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Salute

Sanità, Giuliano (UGL): “Professionisti oltre frontiera ferita profonda per SSN”

Marilu Giacalone

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“Ciò che sta accadendo in Lombardia, con l’esodo costante di operatori sanitari oltre frontiera in direzione della Svizzera, è un’altra ferita profonda sul corpo della nostra sanità. Non c’è da sorprendersi che tantissimi infermieri, siamo ad una media di 20 al mese, accettino di svolgere la propria professione in terra straniera visto che ad accoglierli ci sono condizioni vantaggiose sotto il profilo economico, al primo incarico si parla di uno stipendio di 3.500 euro, e strutture all’avanguardia per tecnologia e sicurezza. Tutto questo mentre gli organici dei nostri ospedali sono sempre più svuotati di personale con ricadute pesantissime sull’assistenza da erogare ai cittadini” denuncia il segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “Chiaro che i riflettori siano puntati sulla Lombardia – prosegue – perché regione limitrofa alla Svizzera ma la grande fuga all’estero coinvolge l’intero SSN. Così oltre al danno siamo di fronte ad una beffa considerando quanto lo Stato investa sulla formazione dei professionisti nei corsi di studio dedicati per vederli poi andare a prestare la loro opera all’estero. Chiediamo alle istituzioni di intervenire con urgenza per frenare la fuga prima che sia troppo tardi. Occorre, e non solo a causa del fenomeno dei transfrontalieri, adeguare al più presto gli stipendi dei professionisti alla media europea se non si vuole che l’esodo svuoti definitivamente le corsie. Il Ministro Schillaci ha ereditato una situazione catastrofica su cui ha iniziato a mettere mano con provvedimenti utili ma ancora non sufficienti. Per questo chiediamo anche di intervenire con forza introducendo degli specifici incentivi, fiscali e di welfare, atti a rendere maggiormente attrattive le professioni sanitarie. È necessario frenare con urgenza l’emorragia così da consentire a tutti gli italiani di poter usufruire di cure adeguate” conclude Giuliano.

Salute

Pantelleria nel bando per pediatri di libera scelta. Casano evidenzia le criticità di un’isola disagiatissima

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È stato pubblicato il bando per le zone carenti della pediatria di libera scelta, che include anche la sede di Pantelleria. Tuttavia, finché questa sede non verrà formalmente riconosciuta come zona disagiatissima, con il conseguente diritto a misure di incentivo economico e professionale, sarà altamente improbabile che il posto venga coperto.

La mancanza di tale riconoscimento rende di fatto la sede poco attrattiva per i professionisti, aggravando una situazione già complessa e penalizzante per la popolazione isolana.

Si tratta, a tutti gli effetti, di una questione politica e strutturale: senza un intervento deciso da parte della Regione Siciliana che riconosca la specificità territoriale e le difficoltà logistiche di Pantelleria, la carenza di un pediatra di libera scelta rischia di protrarsi ancora a lungo. Meccanismo per esempio già previsto per la medicina generale nell’isola di Marettimo.

Negli ultimi due anni l’isola di Pantelleria è priva di un pediatra di libera scelta.
Va riconosciuto che l’azienda Sanitaria Provinciale di Trapani, per garantire comunque la continuità dell’assistenza, ha attivato un accesso diretto presso l’ambulatorio di Pediatria dell’Ospedale di Pantelleria, arruolando ulteriori medici pediatri a supporto dei colleghi, già in servizio presso la nostra struttura.
Tuttavia, la mancanza di un pediatra di libera scelta determina importanti criticità.

L’attuale normativa prevede infatti che solo i bambini di età superiore ai sei anni possano essere iscritti temporaneamente presso un medico di medicina generale, mentre i bambini di età compresa tra zero e sei anni non hanno questa possibilità.

Di conseguenza, le famiglie dei minori che non godono dell’esenzione E01 si trovano costrette a pagare ogni visita pediatrica, con un evidente aggravio economico e una disuguaglianza sostanziale rispetto alle altre famiglie della provincia.

