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Sanità, il siciliano Pietro Abbandoni alla guida del Coordinamento Nazionale dell’emergenza-urgenza

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Sanità, il siciliano Pietro Abbandoni alla guida del Coordinamento Nazionale dell’emergenza-urgenza. “Valorizzare ruolo operatori e garantire loro sicurezza”

 
 
 
Pietro Abbandoni, autista soccorritore di Palermo, è il nuovo Coordinatore Nazionale dell’emergenza-urgenza della UGL Salute. “Sono onorato di assumere questo incarico che affronterò con senso di responsabilità e determinazione” dice Abbandoni.  “Il mio impegno sarà principalmente rivolto a temi cruciali per il futuro del nostro sistema di emergenza. Tra questi, il riconoscimento della figura professionale di autista soccorritore a livello nazionale rappresenta una priorità irrinunciabile. Si tratta – prosegue il nuovo coordinatore nazionale dell’emergenza-urgenza della UGL Salute –  di un ruolo essenziale per la sicurezza e l’efficienza del servizio, che deve finalmente ottenere un inquadramento uniforme e adeguato al valore, alla sicurezza e all’aiuto che porta ogni giorno alla collettività. Sarà un percorso da condividere con tutti i coordinatori regionali. Ritengo altrettanto importante uniformare l’intero servizio di emergenza 118 sotto una gestione unica attraverso le varie ASP di riferimento. Solo attraverso una visione coordinata e unitaria potremo garantire a tutti i cittadini italiani la stessa qualità e tempestività nelle risposte alle emergenze. Lavoreremo con spirito di collaborazione e apertura nei confronti delle istituzioni, ma su questi temi il nostro posizionamento sarà fermo e determinato. Crediamo che un cambiamento strutturale sia necessario, e ci impegneremo affinché sia realizzato nel miglior interesse dei lavoratori e del sistema sanitario nazionale”. Ad Abbandoni arriva il saluto e l’incoraggiamento della segreteria nazionale. “L’esperienza maturata lavorando da molto tempo nell’emergenza-urgenza e quella legata alla sua esperienza in ambito politico nelle amministrazioni locali dice Gianluca Giuliano –  sarà un’arma in più per dare forza alle nostre battaglie per dare dignità e qualificare gli operatori dell’emergenza urgenza. Non possono più esistere figure ibride e per questo riteniamo non sia più rimandabile la valorizzazione della figura dell’autista soccorritore a livello nazionale rilanciando l’idea di uniformare l’emergenza urgenza in tutta Italia attraverso la creazione di una cabina di regia centrale” conclude il segretario nazionale della UGL Salute.

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Vino: quest’anno la più bassa produzione mondiale dal 1961

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Calo attribuito principalmente alle condizioni meteo avverse
di Filomena Fotia da Meteoweb.eu

 

La produzione mondiale di vino nel 2024 è destinata a raggiungere il livello più basso dal 1961, secondo le stime più recenti dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino (OIV). Questo significativo calo, rispetto alla media degli ultimi sei decenni, è attribuito principalmente alle condizioni meteo avverse, inclusa un’estrema siccità, che hanno ridotto ulteriormente la produzione del 2% rispetto alla già modesta annata del 2023.

Le proiezioni dell’OIV, basate sui dati della vendemmia di 29 Paesi responsabili dell’85% della produzione mondiale dello scorso anno, stimano che il volume totale di vino prodotto nel 2024 si aggirerà tra i 227 e i 235 milioni di ettolitri (mio hl). Questo rappresenta il livello più basso registrato dal 1961, quando la produzione si attestò a 220 mio hl.

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Sud Protagonista: percorsi per la rinascita del Mezzogiorno

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Trapani, 30 novembre 2024 – Il Partito Democratico organizza un incontro cruciale per il futuro del Mezzogiorno, sabato 7 dicembre alle ore 10:30 presso la sala meeting dell’hotel Crystal di Trapani. L’evento, dal titolo “Sud Protagonista: percorsi per la rinascita del Mezzogiorno”, metterà al centro del dibattito la necessità di un vero meridionalismo capace di valorizzare le risorse, il potenziale umano e produttivo del Sud Italia.

Interverranno: Astrid Di Pasquale segretaria Pd circolo di Trapani, Domenico Venuti segretario provinciale Pd, Saverio Piccione sindacalista, Gaspare Panfalone imprenditore, Dario Safina e Valentina Chinnici deputati regionali all’Assemblea siciliana, Marco Sarracino responsabile Pd nazionale per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano deputato nazionale ed ex Ministro per il Sud.

