Segui i nostri social

Spettacolo

Segesta Teatro Festival, presentato oggi programma stagione 2023

Marilu Giacalone

Pubblicato

-

Un sito straordinario, potente, un vortice di storia e di storie millenarie. E un Festival acuto, che guarda al futuro e costruisce nuove pagine di questa lunga storia, con la certezza che questi luoghi possano essere ancora una volta protagonisti e soprattutto, fautori di creatività contemporanea. Dopo il successo della prima edizione, dal 28 luglio al 27 agosto il “Segesta Teatro Festival”, con la direzione artistica di Claudio Collovà, torna a illuminare lo scenario del Parco Archeologico di Segesta diretto da Luigi Biondo. Un mese denso di programmazione artistica contemporanea, fra teatro, danza, musica, spettacoli all’alba e al tramonto e osservazioni astronomiche nel cuore della notte, per immergersi in una natura di emozionante bellezza che avvolge il Teatro Antico e il Tempio, che ospiteranno le creazioni di una molteplicità di artisti di rilevanza nazionale e internazionale, pronti a condividere il loro sguardo con il pubblico del festival, a farsi comunità.

Jan Fabre con Sonia Bergamasco e Ruggero Cappuccio, Stefano Bollani, Alessandro Baricco, Alice, Gabriele Vacis, Ginevra Di Marco e Gaia Nanni, Giuseppe Pambieri, Lino Patruno, Giovanni Sollima, Enzo Cosimi, Michela Lucenti e Balletto Civile, Elena Bucci, Cinzia Maccagnano, Francesco Giunta, Roberta Ferrara e Equilibrio Dinamico Dance Company, Sofia Nappi con il suo Komoco, sono solo alcuni degli artisti che compongono il cartellone del Festival, articolato tra 14 rappresentazioni teatrali, 10 concerti, 4 spettacoli di danza, per un totale di 28 appuntamenti in cartellone (36 con le repliche), fra cui 6 Prime nazionali, 6 formazioni under 35 e tre spettacoli all’alba.

Sostenuto dal MiC – Ministero della Cultura e promosso dal Parco Archeologico di Segesta, il Segesta Teatro Festival presenta un’edizione di altissimo livello, nella quale saranno ospitati oltre 250 artisti, con l’obiettivo di dar voce a una pluralità di forme espressive e di connessioni di linguaggi, soprattutto del contemporaneo. «Il Segesta Teatro Festival – sottolinea l’Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – propone eventi che attingono alla sapienza del passato e si spingono alla contemporaneità, in un gioco di rimandi che diventano specchio e fulcro del Mediterraneo con le sue culture. Il cartellone, ricco ed articolato, accompagnerà, con eventi musicali, coreutici e teatrali, tutto l’arco estivo, raccogliendo espressioni nuove e coinvolgendo artisti di grandissimo rilievo. Il Festival e lo straordinario sito archeologico, insieme, rappresentano un attrattore di grande forza, che si offre ai visitatori con spettacoli di qualità e con la bellezza di un luogo carico di storia e dal fascino unico, realizzando così un connubio perfetto fra passato e presente: una Sicilia da scoprire e da vivere».

«La scelta del Festival di non trascurare nessuna delle espressioni artistiche, dalla recitazione alla danza, dalla musica alle performance partecipate – evidenzia il Dirigente Generale del Dipartimento Beni Culturali e Identità Siciliana, Mario La Rocca – è atto di speranza per alimentare un sapere antico che ci trasmette ancora messaggi carichi di forza e di volontà di riscatto. L’ampia e qualificata proposta del cartellone, distribuita in un arco temporale dedicato da sempre alla riscoperta di luoghi dell’anima, sarà certamente occasione per incentivare le presenze di visitatori in uno dei siti più affascinanti della nostra terra».

«La stagione 2023 del Segesta Teatro Festival – dichiara il Direttore del Parco Archeologico, Luigi Biondo – parte dal desiderio di far vivere momenti che abbiano un profondo legame con i luoghi, da un paradigma dettato dalla tradizione delle testimonianze di civiltà e che possa approdare verso nuove mete cariche di valori. L’innovazione attraverso la tradizione è quindi la stella polare che seguiremo e significherà utilizzare risorse tipiche di uno specifico contesto culturale, sociale e geografico, quindi difficilmente riproducibili in altre realtà, elevando il carattere distintivo e la legittimità della soluzione innovativa agli occhi dello spettatore».

«Si rinnova il rito collettivo che ci richiama alla sospensione della realtà esterna – spiega il Direttore Artistico Claudio Collovà, regista di fama internazionale, autore, attore e docente – e invita a farci viaggiatori di esperienze e di emozioni più vive, al contatto con il divino che a Segesta si respira in ogni pietra. Il nostro primo intento è vivere il tempo fuori dall’ordinario, perdere di vista la realtà esterna lasciandola fuori dal tempio. Una consuetudine che nella bellezza del nostro teatro non può che fare bene all’anima. Lasciamo che il teatro intervenga con spirito libero sulla realtà che stiamo vivendo, che unisca i popoli come sempre ha fatto, e che ci faccia ritrovare insieme ben disposti all’ignoto e all’avventura».

Programma

Il taglio del nastro è venerdì 28 luglio con Alice che presenta nel Teatro Antico una nuova tappa del tour legato all’ultimo album Eri con me. Alice canta Battiato, il più recente capitolo del suo pluridecennale sodalizio con l’indimenticabile Maestro che ha rivoluzionato la canzone d’autore italiana, e non solo. Ancora una volta, dunque, la personalità vocale unica di Alice si fa strumento della musica di Franco Battiato, insieme a Carlo Guaitoli, pianista e direttore d’orchestra, già speciale collaboratore di Battiato stesso per oltre vent’anni, con alcune novità sia nella scaletta che nella formazione, arricchita dal violoncello di Chiara Trentin.

Ridere a teatro è davvero un grande insegnamento soprattutto se avviene quando ad essere rappresentato è un autore eterno come Aristofane. Nell’impegno intrapreso quest’anno dal Festival a sostegno dei giovani under 35, sabato 29 e domenica 30, l’Accademia d’Arte dell’Inda, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico, con la regia di Mauro Avogadro, mette in scena I conflitti di Lisistrata di Aristofane. Attraverso una compagnia di giovani attori Segesta farà da scenario per uno spettacolo in cui si sperimenta e ci si sperimenta.

Agosto inizia in musica, mercoledì 2, con uno dei testimoni ai più alti livelli del jazz italiano e internazionale: Lino Patruno, che si esibisce nel Tempio di Segesta con un progetto dedicato al primo grande violinista della storia del jazz Joe Venuti e al chitarrista Eddie Lang. Entrambi di origini italiane, Giuseppe “Joe” Venuti siculo e Salvatore Massaro “Eddie Lang” molisano, sono stati i massimi esponenti del Dixieland, nonché due icone del jazz “bianco”. Tra composizioni di Porter, Gershwin, Bechet, Goodman, Venuti, Lang, Patruno sarà affiancato da una band composta da chitarra, contrabbasso, batteria, vibrafono, voce e il violino del trapanese Mauro Carpi, considerato un vero discepolo di Joe Venuti.

È ispirato al romanzo in versi di Erri De Luca, Solo andata, il primo spettacolo di danza del cartellone previsto nel Teatro antico, giovedì 3. Confini Disumani, questo il titolo, è una coreografia di Roberta Ferrara che racconta storie di emigrazione, di viaggi della speranza e indaga il sentimento di umanità svanito o soverchiato dalla frenesia e dalla paura nella società odierna. Equilibrio Dinamico Dance Company, una delle cinque formazioni under 35 ospitate quest’anno dal Festival,con la sua danza d’impatto, flessuosa ed energica, tocca lo spettatore e lascia aperti interrogativi. Ciascun quadro coreografico è accompagnato da un peculiare tappeto sonoro affidato a Enzo Avitabile, Faraualla e Armand Amar.

Sempre il 3 agosto, ma in serata e nel Tempio di Segesta, dal racconto dell’Odissea di Omero va in scena il mito di Penelope, rivisitato in chiave poetica e sperimentato attraverso uno studio sulla percezione del tempo. Il lavoro di riscrittura di Enzo Caputo per Officina Teatro LMC dona al personaggio di Penelope la tenera forza della donna-madre, regina del regno. Una donna costretta ad attendere un improbabile ritorno e che, suo malgrado, affronta in solitudine la sua guerra personale. Una prova dall’esito incerto e che comunque vada non le consegnerà nessuna onorificenza eroica. A interpretare il testo: Alma Passarelli Pula, Rosalba Santoro, Lucia Poma. La voce narrante e la regia sono dello stesso Caputo.

Si torna nel Teatro Antico venerdì 4 per il concerto di Giovanni Sollima, violoncellista di fama internazionale e compositore italiano tra i più eseguiti nel mondo. Una rara “reunion” della Giovanni Sollima Band, ensemble elettroacustico fondato durante il periodo newyorkese tra la fine degli anni ‘90 e il 2000, il cui nome è stato suggerito al musicista da Philip Glass. Violoncello, trio d’archi, tastiere e percussioni per un programma che, a parte la presenza integrale di Spasimo, sintetizza il percorso compositivo del poliedrico musicista e compositore e la condivisione avvenuta negli anni newyorchesi con l’ensemble e con gli ‘storici’ Riccardo Scilipoti, pianista e tastierista, e il percussionista Giovanni Caruso che in diverse occasioni ha ideato degli strumenti ad hoc non tralasciando l’uso del corpo e il beatbox. Gli altri musicisti della band sono: il violinista Andrea Cirrito, il violista Francesco Montalto, la violoncellista Alice Mirabella.

È una riflessione sulla cultura dei greci, terra interiore da cui proveniamo noi contemporanei, quella con cui sabato 5, nel Teatro Antico, Alessandro Baricco accompagna gli spettatori in un viaggio speciale. Lo scrittore narratore teatrale esplora il significato del tempo traendo ispirazione da alcuni eventi storici. Nel corso della lectio teatrale Sul tempo e sull’amore. Senza fretta ma senza tregua, Baricco lo analizza attraverso brani di letteratura classica, leggendo García Márquez, Shakespeare, Rostand e Omero.

Tra gli spettacoli all’alba, domenica 6 debutta in prima nazionale nel Teatro Antico Autodifesa di Ismene, elogio della sopravvivenza, riscrittura del mito e dei luoghi della tragedia classica che indaga sulla figura di Ismene che, diversamente dall’eroica sorella Antigone, esempio emblematico di rivolta, cerca la ragionevolezza e in fondo ci somiglia di più. Lo spettacolo su un testo di Flavia Gallo, è una delle tre albe programmate al Segesta Teatro Festival ed è interpretato da Luna Marongiu e Raffaele Gangale, diretti da Cinzia Maccagnano, regista e attrice diplomata alla Scuola di Teatro Classico dell’INDA, dal 2022 responsabile del Laboratorio sulla commedia classica del Plautus Festival di Sarsina.

Sempre domenica 6, in serata al Teatro Antico, sarà protagonista Stefano Bollani con Piano Solo: un viaggio tra i tasti del pianoforte, per una musica che non conosce confini, sconfessa i generi musicali e si nutre di tutti quei momenti magici con artisti straordinari che il pianista ha incontrato sui palchi di tutto il mondo. Quando Bollani sale sul palco con il suo Piano Solo esiste una sola regola: rendere omaggio all’arte dell’improvvisazione grazie all’unione sempre nuova di tutte le note messe insieme in questi venti anni di Jam session.

Lunedì 7 e martedì 8 con Troppu trafficu ppì nenti il regista Giuseppe Dipasquale apre la strada alla commedia. Dopo un successo di pubblico e di critica nazionale ed europea quasi ventennale, il palco del Teatro Antico di Segesta ospita questo geniale rifacimento di Molto rumore per nulla di William Shakespeare, firmato a quattro mani da Andrea Camilleri e dallo stesso Dipasquale prima come un libro scritto e poi come opera teatrale. Uno spettacolo esilarante che consente di cedere al fascino di una travolgente storia d’amore e all’orgoglio di crederla scritta, anche se solo per una sera, da un autore siciliano dietro cui si celerebbe la figura del Bardo. In scena: Angelo Tosto, Carlotta Proietti, Lucia Portale, Aurora Cimino, Lorenza Denaro, Filippo Brazzaventre, Ruben Rigillo, Luigi Nicotra, Cosimo Coltraro, Luciano Fioretto, Vincenzo Volo, Mimmo Mignemi, Valerio Santi, Giovanni Vasta, Pietro Casano.

Nel segno della contaminazione dei linguaggi è The Waste Land and Other Poems che, mercoledì 9 in prima nazionale al Tempio di Segesta, si avvale della Banda di Palermo e dell’Ubi Ensemble, con la voce di Claudio Collovà. Le meravigliose parole tratte dal poema maggiormente connesso al mito di T. S. Eliot e da altre poesie sono qui proposte in una suite musicale e in versione electro-classic. Come nel 1922, sembra che l’incapacità di rigenerarsi della vecchia società occidentale riguardi anche l’attuale. La religiosità affoga ancora tra superstizioni e convenienze e oggi Tiresia sarebbe testimone di una vera e profonda mancanza di spiritualità diffusa.

Enzo Cosimi, nome storico della coreografia d’autore, presenta giovedì 10 nel Teatro Antico Coefore Rock&Roll, seconda tappa del progetto Orestea. Trilogia della Vendetta. In un regno di incubi d’infanzia, giocattoli rotti, coperte colorate – un orizzonte visivo ispirato al segno dell’artista Mike Kelley – Oreste appare imprigionato dal conflitto tra il porre nuovo ordine al mondo e l’essere dannato a vita per l’assassinio della propria madre e le algide e passionali figure di Clitemnestra e Elettra si stagliano accompagnate dagli echi tribali delle erinni, capitanate dall’icona della club culture e della musica techno sperimentale eseguita dal vivo della romana e internazionale Lady Maru. La coreografia unisce testo, visione, azione performativa in una drammaturgia, realizzata dal coreografo con la collaborazione di Maria Paola Zedda e con il tocco visionario delle luci di Gianni Staropoli. Gli interpreti danzatori sono: Alice Raffaelli, Francesco Saverio Cavaliere, Luca Della Corte, Roberta Racis.

Il 10 agosto in serata, circondati dall’impareggiabile scenario offerto dal Tempio di Segesta, nella notte di San Lorenzo e delle stelle cadenti d’agosto, in cui il pubblico sarà guidato dagli operatori scientifici del Planetario di Palermo al riconoscimento degli astri con l’uso dei telescopi, si può assistere in prima nazionale a una nuova edizione di Afrodite Urania, l’insonorizzazione d’ambiente live realizzata dal musicista Alfredo Giammanco e accompagnata dal racconto scientifico narrato da Marcello Barrale per la ricerca in cielo dello sciame di meteore.

Ancora una contaminazione di linguaggi è Donne Guerriere con la straordinaria performance di Ginevra Di Marco (che canta e recita) e di Gaia Nanni (che recita e canta). Uno spettacolo, venerdì 11 nel Teatro Antico, che parte da un’idea di Francesco Magnelli, che accompagna in scena le due interpreti al pianoforte e magnellophoni insieme anche a Andrea Salvadori alle chitarre, tzouras e elettronic. Un racconto  originale, coinvolgente, fatto di dialoghi e monologhi, di canzoni inedite e altre di tradizione popolare. Storie di “donne guerriere” del nostro tempo, a loro modo mitiche, a cominciare da Rosa Balistreri e Oriana Fallaci. Regia di Gianfranco Pedullà.

