Salute
Sanità, Giuliano (UGL): “Rischio fine sostenibilità SSN entro il 2050. Il futuro è adesso”

“Siamo pronti a confrontarci con il nuovo Ministro della Salute Schillaci e il suo staff per
discutere del futuro del SSN, portando sul tavolo le nostre proposte, figlie di una revisione del
sistema che parta dall’interno” dichiara il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca
Giuliano. “La nostra sigla – prosegue il sindacalista – è da sempre al fianco degli operatori
sanitari che riteniamo come imprescindibili fondamenta su cui rifondare un sistema
palesemente collassato, soprattutto a causa della cronica carenza di personale. Mancano
medici, infermieri, operatori sociosanitari, tecnici, riabilitatori e così a pagarne le spese sono i
cittadini troppe volte rassegnati a rinunciare all’assistenza. La sanità del passato ha dovuto fare
i conti con il blocco del turn over, con il ricorso costante delle esternalizzazioni, con tagli
indiscriminati e con malaffare. Fattori che hanno prodotto i risultati che consociamo. In un
quadro così drammatico abbiamo assistito a soluzioni estemporanee ed assurde, penso
all’assurdo ricorso a medici a gettone, con il risultato di creare nuove enormi disparità di
trattamento che, tra l’altro, hanno portato in prima fila, negli ospedali, personale con minore
esperienza alimentando, come conseguenza, la fuga costante da Pronto soccorso. Non è un
caso come nell’ultimo rapporto Meridiano Sanità si ipotizzi, se non ci sarà una brusca e
coraggiosa inversione di tendenza, la fine della sostenibilità del SSN entro il 2050. Eppure, negli
investimenti sulla sanità per ora non si parla di assunzioni. Concordiamo assolutamente sul
bisogno di dare forza alla medicina del territorio per consentire alle strutture ospedaliere di
alleggerire il carico di pazienti che, complice anche la pandemia, viene lì dirottato. Ma, lo
ribadiamo a voce alta, non può bastare. Certo ora, e anche su questo siamo d’accordo, bisogna
affrontare l’emergenza legata ai costi di gestione delle strutture derivanti dalla crisi energetica.
Ma senza uomini, senza personale, senza un nuovo esercito della salute il futuro è più che
nebuloso. Chiediamo quindi di reperire risorse che diano forza alle professioni sanitarie
tornando a renderle attrattive per le nuove leve. Bisogna valorizzare ai ricercatori e accelerare
il coinvolgimento attivo degli specializzandi e fornire nuova linfa ai medici di famiglia. In campo
infermieristico è logico pensare a figure sempre più specializzate, costantemente formate e in
grado di allargare i confini delle proprie competenze cliniche e di intervento. Così come
andranno valorizzati gli oss per creare sempre più equipe multidisciplinari in grado di
soddisfare le esigenze di assistenza dei cittadini per qualità e tempi di attesa. Queste sono
parte delle nostre proposte, mettendo al centro gli operatori. Non si può più attendere, il
futuro per un nuovo SSN è adesso” conclude Giuliano.
Salute
Sanità, Giuliano (UGL): “OSS, figura confinata in un angolo. Non esistono lavoratori di serie B, la politica deve intervenire”

“E’ passato del tempo da quando, era il 2021, la senatrice Paola Boldrini cercò attraverso un DDL di far ottenere agli OSS quei diritti e quella dignità ancora oggi negati. Non essendo schiavi di alcun pregiudizio politico salutammo con soddisfazione quello che immaginavamo potesse essere l’inizio di un cammino che portasse alla luce, garantendo definizione e valorizzazione del ruolo che prevedesse anche una formazione continua e di alta qualità, una figura essenziale ed insostituibile della piramide della sanità italiana. Tante buone intenzioni, si parlava anche della possibilità di dichiarare usurante la professione, a cui però non è stato dato alcun riscontro. Così che ad oggi la figura dell’operatore sociosanitario rimane confinata in un angolo, quasi dimenticata, senza ottenere i riconoscimenti, giuridici e materiali, che sarebbero dovuti. Anzi con la creazione della figura dell’assistente infermiere, su cui confermiamo la nostra assoluta contrarietà, si è data una violenta spallata a quella crescita professionale che da tempo viene giustamente reclamata dalla categoria. Così, oggi, gli emolumenti degli OSS continuano a non garantire loro una vita dignitosa a fronte di carichi di lavoro spesso insostenibili cui si sommano da tempo aggressioni fisiche e verbali che sono tra le cause scatenanti dei sempre maggiori casi di burn-out. Discutere di un futuro migliore della sanità italiana rimane una missione impossibile se si continueranno ad avere lavoratori di serie B, messi al margine del sistema. Per questo chiediamo alla politica di intervenire per riprendere il filo di quanto la senatrice Boldrini aveva pensato. Per garantire agli oss di uscire dal limbo reclamando quella dignità che meritano” dichiara in una nota Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute.
Salute
Pantelleria e Egadi nella telemedicina dell’ASP di Trapani con Tunisia, progetto da 900mila euro

