Sociale
Salemi, oggi i funerali di Marisa Leo celebrati dal Vescovo: le toccanti parole di Giurdanella

Si sono svolti oggi, nella chiesa Mare di Salemi, i funerali di Marisa Leo, la donna presumibilmente uccisa dall’ex compagno, Alessandro Reina, lo scorso 6 settembre.
L’estremo saluto di parenti, amici e di una intera comunità sono state riassunte dal Vescovo di Mazara del Vallo, Monsignor Angelo Giurdanella:
Carissimi mamma e papà, familiari, amici e colleghi di Marisa. Carissimi fratelli e sorelle della comunità ecclesiale e civile di Salemi, presbiteri e diaconi. Ci ritroviamo qui, oggi, smarriti e sgomenti.
Tutti assetati di una parola che spenga la sete del nostro spirito affranto e faccia ardere il nostro povero cuore rimasto congelato dalla drammatica vicenda accaduta alla nostra Marisa.
La morte di Marisa ci ha fortemente scosso ed è calata la notte nel nostro cuore. Permettetemi di dirvi con tutta sincerità e delicatezza che il momento richiede: io non ho parole mie che siano all’altezza di tanto dolore.
Mi trovo qui, come voi, per condividere lo strazio di una situazione che ci supera da tutte le parti e ci fa piangere lacrime amare, resa ancora più cruda e più triste se guardiamo negli occhi della piccola Alice privata dai legami fondamentali della vita.” Le mie lacrime nell’otre tuo raccogli: sono scritte nel tuo libro” (cfr. 56,9).
Vorrei condividere con voi una parola “altra”, una parola “alta” che il Vangelo riassume e la vita di Marisa esprime: l’Amore di Dio ricevuto e donato. “Chi ama è passato dalla morte alla vita”. Questa è la sola parola che rischiara questo momento di buio e ci aiuta a rispondere alla domanda che ribolle da sempre, soprattutto in questo momento, nel cuore umano: che senso ha vivere se sembra che sia solo per morire?
Se oggi siamo tutti qui e in tanti è perché crediamo che il tempo dell’amore è più lungo del tempo della vita. La parola fatta carne che illumina ogni uomo che viene nel mondo ci dice che noi siamo fatti così: nasciamo con una prepotente fame di immortalità, entriamo nella vita con una insaziabile sete di bene e veniamo aggrediti dagli insulti indecenti del male. Più andiamo avanti negli anni e più ci morde la penosa sensazione di non bastare a noi stessi. Da soli siamo incompleti.
Bramiamo sempre più vita e sperimentiamo la morte. Eppure noi amiamo e desideriamo essere amati. Noi, come Marisa, nutriamo un sogno struggente di felicità, un bisogno bruciante di un oltre e di un Altro, la necessità di un amore libero, vero, profondo. Ci rendiamo conto che la nostalgia di Infinito, di Assoluto, di Eterno che ci brucia in cuore in fondo è la firma di Dio al capolavoro che lui stesso vuole fare di noi.
Allora ci ritroviamo a dover riconoscere che solo Dio può placare l’inquietudine che ci abita e nutrire la fame d’amore. “Niente e nessuno potrà separarci dall’amore di Dio in Cristo Gesù” (cfr. Rm 8,35). Il nostro Dio non è separato da noi ma sta in mezzo a noi per piangere le nostre lacrime, per assumere la nostra vita, per sudare il nostro sudore, per amare con il nostro cuore.
Per condividere tutto di noi, “in questa aiuola che ci fa tanto feroci” (cit. Dante). Una cosa però gli mancava: entrare nel tunnel della nostra morte, attraversarlo tutto, raggiungerci là dove saremmo arrivati e stringerci a braccia spalancate. Per trascinarci con sé e portarci tra le braccia del Padre, l’Abbà tenerissimo di Gesù. E proprio perché Gesù non è sceso dalla croce, rimane in agonia fino alla fine del mondo.
Il suo restare in croce lo rende capace di decifrare il 2 nostro urlo di dolore come una straziante richiesta di aiuto. Gli permette di tradurre un drammatico gesto di abbandono: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato” in un commovente bisogno di un tenero abbraccio del Padre. Proprio perché Gesù ha rinunciato a salvare sé stesso, può salvare tutti e ognuno di noi, quando per noi tutti arriva l’ora dell’ultimo appuntamento: l’ora nona, l’ora del compimento. Con la sua risurrezione “ha fatto risplendere la vita” (2 Tm 1,10).
Sì, oggi Marisa ci dice che la sua e la nostra notte splenderà. Anzi, l’alba, un’alba senza tramonto è già sorta, grazie alla parola di Gesù appena proclamata: “Questa è la volontà del Padre mio che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giorno” (Gv 6,39). Ecco la famosa e spesso incompresa espressione “volontà di Dio”. Per Marisa, come per tutti noi, a volere la morte non è stato Dio. Dio vuole che la fine della sua vita fosse l’inizio di una vita senza più fine. “Chi ama è passato dalla morte alla vita”.
Lei ha amato la vita, senza trattenerla ma condividendola sempre con creatività e coraggio, facendo squadra, mai da sola. Per Marisa, a finire, è stato solo il primo tempo. Un tempo breve, certo, troppo breve. Ma Dio ha voluto che cominciasse subito il secondo tempo, quello che non finirà mai. Continua a vegliare sulla sua piccola Alice, sui genitori e amici perché lei non è assente ma vive: è solo invisibile.
Marisa con la sua carica, di bene, di intelligenza, di amore ci insegna ad avere più paura di una vita sprecata e sbagliata che di una vita bella e buona anche se accorciata tristemente da una morte ingiusta.
Ci ricorda che dobbiamo avere più paura di una vita incolore, inodore e insapore che di una vita breve ma piena di bene, aperta alla luce e alla gioia sempre condivisa. La notte splenderà. E noi tutti formeremo una grande comunità, come questa di oggi, perché oggi viviamo un dolore grande ma con un più grande e incontenibile desiderio di amore affinché fatti come questi non accadano anche grazie al nostro impegno. La notte splenderà, cara Marisa, lanciaci un raggio di luce che ci guiderà fino a quando non arriveremo anche noi lassù, quando anche per noi la notte splenderà.
E non ci sarà più notte, né lutto, né dolore e né pianto. Santa Maria raccogli le nostre lacrime perché neppure una vada perduta e conservale negli archivi di Dio perché Lui non ricorda i nostri peccati, ma accoglie il bene fatto e l’amore sparso a piene mani. Santa Maria aiutaci a guarire dalla piaga della tristezza e dal dominio sull’altro, liberaci dalla rassegnazione e mettici dentro il desiderio di cambiare questo mondo iniziando da noi stessi. + Angel
Cultura
Lo straordinario personaggio di Paul Harris raccontato da Paolo Orlando del Rotary Club Piazza Armerina

Alla scoperta di Paul Harrys, ideatore e fondatore del Rotary Club, attraverso le parole e i pensieri di Paolo Orlando
Questo semplice contenuto è stato preparato in occasione di una casuale, curiosa
e profonda lettura di un volantino dove si evidenziava la figura di Paul Percy
Harris che se ben conosciuto mai approfondito, per conoscere la sua vita.
Mi sono ritrovato a dover riflettere su Harris un personaggio così noto nel mondo.
Ho iniziato a leggere e poi leggere e poi cercare e poi annotare e poi studiare
e poi approfondire … ecco cosa è uscito fuori. Un’opera modesta ma piena di
amore, passione ed un particolare interesse nello scoprire chi veramente fosse
nella sua vita il fondatore del Rotary.
Uno straordinario personaggio con una inventiva prima e il raggiungimento
di uno scopo e certo obiettivo poi. Il volume nei suoi contenuti ed argomentazioni
si incentra su quanto recuperato dalle numerose, faticose ed amorevoli ricerche
inserendo soprattutto foto ed immagini d’epoca che potessero permettere di
cogliere le prospettive globali delle tematiche che lo stesso rotary si è sempre
sforzato in una crescente credibilità nelle comunità mondiali.
La formula saliente adottata da Paul Harris, era abbastanza innovativa:
amicizia e servizio, portati avanti dai soci del Club “al di sopra dell’interesse
personale”. La rotella che si porta sulla giacca, è insignificante se non rappresenta
“Qualcosa”. Per tutti deve rappresentare non l’apparenza ma la coscienza del
Rotary e quella dei veri Rotariani.
Ho messo in azione la macchina dell’Amicizia impostando il “Tour” per la
presentazione del libro, sulle finalità che il fondatore del Rotary ha prodotto e
trasmesso con i suoi insegnamenti e messaggi lasciando a noi il compito di
dimostrarci veri rotariani. Il libro presentato in alcuni vari club Rotary dell’Isola
ed in alcuni club in Calabria e Puglia, ha ricevuto positivi consensi ed approvazioni
nonché condivisione generale suscitandomi una lusinghiera commozione.
Il Tour è partito dal Club di Caltanissetta nel 2018.
Il libro non ha scopo di lucro.
Orgoglioso dell’affrontata iniziativa.
Francesco Paolo Orlando
Past president Rotary Club Piazza Armerina
Area Terre di Cerere
Tel. 335 6121925
Il Tour dell’Amicizia in continua evoluzione nel Distretto 2110
Sicilia e Malta:
(2018) Caltanissetta, Catania Bellini, Catania Nord, Catania Ovest,
Corleone, Costa Gaia, Palermo Monreale, Stretto di Messina.(2019)
Augusta, Canicattì, Aragona, Pachino, Taormina, Catania Sud. (2021)
Castelvetrano, Mazara del Vallo, Piazza Armerina. (2022) Gela (2023)
Nicosia di Sicilia, Niscemi, Caltagirone. (2024) Lercara Friddi. (2025)
Messina, Modica.
Nel Distretto 2100 Calabria: (2019) Trebisacce (2024) Palmi,
Riviera dei Cedri (Scalea)
Nel Distretto 2120 Puglia: (2023) San Severo, Gargano, Lucera, San
Giovanni Rotondo.
In itinere ancora altri Club …
Sociale
Pantelleria, cercasi volontari per il Grest

La Chiesa Matrice SS Salvatore di Pantelleria ha pubblicato richiesta di volontari adulti per il mese di Luglio per l’attività del GREST.
Riferimento parrocchiale è Don Ramesh.
Grest è l’acronimo di “GRuppo ESTivo” e rappresenta un’esperienza estiva, organizzata prevalenetemente da oratori e parrocchie, dedicata a bambini e ragazzi.
È un’opportunità per trascorrere le vacanze estive in compagnia, partecipando a giochi, laboratori, attività educative e, talvolta, tuffi nel mare più bello del mondo.
Cultura
Pantelleria, grande consenso per il corso “Tagghia e cusi” della PGS Madonna della Pace

“Tagghia e cusi” è stato realizzato del progetto Democrazia Partecipata
Il corso “Tagghia e cusi”, rientrante nell’ampio contesto della Democrazia partecipata, si è concluso dopo tre mesi di incontri durante i quali tutte le corsiste hanno avuto modo di imparare le principali nozioni del cucito.
Sotto la guida attenta e abile di Albina, Annamaria ed Antonella tutte le partecipanti hanno avuto modo di realizzare dei manufatti molti apprezzati.
In questo contesto, molto importante è l’aspetto relazionare che si è instaurato tra tutte, desiderose di ripetere l’esperienza.
Il corso, a titolo gratuito, si è svolto a Khamma, presso l’asilo Pietro Ganci ed è stato organizzato dalla PGS madonna della Pace la quale ringrazia quante abbiano aderito, contribuendo al successo dell’iniziativa.
-
Ambiente4 anni ago
AMP, a Pantelleria Insieme Live: zonizzazioni e Guardia Costa ausiliario. Gadir e il brillamento de Il Caldo
-
Personaggi3 anni ago
Stasera 4 Ristoranti a Pantelleria, con Alessandro Borghese. Ecco chi sono
-
Ambiente4 anni ago
Pantelleria, il PD segnala colorazione anomala e artificiale nella spiaggia del Lago di Venere
-
Pantelleria4 anni ago
Pantelleria a lutto per Giovanni Maddalena, il galantuomo del Conitro
-
Personaggi3 anni ago
Pantelleria, è U Runcune il vincitore di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese
-
Cronaca4 anni ago
Ultima Ora – Pantelleria. Identificata la donna morta per annegamento, il secondo suicidio in un mese
-
Capitaneria di Porto4 anni ago
Pantelleria, allarmanti condizioni meteo-marine nelle prossime 48/72 ore: onde 6 da metri
-
Pantelleria4 anni ago
Pantelleria, divieto di balneazione a Punta San Leonardo