È pertanto necessario che, nelle more della copertura del posto, venga garantita l’assistenza pediatrica gratuita per tutti i minori di età inferiore ai 14 anni residenti a Pantelleria, così come avverrebbe in presenza di un pediatra convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale e riconosciuta la zona carente di pediatria per Pantelleria come area disagiatissima.

Angelo Casano

Il bando della Regione Siciliana: https://www.regione.sicilia.it/sites/default/files/2025-11/D.D.G.%20n.1149%20del%2028%20ottobre%202025.pdf

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Salute

Torna operativo l’Ospedale Borsellino di Marsala. L’annuncio dell’ASP di Trapani

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Torna alla piena operatività il complesso operatorio del presidio ospedaliero Paolo Borsellino di #Marsala. La Direzione sanitaria aziendale ha comunicato infatti la riapertura delle sale operatorie dopo che gli interventi di manutenzione straordinaria, ritenuti urgenti e indispensabili per garantire i più elevati standard di sicurezza e qualità assistenziale, sono stati completati con successo e nel rispetto dei tempi previsti.
Per assicurare la continuità dei livelli essenziali di assistenza (LEA) e per mantenere l’impegno nella riduzione delle liste d’attesa, l’attività di piccola chirurgia è stata nei giorni scorsi temporaneamente delocalizzata durante l’esecuzione dei lavori. L’intera operazione è stata coordinata e gestita dalla Direzione medica di presidio di Marsala e dal responsabile del Coordinamento delle sale operatorie aziendali. La continuità assistenziale è stata garantita grazie a alla collaborazione e sinergia con le direzioni e il personale dei presidi ospedalieri dell’ASP di Trapani-Salemi, Castelvetrano e Mazara del Vallo.
Questa positiva esperienza ha ribadito l’efficacia e la funzionalità della rete ospedaliera aziendale.
La direzione sanitaria desidera esprimere un sincero ringraziamento a tutto il personale sanitario del presidio di Marsala per l’elevato profilo professionale dimostrato e la dedizione profusa, fattori determinanti e cruciali per la gestione della fase di transizione e per il tempestivo ripristino della piena funzionalità operativa e all’utenza per la comprensione, a cui però riconsegniamo una struttura ancor più performante.
 
 
 

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Salute

Trapani, all’Ospedale Abate il corso sul massaggio del neonato

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All’ospedale Sant’Antonino Abate di Trapani un corso sul massaggio del neonato (0–12 mesi), un progetto volto a sostenere i genitori e a rafforzare il legame profondo e consapevole con i propri bambini.
L’iniziativa sul massaggio infantile è promossa dal Servizio di Psicologia ospedaliera, in collaborazione con le la Neonatologia e l’Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero.
Attraverso esercitazioni guidate su un “bambolotto” didattico condotte da professionisti qualificati, mamme e papà imparano tecniche e gesti che ripropongono ai propri figli durante gli incontri. Il massaggio infantile rappresenta un efficace strumento per potenziare la relazione genitore-bambino, favorendo la comunicazione, il benessere e lo sviluppo neuropsicomotorio del neonato e rientra nelle linee di intervento relative alla umanizzazione delle cure nei contesti ospedalieri.
Durante le cinque giornate del corso, i genitori ricevono informazioni teoriche e pratiche attraverso la conduzione da psicologhe coadiuvate dall’ infermiera pediatrica ed ostetrica.
I riscontri sono positivi: molti genitori, infatti, chiedono nuove occasioni di confronto e sostegno, riconoscendo in queste iniziative un valido aiuto per affrontare, con maggiore consapevolezza, una fase di vita tanto delicata quanto spesso poco evidenziata.
Il corso si svolge, settimanalmente, presso i locali della Biblioteca diocesana – stanza “Il Piccolo Principe” – a Casa Santa Erice, concessi dal Seminario vescovile.
Il corso è gratuito, ed è possibile prenotarsi, per le prossime edizioni, scrivendo all’indirizzo: ambulatorio.neonatologia@asptrapani.it

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