L’UE finanzia un progetto di telemedicina dell’Asp Trapani con la #Tunisia. E’ stato infatti approvato dal Dipartimento regionale della Programmazione il progetto di cooperazione, con capofila l’ASP Trapani, nell’ambito del Programma “Interreg VI-A Next Italia Tunisia 2021-2027” per iniziative di Telemedicina, denominato “TÉLÉ-MÉD-ISOLÉS – Services innovants de télémédecine a impact euroméditerranéen pour les sujets en conditions d’isolement”.
Il progetto, in partenariato con enti e istituzioni italiane e tunisine, prevede azioni di cooperazione transfrontaliera per promuovere la parità di accesso all’assistenza sanitaria e la resilienza dei sistemi sanitari. Mira a fornire servizi innovativi di telemedicina “di prossimità”, a impatto #euromediterraneo, a favore di un target di beneficiari, comprensivo di soggetti in condizione di “isolamento” sia per lontananza, sia per status sociale, migliorando significativamente la gestione delle malattie croniche e promuovendo la prevenzione in Sicilia e Tunisia, sfruttando le tecnologie di telemedicina per superare le barriere geografiche e socioeconomiche all’accesso alle cure, e riducendo gli spostamenti per raggiungere i luoghi di cura.
Il contributo comunitario per la realizzazione del progetto è pari a 907 mila euro, per un biennio di attività.
Sei i partner: tre italiani, ASP Trapani (capofila), Università degli Studi di Messina – Dipartimento di Giurisprudenza e Consorzio Sisifo, e tre tunisini, DACIMA Consulting, Association pour l’Education sanitarie en Médicine d’urgence e ABSHORE Tunisie. La convenzione tra gli enti partner sarà siglata il prossimo 5 maggio.
I partner tunisini individueranno di contro le località del territorio caratterizzate da difficoltà di accesso in cui implementare il progetto, aventi come target di riferimento i pazienti affetti da malattie croniche, con particolare riferimento al #diabete mellito. Il diabete comporta anche costi molto elevati: il 6,7% dell’intera spesa sanitaria nazionale, pubblica e privata è assorbita dalla popolazione diabetica
Salute
Prevenzione neonatale, presentato in ARS disegno di legge per diagnosi su immunodeficienze primitive

E’ stato presentato disegno di legge a firma di Giuseppe Pace, capogruppo di Democrazia Cristiana presso l’ARS, su “Disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle immunodeficienze primitive”.
Lo scopo di tale atto è quello di inserire nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) lo screening neonatale obbligatorio per la diagnosi precoce delle immunodeficienze primitive.
Tali malattie sarebbero tanto rare quanto gravissime con possibili conseguenze fatali. La diagnosi precoce potrebbe evitare tutto ciò.
In buona sostanza diagnosticare un sistema immunitario carente può rappresentare un salvavita per il neonato.
Il disegno di legge farebbe realizzare un Centro di coordinamento per gli screening neonatali dedicato alle immunodeficienze primitive, presso i presìdi ospedalieri dotati di Unità Operativa di Oncoematologia pediatrica.
In questo modo anche lo stile di vita del neonato migliorerebbe, evitandone la migrazione sanitaria, per viaggi della speranza.
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