Segui i nostri social

Salute

Sanità, Giuliano (UGL): “Professionisti oltre frontiera ferita profonda per SSN”

Marilu Giacalone

Pubblicato

-

 
“Ciò che sta accadendo in Lombardia, con l’esodo costante di operatori sanitari oltre frontiera in direzione della Svizzera, è un’altra ferita profonda sul corpo della nostra sanità. Non c’è da sorprendersi che tantissimi infermieri, siamo ad una media di 20 al mese, accettino di svolgere la propria professione in terra straniera visto che ad accoglierli ci sono condizioni vantaggiose sotto il profilo economico, al primo incarico si parla di uno stipendio di 3.500 euro, e strutture all’avanguardia per tecnologia e sicurezza. Tutto questo mentre gli organici dei nostri ospedali sono sempre più svuotati di personale con ricadute pesantissime sull’assistenza da erogare ai cittadini” denuncia il segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “Chiaro che i riflettori siano puntati sulla Lombardia – prosegue – perché regione limitrofa alla Svizzera ma la grande fuga all’estero coinvolge l’intero SSN. Così oltre al danno siamo di fronte ad una beffa considerando quanto lo Stato investa sulla formazione dei professionisti nei corsi di studio dedicati per vederli poi andare a prestare la loro opera all’estero. Chiediamo alle istituzioni di intervenire con urgenza per frenare la fuga prima che sia troppo tardi. Occorre, e non solo a causa del fenomeno dei transfrontalieri, adeguare al più presto gli stipendi dei professionisti alla media europea se non si vuole che l’esodo svuoti definitivamente le corsie. Il Ministro Schillaci ha ereditato una situazione catastrofica su cui ha iniziato a mettere mano con provvedimenti utili ma ancora non sufficienti. Per questo chiediamo anche di intervenire con forza introducendo degli specifici incentivi, fiscali e di welfare, atti a rendere maggiormente attrattive le professioni sanitarie. È necessario frenare con urgenza l’emorragia così da consentire a tutti gli italiani di poter usufruire di cure adeguate” conclude Giuliano.

Salute

Sanità, Giuliano e Catalano (UGL) “32 anni di 118 ringraziamo gli angeli del soccorso, ora riconoscimento giuridico della figura dell’autista soccorritore”

Matteo Ferrandes

Pubblicato

il

“Trentadue anni sono trascorsi da quando è stato istituito il servizio 118 nel nostro Paese” dichiarano il segretario nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano e il coordinatore nazionale del comparto Emergenza 118 Giuseppe Catalano. “In questo lungo lasso di tempo hanno svolto il loro operato migliaia di uomini e donne, volontari e professionisti, sanitari e non. 
Sicuramente delle migliorie e dei cambiamenti nel corso degli anni ci sono stati, pochi ma non determinanti, e di fatto ad oggi il quadro che ci appare è di un servizio emergenza non uniforme su tutto il territorio della penisola con moltissime differenze tra le varie Regioni. Ancora oggi, migliaia di lavoratori del settore esercitano una professione giuridicamente non riconosciuta, chiamata Autista/Soccorritore” – continuano i sindacalisti aggiungendo – “siamo consapevoli, che i tempi sono oramai maturi affinchè la politica si occupi concretamente degli angeli del soccorso per dargli finalmente dignità con atti concreti, ricordando sempre gli immensi sacrifici che quest’ultimi hanno messo in campo durante la pandemia, a fianco dei medici e degli infermieri.
Pertanto la nostra Organizzazione Sindacale, sulla scia della proposta di legge presente in Regione Lombardia, reputa opportuno lanciare un appello alle istituzioni, indicando che non si può più attendere. L’inquadramento giuridico della professione rappresenterebbe una svolta epocale e colmerebbe una lacuna normativa presente nel nostro ordinamento dalla sua istituzione ( DPR del 1992). Gli autisti soccorritori nel tempo sono stati utilizzati anche in altri ruoli del sistema emergenza, come nelle centrali operative del 118, nei servizi di logistica, e per ultimo in diverse regioni per la gestione del nuovo numero unico di emergenza europeo, il 112, e quindi appare ormai fin troppo evidente che il profilo professionale adatto ai molteplici ruoli svolti appare quello di una nuova figura da introdurre: l’operatore esperto dell’emergenza Al suo interno dovrà prevedere anche quello dell’Autista/soccorritore, regolamentando le condizioni di accesso alla professione, le modalità di formazione, il ruolo e i reciproci rapporti all’interno dei vari ambiti organizzativi.
Non ci rimane, in questo giorno di ricorrenza, portare il nostro ringraziamento a tutti gli operatori del 118 per il loro quotidiano impegno e garantire il nostro massimo sforzo per la tutela e il riconoscimento dei loro diritti” concludono i sindacalisti.

Leggi la notizia

Personaggi

Morte del dottor Luigi Nacci, il cordoglio dell’Ordine dei Medici di Trapani

Redazione

Pubblicato

il

Il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Trapani, dottor Vito Barraco, e tutto il Consiglio Direttivo dell’Ordine, sono affranti per la prematura scomparsa di un collega molto apprezzato sia dal punto di vista umano che professionale. Luigi Nacci fu anche consigliere dell’Ordine dei Medici di Trapani e contribuì all’affermazione di quei principi etici e morali che questo Ente si prefigge da sempre nel pieno rispetto della professione medica.

“La morte dell’amico e collega Luigi Nacci – dichiara il presidente dell’Ordine, Vito Barraco – lascia un vuoto incolmabile in ognuno di quelli che lo hanno conosciuto e ne hanno apprezzato la sensibilità e la dedizione alla professione. Sempre pronto a sostenere, anche con una buona parola, i tanti pazienti che hanno affollato il suo studio medico. Ai familiari tutti vanno le nostre sentite condoglianze”.

I funerali del dottor Luigi Nacci si terranno domani, mercoledì 27 marzo, presso la Chiesa di San Michele in territorio di Casa Santa-Erice.

Leggi la notizia

Salute

Trapani, prelievo multiorgano eseguito su anziano all’Ospedale Sant’Antonio A.

Redazione

Pubblicato

il

Un prelievo multiorgano è stato effettuato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani (nelle foto), diretto da Antonio Cacciapuoti. I medici hanno prelevato fegato, reni e cornee da una donatrice di 77 anni in morte cerebrale che aveva espresso in vita l’assenso alla donazione degli #organi, attraverso il rinnovo della carta d’identità.
Ad eseguire il delicato intervento, che è durato circa otto ore e si è concluso domenica mattina, sono stati i medici dell’Ismett di Palermo con il supporto di un’equipe di sala operatoria, coordinata da Cristina Agozzino e coadiuvata dall’infermiere di coordinamento Ivan Paesano. Le cornee sono state inviate alla Fondazione Banca degli occhi di Mestre.

“Decidere di donare una parte di noi o dei nostri cari in un momento di estremo dolore – ha detto il commissario straordinario dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce – è un gesto d’amore straordinario, un atto di infinita generosità che rende possibile salvare più di una vita. Ai familiari di questa donatrice rivolgo il mio personale e profondo ringraziamento, ed esprimo il mio apprezzamento ai medici e a tutta l’equipe sanitaria multiaziendale per la grande professionalità che ha reso possibile l’intervento di prelievo degli organi eseguito con successo”.

Leggi la notizia

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza