Connect with us

Ambiente

Safina (PD): “Incendi in Sicilia, il governo Schifani assente mentre il nostro patrimonio brucia”

Marilu Giacalone

Published

-

 

Trapani, 5 settembre 2024 – “E’ passata un’altra estate e la Sicilia continua a detenere il triste primato degli incedi mentre il governo Schifani continua a fare spallucce e a girarsi dall’altro lato. Ieri sera l’ennesima tragedia sfiorata con le fiamme che hanno divorato ettari di vegetazione sul monte Erice e che solo grazie all’esemplare lavoro di vigili del fuoco, protezione civile, forestali e volontari non sono arrivate ad aggredire il bosco”.

A parlare è il deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina che punta il dito contro l’incapacità del governo regionale di gestire l’emergenza incendi in Sicilia.

“Ogni anno la solita storia, ogni anno i soliti problemi. Dei proclami fatti a fine estate del 2023 dal governatore Schifani e della sua Giunta ad oggi non vi è alcuna traccia – continua Safina -. Nulla sugli elicotteri pesanti capaci di operare anche di notte e in condizioni meteo avverse, nulla sull’utilizzo dei droni militari per il pattugliamento delle aree boschive, nonostante l’impegno dell’ex assessore al Territorio e Ambiente Elena Pagana che da deputata nella precedente legislatura sia risultata essere prima firmataria di una legge voto sull’argomento, presentata al governo nazionale. Nulla ancora sulla cabina di regia unica tra Forestale e Protezione civile per una gestione coordinata dell’emergenza incendi e nulla poi sui Piani di gestione dei boschi e dei Piani di rimboschimento che a gran voce e più volte abbiamo chiesto in aula. Anche sull’utilizzo degli invasi presenti in alcune aree della Sicilia che potrebbero essere utilizzati per lo spegnimento degli incendi attendiamo ancora risposta dallo scorso anno, mentre l’acquisto dei nuovi mezzi necessari a far fronte alle emergenze è ancora fermo a 120 unità sui 600 previsti”.

“L’unico risultato concreto ottenuto – prosegue Safina – è l’aumento dei giorni di lavoro per gli operatori forestali, impegnati nella pulizia delle aree boschive e nella definizione delle zone spartifuoco. Misura fortemente voluta dal PD ed elaborata grazie al mio intervento insieme a quello dell’onorevole Cracolici che ha certamente contribuito a ridurre i rischi, ma non è sufficiente a risolvere il problema”.

 

“È inaccettabile che ogni anno la Sicilia si ritrovi in questa situazione senza una vera strategia di prevenzione e contrasto”, conclude Safina. “Il governo Schifani non può continuare a voltarsi dall’altra parte. È necessario agire subito per proteggere il nostro patrimonio naturale e garantire la sicurezza dei cittadini”.
 
 

Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ambiente

Pantelleria, derattizzazione del capoluogo

Direttore

Published

on

Il giorno martedì 9 dicembre 2025  verrà effettuato un intervento di derattizzazione nelle ore diurne di tutto il centro urbano di Pantelleria.
Per informazioni CONTATTARE IL NR. CELL. 3891120697.

Continue Reading

Ambiente

Conto Termico 3.0, da Natale 2025 il nuovo bonus per l’efficienza energetica degli edifici

Matteo Ferrandes

Published

on

Con il debutto del Conto Termico 3.0, atteso per le festività di Natale 2025, il sistema degli incentivi per l’efficienza energetica degli edifici cambia volto. Il nuovo meccanismo, gestito dal Gestore dei Servizi Energetici, promette rimborsi e procedure più snelle rispetto ai bonus fiscali tradizionali, per spingere famiglie, imprese e Pubbliche Amministrazioni a investire in riqualificazione e fonti rinnovabili.

Un nuovo “bonus di Natale” per l’efficienza energetica

Un vero e proprio “bonus di Natale” per la transizione energetica: così è stato definito il Conto Termico 3.0, che entrerà in vigore il 25 dicembre 2025, a novanta giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento rappresenta un’evoluzione del precedente Conto Termico e punta a rendere più stabile il sostegno agli interventi di efficienza energetica rispetto ai bonus legati alle detrazioni in dichiarazione dei redditi.