Sabato 12 e domenica 13 nel Teatro Antico torna Cinzia Maccagnano per dirigere, e interpretare, insieme con un’altra formazione under 35 ospite del Festival, composta dai giovani attori Marta Cirello, Pietro Casano, Maria Chiara Pellitteri, Andrea Maiorca, Dario Garofalo e Cristina Putignano, la commedia di Plauto Curculio.

E giovanissime sono anche le coriste dell’Aeolian Vocal Ensemble, diretto da Monica Faja, che si esibiranno sempre domenica 13 agosto nel Teatro Antico di Segesta insieme ai musicisti dell’Officina Barocca Siciliana, diretta da Roberta Faja: L’inCanto dell’aurora, all’alba e in prima nazionale, è un concerto che mette a confronto atmosfere musicali tipicamente settecentesche e sonorità assai più recenti di area classico-contemporanea.

A Ferragosto nel Teatro Antico, con replica mercoledì 16, Gabriele Vacis rilegge in chiave contemporanea Prometeo di Eschilo. Uno spettacolo che ha la sua grande forza nel percorso creativo elaborato dal regista, che restituisce l’universalità del protagonista, archetipo della conoscenza e della ribellione. Ad alimentare la potenza di questo Prometeo è il gruppo di giovani e già straordinari attori, diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino e riuniti nel gruppo teatrale PEM Potenziali Evocati Multimediali.

Il 16 agosto ci si sposta alla sera nel Tempio per ascoltare le composizioni di Salvatore Bonafede, pianista e compositore palermitano per il teatro e il cinema con i registi Daniele Ciprì e Franco Maresco, con i quali ha vinto un David di Donatello per la miglior colonna sonora. Nel solco di quell’aspirazione declinata in varie forme verso il Sacro, al superamento degli orrori, della violenza e delle meschinità umane di oggi, che caratterizza il Festival, Dream and Dreams insegue quella tensione metafisica che consente al suo autore ed esecutore di adottare la musica come pura forma d’arte, dandole una dimensione eterna.

Giovedì 17 al Teatro Antico Michela Lucenti, fondatrice e anima del Balletto Civile presenta il nuovo spettacolo Nothing, nel nome del padre, del figlio e della libertà. Tratto da Re Lear di William Shakespeare, nelle mani del collettivo l’opera si trasforma in una drammaturgia coreografica ficcante, spigolosa, capace di inserirsi come un cuneo nelle pieghe della realtà, un duello fisico fra corpo e parola, movimento e spazio scenico. In scena con la Lucenti, Attilio Caffarena, Maurizio Camilli, Loris De Luna, Maurizio Lucenti, Alessandro Pallecchi, Matteo Principi, Emanuela Serra, Giulia Spattini.

La sera del 17 agosto, il suggestivo Tempio ospita nella drammaturgia, regia e interpretazione di Elena Bucci: Nella lingua e nella spada in solo, melologo di più anime che si ispira alla storia del poeta e rivoluzionario greco Alekos Panagulis e della giornalista e scrittrice Oriana Fallaci, allacciati fra discussioni, lotte per la libertà, allegria, solitudini e speranze, fino alla morte di lui per un misterioso incidente nel 1976. Luigi Ceccarelli crea la drammaturgia musicale integrandovi le improvvisazioni di Michele Rabbia e Paolo Ravaglia, mentre voce e movimenti dialogano con il suono.

Venerdì 18 e sabato 19 Elena Bucci torna, questa volta nel Teatro Antico, con la sua Le belle bandiere, compagnia storica della ricerca teatrale italiana fondata con Marco Sgrosso, con cui qui firma drammaturgia, regia e sale in scena insieme anche a Nicoletta Fabbri, Francesca Pica, Valerio Pietrovita. La canzone di Giasone e Medea da Euripide a Seneca, da Apollonio Rodio a Franz Grillparzer e Jean Anouilh, in una nuova edizione al Festival in prima nazionale, ripercorre la vicenda della madre assassina e dell’eroe greco indegno di gloria, continuando a spaventarci dopo millenni. Il mito diventa una ballata popolare che narra dell’amore che si trasforma in morte.

Domenica 20 il concerto all’alba di Jamel Chabbi D’autres rivages richiama l’idea del métissage, di una cultura mediterranea condivisa e accomunante. Frutto di una lunga ricerca condotta da Chabbi attraverso fonti storiche e musicali, è un viaggio di condivisione di identità culturali comuni con epicentro e punto di partenza la sua Tunisia. Le canzoni e musiche in programma valorizzano il patrimonio tuniso-libico-algerino-siciliano, cui si affiancano composizioni originali di Chabbi, intonate sulle parole del poeta Mario Scalesi, nato a Tunisi da famiglia siculo-maltese, e del poeta Flaviano Pisanelli, dedicate alla lentezza fascinosa e immutabile della Tunisia, nell’epoca coloniale di Scalesi come nella vita di oggi.

Sempre domenica 20 di sera, con repliche lunedì 21 e martedì 22, la tragedia, ultima opera di Sofocle, Edipo a Colono, presenta un cast d’eccezione, a cominciare da Giuseppe Pambieri nel ruolo del protagonista, un attore in grado di mettere al servizio del personaggio la grande tradizione da cui proviene. Nel solco delle connessioni tra mito e realtà tracciato dal Festival, l’opera non solo racconta la complessità imperfetta e meravigliosa dell’essere umano, ma ribadisce il diritto all’accoglienza dello straniero e il rispetto delle sacre leggi dell’ospitalità. Diretto da Giuseppe Argirò, che ha voluto nel ruolo di Antigone la figlia Micol Pambieri, a testimoniare la perfetta coincidenza tra realtà e rappresentazione. Gli altri interpreti sono: Sergio Basile, Gianluigi Fogacci, Luigi Mezzanotte, Roberto Baldassarri, Elisabetta Arosio, Vinicio Argirò.

Sulla strada della cultura che avvicina i popoli, mercoledì 23 nel Tempio di Segesta arriva Nubras, ensemble internazionale di giovani musicisti poco più che trentenni, che si dedica alla costruzione di un ponte tra musica colta occidentale e le tradizioni sonore di Balcani e Medio Oriente, unendo musicisti provenienti dal mondo della classica, del jazz e della musica popolare.

E nel viaggio musicale del Festival, giovedì 24 nel Tempio di Segesta, si aggiunge alle tante voci, il Duo Lopez – Arevalos, con la cantante e attrice Camilla Lopez e il pianista compositore Matteo Ramon Arevalos. In prima nazionale, Teleion, esplora l’universo della musica in gran parte sconosciuto dell’antica Grecia, con l’aiuto della traduzione e traslitterazione di Dimitris Soukoulis.

Sempre giovedì 24, al tramonto, al Teatro Antico, Komoco e Sosta Palmizi, presentano Dodi e IMA, due coreografie di Sofia Nappi, danzatrice con studi all’Alvin Ailey American Dance Theater, con la Hofesh Shecter Dance Company e con la Batsheva Dance Company, dove sta conseguendo la certificazione come insegnante di tecnica Gaga. IMA, che ha debuttato in una prima versione alla Biennale Danza, è un termine giapponese che indica il momento presente; in aramaico ed ebraico ha anche il significato di madre, nella sua accezione di rinascita e rinnovamento.

Mercoledì 25 e giovedì 26 al Teatro Antico la tragedia greca rinasce in un ambiente contemporaneo ideato da uno dei protagonisti più radicali e acclamati della scena performativa europea degli ultimi quarant’anni, l’artista visivo, regista e autore fiammingo Jan Fabre, per una prova d’attore magistrale di Sonia Bergamasco, tra le più interessanti interpreti del teatro e del cinema italiano. Resurrexit Cassandra è una performance di grande impegno su un testo poetico e potente dello scrittore, drammaturgo e regista Ruggero Cappuccio. Il lavoro ruota intorno alla resurrezione di un messia femminile che mette l’umanità di fronte alla propria tragedia: l’incomprensibile talento dell’uomo per l’auto-inganno, una sorta di desiderio inconscio che ci condanna all’inazione di fronte a un destino già segnato da catastrofi climatiche e stravolgimenti sociali. Un atto d’accusa che si articola in cinque movimenti intorno ai quali si snoda il discorso che Cassandra rivolge all’Umanità: Nebbia, Vento, Fuoco e Fumo, Vapore, Pioggia.

Venerdì 27 il concerto di chiusura al Teatro Antico è un tributo al disco capolavoro di Fabrizio De André La buona novella, rivissuto e reinterpretato in siciliano da Francesco Giunta, poeta, cantautore e cantastorie, appassionato linguista e maestro di cunto. “La buona novella in siciliano è un atto d’amore”, ha detto Dori Ghezzi. È un omaggio corale tutto al femminile per voci, pianoforte, violoncello e percussioni. Francesco Giunta dirige questa meravigliosa opera, di nuovo vibrante e moderna, antica e necessaria e insieme a lui le voci di interpreti sensibili come Cecilia Pitino, Alessandra Ristuccia, Laura Mollica, Giulia Mei, Valeria Graziani, accompagnate al pianoforte da Beatrice Cerami, al violoncello da Daniela Santamaura, alle percussioni da Virginia Maiorana e Federica Russo.

Il Parco archeologico di Segesta, che comprende Contessa Entellina, Poggioreale, Salemi e Custonaci, tutti siti di assoluto interesse archeologico, architettonico, storico artistico ed etnoantropologico, promuove per l’anno 2023 alcune iniziative artistiche e performative complementari a quelle programmate per il Segesta Teatro Festival, racchiuse, da giugno a settembre, nel progetto Elyma. Ideato da Luigi Biondo e curato dall’artista cilena Tere Chad con interventi dell’artista siciliano Gandolfo Gabriel David, Elyma si compone di tre interventi e azioni performative: a valle del Parco, dove si dà vita a un giardino performativo; lungo il sentiero dei propilei, attraverso la collocazione di elementi sonori metallici che accompagnano l’ascesa all’acropoli; all’interno del peristilio dell’antico Tempio dorico, dove verrà collocata un’installazione vegetale che permetterà di collegare architettura, natura, spiritualità e atto rituale in un’unica dimensione trasformativa. Le tre installazioni, integrate armonicamente col paesaggio, realizzano un tracciato inedito che dall’ingresso del Parco, arriva fino al Tempio, ripercorrendo l’antica strada fin dentro il colonnato dorico, nell’ottica di un dialogo continuo tra passato e presente che dall’archeologia porta alla contemporaneità e nella consapevolezza di una storia, quella di Segesta, che scorre e conserva valori assoluti.

