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Salute

Salute, Sicilia prima in tutta Italia per donazione di cordone ombelicale

Marilu Giacalone

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Sicilia da record nella donazione di cordone ombelicale. Per il terzo anno consecutivo la regione ha raccolto più unità di sangue cordonale di ogni altro centro in Italia e nel 2022, già nel mese di settembre, aveva superato il dato complessivo del 2021: 1.131 unità contro le 1.032 dello scorso anno. Numeri che, come dimostrano i dati dell’unità di Medicina trasfusionale dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca, crescono mese dopo mese: 288 unità nel trimestre gennaio-marzo, 367 da aprile a giugno, 476 tra luglio e settembre.
 
«Si tratta di un traguardo importantissimo ma dobbiamo considerarlo solo come un nuovo punto di partenza – commenta Daniela Segreto, dirigente dell’Ufficio speciale comunicazione per la salute -. Continueremo col nostro assiduo impegno per la sensibilizzazione e la consapevolezza delle partorienti, affinché siano coscienti dell’estremo atto di generosità che possono compiere con un semplice gesto, indolore e che non comporta alcun rischio né per la mamma né per i nascituri».
 
I globuli rossi del sangue contenuto nel cordone ombelicale possono essere utilizzati, quando idonei, per migliorare le condizioni di salute dei neonati prematuri, aiutando a prevenire complicanze quali deficit intellettivi, cecità, disturbi dell’apparato respiratore o gastroenterico. In Sicilia, grazie all’autorizzazione all’unanimità del Comitato etico Palermo 2, sono 16 le unità di terapia intensiva neonatale che potranno praticare queste trasfusioni. Le cellule staminali del sangue cordonale, invece, sono ampiamente utilizzate anche e soprattutto per pazienti adulti che necessitano di un trapianto e sono privi di donatore compatibile, oltre che per la formulazione di farmaci (emocomponente ad uso non trasfusionale) per la cura di diverse patologie.
 
La volontà alla donazione può essere comunicata direttamente al personale del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale in cui si intende partorire e prevede la compilazione di un questionario anamnestico completo di consenso alla donazione, siglato prima dell’inizio del travaglio di parto.

Salute

Trapani, dialogo tra l’On. Bica e il Comm. Croce: progetti e potenziamenti nella sanità della provincia

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Sviluppi nel settore sanitario: dialogo tra l’On. Giuseppe Bica e il commissario straordinario dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, su progetti e potenziamenti della sanità in provincia

Trapani, 18 aprile 2024 – Questa mattina, l’On. Giuseppe Bica, deputato regionale di Fratelli d’Italia, ha incontrato il Commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale (Asp) di Trapani, Ferdinando Croce.

Durante il confronto, aperto e produttivo, è stato ribadito che la realizzazione della radioterapia a Trapani nella nuova struttura che sorgerà a fianco dell’Ospedale “Sant’Antonio Abate” e che accoglierà anche il complesso operatorio, diventerà presto una realtà, rappresentando un passo avanti significativo nel migliorare l’accesso ai trattamenti oncologici nella nostra comunità. Inoltre, è stato approfondito il progetto per l’ospedale di Alcamo, che, nonostante un finanziamento parziale dallo Stato, richiede ulteriori 30 milioni di euro per essere completato. È evidente che questo tema sarà oggetto di particolare attenzione politica.
E’ emersa anche l’urgente necessità di ampliare e potenziare il personale dell’Ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani. Si è discusso della fattibilità di istituire Poli di alta specializzazione nel territorio, al fine di fornire cure più avanzate e mirate ai pazienti.

“Ribadisco il mio impegno a monitorare da vicino gli sviluppi e a lavorare con determinazione per garantire che le necessità sanitarie del nostro territorio siano soddisfatte. È essenziale collaborare con tutte le parti interessate per realizzare questi importanti progetti e migliorare significativamente l’assistenza sanitaria”, così conclude Bica.

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On. Giuseppe Bica: “Un passo avanti per la sanità: radioterapia a Trapani e attenzione sull’Ospedale di Alcamo”

Redazione

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Trapani, 17 aprile 2024 – “Un importante passo avanti per la sanità trapanese: grazie all’impegno del governo Schifani, la radioterapia sarà presto una realtà nell’Ospedale “S. Antonio Abate” di Trapani. Finalmente, dopo anni di attesa, Trapani avrà accesso alla radioterapia direttamente sul territorio. Il progetto, riconosciuto tra i migliori del settore, è stato interamente finanziato con un budget di 10 milioni di euro. Ma le buone notizie non finiscono qui: la procedura per l’appalto è in fase avanzata, con i lavori previsti per essere consegnati entro settembre 2025”. Lo ha annunciato oggi Giuseppe Bica, deputato regionale di Fratelli d’Italia, dopo un’audizione sulla programmazione e attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per interventi sanitari in Sicilia, tenutasi presso la Commissione UE.
Parallelamente all’approvazione del progetto per Trapani, l’attenzione si concentra sul nuovo Ospedale di Alcamo.
“Per quanto riguarda Alcamo, il governo è consapevole della necessità di una copertura finanziaria parziale per il progetto ospedaliero. Attualmente, si sta valutando il bilancio regionale per individuare le migliori opzioni. Tra queste, si sta considerando anche la possibilità di realizzare l’ospedale per fasi funzionali, per garantire una soluzione tempestiva e efficiente” – così continua Bica.
“Continuerò a monitorare da vicino i progressi e ad agire con determinazione per assicurare che le necessità sanitarie del territorio siano soddisfatte” – così conclude Giuseppe Bica, deputato regionale.

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Salute

A GANGI TAPPA DEL TOUR IO BARCOLLO MA NON MOLLO

Redazione

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Storie e racconti di chi ha lottato contro il cancro, alzheimer e sclerosi

Gangi, 15 Aprile 2024

E’ stato il comune di Gangi ad ospitare l’undicesima tappa di “Io barcollo ma non mollo”. Il progetto, nato da un’idea di Roberta Sparacello, ha come obiettivi: creare una community di donne forti che si aiutano e sostengono a vicenda; valorizzare le bellezze dei territori e raccogliere fondi per finanziare l’iniziativa solidale #anchiobarcollomanonmollo, la campagna dedicata a migliorare la qualità dei reparti, acquistare attrezzature necessarie e sostenere il comfort di pazienti e familiari dell’ospedale oncologico “Maurizio Ascoli” ARNAS Ospedali Civico Di Cristina Palermo.

L’evento è stato patrocinato da Comune di Gangi, Ars, Regione Sicilia, Associazione Insieme non si molla, Civico Di Cristina Benefratelli e Mete.

Incontro dove a farla da padrona sono state le testimonianze di chi ha lottato e non ha mai mollato. La giornata è iniziata di mattina con un video e tour emozionale alla scoperta delle bellezze di Gangi, guida d’eccezione il professore e assessore del comune di Gangi Roberto Franco. E’ seguita l’esibizione dei “piccoli tamburinara” esibizione curata dall’associazione “I tamburinara di Gangi”.

Nel pomeriggio, invece, l’aula consiliare di palazzo Bongiorno è stato il momento per presentare il progetto: “Io barcollo ma non mollo! In tour” con incontri e racconti di vita e di cuore”.

A fare gli onori di casa il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello e il presidente del consiglio comunale Concetta Quattrocchi. E poi gli interventi di Roberta Sparacello, fondatrice di “Io barcollo ma non mollo” e presidente associazione Insieme non si molla che ha raccontato la sua personale esperienza di lotta contro il cancro; e poi ancora gli interventi di Maria Giovanna Meli, psicologa e Mario Botta presidente associazione Dimensione Uomo. Ma ad emozionare i presenti le testimonianze di Pino Dinolfo con la sua personale lotta contro la sclerosi che dura da 34 anni e la sua positività e forza, e ancora Felicia Salvo che ha raccontato l’esperienza indiretta vissuta con la perdita della madre e infine Nina Vazzano che ha raccontato la sua personale lotta contro il male ma anche la perdita della madre con l’alzheimer e del padre con il cancro. Ognuno con una sua esperienza diversa chi diretta e chi indiretta hanno fatto emozionare i presenti. A conclusione aperitivo social.

“Voglio aiutare il mio prossimo e voglio motivare le persone a non arrendersi – ha detto Roberta Sparacello – Lo faccio raccontando tracce di vita, esperienze realmente vissute, mi definisco una sommelier di vite”.

“Sentire il racconto di storie di vita reale di chi lotta e lo continua a fare, è stato un momento molto emozionante – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – i miei ringraziamenti vanno a Roberta Sparacello che ci ha trasmesso la sua forza e la sua voglia di vivere, ma anche a Felisia, Pino e Nina che con le loro testimonianze ci hanno raccontato storie che ci rimarranno impresse nel cuore”.

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