La dotazione finanziaria complessiva arriva a 900 milioni di euro l’anno, ripartiti tra soggetti privati e Pubbliche Amministrazioni, con un limite di 500 milioni per i primi e 400 milioni per le seconde, comprensivi delle diagnosi energetiche. La misura del beneficio potrà variare, in base alle tipologie di intervento e ai tetti di spesa, tra il 40% e il 65% dei costi ammessi, con la possibilità di coperture fino al 100% per alcune categorie assimilate alle PA, come gli enti del Terzo settore privi di attività economica, in un contesto segnato dall’aumento del costo dell’energia elettrica.

A differenza di molti incentivi fiscali, il contributo sarà erogato direttamente dal GSE, senza passare da complesse compensazioni d’imposta. Per importi fino a 15 mila euro il rimborso potrà favorire concretamente chi vuole risparmiare in bolletta, arrivando in un’unica soluzione, mentre per spese più elevate la somma sarà distribuita in un massimo di cinque rate annuali. Un cambiamento che punta a offrire maggiore certezza sui tempi e a superare le criticità emerse con i precedenti bonus legati alla capienza fiscale dei contribuenti.

Chi può accedere e quali interventi sono coperti

Il perimetro dei soggetti ammessi al Conto Termico 3.0 è molto ampio. Possono accedere al contributo le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, i soggetti privati per interventi su immobili residenziali e non residenziali, le imprese, gli enti del Terzo settore e le realtà coinvolte in configurazioni di autoconsumo collettivo. Per gli ETS senza attività economica il legislatore ha previsto un trattamento assimilato a quello delle PA, con maggiori margini di copertura e la possibilità di prenotare gli incentivi in funzione dei progetti programmati.

Sul fronte degli interventi, il nuovo schema conferma e amplia il campo di applicazione. Sono finanziabili i lavori volti all’incremento dell’efficienza energetica degli edifici e quelli per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, in particolare sugli immobili non residenziali. Rientrano, ad esempio, l’isolamento tramite cappotti termici, la sostituzione di serramenti e infissi obsoleti, l’installazione di sistemi di illuminazione ad alta efficienza e le diagnosi energetiche necessarie a impostare piani di riqualificazione coerenti con i costi energetici attuali.

Per i privati restano centrali gli interventi sugli impianti di climatizzazione. Il Conto Termico 3.0 agevola la sostituzione di caldaie e vecchi generatori con pompe di calore e sistemi ibridi, così come l’installazione di collettori solari termici e scaldacqua a pompa di calore. Per imprese e PA la platea degli interventi si estende anche agli impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e alle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, in sinergia con le offerte dei principali fornitori di energia elettrica.

Procedure GSE, controlli e tempi di avvio

La gestione operativa del Conto Termico 3.0 resta affidata al Gestore dei Servizi Energetici, che dovrà aggiornare le regole applicative e il portale informatico in coerenza con il nuovo decreto. L’accesso avverrà tramite richiesta presentata dal beneficiario oppure tramite tecnici, progettisti o rivenditori abilitati. A valle dell’istruttoria, il GSE riconoscerà il contributo entro i limiti di spesa previsti, avvalendosi anche di procedure semplificate per gli impianti di minori dimensioni e per alcune tipologie di intervento standardizzate.

Un tassello centrale del nuovo meccanismo è il catalogo dei prodotti prequalificati, che include apparecchiature e sistemi già verificati rispetto ai requisiti tecnici imposti dalla normativa. Per chi sceglie soluzioni inserite in questo elenco l’iter viene velocizzato, con controlli documentali ridotti e un esame più rapido delle pratiche. È previsto inoltre un sistema di monitoraggio dei costi, con la possibilità per il GSE di adeguare periodicamente i massimali di spesa all’andamento dei prezzi rilevati dall’Istat, così da mantenere effettiva la capacità incentivante del provvedimento.

Nonostante la cornice normativa sia stata definita, restano da chiarire entro sessanta giorni dall’entrata in vigore vari aspetti operativi, dalle modalità di invio delle istanze ai criteri di accesso. Questa fase di assestamento potrebbe comportare qualche ritardo iniziale, ma l’esecutivo punta a trasformare il Conto Termico 3.0 in uno strumento stabile di politica energetica, in grado di sostenere nel medio periodo la riduzione delle emissioni e il rafforzamento delle fonti rinnovabili nel patrimonio immobiliare italiano.

Fonte: https://www.papernest.it/news/conto-termico-natale/

Continue Reading

Ambiente

Pantelleria, calendario distribuzione acqua a Khamma e Tracino – dicembre 2025

Direttore

Published

on

Un nuovo passaggio di acqua nelle contrade attigue Khamma e Tracino. Si comincia domani 4 dicembre

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza