabbisogno) e soprattutto non si può continuare a lottare contro il vento,  contro chi  non va in carcere e impunemente sfoggia la propria potenza di impunità tutti i giorni, condizionando anche i cittadini che  per paura  sono costretti a cambiare le abitudini quotidiane o come è già accaduto svegliarsi in ospedale. È urgente cambiare rotta, riordinare la forza pubblica ( oggi ancora frazionata tra Carabinieri e Poliziotti mentre le norme sulle polizia locali sono in ritardo e ogni territorio agisce da se) e immettere norme contro queste aggressioni gratuite  magari cambiano le regole  non inasprendo le pene che a poco serve ma istituire un sistema cauzionale che condizioni la libertà dell’individuo che commette questi reati, che deve essere conscio che all’aggressione del poliziotto si apre la cella e che la libertà condizionata  in attesa di un processo sia  previo il pagamento pecuniario o  di pena una  alternativa effettiva, questa dovrebbe essere la discrezionalità giudiziaria o paghi ed esci e sei incarcerato o vai  fare i lavori per conto della società civile ( es: servizio ausiliario   a pulire le carceri, le scuole o le caserme).

Cronaca

Da Gaza a Lampedusa in moto d’acqua in 3: 12 ore di navigazione

Direttore

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La sconcertante e toccante storia di un papà di Gaza nel servizio di “Lampedusa in 2 minuti”

Tre giovani uomini da Gaza si sono diretti verso Lampedusa, a bordo di una moto d’acqua.

Un’impresa epocale: 300 km di Mediterraneo.
Poi intercettati a 20km da Lampedusa, vengono recuperati da una motovedetta Frontex che li fa sbarcare a Molo Favarolo.

I dettagli nel servizio di “Lampedusa in 2 minuti”, in una narrazione toccante e sconcertante

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Cultura

“Antiche voci di Pantelleria” il successo di una donna, di una lingua tra memoria e identità

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Presentazione del libro di Angelina Rodo “Antiche voci di Pantelleria” tra curiosità, stupore e meraviglia

Nello spiegare il sottotitolo si manifesta già tutta l’essenza del piacevolissimo pomeriggio che si è tenuto presso la Sala Consiliare del Comune di Pantelleria, lo scorso 29 agosto, in occasione della presentazione del libro di una straordinaria Angelina Rodo.

Una sala gremita ha accolto con grande interesse tutti gli interventi di una elegante, garbata ma al contempo energica insegnante di altri tempi, ma di grande attualità, che ha porto l’accento sull’importanza del dialetto, come identità di un popolo, sulla veracità di una cultura attraverso la lingua che si parla.
Tra i presenti, le istituzioni: Sindaco Fabrizio D’Ancona, il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppa Spata, e l’Assessore Massimo Bonì, che hanno fatto gli onori di casa.

Con la complicità del moderatore Aurelio Mustacciuoli, il pomeriggio ha preso una piega oltre modo interessante e accattivante, anche per il pubblico dei giovani presenti e richiamati dall’argomento.

Nel libro, la sagace autrice, ha riportato non solo termini, specialmente quelli più desueti, ma anche espressioni, modi di dire. Sollecitando il pubblico, ha aperto un sipario molto simpatico e leggero, in cui i presenti si sono lanciati in quei motti ricordando i nonni trasmettitori di verità, proverbi e vita.

Manifestando la sua grande preparazione e la profondità delle ricerche compiute, le interviste per quest’opera, la Rodo, con il suo fare da nobildonna, ha messo in evidenza  le influenze linguistiche che fanno parte del nostro dialetto: fenici, arabi, normanni, francesi, spagnoli, ciascuno di questi popoli ha tracciato solchi determinanti per la formazione del “pantesco”,

Con riconoscenza verso l’autore, si è concluso l’evento citando Ignazio Buttitta: “Un populu. quannu ci arrubbanu a lingua. è persu pi sempri”.

L’importanza del dialetto è, come dicevamo, altissima e trasmetterlo ai giovani è un dovere affinchè mantengano l’identità del proprio sangue e delle origini e il libro “Antiche voci di Pantelleria” è tutto da leggere e rileggere e incorporare nella testa di ciascun pantesco.

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News

Si improvvisa dentista, denunciate due persone per esercizio abusivo professione e favoreggiamento in clinica nel trapanese

Redazione

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SI IMPROVVISA DENTISTA.

DENUNCIATE DUE PERSONE PER ESERCIZIO ABUSIVO DI

PROFESSIONE E FAVOREGGIAMENTO

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Trapani, hanno denunciato un 58enne e un 69enne per i reati di esercizio abusivo di professione e favoreggiamento. Gli accertamenti, condotti nell’ambito di controlli alle strutture cliniche e odontoiatriche della provincia di Trapani, avrebbero fatto emergere irregolarità in una struttura ove un 58enne avrebbe esercitato abusivamente l’attività di odontoiatria, ortodontista e igienista dentale, privo di alcun titolo, mentre il 69enne (medico chirurgo odontoiatra) avrebbe consentito e agevolato lo svolgimento di tale abusiva attività all’interno della struttura.

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