Spettacolo

Terrifier e 883 attualmente film e serie Tv più popolari in Italia – La classifica di JustWatch

Redazione

Pubblicato

il

di contenuti in streaming in grado di aggregare in un unico posto film, serie TV ed eventi sportivi da centinaia di piattaforme di streaming in tutto il mondo.

La contatto per inviarle la nostra ultima classifica inerente a top film e serie TV più gettonate in Italia la settimana scorsa: https://www.justwatch.com/it/streaming-charts

Film della settimana


Per i film, questa settimana “Terrifier” entra direttamente al primo posto della classifica. Questo horror ambientato in una piccola città americana durante la notte di Halloween, racconta la storia di Art il Clown, un serial killer mascherato che semina il terrore tra i giovani.

Al secondo posto troviamo “Ghostbusters: Minaccia Glaciale”. Dopo gli eventi in Oklahoma, la famiglia Spengler torna all’iconica caserma dei pompieri di New York, unendosi agli Acchiappafantasmi originali che hanno creato un laboratorio di ricerca top-secret. Quando un antico artefatto scatena una forza malvagia, i vecchi e nuovi Ghostbusters devono unire le forze per salvare il mondo da una nuova era glaciale.

Perde la vetta e scende al terzo “Challengers” diretto da Luca Guadagnino che racconta un intenso triangolo amoroso e competitivo tra i tennisti Tashi, Art e Patrick. Tashi, ex tennista ora allenatrice, cerca di trasformare suo marito Art in un campione, ma le cose si complicano quando riappare Patrick, ex fidanzato di Tashi e vecchio amico di Art, costringendo i tre a confrontarsi sia sul campo che nei loro sentimenti.

Serie TV della settimana

 Per le serie TV: dopo aver debuttato la scorsa settimana su SkyGo, rimane in vetta alla classifica “Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883”, serie incentrata sul leggendario gruppo composto da Max Pezzali e Mauro Repetto, conosciutisi tra i banchi di scuola e che ha fatto la storia del pop italiano.

Al secondo posto rimane stabile “The Penguin”: la serie limitata segue Oswald “Oz” Cobblepot, noto come Il Pinguino, mentre si fa strada nel mondo criminale di Gotham. Ambientata una settimana dopo gli eventi del film “The Batman” di Matt Reeves, la trama esplora l’ascesa del personaggio nel cuore della malavita cittadina.

Infine, “From” guadagna una posizione, portandosi al terzo posto. In una città da incubo nel centro dell’America che intrappola tutti coloro che entrano, i residenti riluttanti combattono per rimanere in vita mentre affrontano le minacce della foresta circostante, comprese le terrificanti creature notturne.

A questa pagina è presente la tabella contenente la classifica completa aggiornata in tempo reale e riferita agli ultimi 7 giorni anche oltre la 10ma posizione.

Speriamo che la notizia possa essere interessante da condividere con i vostri lettori e resto a disposizione per eventuali domande sulla ricerca.

Questa settimana, JustWatch ha deciso di mettere in evidenza la lista di tutti i film di Terrifier disponibili per lo streaming.
In previsione di Halloween, c’è un rinnovato interesse per il titolo, con “Terrifier” che è entrata direttamente in vetta alla classifica settimanale di JustWatch. È possibile consultare la lista completa a questa pagina: https://www.justwatch.com/it/guida/terrifier-saga-in-ordine-streaming

Leggi la notizia

Spettacolo

In aprile e maggio 2025 18 nuove date per “L’ultima notte rosa – The final tour” di Umberto Tozzi. Tappe in Sicilia

Redazione

Pubblicato

il

50 ANNI DI CARRIERA

 

PIÙ DI 80 MILIONI DI DISCHI VENDUTI

E OLTRE 2000 CONCERTI IN TUTTO IL MONDO

 

UNA CARRIERA COSTELLATA DI SUCCESSI SENZA TEMPO TRA CUI
“TI AMO”, “TU”, “GLORIA”, “STELLA STAI”, “NOTTE ROSA”,

“SI PUÒ DARE DI PIÙ”, “GENTE DI MARE”, “GLI ALTRI SIAMO NOI”, “IO MUOIO DI TE”

 

VINCITORE DI UN GOLDEN GLOBE

 

NOMINATO AI GRAMMY AWARDS

 

VINCITORE AL FESTIVAL DI SANREMO E AL FESTIVALBAR

 

PROTAGONISTA CON LE SUE HIT DI ALCUNE TRA LE PIÙ IMPORTANTI

COLONNE SONORE DI CULT CINEMATOGRAFICI E DI SERIE TV DI SUCCESSO

 

UMBERTO TOZZI

DOPO IL GRANDE SUCCESSO

DEI CONCERTI OUTDOOR E NEI PALASPORT

AD APRILE E MAGGIO 2025 18 NUOVE DATE NEI TEATRI DE

L’ULTIMA NOTTE ROSA

THE FINAL TOUR

LA STRAORDINARIA TOURNÉE MONDIALE IN 4 CONTINENTI

CON CUI L’ARTISTA DÀ IL SUO ADDIO ALLA SCENA LIVE

 

“L’ULTIMA NOTTE ROSA THE FINAL TOUR”, la straordinaria tournée mondiale con cui UMBERTO TOZZI dà il suo addio alla scena live, dopo il grande successo del debutto a giugno alle Terme di Caracalla di Roma, dei concerti outdoor – tra cui Piazza San Marco a Venezia – e dei palasport di Milano, Torino, Firenze e Bologna, si arricchisce di un nuovo capitolo con 18 NUOVE DATE NEI TEATRI TRA APRILE E MAGGIO 2025.

 

Questi concerti saranno l’ultima occasione per il pubblico di godere il repertorio di Umberto Tozzi con la prossimità e il coinvolgimento che solo lo spazio dei teatri può dare.

 

Al via le nuove date a partire dal 1° aprile 2025 all’Auditorium del Lingotto di Torino, città d’origine di Umberto Tozzi, per poi proseguire il 4 aprile a Como al Teatro Sociale, il 5 aprile a Brescia al Teatro DisPlay, il 9 aprile a Cremona al Teatro Ponchielli, il 12 aprile Treviglio (BG) al PalaFacchetti, il 14 aprile a Milano al Teatro Arcimboldi, il 16 aprile  a Bologna al Teatro EuropAuditorium, il 17 aprile a Padova al Gran Teatro Geox, il 26 aprile ad Ancona al Teatro delle Muse, il 28 aprile  a Firenze al Teatro Verdi, il 29 aprile a Montecatini Terme (PT) al Nuovo Teatro Verdi, il 2 maggio a Roma al Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, il 13 maggio Sanremo (IM) al Teatro Ariston, il 16 maggio a Bari al Teatro Team, il 17 maggio a Lecce al Teatro Politeama Greco, il 19 maggio a Catania al Teatro Metropolitan, il 20 maggio a Palermo al Teatro Golden e infine il 23 maggio a Napoli al Teatro Augusteo.

 

I biglietti per le nuove date italiane de “L’ULTIMA Notte rosa THE FINAL TOUR” sono disponibili da oggi, 21 ottobre, alle ore 18.00 su TicketOne.it e nelle prevendite abituali (per info www.friendsandpartners.it).

 

Prima delle nuove date italiane il tour mondiale prosegue tra novembre 2024 e marzo 2025 in Svizzera, Germania, Austria, Belgio, Canada e Stati Uniti d’America e, dopo i teatri italiani, sarà la volta di Francia, Bulgaria e le date previste in Oceania.

 

Dopo 50 anni di una carriera costellata di successi e riconoscimenti in Italia e nel mondo, più di 80 milioni di dischi venduti e oltre 2000 concerti, l’annuncio a sorpresa dell’addio alle scene è stato dato il 15 marzo 2024 al Teatro L’Olympia, la sala concerti più antica di Parigi, un auditorium tra i più prestigiosi del mondo, palco che l’artista ha calcato per tre volte e che sarà, l’11 maggio 2025, una delle immancabili tappe de “L’ULTIMA Notte rosa THE FINAL TOUR”.

 

Cantautore e musicista carismatico e creativo, Umberto Tozzi grazie alle sue hit senza tempo è diventato un’icona della musica italiana e ha attraversato e appassionato intere generazioni, riempendo con i suoi concerti i più importanti spazi del mondo dedicati alla musica con il suo pubblico fedele e trasversale.

 

Sono numerosi i record in termini di successi discografici che hanno caratterizzato la vita artistica di Tozzi, a partire da “Ti Amo”, indimenticabile brano del 1977, capace di rimanere ai vertici delle classifiche per più di sette mesi, stracciando ogni record di vendita e vincendo l’edizione di quell’anno del Festivalbar, ha attraversato ogni confine con le sue numerose reinterpretazioni, fino ad arrivare a essere al centro di una delle scene clou della fortunata serie “La casa di carta 4”.

 

Impossibile non citare la super hit mondiale “Gloria” – scelta per la colonna sonora del film di Martin Scorsese “The Wolf of Wall Street”, ma anche per il film cult “Flashdance” diretto da Adrian Lyne – che porta il nome di Umberto Tozzi oltreoceano grazie all’interpretazione del brano realizzata da Laura Branigan nel 1982 e che si posiziona al numero 1 della classifica americana rimanendo nella classifica Billboard Hot 100 per 36 settimane.

 

E ancora “Si può dare di più”, “Gli altri siamo noi”, “Gente di mare”, “Dimmi di no”, “Stella Stai”, “Donna amante mia”, “Claridad” (incisa da Luis Fonsi) ed “Eva”, portata al successo in tutta l’America Latina da Ivete Sangalo.

 

Il 1982 è l’anno in cui riceve il Golden Globe, premio ottenuto con oltre 27 milioni di copie vendute in soli 5 anni e anche l’anno in cui è nominato ai Grammy Awards con “Gloria” cantata da Laura Branigan. Dopo la vittoria del Festival di Sanremo nel 1987 con “Si può dare di più” insieme a Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri, nel 1988 raggiunge il terzo posto all’Eurovision Song Contest con “Gente di Mare” insieme a Raf.

 

L’ennesimo esempio di come l’arte di Umberto Tozzi abbia da sempre scavalcato tutti i confini, geografici, temporali e soprattutto culturali, è il numero impressionante di capolavori cinematografici e serialità televisive che in questi 50 anni di carriera hanno scelto le hit del cantautore come colonna sonora.

È di questi giorni la notizia che la leggendaria “Ti Amo” accompagna una scena cardine della nuova serie di Alfonso Cuarón con Cate Blanchett e Kevin Kline “DISCLAIMER – LA VITA PERFETTA” (2024).

