Salute
Sanità, CIMEST e FEDER SBV impugnano al Tar Lazio decreto tariffe. Mette in fuga medici italiani e porta a imminente collasso il SSN
Palermo, 5 dic. – Il Sindacato Branche a Visita ed il CIMEST (Coordinamento Intersindacale Medicina Specialistica del Territorio), due delle realtà sindacali più rappresentative nel settore della specialistica ambulatoriale convenzionata della Regione Sicilia e Nazionale (FEDER SBV), unitamente ad un centinaio di Strutture sanitarie convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale appartenenti alle Branche a visita, ai Laboratori di Analisi, alla Radiologia, Odontoiatria, ed alla Fisiatria, hanno impugnato avanti al TAR Lazio il D.M. del 23.06.2023 con cui il Ministro della Salute di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha stabilito le nuove tariffe per la remunerazione delle prestazioni di assistenza specialistica e protesica in regime di convenzione.
Le Organizzazioni Sindacali ed i numerosi Centri ricorrenti, tutti rappresentati e difesi dagli Avvocati Professori Salvatore Pensabene Lionti e Tommaso Pensabene Lionti, nel censurare l’illegittimità del decreto ministeriale sotto molteplici profili, hanno tra altro rilevato come il nuovo sistema tariffario risulti irragionevolmente ancorato (addirittura in modo peggiorativo) ai c.d. Tariffari Bindi del 1996 e Balduzzi del 2012, non tenendo peraltro conto di incontrovertibili fattori quali la rivalutazione monetaria, l’inflazione, l’aumento dei costi della vita e dei fattori di produzioni sviluppatisi nel corso di ben 27 anni. Le nuove tariffe, risultando fortemente penalizzanti e sostanzialmente insostenibili, condurranno con ogni probabilità la gran parte delle Strutture alla inoperatività, generando il concreto e gravissimo rischio del collasso del Sistema Sanitario.
“Le nuove tariffe – spiegano Salvatore Calvaruso, presidente del Cimest, e Salvatore Gibiino, segretario nazionale FEDER SBV – rappresentano una corsa a perdifiato verso la distruzione della logica universalistica del Sistema Sanitario Nazionale. Andranno a peggiorare le condizioni di diversi attori della sanità nazionale in tutte le sue articolazioni e in taluni casi ne determineranno la scomparsa, minando il diritto alla salute degli italiani”. “Al ministero della Salute – proseguono – evidentemente soffrono di una grave carenza di visione e dopo essere stati così bravi negli anni a svuotare di personale gli ospedali e adesso si sono superati in quest’impeto di follia e stanno facendo scappare medici e personale sanitario anche dalle strutture convenzionate, che in Italia erogano tra il 60% ed il 75% di tutte le prestazioni specialistiche territoriali, rappresentando l’ultimo baluardo di sanità pubblica. Solo per fare un esempio della scelleratezza di questo nuovo tariffario, come è possibile anche solo pensare di retribuire e trattenere in Italia un medico se il rimborso per la riabilitazione cardiologica viene pagato 3,85 € l’ora rispetto alla già ridottissima tariffa del tariffario Bindi del 1996 che era di 19,11 €? Quale compenso orario possiamo fornire ad un medico a queste condizioni? È normale che vada a cercare compensi dignitosi all’estero e la conseguenza è quella di avere presidi sanitari sguarniti e assessori e presidenti di Regione costretti al paradosso di arruolare a 100€ l’ora medici che vengono da altri Paesi per tentare di salvaguardare quel diritto alla salute che questo Governo, come altri in precedenza, continua a calpestare. Non sarebbe più logica una giusta ed equa remunerazione sia del personale ospedaliero che convenzionato?”
La Sezione Terza Quater del Tar Lazio (Presidente Consigliere Quiligotti), tenuto conto della complessità della questione e delle argomentate censure dedotte dai ricorrenti, unitamente al gravissimo pregiudizio prospettato, ha ritenuto di accelerare la definizione della questione fissando direttamente l’udienza di merito per la ravvicinata data del prossimo 14 maggio 2024, ove il TAR deciderà sul richiesto annullamento del nuovo tariffario nazionale mentre le organizzazioni sindacali, sulla scia di quanto accaduto in altre regioni stanno chiedendo ai Governi regionali ed in special modo a quello siciliano di ritardare l’attuazione del decreto e l’entrata in vigore delle nuove tariffe per salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini e le attuali condizioni occupazionali delle strutture accreditate. “Il rischio concreto – sottolineano gli esponenti di CIMEST e FEDER SBV – è quello che dal 1 gennaio 2024 centinaia di prestazioni specialistiche non saranno più erogate in convenzione pena il fallimento delle strutture convenzionate e la chiusura degli ambulatori pubblici per impossibilità di raggiungere la parità di bilancio”.
Cronaca
Favignana, due persone colte da malore soccorse da Guardia Costiera nella notte
Due persone soccorse presso l’Isola di Favignana. Intervento della Guardia Costiera di Trapani
Un’importante operazione di soccorso è stata portata a termine, nella tarda serata di ieri, da parte
dei militari della Capitaneria di porto di Trapani presso l’Isola di Favignana.
L’intervento veniva richiesto dalla Prefettura di Trapani che allertava la sala operativa della
Capitaneria di porto di Trapani circa la necessità di un’evacuazione medica presso l’Isola di
Favignana a favore di dure persone (una originaria di Marsala e l’altra residente nell’isola) colte
probabilmente da infarto.
Immediatamente, la Guardia Costiera di Trapani assumeva il coordinamento delle operazioni
inviando in zona l’unità navale CP 330, specializzata nella ricerca e soccorso.
L’unità navale CP 330 giungeva al porto di Favignana intorno alle ore 23.00 e una volta terminate
le operazioni di imbarco delle persone da soccorrere e degli assistenti santiari dirigeva verso il
porto di Trapani.
Le operazioni, rese più complesse dalle condizioni meteo marine particolarmente difficili con 25
nodi di vento da ponente, terminavano a mezzanotte circa quando l’unità navale della Guardia
Costiera ormeggiava presso il pontile della Capitaneria di Porto affidando alle cure del personale
sanitario del 118, già presente in banchina e allertato dal personale della sala operativa della
Capitaneria di porto di Trapani, le persone soccorse per il successivo trasferimento presso
l’ospedale cittadino per gli accertamenti del caso.
Operazioni di questo tipo definite MEDEVAC (Medical Evacuation), hanno lo scopo di trasferire,
con urgenza, persone che si trovano in mare ferite o bisognose di urgenti cure mediche e sono
coordinate e gestite dalla Guardia Costiera, che per queste tipologie di interventi svolge anche
periodiche esercitazioni con la collaborazione degli enti sanitari competenti (Centro
Internazionale Radio Medico, Servizio Sanitario 118 e Sanità marittima), allo scopo di
fronteggiare qualsiasi tipo di emergenza.
Trapani, 22.11.2025
Salute
Elisoccorso Palermo-Lampedusa e Messina-Pantelleria servizio illegittimo
Contratti senza bando. ANAC boccia Regione Siciliana
L’Autorità nazionale anticorruzione, ANAC, si esprime negativamente verso la Regione Siciliana e contesta la violazione del Codice degli appalti e consulenze illegittime.
Il caso riguarda il servizio di elisoccorso lotto Palermo-Lampedusa e Messina Pantelleria, che costa 1,8 milioni di euro al mese, affidato da 12 anni all’attuale Avincis Aviation Italia.
Come spiegato da Repubblica-Palermo, dal 2021, data di scadenza del contratto, la prestazione viene prorogata annualmente. Sembrerebbe che per l’appalto siano stati emessi due bandi ma solo uno (per Caltanissetta e Catania) riceve un’offerta; l’altro, che sarebbe andato deserto, riguarderebbe per i lotti Palermo-Lampedusa e Messina-Pantelleria. In attesa di nuovo bando, sarebbe stata invitata a partecipare solo la AVINCIS, per tre lotti di 109 milioni di euro per 30 mesi.
Ora al vaglio dell’ANAC vi sono i documenti della Regione Siciliana, relativi agli ultimi dodici anni, cioè da quando sono state riscontrate le irregolarità.
Salute
ASP Trapani, ancora allerta massima per i messaggi truffa aventi oggetti il CUP
Azienda Sanitaria Provinciale Trapani mette in guardia i pazienti e utenti
Si susseguono le segnalazioni di messaggi truffa aventi per oggetto il Centro Unico Prenotazioni dell’ASP Trapani.
Arrivano SMS a ignari utenti con scritto: “Si prega di 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘵𝘢𝘳𝘦 con urgenza 𝘪 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘜𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪 𝘊𝘜𝘗 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥ano”, da numeri con prefisso 899 o 893, che identificano numeri a tariffa a pagamento, utilizzati per servizi di intrattenimento. Si raccomanda quindi, in particolare le persone anziane, di non rispondere o chiamare questi sms, e in ogni caso a verificare i numeri sulla home page del sito aziendale www.asptrapani.it al link “Sportelli CUP”.
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