Un appello per un Sud forte per un’Italia più grande

L’incontro vuole ribadire l’urgenza di una nuova visione politica che affronti finalmente la questione meridionale, non più solo come una problematica da gestire, ma come un’opportunità per il rilancio economico e sociale di tutto il Paese. Il Mezzogiorno rappresenta una leva fondamentale per il futuro dell’Italia: un Sud più forte e sviluppato significa un’Italia più competitiva, giusta e unita.

La segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, ha più volte sottolineato come la politica di coesione e la riduzione delle disuguaglianze territoriali siano pilastri imprescindibili per una visione progressista e moderna del Paese. Il Partito Democratico si impegna a rafforzare strumenti di sviluppo quali il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e la politica di coesione europea, con particolare attenzione al Sud, promuovendo investimenti strategici nelle infrastrutture, nella digitalizzazione e nella transizione ecologica.

Ripartire dalla fiducia nel territorio

L’evento rappresenta anche un’occasione per ribadire che la questione meridionale non può essere affrontata senza una profonda attenzione alle dinamiche locali. Trasparenza, lotta alla criminalità e valorizzazione delle eccellenze territoriali sono sfide essenziali per liberare il Sud dalle logiche clientelari che troppo spesso ne hanno frenato lo sviluppo.

“Sud Protagonista” sarà un momento di confronto aperto per delineare i percorsi di rinascita di un territorio che merita di essere al centro della politica nazionale.
 

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Emergenza povertà docenti fuori sede: impennata di prezzi di trasporto nel periodo natalizio

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Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina Diritti Umani esprime preoccupazione per i dati diffusi dall’ISTAT in questi giorni inerenti all’aumento dell’inflazione nel mese di novembre, che, su andamento annuale, passa dallo 0,9% all’1,4%; mentre per il carrello della spesa si registra un incremento sempre nello stesso mese dal 2 al 2,6%.

In previsione delle imminenti vacanze natalizie, i docenti fuorisede (ruolo e non) dovranno spendere enormi cifre per acquistare i biglietti aerei delle compagnie low cost.

A titolo dimostrativo, la compagnia Ryanair nella tratta Milano Malpensa – Palermo prevede un biglietto con la sola borsa piccola, tra il 20 dicembre e il 22 dicembre, oscillante tra i 163 e i 192 euro; mentre sempre nello stesso periodo dallo scalo di Pisa per quello di Lamezia la somma è tra i 140 e i 164 euro. Situazioni analoghe si registrano sulle altre tratte aere Nord – Sud. Non va meglio per gli altri vettori: i biglietti dei treni nel periodo del rientro presentano un rincaro fino al 300%.

Tra le tratte più care si segnala Milano-Reggio Calabria, che il 20 dicembre raggiunge un picco di 345 euro con un cambio a Roma e un viaggio di 9 ore e 26 minuti. Costa di più anche la tratta Milano-Lecce. In questo caso il costo minimo il 20 dicembre per un biglietto di sola andata è di 168 euro con Trenitalia, mentre Italo offre la tratta Milano-Bari a partire da 107,9 euro negli stessi giorni. Siamo difronte a una vera emergenza povertà della classe docente; oltre all’aumento del costo della vita, i docenti fuori sede devono fronteggiare costi elevatissimi di rientro.

Lo stipendio di un insegnante non è allineato con la crescita esponenziale dei prezzi, pertanto si richiederebbe una serie di interventi da parte del MIM per calmierare ulteriori impennate. Innanzitutto proponiamo una carta viaggio annuale pari a 500 euro per i docenti di ruolo fuori sede, con la possibilità eventuale di estenderne i benefici anche ai colleghi precari. Buoni pasto per tutti i docenti impegnati in attività funzionali all’insegnamento (consigli di classe; collegio docenti; ricevimento generale dei genitori etc.) qualora la distanza dalla residenza non permetta di rientrare per pranzare a casa; mentre per i docenti fuorisede, considerando la situazione in continua evoluzione negativa, occorrerebbe pensare a forme di sostegno al reddito (esempio convenzioni tra il MIM e catene di supermercati per alleviare la crescita dei prezzi dei beni di prima necessità). Ai docenti oggi si chiedono sacrifici, spirito di abnegazione, competenze plurime che esulino dal proprio percorso di studi, ma non si considera la difficoltà del vivere degli ultimi tempi.

In alternativa a quanto proposto, facciamo appello al ministro del MIM, prof. Giuseppe Valditara, e alle parti sociali, affinché nella mobilità 2025/2026 vengano agevolati i trasferimenti interprovinciali dei docenti fuori sede, per chi fosse già da molto tempo (10 anni legge 107/2015) titolare in sedi lontane dalla propria città di residenza.

Prof. Romano Pesavento presidente CNDDU

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