Ricordiamo tra i titoli in cui le note delle hit di Tozzi entrate nella storia del cinema e della serialità: “I NUOVI MOSTRI” di Mario Monicelli, Dino Risi ed Ettore Scola (1977), “FLASHDANCE” di Adrian Lyne (1983), “ASTERIX E OBELIX Missione Cleopatra” di Alain Chabat (2002), “HOSTEL” di Quentin Tarantino (2005), “THE WOLF OF WALL STREET” di Martin Scorsese (2013), “GLORIA BELL” di Sebastian Lelio (2018), “TONYA” di Margot Robbie (2018), “SPIDER MAN FAR FROM HOME” di Jon Watts (2019) e “LA CASA DE PAPEL 4” di Jesus Colmenar (2020), “SUPERSEX” di Matteo Rovere, Francesco Carrozzini e Francesca Mazzoleni (2024) e “GRISELDA” di Andrés Baiz (2024).

 

Tantissime e indimenticabili le collaborazioni che negli anni Umberto Tozzi ha collezionato con grandi artisti italiani, come Mogol, Dalida, Eros Ramazzotti, Gianni Morandi, i Pooh, Raf, Monica Bellucci, Enrico Ruggeri e Marco Masini, e internazionali, con nomi del calibro di Anastacia, Francis Cabrel, Laura Branigan, Sergio Dalma, Howard Carpendale e tanti altri.

 

Queste le prossime date italiane del tour, prodotte e organizzate da Friends & Partners, Momy Records e Concerto Music:

 

1° aprile 2025 TORINO – Auditorium del Lingotto

4 aprile 2025 COMO – Teatro Sociale

5 aprile 2025 BRESCIA – Teatro DisPlay

9 aprile 2025 CREMONA – Teatro Ponchielli

12 aprile 2025 TREVIGLIO (BG) – PalaFacchetti

14 aprile 2025 MILANO – Teatro Arcimboldi

16 aprile 2025 BOLOGNA – Teatro EuropAuditorium

17 aprile 2025 PADOVA – Gran Teatro Geox

26 aprile 2025 ANCONA – Teatro delle Muse

28 aprile 2025 FIRENZE – Teatro Verdi

29 aprile 2025 MONTECATINI TERME (PT) – Nuovo Teatro Verdi

2 maggio 2025 ROMA – Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone

13 maggio 2025 SANREMO (IM) – Teatro Ariston

16 maggio 2025 BARI – Teatro Team

17 maggio 2025 LECCE – Teatro Politeama Greco

19 maggio 2025 CATANIA – Teatro Metropolitan

20 maggio 2025 PALERMO – Teatro Golden

23 maggio 2025 NAPOLI – Teatro Augusteo

 

RTL 102.5 è radio partner delle date italiane de “L’ULTIMA Notte rosa THE FINAL TOUR”.

 

Birindelli Auto è automotive partner del tour.

Leggi la notizia

Spettacolo

Carroccia e Mogol tornano insieme con 3 date del tour “EMOZIONE – La mia vita in canzone” per Lucio Battisti: Milano, Catania e Palermo

Redazione

Pubblicato

il

EMOZIONE – La mia vita in canzone

UNA SERIE DI CONCERTI NARRATI

PER RACCONTARE IL MITO DI LUCIO BATTISTI

 

Il 3 novembre al Teatro Lirico Giorgio Gaber di MILANO

insieme alla EMOZIONI ORCHESTRA

diretta dal M° Marco Cataldi

 

il 27 novembre al Teatro Metropolitan di CATANIA

 

il 28 novembre al Teatro Golden di PALERMO

 

 

A novembre GIANMARCO CARROCCIA e MOGOL tornano insieme sul palco con 3 date del tour EMOZIONE – La mia vita in canzone per raccontare LUCIO BATTISTI in un viaggio tra le canzoni di Battisti e Mogol che hanno segnato la storia della musica italiana.

 

Una serie di concerti narrati per ripercorrere la nascita di alcuni tra i brani più famosi del celebre duo, attraverso la voce di chi ne ha composto i testi e l’“interpretazione perfetta” di chi oggi contribuisce a mantenere vivo il mito di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.

 

Di seguito l’elenco delle date prodotte da Gruppo Anteprima di Valorio & associati:

– 3 novembre – MILANO – Teatro Lirico Giorgio Gaber

– 27 novembre – CATANIA – Teatro Metropolitan

– 28 novembre – PALERMO – Teatro Golden

 

A rendere ancora più speciale la tappa milanese sarà la presenza sul palco della Emozioni Orchestra composta da 20 elementi diretti dal M° Marco Cataldi, autore anche degli arrangiamenti.

 

Nelle date di Catania e Palermo, invece, Gianmarco Carroccia e Mogol saranno accompagnati da una band composta da: Marco Cataldi (arrangiamenti e chitarre), Alessandro Patti (basso), Bruno D’ambrosio (batteria e percussioni), Dario Troisi (pianoforte e synth), Christian Vilona (sax, flauto e voci) e Michele Campo (violino).

 

Inizio concerti ore 21.00.

Biglietti disponibili in prevendita su www.ticketone.it.

 

www.facebook.com/share/cPUdyC3XAhkhEL26/?mibextid=LQQJ4d – www.instagram.com/gianmarcocarroccia

Leggi la notizia

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza