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Sociale

San Michele di Ganzaria (CT), 8 bambini e 2 accompagnatrici ospiti della Coop. San Francesco

Redazione

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OTTO BAMBINI UCRAINI E DUE ACCOMPAGNATRICI DAL 10 AGOSTO SONO OSPITI A SAN MICHELE DI GANZARIA (CT) ACCOLTI DALLA COOPERATIVA SOCIALE “SAN FRANCESCO”, GRAZIE AL PROGETTO “FSE – AZIONI DI SOSTEGNO PER IL RICOVERO DI INDIGENTI E SOGGETTI IN CONDIZIONI DI MARGINALITA’ SOCIALE ESTREMA”, FINANZIATO DA ASSESSORATO DELLA FAMIGLIA E POLITICHE SOCIALI DELLA REGIONE SICILIANA

Non tutti i bambini ucraini, purtroppo, riescono a fuggire dall’orrore della guerra insieme ai loro genitori. Qualcuno arriva da solo, senza genitori, oppure viene affidato a parenti e conoscenti, mentre mamma e papà restano in Ucraina a combattere. Ad arrivare sono prevalentemente bambini, ragazzini e donne. In Italia è possibile ospitare i bambini temporaneamente nelle nostre strutture o nelle nostre case per offrire loro un tetto sicuro e quel calore umano di cui hanno tanto bisogno. Questa gara di solidarietà è diventata già realtà a San Michele di Ganzaria dove, mercoledì 10 agosto, sono arrivati otto bambini ucraini affidati a due madri-educatrici della stessa nazionalità che si prendono cura di loro, adempiendo agli impegni relativi all’educazione, all’integrazione e al mantenimento di forme familiari dei bambini orfani o privi di cura parentale. Ad attenderli c’erano la dottoressa Martina Alì che coordina il progetto di accoglienza e il tutor di zona Davide Di Benedetto. Entrambi si occuperanno della loro permanenza, presso un appartamento messo a disposizione dalla Cooperativa “San Francesco” s.c.s., nell’ambito del progetto “FSE – Azioni di sostegno per il ricovero di indigenti e soggetti in condizioni di marginalità sociale estrema”. Tale progetto – finanziato dall’Assessorato della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro della Regione Siciliana, diretto da Antonio Scavone – offre ospitalità provvisoria ai soggetti soli o con minori che si trovano in situazione di indigenza o momentanea difficoltà. Si tratta di una soluzione abitativa temporanea, grazie all’attuazione di un progetto che mira a promuovere interventi di assistenza e lotta contro l’esclusione sociale e il disagio economico, garantendo nel contempo il benessere abitativo grazie all’ausilio di figure professionali e l’assistenza medico – sanitaria e legale. Appena arrivati, i bambini ucraini hanno manifestato la loro gioia, felici di essere accolti dalla comunità sammichelese che si è subito mobilitata, dimostrando grande solidarietà e sensibilità, come hanno fatto i volontari dell’associazione “METI” di San Michele di Ganzaria i quali hanno raccolto beni alimentari e prodotti per l’igiene di questi dieci ospiti ucraini, del cui arrivo sono stati informati il sindaco e il presidente del Consiglio comunale di San Michele di Ganzaria, rispettivamente Danilo Parasole e Michele Napoli. A sostenere la cooperativa sociale “San Francesco” in questa attività di accoglienza sono scesi in campo anche i volontari dei circoli MCL del Calatino i quali stanno organizzando varie attività di solidarietà a sostegno degli otto bambini ucraini e delle due “madri-accompagnatrici” arrivati nella cittadina sammichelese, su richiesta dei Servizi sociali del Comune di Biancavilla che avevano provveduto ad ospitarli momentaneamente presso una struttura messa a loro disposizione. Parole di soddisfazione per quanto sta avvenendo nel Calatino in favore di questo giovane gruppo di ucraini fuggiti dalla guerra e dalla violenza sono espresse dal dottore Paolo Ragusa (presidente regionale di ALS MCL Sicilia) il quale dichiara: “Continuiamo ad aprire il nostro cuore all’accoglienza dei profughi ucraini e mobilitiamo tutte le forme di cittadinanza attiva affinché la permanenza nel nostro territorio sia utile a restituire serenità e speranza nel futuro ai ragazzi ospiti della struttura di San Michele di Ganzaria. Ma, facendo nostro il nuovo appello di Papa Francesco, non ci dimentichiamo del popolo ucraino che soffre ancora l’orrore della guerra”.

 

Sociale

Io sono Elisa: due giorni di memoria e responsabilità chiudono il mese contro la violenza di genere

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Canicattini Bagni / Avola – Le due giornate dell’iniziativa “Io sono Elisa”, svoltesi il 28 novembre a Canicattini Bagni e il 29 novembre ad Avola, hanno rappresentato un momento di intensa partecipazione collettiva, chiudendo simbolicamente il mese dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne.

Un percorso che ha lasciato nei territori tre segni concreti: tre targhe commemorative destinate a custodire nel tempo la memoria di Elisa Claps e a trasformarla in un messaggio permanente di non violenza.

L’evento è stato organizzato dalla Galleria EtnoAntropologica, in collaborazione con il Presidio HONOS di Canicattini Bagni, il Comune di Avola, con il sostegno diretto dei Centri antiviolenza Work in Progress (Canicattini Bagni) e Doride (Avola)e le comunità scolastiche canicattinesi che hanno dimostrato una grande partecipazione ed operatività nell’accoglienza e nel risultato conoscitivo del caso Claps.

Una sinergia fortemente radicata nel territorio, che ha unito istituzioni, scuole, forze dell’ordine e realtà sociali in un percorso comune di memoria, responsabilità e cittadinanza attiva. A Canicattini Bagni, due targhe sono state posate presso il Liceo “Leonardo Da Vinci” e l’Istituto Comprensivo “Verga”, luoghi centrali della formazione giovanile. La loro collocazione all’interno delle scuole è un gesto che supera la dimensione commemorativa: è un invito quotidiano alla riflessione, al rispetto e alla consapevolezza civile.

Le dirigenti Rita Spada e Clorinda Coppa hanno sostenuto con convinzione questo percorso, inserendo la memoria di Elisa nel cuore dei progetti educativi. Fondamentale è stata la partecipazione delle forze dell’ordine – Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri – e di tutte le istituzioni sociali operative nel territorio, che con la loro presenza hanno testimoniato una collaborazione solida e determinata. Una rete che rappresenta la forza della comunità quando sceglie di agire insieme, con responsabilità e fermezza, nel contrasto al femminicidio e nella costruzione di un’autentica cittadinanza attiva.

Il 29 novembre, ad Avola, la terza targa è stata posata presso il Centro antiviolenza Doride, luogo in cui la memoria trova una collocazione profondamente simbolica. Qui, la targa dedicata a Elisa diventa luce e testimonianza proprio lì dove la violenza viene affrontata quotidianamente con professionalità e cura. Un gesto voluto dal Comune di Avola e dalla sua Sindaca Rossana Cannata, che hanno scelto di intrecciare la memoria di Elisa con il lavoro prezioso svolto dal Centro Doride. Il Centro antiviolenza Work in Progress di Canicattini Bagni ha ugualmente contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, rafforzando il messaggio delle due giornate e ampliando la rete territoriale di protezione e sostegno.

La Presidente della Galleria EtnoAntropologica, Laura Liistro, ha ricordato come le targhe non siano semplici simboli, ma punti di riflessione permanente, capaci di mantenere viva la memoria di Elisa nel tempo e di trasformarla in un faro per la costruzione di una cultura della non violenza. La presenza della famiglia Claps, di Mariagrazia Zaccagnino, del giornalista Angelo Barraco e della forza luminosa di mamma Filomena ha dato alle due giornate una profondità emotiva intensa, trasformando il ricordo in un abbraccio collettivo.

Tre targhe. Tre luoghi. Due giorni di memoria e responsabilità chiudono il mese contro la violenza di genere responsabilità condivisa: fare in modo che il nome di Elisa continui a illuminare il cammino contro la violenza sulle donne perché la memoria non si posa: cammina.
E finché cammineremo insieme, la luce di Elisa continuerà a guidarci.

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Sociale

Pantelleria – Violenza donne, tra Cinema e Circolo San Gaetano “3 panchine del rispetto”

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Il 25 novembre 2025, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è stato completato il progetto “Le panchine del rispetto”.

Una collaborazione nata dall’impegno condiviso dell’ASD Scauri, del consigliere Valenza e dell’assessore Culoma, che hanno scelto di unire energie per lasciare alla comunità un segno chiaro di sensibilizzazione.

Davanti al cine-teatro San Gaetano e al Circolo sono state rinnovate tre panchine. Due sono diventate rosse, colore che richiama il contrasto alla violenza sulle donne; la terza è stata dipinta di bianco, a rappresentare la pace e il rifiuto di ogni forma di violenza.

Su ognuna è stata collocata una frase dedicata ai valori del rispetto, della dignità e della parità tra le persone.

Un gesto semplice, condiviso e visibile, che invita a fermarsi e riflettere.

Foto a cura di Clara Garsia
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Sociale

Pantelleria sede di incontro tra Caritas diocesana Fonsdzione San Vito e animatori parrocchiali

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Nei giorni scorsi si è tenuta una reunion tra Caritas diocesana con la sua direttrice, suor Chiara Seno, il presidente della Fondazione San Vito Onlus,, Vito Puccio, e gli animatori della Caritas parrocchiale di Pantelleria.

Negli accoglienti ambienti della parrocchia della Chiesa Madre Ss Salvatore, l’incontro verteva sulla conoscenza degli stessi animatori e delle esigenze della comunità da parte di Suor Chiara.

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