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Cultura

San Vito,  “Bagli, Olio e Mare”: le escursioni guidate e il programma degli eventi

Marilu Giacalone

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Le escursioni guidate e il programma degli eventi per la rassegna “Bagli, Olio e Mare”
San Vito lo Capo si prepara a vivere la rassegna enogastronomica “Bagli, Olio e Mare”, che si svolgerà nella Baia Santa Margherita dal 2 al 6 agosto. Non solo delizie culinarie, ma anche un’esperienza immersiva nella natura e nella storia. In particolare, l’evento presenterà escursioni guidate chiamate “Trekking i tesori fra gli ulivi”, lanci in parapendio e un ricco programma di spettacoli serali.

Le escursioni guidate, organizzate per sabato 5 e domenica 6 agosto, offriranno ai partecipanti l’opportunità di scoprire i bagli storici presenti nella vallata di Castelluzzo, testimonianze dell’archeologia rurale circondati dal verde degli uliveti. I percorsi avranno inizio alle ore 18:00 e saranno curati dalle associazioni “I sentieri di Gù” e “La Tribù trekking in ascolto”. Le prenotazioni potranno essere effettuate presso la biglietteria, fino a esaurimento posti (massimo 30 partecipanti per escursione).

L’evento si aprirà ogni giorno alle ore 11.00 con un’emozionante attrazione: i parapendisti dell’A.S.D. Sicilia Volo Libero “Le Coppole Volanti” eseguiranno spettacolari lanci in parapendio da tre punti delle montagne circostanti, per poi atterrare in modo scenografico a Baia Santa Margherita. Questa incredibile esibizione lascerà i bagnanti e tutti coloro che saranno attratti dai profumi della cucina con il fiato sospeso.

La giornata sarà caratterizzata da una perfetta combinazione tra avventura e gusto. I partecipanti avranno l’opportunità di degustare deliziosi menù preparati al momento, mentre ammirano gli affascinanti voli dei parapedisti.

Per coloro che desiderano provare l’emozione del volo in parapendio, sarà possibile prenotare un’esperienza in tandem con un istruttore esperto.

Il programma della rassegna offrirà un’ampia selezione di prelibatezze gastronomiche, che potranno essere gustate presso il villaggio gastronomico allestito a Baia Santa Margherita (pranzo dalle ore 12.00 alle ore 15.30, cena dalle ore 19.00 alle ore 22.00). Ogni giorno, saranno proposti menu diversi, comprendenti piatti come bruschetta, pasta fresca alla trapanese o alla norma, pesce fritto, frutta e vino. I biglietti potranno essere acquistati presso la biglietteria, sita nell’area di degustazione, e l’info point in Piazza Santuario, a San Vito lo Capo.

Inoltre, per intrattenere il pubblico, ogni sera saranno organizzati degli spettacoli musicali. Il 2 agosto sarà la volta degli Opera ’80, il 3 agosto degli Scarafuni’a, il 4 agosto ad esibirsi saranno gli Extra-large, il 5 agosto la Piccola Orchestra Malarazza e il 6 agosto gli Irrequieti. Gli spettacoli inizieranno alle ore 22.30 presso la Baia Santa Margherita.

La rassegna “Bagli, Olio e Mare” rappresenta un’opportunità per vivere una full immersion nella cultura, nella tradizione e nei sapori del territorio di San Vito lo Capo e della provincia di Trapani.

La manifestazione è organizzata dall’Associazione Turistico Culturale “Castelluzzo” con il contributo del Comune di San Vito lo Capo.

Per ulteriori informazioni e dettagli sull’evento, vi invitiamo a consultare il programma sul sito ufficiale o contattare il seguente recapito +39 339 239 6159.

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Cultura

Pantelleria – Il Presepe del Gadir, grande consenso anche per la replica

Direttore

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SI pensa già a future edizioni –  F  O  T  O

Un grande consenso nelle “recensioni” del pubblico che ha visitato il secondo pomeriggio de “Il Presepe a Gadir, ieri pomeriggio, 29 dicembre 2025.

Tantissimi sono letteralmente accorsi curiosi di scoprire la bellezza della rappresentazione religiosa in quel contesto così raccolto e accogliente della cala.

Si è trattata di una impresa di non poco valore e impegno, che la PGS Madonna della Pace ha affrontato con eleganza, maestria e capacità aggregativa. 

Grazie al patrocinio del Comune di Pantelleria, della Zio Tano Academy, dell’Ente Parco che ha “messo a disposizione” due splendidi esemplari di asini dell’allevamento San Matteo di Erice. Importante il supporto della Polizia Municipale, Vigili del Fuoco e Capitaneria di Porto, di diversi volontari e de Il Coro, e tante altre non meno importanti entità che hanno reso possibile tutto ciò.

Infatti, in più occasioni, l’associazione organizzatrice ha manifestato gratitudine e compiacimento per il lavoro svolto ad iniziare da ciascun singolo attore, tecnico, agli abitanti del borgo che hanno messo a disposizione le proprie dimore e i propri spazi, con slancio e piacere di contribuire.

La PGS Madonna della Pace ha così commentato: “Vorremmo ringraziare  tutti i collaboratori e in particolare Eddy Famularo del Dive-x, Maria e Pino D’Amico – u Biondo, Valentina Salern, Luca e Katia D’Amico, Aldo Salerno – Canneddra e Andrea Rizzo. Visto il brutto tempo abbiamo preparato il tutto la mattina del 28 dicembre stesso e quelle poche costruzioni che avevamo fatte il vento di levante ce le ha distrutte. Grazie all’aiuto di tanti volontari abbiamo realizzato il tutto. Noi si cerca sempre la collaborazione e l’inclusione è il nostro obiettivo. La comunità di Gadir pensiamo abbia accolto di buon grado. Pensiamo di farlo diventare tradizione, ma ogni due anni.

Tra i visitatori, Tommaso Zorzi.
Noi ringraziamo sentitamente il fotografo dell’intero servizio, Simone Raffaele, per averci concesso l’uso dei suoi mirabili scatti.

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Cultura

Pantelleria, grande successo per “Il Presepe a Gadir”: uno spettacolo nello spettacolo

Direttore

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Oggi si ripete con gli oltre 60 figuranti, meteo permettendo –  F O T O


Ieri 28 dicembre, alle suggestive ore del crepuscolo, Gadir si è animato e illuminato di arte, passione e partecipazione, grazie alla regia della PGS Madonna della Pace.
L’antico borghetto marinaro si presenta già come uno spettacolare presepe ogni giorno dell’anno, ma ieri vederlo animato di così tante persone, nelle ore del crepuscolo, con quell’accenno di rigore invernale è stato come vivere sospesi nel tempo. Il tutto allietato dalle melodie di mirabile zampognaro, come tradizione vuole.


Ottima l’organizzazione, i cui fautori si sono armati di forza e pazienza, dovendo fronteggiare anche le bizze del maltempo.
Tutti si sono impegnati anche oltre il dovuto, sapendo che così si fa se si vuole lasciare il segno in una piccola ma grande impresa come Il Presepe a Gadir.

Ogni postazione aveva il suo perchè, non era messa lì come riempitivo e ciascun figurante ha animato con maestria e leggerezza la simpaticamente definita Betlemme marinara.


L’evento è supportato dal Patrocinio del Comune di Pantelleria, della Zio Tano Academy, dell’Ente Parco che ha “messo a disposizione” due splendidi esemplari di asini dell’allevamento San Matteo di Erice. Importante il supporto della Polizia Municipale, Vigili del Fuoco e Capitaneria di Porto, di diversi volontari e de Il Coro, che si è prestato ad una foto insieme ad un impareggiabile Aldo Salerno, improvvisato castagnaro.

E in un andirivieni amicale e festoso, di gente che si conosce da sempre e riunita in un contesto simile, si intravede la capanna della natività, con tanto di bambinello vero e proprio, di nome Francesco.

Tra le postazioni, vi era quella del gioco dei dadi, della lavanderia, del fornaio che offre squisite e biscotti, fino anche del barbiere, del fabbro e del pastore, per menzionarne solo alcuni. Si è pensato a tutto per rendere Gadir un presepe vivente memorabile, con gli oltre 60 attori in scena.

Domani, 29 dicembre, dalle ore 17.00 alle ore 20.00, si replica, meteo permettendo, per permettere a quanta più gente possibile di assistere ad uno spettacolo nello spettacolo, nella graziosa e amena Gadir.

In copertina foto di Simone Raffaele

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Cultura

Radici di pietra e di cielo: Lorenzo Reina, l’uomo che ha ascoltato la sua terra

Laura Liistro

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Santo Stefano Quisquina saluta Lorenzo Reina non solo come il creatore del Teatro Andromeda, ma come un artista totale, capace di restituire senso, bellezza e dignità a un territorio e ai suoi simboli più profondi. La sua opera non si limita a un capolavoro architettonico incastonato tra i monti Sicani: è una visione del mondo che intreccia arte, natura e spiritualità.
L’arte di Lorenzo Reina nasce da un rapporto intimo con la terra e con il tempo naturale.
Le sue sculture, le installazioni e le architetture non impongono una presenza, ma sembrano emergere dal paesaggio stesso.
Pietra, luce, silenzio e cielo diventano materia artistica. Ogni gesto è misurato, essenziale, come se l’opera fosse il risultato di un ascolto profondo del luogo.
Il Teatro Andromeda rappresenta la sintesi più alta di questa ricerca: una scultura abitabile, un’opera totale in cui convergono arte visiva, architettura, astronomia e filosofia.
Ma Andromeda è anche il cuore di un’esperienza rituale che Reina ha saputo riportare in vita, restituendo dignità ai riti dei solstizi e ricreando quel filo antico tra l’uomo e la natura.
Con le celebrazioni del solstizio d’estate e del solstizio d’inverno, Lorenzo Reina ha trasformato il teatro in uno spazio sacro laico, dove il passaggio delle stagioni viene celebrato attraverso la luce, la musica e la danza.

Eventi intensi e sospesi nel tempo, capaci di generare un’atmosfera definita da molti come “magica”.
Il momento culminante è l’ingresso del sole nella “Maschera della Parola”, un gesto simbolico in cui la luce diventa messaggio, “parola di luce”, sintesi perfetta della sua poetica.
Questi riti, che attirano visitatori da tutta Italia e dall’estero, non sono semplici spettacoli, ma esperienze collettive di contemplazione e consapevolezza.
Lo dimostrano anche iniziative recenti come il “Solstizio di Pace 2025”, che hanno rafforzato il valore spirituale e universale di Andromeda, rendendolo un luogo di incontro tra culture, sensibilità e pensieri diversi.
Nella cosiddetta “Sicilia fredda”, spesso relegata ai margini, Reina ha costruito un’estetica della resistenza e della lentezza.
Ha dimostrato che la bellezza non ha bisogno di clamore, ma di radicamento.
Il vero tesoro che lascia a Santo Stefano Quisquina è una visione: l’idea che l’arte possa ricucire il rapporto tra uomo e natura, tra passato e futuro, tra materia e luce.
Oggi, tra i Sicani, la sua opera continua a parlare.
Non come monumento immobile, ma come esperienza viva.
Lorenzo Reina ha saputo materializzare la bellezza e trasformarla in rito, in comunità, in memoria condivisa.
Quella luce, diventata parola, continua a illuminare chi sa fermarsi ad ascoltare.

Laura Liistro

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